Salve dottori, premettendo che soffro di DOC da ormai un annetto, ho un dubbio che mi attanaglia. M

19 risposte
Salve dottori, premettendo che soffro di DOC da ormai un annetto, ho un dubbio che mi attanaglia.
Mi chiedo continuamente se sono omosessuale, normalmente mi tranquillizzerei sapendo che esiste una forma di DOC chiamata DOC omosessuale, ma questa mia incertezza è sorretta principalmente da due pilastri.
Il primo riesco da solo a riconoscere che è puramente psicologico e dovuto dal DOC, ovvero provare aumento della salivazione o comunque agitazione in presenza del sesso maschile (non capita sempre, alcune volte e riesco a riconoscerla facilmente come DOC). Il secondo punto è quello che mi crea più ansia, mi è capitato di masturbarmi sul mio stesso sesso ma analizzandomi, sono arrivato alla conclusione che questo deriva dal fatto che vorrei essere come loro sono attratto da quel corpo perché vorrei che fosse il mio.
Questo è possibile?
Continuo a domandarmi (forse anche per colpa del DOC) se effettivamente è questa la motivazione della masturbazione o se è un motivo che mi sono creato per paura di essere omosessuale.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte.
Buongiorno, grazie della condivisione, ha fatto bene a chiedere. Purtroppo ho troppe poche informazioni per dirle se si tratti del DOC oppure di altro. La cosa importante da tenere a mente è che il nostro orientamento sessuale non rimane sempre uguale e possiamo immaginarcelo su un continuum. Per questo motivo possiamo oscillare da una parte o dall'altra. In ogni caso, data la forte ansia che le provoca, penso possa essere utile svolgere un colloquio psicologico a riguardo. Rimango a disposizione se ha altre domande. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Salve,
per rispondere alla sua domanda occorrerebbero più elementi e sarebbe opportuno dedicarvi un tempo e uno spazio adeguati.
Quello che dice riguardo al DOC Omosessuale è corretto: si tratta di un sottotipo del Disturbo Ossessivo-Compulsivo caratterizzato da ossessioni e dubbi intrusivi circa il proprio orientamento sessuale. Tuttavia, qualunque diagnosi merita prima un'accurata fase di raccolta di informazioni volta a conoscere la storia e le caratteristiche del problema presentato, le ricadute sulla sua vita quotidiana, e la sua storia personale.
Non so se il DOC, di cui dice di soffrire da un anno, le è stato diagnosticato da un professionista o se è un' "auto-diagnosi" cui è pervenuto informandosi. In ogni caso, come le dicevo, credo che in questo momento sia opportuno per lei fare chiarezza in merito, acquisendo anche le giuste competenze per fronteggiare tutte le situazioni che le creano disagio e sono fonte di ansia.
Augurandole una buona giornata resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
Salve, di sicuro la sua situazione circa l'orientamento sessuale è un tema piuttosto comune che si declina in varie forme a seconda del caso. Spesso, in questi casi si può arrivare alla risoluzione del dilemma trovando altri spunti su cui ragionare, a partire dall'etichetta diagnostica che, se in alcuni casi aiuta il trattamento, in altri determina un vicolo cieco nel liberarsi delle proprie sofferenze interne. Per rispondere ai suoi dubbi serve tempo e lavoro terapeutico, che, qualora volesse intraprendere, sono sicuro che troverà terreno fertile riconoscendo in questa domanda una persona con la voglia di mettersi in gioco. Spero di esserle stato almeno in parte di aiuto. Non esiti a chiedere qualora avesse bisogno.
Un caro saluto, Dott. Alessandro Arcioni
Buongiorno grazie per averci scritto.
La sessualità è un'area molto vasta e spesso è difficile etichettarla. Inoltre la sola eccitazione non è da sola in elemento che può definire il suo orientamento sessuale. Possiamo avere fantasie con persone del nostro sesso ma avere relazioni sempre con il sesso opposto, ad esempio.
Perciò servirebbero più elementi per capire se c'è un legame tra queste fantasie e il DOC. Infine, la diagnosi è certamente importante, da un nome ai nostri comportamenti e alle sensazioni che abbiamo percepito come "sbagliate", ma le consiglio di non soffermarsi solo sulla categoria, i suoi gusti sessuali possono avere mille sfumature diverse e cambiare nel tempo.
Non esiti a contattarmi in caso di necessità,
Un caro saluto
Simona Torrente -Torino
Caro utente, ha fatto bene a contattare degli esperti. Dev'essere faticoso per lei convivere con questi pensieri! Per porre una risposta ai sui dubbi è necessario effettuare dei colloqui. In questo caso la procedura più idonea sarebbe quella di somministrare dei test psicologici con i quali è possibile valutare la diagnosi di DOC e congiuntamente analizzare nel dettaglio i pensieri che ha nelle situazioni più attivanti. Mi rendo disponibile a riceverla in un primo incontro per approfondire questi suoi dubbi. Saluti, dott.ssa Eleonora Galletti
Salve, grazie per la condivisione. Immagino non dev'essere stato facile riuscire a raccontarci quello che sta provando. L'identità sessuale è qualcosa che ha a che fare con molti aspetti: non solo pensieri o convinzioni ma anche fantasie, comportamenti, espressioni, preferenze. Può provare attrazione romantica verso un genere e attrazione sessuale per un altro oppure per entrambi. Inoltre, non so se il doc di cui ci parla le è stato diagnosticato da un professionista o se pensa che possa rientrare in questa categoria. In ogni caso, penso che un approfondimento psicologico possa esserle utile per capire da dove nasce l'ansia di cui parla. Resto a disposizione se volesse prenotare un colloquio. Un saluto. Dott.ssa Ulgharaita
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve e grazie per la sua condivisione. Mi rendo conto che sarebbe un sollievo trovare risposta immediata alle domande che ci ha presentato. Purtroppo, non è mai possibile esprimersi nello specifico di una situazione che rimane per la maggior parte sconosciuta nonostante un accurato messaggio. Questo, benché non produca un sollievo immediato, è protettivo per gli utenti, poiché si rischierebbe senz'altro di trattare in modo riduttivo temi di vita che, invece e in ogni caso, sono incredibilmente delicati.
Suggerisco, quindi, di rivolgersi ad uno specialista per garantirsi uno spazio sicuro e adeguato in cui approfondire la tematica importante che porta e sciogliere, nel tempo, questi dubbi che, riprendendo le sue parole, la attanagliano attualmente.
Rimango a disposizione qualora valutasse di averne bisogno.
Un caro saluto.
Dott.ssa Camilla Centanni
Gentile utente, capisco la sua preoccupazione e il forte desiderio di capire cosa sta succedendo dentro di lei, ma sono convinta che questo importante disagio che sente in questo momento meriti una corretta e approfondita attenzione da parte di uno specialista. Per questo le consiglio di affidarsi ad un terapeuta con cui poter costruire un percorso che le permetta di fare chiarezza all'interno di se stesso e dei propri faticosi dubbi.
Cordialmente, dott.ssa Rossi
Buongiorno,
la ringrazio molto per aver condiviso la sua esperienza, chiedere auto è sicuramente un primo passo verso una maggiore conoscenza di sé. Per questo le consiglio di affidarsi ad un terapeuta per intraprendere un percorso di sostegno psicologico.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Salve, comprendo che la sua situazione possa crearle molta ansia e incertezza. Le posso dire che è possibile che la sua motivazione per la masturbazione sia quella che ha descritto. Ognuno di noi ha fantasie sessuali differenti e non c’è niente di sbagliato o di anormale nel voler esplorare la propria sessualità in questo modo.
Inoltre, è importante sottolineare che l’omosessualità non è una malattia o un disturbo, ma è una semplice variante dell’orientamento sessuale umano. Non c’è niente di sbagliato nell’essere attratti dallo stesso sesso, così come non c’è niente di sbagliato nell’essere eterosessuali.
Questo tipo di DOC può causare pensieri e paure persistenti e irrazionali riguardo alla propria sessualità e all’orientamento sessuale.
Vorrei lavorare con lei per comprendere meglio il suo sintomo, aiutandola a identificare e affrontare le paure, i pensieri e i comportamenti ossessivi e compulsivi associati alla sessualità. Utilizzeremo tecniche terapeutiche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o la terapia di esposizione e prevenzione della risposta (ERP) per aiutarla a ridurre i sintomi del DOC e a migliorare il tuo benessere psicologico.
Inoltre, vorrei aiutarla ad accettare la sua sessualità e a trovare un modo per vivere in modo soddisfacente la sua vita sessuale. La masturbazione è una pratica sessuale comune e normale, indipendentemente dall’orientamento sessuale, e vorrei aiutarla a capire che non è necessariamente indicativa dell’orientamento sessuale di una persona.
Lavoreremo per ridurre l’ansia e lo stress legati al suo sintomo, aiutandola a sviluppare una maggiore comprensione di se stesso e delle sue emozioni.
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Buona sera caro utente . Immagino quanto sia difficile per lei gestire questi pensieri intrusivi dettati dal DOC. Vorrei precisare che l’orientamento sessuale è una identità che va oltre un disturbo ossessivo compulsivo. Rispetto a questo è possibile che i suoi pensieri legati alla sessualitá vengano amplificati dal DOC stesso. Il disturbo ossessivo compulsivo tocca principalmente aspetti che più ci preoccupano e che ci mettono ansia : non a caso parliamo di pensieri intrusivi colmati con rituali e azioni compulsive . Se mi contatta possiamo affrontare insieme quest’isola pensieri e capire in che modo gestirli andando all’origine dei sintomi. Si ricordi che dietro ogni disturbo o malessere c’è sempre un’origine e scoprirla ci aiuta a convivere, elaborare e gestire questi sintomi. L’ aiuterò a gestire anche i pensieri legati alla sessualità ed insieme capiremo come colmare queste ansie. Resto a disposizione
Dott. Eugenio di Giovanni
Buongiorno,
bisognerebbe indagare meglio prima di attribuirle una diagnosi.
Potrebbero essere interrogativi leciti come no.
Le consiglierei di fare un incontro con un professionista.
Rimango a disposizione per qualsiasi informazione in più.

Saluti,
Francesca Gottofredi
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Salve. Il mio quesito preliminare è un altro: lei ha avuto una diagnosi effettiva di DOC da parte di uno/a specialista?
Sicuramente ha una modalità di pensiero di tipo ossessivo e questo emerge anche dal modo in cui tende a rimuginare, quasi in circolo, su queste domande. Attenzione: non che le domande sulla natura dei propri sentimenti e istinti non siano legittime, anzi, ma riterrei più fruttuoso per lei un tentativo di esplorazione in modo da portare nel reale questi suoi quesiti e trovare una risposta che la appaghi. La realtà è un potentissimo strumento e ha il potere di limitare moltissimo il potere compulsivo dei pensieri ossessivi: la rigidità con cui tendono a ripresentarsi può essere una strategia inconscia di evitare di ingaggiarsi in un'esperienza reale, che sia con un sesso o con un altro. Le consiglierei di affrontare un percorso per conoscersi e, all'occorrenza, perdonarsi (nel caso in cui abbia motivo di farlo).
Coraggio: vedrà che troverà la sua risposta.
Buonasera caro, quello che scrive è pieno di significato. Leggo tanta voglia di certezze e tanta confusione su comportamenti o atteggiamenti sui quali sarebbe il caso di porre l'attenzione durante un colloquio. Messa così la domanda non può trovare una risposta che non sia sbrigativa e purtroppo vuota, le consiglio di prendersi del tempo magari con un professionista, per capire a che tipo di emozione è legato questo continuo dubbio.
Dott. Pietro Tartaro
Buongiorno, sarebbe opportuno per lei, se desidera tranquillizzarsi rispetto a questa tematica, rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta. È giusto che lei cerchi delle risposte a riguardo per un suo benessere, ma fornire in questo spazio una risposta precisa non risulta possibile. Le auguro una buona giornata e resto a disposizione per qualsiasi necessità.
Cordiali saluti
Grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni. Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) può effettivamente manifestarsi in molte forme, inclusa quella che riguarda dubbi persistenti sulla propria identità sessuale, nota come DOC omosessuale. Questa forma del disturbo può portare a continui interrogativi sulla propria orientamento sessuale, spesso accompagnati da analisi eccessive e comportamenti di verifica.

Ecco alcuni punti che potrebbero aiutarti:

DOC e Dubbi sull'Orientamento Sessuale: Il DOC può creare pensieri ossessivi su molti aspetti della vita, inclusa l'identità sessuale. Questi pensieri possono essere intrusivi e causare notevole ansia, anche se non riflettono necessariamente i tuoi veri sentimenti o desideri.
Riflessione sull'Identità: Il processo di esplorazione dell'identità sessuale è complesso e può essere influenzato da molti fattori. È importante ricordare che l'orientamento sessuale è un aspetto dell'identità che può avere sfumature e non sempre rientra in categorie rigide.
Attrazione e Ammirazione: Sentire ammirazione o desiderare di assomigliare a qualcuno del proprio sesso non implica necessariamente un'attrazione sessuale. Questi sentimenti possono essere espressioni di ammirazione estetica o desiderio di certe qualità fisiche o personali.
Riconoscere il Ruolo del DOC: Riconoscere che alcuni pensieri possono essere prodotti dal DOC è un passo importante. Tuttavia, distinguere tra questi pensieri e i tuoi veri sentimenti può essere difficile, soprattutto quando il DOC è coinvolto.
Supporto Professionale: Data la complessità del tuo vissuto e la presenza del DOC, potrebbe essere molto utile parlare con un terapeuta specializzato in disturbi ossessivo-compulsivi e questioni di identità sessuale. Un professionista può offrirti strumenti per gestire il DOC e aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti in un ambiente sicuro e non giudicante.
Evitare l'Auto-Diagnosi: Mentre l'autoanalisi può essere utile, cercare di diagnosticare o spiegare da soli complesse questioni di identità può essere controproducente, specialmente in presenza di DOC.
Ricorda, l'identità sessuale di una persona può essere fluida e varia, e non c'è nulla di sbagliato o anormale nel porre domande o esplorare differenti aspetti di sé. L'importante è farlo in un contesto di accettazione e comprensione, con il supporto adeguato.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Carissimo utente, è vero che il DOC omosessuale esiste come una forma specifica di disturbo ossessivo-compulsivo, in cui la persona ha pensieri ricorrenti e intrusivi riguardanti la propria sessualità, senza che vi sia una base reale per questi dubbi. Tuttavia, per arrivare a una diagnosi certa e accurata, qui abbiamo pochi elementi, dunque, sarebbe importante comprendere non solo i pensieri specifici legati all'omosessualità, ma anche il funzionamento più ampio del pensiero ossessivo e compulsivo nella sua vita. Il dialogo con un terapeuta può aiutarla a fare luce su questi aspetti. Cari saluti

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