Salve dottori, potreste spiegarmi la causa del mio comportamento, perché ho un problema con il gene

19 risposte
Salve dottori,
potreste spiegarmi la causa del mio comportamento, perché ho un problema con il genere maschile, perché quando qualcuno mi lascia non riesco a chiudere facilmente i rapporti e tendo a essere assillante e invadente..assillante nel senso che per sfogare la rabbia mando ripetuti messaggi facendo capire loro dove sbagliano.. al contempo io mi. rendo conto di sbagliare e che devo lasciare andare quando una persona non mi vuole, ma comunque lo faccio sempre e ripeto gli stessi errori.. e mi sto domandando se si tratta di un disturbo di una persona "pazza"oppure semplicemente è una questione di controllo.. accetto tutte le vostre risposte.
Gentile utente, capisco che essere lasciati non sia piacevole e genera rabbia e frustrazione. Per comprendere il motivo del suo comportamento è utile indagare cosa le passa per la mente quando scrive i messaggi o quale funzione viene soddisfatta attraverso tale gesto. Provi a scrivere su di un foglio i suoi pensieri quando manda i messaggi. Da un percorso psicologico potrebbe ricevere delle informazioni più precise e scientifiche. Se ha il bisogno di stare meglio e di fronteggiare la situazione in una modalità differente, le consiglio di iniziare una terapia.
Per ulteriori dubbi mi può contattare online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna

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Buongiorno, grazie per la condivisione.
La normalità non esiste, così come la pazzia: ognuno ha un proprio modo di sentire e non esiste un bene o un male. Lei riconosce che questo suo modo non è funzionale, non le permette di gestire come vorrebbe le sue relazioni. Quando ci si lascia, le emozioni sono forti. L'emozione è passeggera, arriva a ondate. Sta a noi capire come gestirla. Quando arriva l'emozione della rabbia, quali strategie migliori potrebbero esserci per poterla sfogare in modo funzionale? Quando si cerca di controllare un'emozione, reprimerla o nasconderla, in genere si ha l'effetto opposto: l'emozione ritorna ancora più intensa. Le emozioni vanno ascoltate, sono dei segnali importantissimi!
Un consulto psicologico potrebbe aiutarla nella gestione emotiva e nel trovare strategie e modalità per poterle vivere.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Salve, sicuramente non è semplice affrontare le separazioni , evidentemente la sua mente non vuole accettarle e tende a ripetere comportamenti, in questo caso disfunzionali, con la fantasia che, facendo così, si riesca a "tenere" a sè la persona amata. Quando ciò non riesce, si scatena la rabbia. Non è questione di pazzia, ma di gestione delle emozioni e schemi da modificare. Spesso ripetiamo e ci arrabbiamo quando non riusciamo a capire cosa sta accadendo. Un lavoro di riflessione su questi aspetti sarebbe importante per lei, affinchè nelle relazioni ci sia più equilibrio. Inoltre parlando di genere maschile, bisognerebbe capire che cosa scatena questo comportamento (abbandono, rifiuto, umiliazione, eccetera). In bocca al lupo
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Per poter delineare un quadro preciso, sono necessarie ulteriori informazioni e soprattutto cercare di capire i suoi pensieri e vissuti emotivi in merito alla situazione descritta.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Buongiorno,
Sicuramente è spiacevole vivere questo tipo di emozioni.
Sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico per capire cosa dà origine a tale reazione.

Non is tratta di essere etichettare come "pazza" semplicemente serve individuare certi aspetti disfunzionali e modificarli per gestire meglio queste situazioni

Rimango a disposizione anche online

Vittoria Savini Zangrandi
Gentilissima, comprendo che le situazioni che si trova a vivere comportino un peso importante per lei. Se lei nota comportamenti o esiti che si ripetono nelle relazioni, un pò come se le capitasse di vedere sempre lo stesso film, di vivere storie che tra loro si assomigliano, potrebbe valere la pena lavorare un pò su di lei, sul suo percorso di vita, sulle prime esperienze significative di relazione per dare lettura di quanto accade oggi e magari aprire ad altri scenari possibili. Consiglio una psicoterapia. UN caro saluto.
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Carissim*
Per spiegare il perché di questo comportamento sarebbe necessario seguire un percorso strutturato che va al di là di un messaggio sul portale. Capisco i suoi dubbi e il suo disagio. Non si arrenda però al pensiero di essere una "persona pazza" perché niente è irrisolvibile: dai dubbi alle casistiche più complesse.
Rimango a disposizione anche online. GM
Buon pomeriggio, non esistono cose giuste o sbagliate, dipende sempre da come noi le guardiamo e percepiamo. Certamente, essere lasciati non è mai una cosa piacevole e questo può generare tristezza e rabbia. Ognuno ha un modo di reagire a determinate situazioni in modo differente.
Se lei sente che qualcosa del suo comportamento non va come lei desidera provi a non buttarsi a capofitto, si fermi, respiri e poi ragioni. Ci sono molto modi per affrontare queste situazioni spiacevoli.
Se ha piacere rimango a disposizione. Un caro saluto, Giada
Buongiorno, comprendo il disagio e la situazione di imbarazzo che si possa creare in seguito al suo comportamento, Non esiste un comportamento "normale" nella gestione delle chiusure.
Sarebbe per lei interessante approfondire che pensieri generino gli abbandoni, cosa aprano nella sua storia personale ed il motivo per cui percepisca la difficoltà ad accettare che un rapporto possa non essere adatto a lei o l'altra persona possa desiderare cose diverse. Resto a disposizione se volesse contattarmi, un caro saluto.
Dottoressa Cristina Costanzi
Buonasera. Pone una domanda molto complessa sulla modalità con cui costruisce i rapporti sentimentali, la cui risposta può però essere colta solo con un appropriato lavoro psicoterapeutico. SG
Buongiorno. La sua domanda è molto interessante e potrebbe avere a che fare con il tema dell'abbandono.
Non c'è una risposta da manuale. È necessario capire e scoprire quali sono i pensieri che si attivano in lei nel momento in cui una relazione finisce.
Qualora volesse iniziare un percorso psicologico nel quale approfondire meglio tutto ciò, sono a sua completa disposizione.

Un saluto,
Dott.ssa Francesca Ape
Ciao, grazie per aver condiviso la tua difficoltà, posso capire il tuo disagio.
Aiutarti a comprendere le cause di questo tuo comportamento, con così poche informazioni, ahimè non è possibile. Come dici potrebbe esserci il tema del controllo, o il tema dell'abbandono, o il tema della difficoltà a sopportare la frustrazione, o altro.. chi può dirlo in questa circostanza.
Sentendoti dire forse sono "pazza" posso immaginare che percepisci come disfunzionale, non utile, non sopportabile, invalidante questo tuo modo di reagire, ti suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia così da meglio comprendere il tuo funzionamento e riuscire ad acquisire strumenti utili a fronteggiare diversamente queste situazioni. La "pazzia " non esiste, esistono le fragilità , e per fortuna esiste la psicoterapia per lavorare su queste!
Rimango a disposizione.
Buona giornata
Salve, si tratta di emozioni spiacevoli per tutti, se però ciò la fa star male, le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per capire il motivo che la spinge a reagire in questo modo. Sono a disposizione anche online, un caro saluto, dott.ssa Nibbioli.
Buongiorno, è difficile dare una risposta da queste poche righe,ma sicuramente non è "pazza". Per capire meglio le ragioni di questi comportamenti sarebbe utile esaminare, all'interno di un percorso, quali sono le emozioni e i pensieri che si innescano al termine della relazione, da quali significati derivano e a quale narrazione o storia di vita sono collegati.
Resto a disposizione, buona giornata.
Buongiorno. Ciò che lei racconta ha probabilmente a che fare col tema dell'abbandono e con delle insicurezze che l'assillano. Non parlerei di "pazzia" ma di fragilità che potrebbe affrontare con delle sedute di psicoterapia in modo da approfondire alcuni aspetti del suo passato che potrebbero avere causato le difficoltà odierne e di evitare le cosiddette "ripetizioni " che stanno caratterizzando la sua vita al momento. Se volesse consultarmi sono disponibile anche online. Cordiali saluti. Dr.Roberto Clemenza
Gentile utente
ho letto con attenzione quanto ha scritto e le sue parole mi fanno pensare che la sua fatica non riguardi tanto il genere maschile quanto la difficoltà a vivere e gestire le separazioni
questo non significa necessariamente essere "pazzi". Forse si tratta di una sua fragilità la cui origine e i cui significati potrebbero essere colti con l'aiuto di un professionista.
Resto a sua disposizione ......
Dr.ssa Maria Sofia Palmas
Gentile utente,
le relazioni di coppia possono esporci a questo tipo di fragilità. Sarebbe utile comprendere quali sono le ragioni che non le permettono di affrontare le perdite con una maggiore stabilità.
Un caro augurio,
Dott.ssa Marta Lioy
Salve. Innanzitutto si conceda di riconoscere che rivolgersi a degli esperti per richiedere aiuto è un primo passo per prendersi cura di se stessa, ed è già molto significativo. Questo anche perché ci dice che lei riflette su se stessa e si rende conto che queste dinamiche relazionali che ha raccontato, non le stanno più tanto comode e sente un disagio.
Partiamo dal presupposto che ricevere un rifiuto è un'esperienza che ha sempre un impatto sul ricevente. Il modo in cui riceviamo un rifiuto, e dunque anche i comportamenti che mettiamo in atto oltre che le emozioni che proviamo, dipendono da noi e da come funzioniamo.
Con questa domanda, lei ha certamente mostrato curiosità verso se stessa, una caratteristica che io ritengo essere profondamente utile al benessere psicologico di un individuo e al lavoro che si può fare in psicoterapia. Lo spazio protetto e dedicato della psicoterapia, mi sembra proprio che possa essere ciò che più le sarebbe utile in questo frangente e per la questione che ha esposto.
Qualora lo volesse, sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e per approfondire la questione.
Cari saluti,
Dott. Pagliarulo Eugenio
Gentile utente, le emozioni e i comportamenti ad essi dovuti sono da comprendere, non da giudicare come “pazzia”. Probabilmente il senso di abbandono e/o di rifiuto potrebbe scatenare i comportamenti esposti. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter comprendere queste dinamiche e interrompere la loro ciclicità e trovare delle modalità più funzionali. Resto a disposizione.

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