Salve Dottori, ho un quesito importante da sottoporre, e non sapendo a chi chiedere, ho pensato di
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Salve Dottori,
ho un quesito importante da sottoporre, e non sapendo a chi chiedere, ho pensato di scrivere qui.
Ho appena concluso un percorso di psicoterapia breve durato un anno, in cui ho fatto progressi e mi sono congedato dal terapeuta in modo sereno e con la promessa che lo ricontatterò in caso di bisogno.
Tuttavia, nonostante sia stata una psicoterapia breve, ho condiviso con lui praticamente tutte le cose della mia vita personale, incluse cose che reputo "privatissime", come ad esempio quelle relative alla sfera intima e sessuale. Ora, la mia preoccupazione è che il materiale che io ho fornito al terapeuta possa finire nelle mani sbagliate. Ho paura che lui stesso possa accennare con altri dei miei problemi e rendere in qualche modo pubblico il materiale che ho fornito, non necessariamente in modo volontario, ma anche solo per sbaglio. Questo pensiero è fonte di grande preoccupazione per me, e dunque chiedo ai Dottori di questo sito su come procedere in questo caso. Dovrei ricontattarlo e chiedergli la restituzione del materiale? Mi vergogno a farlo, sinceramente. Come faccio a essere sicur che il materiale non cada nelle mani sbagliate?
Ringrazio tutti i Dottori e auguro loro una buona giornata.
ho un quesito importante da sottoporre, e non sapendo a chi chiedere, ho pensato di scrivere qui.
Ho appena concluso un percorso di psicoterapia breve durato un anno, in cui ho fatto progressi e mi sono congedato dal terapeuta in modo sereno e con la promessa che lo ricontatterò in caso di bisogno.
Tuttavia, nonostante sia stata una psicoterapia breve, ho condiviso con lui praticamente tutte le cose della mia vita personale, incluse cose che reputo "privatissime", come ad esempio quelle relative alla sfera intima e sessuale. Ora, la mia preoccupazione è che il materiale che io ho fornito al terapeuta possa finire nelle mani sbagliate. Ho paura che lui stesso possa accennare con altri dei miei problemi e rendere in qualche modo pubblico il materiale che ho fornito, non necessariamente in modo volontario, ma anche solo per sbaglio. Questo pensiero è fonte di grande preoccupazione per me, e dunque chiedo ai Dottori di questo sito su come procedere in questo caso. Dovrei ricontattarlo e chiedergli la restituzione del materiale? Mi vergogno a farlo, sinceramente. Come faccio a essere sicur che il materiale non cada nelle mani sbagliate?
Ringrazio tutti i Dottori e auguro loro una buona giornata.
Salve, capisco e comprendo le sue preoccupazioni. Tenga conto comunque che quotidianamente abbiamo a che fare con argomenti molto delicati e che siamo tenuti al Segreto professionale. Accade un po' come quando va dal medico, al suo posto starei piuttosto sereno.
Nella vita poi tutto è possibile ma se si è trovata bene starei tranquilla.
Cordialmente, dott FDL
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Lo psicoterapeuta ha l obbligo della privacy quindi può stare tranquillo.Ma se li rivolesse per sentirsi meglio ,glieli richieda senza problemi, sicuramente capirà.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, non deve preoccuparsi di questo perché esiste il segreto professionale. Molto probabilmente all'inizio della terapia le avranno fatto firmare un modulo sulla privacy.
Un saluto
Antonella Cecca
Un saluto
Antonella Cecca
Mi sento di rassicurarla, i professionisti della salute mentale sono tenuti a rispettare un severo codice deontologico; lei sicuramente ha firmato un modulo a garanzia della privacy. Qualunque irregolarità viene punita severamente dall'ordine professionale di appartenenza. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, come probabilmente il suo terapeuta le avrà spiegato ogni informazione che ci viene rivelata in terapia è sottoposta a segreto professionale. La divulgazione di informazioni riconducibili ad una specifica persona costituisce reato, se questo non bastasse a rassicurarla è comunque suo diritto confrontarsi con il suo terapeuta circa i suoi materiali. Cordiali saluti dr.ssa Michela Campioli
Buonasera. Le sue paure e preoccupazioni sono lecite ma può stare tranquillo giacché noi terapeuti siamo deontologicamente chiamati al segreto professionale verso i nostri assistiti. In aggiunta, il collega dovrebbe averLe fatto firmare, ad inizio percorso, un modulo sulla privacy a testimonianza di questo aspetto delicato ed basilare. Ovviamente, se ciò non Le bastasse, può sempre risentirlo ed esprimere direttamente a lui queste sue preoccupazioni. Distinti saluti.
Buonasera, ogni psicologo e psicoterapeuta è obbligato a mantenere il segreto professionale e la privacy. Esiste un codice deontologico, esattamente per tutelare voi pazienti.
La sua preoccupazione è lecita, tuttavia, nei moduli che ha firmato all'inizio del suo percorso è presente una sezione ove viene esplicitato il vincolo sulla privacy.
Cordiali saluti
Alessia D'Angelo
La sua preoccupazione è lecita, tuttavia, nei moduli che ha firmato all'inizio del suo percorso è presente una sezione ove viene esplicitato il vincolo sulla privacy.
Cordiali saluti
Alessia D'Angelo
Buonasera, oltre alla riservatezza che per noi è un dato fondamentale, per la sua serenità contatti il collega. Mi aggiorni se sente il bisogno di un sostegno. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Buonasera. Il terapeuta ha l'obbligo al segreto professionale e in virtù di questo è tenuto al rispetto più totale della sua privacy. Ad ogni modo certamente può ricontattare il suo terapeuta per avere direttamente da lui ulteriori informazioni in merito alla privacy ed al materiale di cui parla. Un saluto Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,
l’art. 4 della L. 65/89 riconosce ufficialmente l’obbligo del segreto professionale dell’esercente la professione psicologo e dello psicoterapeuta. A questo scopo, viene richiamato l’art. 622 del Codice penale il quale punisce (con la reclusione fino ad un anno) «Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento».
Premesso questo, stia tranquillo, oltre per questioni legislative, anche in virtù della relazione terapeutica esistente tra le parti grazie alla quale deve i miglioramenti clinici descritti.
Nella speranza di averla rassicurato a riguardo...
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
l’art. 4 della L. 65/89 riconosce ufficialmente l’obbligo del segreto professionale dell’esercente la professione psicologo e dello psicoterapeuta. A questo scopo, viene richiamato l’art. 622 del Codice penale il quale punisce (con la reclusione fino ad un anno) «Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento».
Premesso questo, stia tranquillo, oltre per questioni legislative, anche in virtù della relazione terapeutica esistente tra le parti grazie alla quale deve i miglioramenti clinici descritti.
Nella speranza di averla rassicurato a riguardo...
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve. Comprendo le sue preoccupazioni. Lo psicoterapeuta è obbligato al segreto professionale e nemmeno per sbaglio può far trapelare informazioni sulla sua vita personale e privata. Mi sembra però molto interessante il suo dubbio e le consiglio di affrontarlo con il suo terapeuta.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Buongiorno,
al suo posto sarei ragionevolmente tranquillo. Gli psicoterapeuti sono tenuti al segreto professionale ed hanno quotidianamente a che fare con storie molto delicate. Inoltre, il codice deontologico vieta espressamente la divulgazione di informazioni personali. Ciò tutela anche la relazione terapeutica. Se ciò continua a preoccuparla, può affrontare l'argomento col suo terapeuta.
Cordialmente, EP
al suo posto sarei ragionevolmente tranquillo. Gli psicoterapeuti sono tenuti al segreto professionale ed hanno quotidianamente a che fare con storie molto delicate. Inoltre, il codice deontologico vieta espressamente la divulgazione di informazioni personali. Ciò tutela anche la relazione terapeutica. Se ciò continua a preoccuparla, può affrontare l'argomento col suo terapeuta.
Cordialmente, EP
Buonasera, il terapeuta è vincolato al segreto professionale. Solo in casi particolari e gravissimi può derogare all'obbligo di segreto professionale. Quindi o lei è in qualche condizione particolare oppure può stare tranquillo perché nel consenso informato e nel modulo sulla privacy che avrà firmato inizialmente sono contenute tutte le indicazioni che riguardano il segreto professionale e i tempi e modi della conservazione del materiale che la riguarda.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, deve essere assolutamente sereno in quanto nessun collega divulgherebbe materiale dei pazienti arbitrariamente in quanto violerebbe la privacy del paziente andando incontro a gravi sanzioni disciplinari da parte dell'Albo professionale. Stia tranquillo. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, lo psicologo o psicoterapeuta è obbligato a conservare il segreto professionale rispetto a tutto il materiale relativo ai suoi pazienti, in caso contrario andrebbe incontro a severe sanzioni e commetterebbe un reato.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buonasera, lo psicoterapeuta è tenuto al segreto professionale e non farlo non è privo di conseguenze. Immagino che lei razionalmente lo sappia per cui credo che questa preoccupazione vada discussa con il dottore in questione, in seduta. Vedrà che troverà spiegazione e sfogo a ciò che sente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, se il terapeuta ha preso appunti o ha registrato informazioni riguardanti i pazienti, tali note sono coperte dal segreto professionale. Il professionista è tenuto a conservarle in modo sicuro e a non condividerle con nessuno senza consenso esplicito. Per le leggi sulla privacy, infatti, i professionisti sono obbligati a seguire il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) o normative analoghe, atte a garantire la protezione dei dati personali dei pazienti. Se lei ha ancora dubbi in proposito, può contattare il suo precedente terapeuta e chiedergli chiarimenti sulla gestione del materiale riservato. Non è insolito né fuori luogo chiedere informazioni sulla sicurezza dei dati o la restituzione di eventuali materiali forniti.
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