Salve dottori ho un dubbio riguardo una cosa. Parto col dire che ho 23 anni e sono ipocondriaca,ansi
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Salve dottori ho un dubbio riguardo una cosa. Parto col dire che ho 23 anni e sono ipocondriaca,ansiosa e soffro di attacchi di panico quindi il più delle volte penso sempre e solo cose negative e di conseguenza attirò solo negatività qualunque cosa faccia tipo:prima degli esami del sangue credo di avere qualcosa e ci sto male con l'ansia,prima di un viaggio penso al peggio e ci sto male...insomma parte tutto dalla mente e ho già pensato di fare un percorso psicologico. In pratica il giorno 27 settembre mio nonno ha fatto 11 mesi che non c'è più e non ci ho pensato per non starci male. Il giorno dopo vedo di continuo il numero 11 dappertutto. È un caso o una coincidenza?? Poi sabato sono andata da mio tatuatore e lui ha collezione di teschi colorati e vedendoli l ho presa a male come una cosa brutta. Non smetto di pensarci e da sabato sia sui social che in immagini mi compaiono sempre teschi e questa cosa mi mette molta ansia perché penso a qualcosa di male. Siccome ho un viaggio programmato a novembre sto iniziando a preoccuparmi perché torno l'11 e ho collegato questo numero al teschio...centra qualcosa o è tutto nella mente che quando penso una cosa mi compare di continuo? Grazie se mi risponderete per rassicurami. Sono in ansia sempre quando viaggio. Cordiali saluti
Gentile utente,
Da ciò che descrive, sembra che la sua mente stia reagendo a pensieri e ansie profonde, portandola a creare collegamenti e ad attribuire significati a eventi casuali o coincidenze, come il numero 11 o i teschi che ha visto. Questo tipo di pensiero è comune quando si è sotto stress o ansia, soprattutto per chi soffre di ipocondria o attacchi di panico. La sua mente tende a cercare conferme di paure irrazionali e a concentrarsi su elementi che rafforzano queste preoccupazioni.
Le coincidenze, come vedere ripetutamente un certo numero o immagine, non sono altro che un effetto chiamato "bias di conferma", in cui la mente seleziona inconsciamente ciò che si adatta ai pensieri ansiosi. Il collegamento che sta facendo tra il numero 11, i teschi e il suo viaggio sembra essere una manifestazione di queste ansie.
Il fatto che abbia già pensato di intraprendere un percorso psicologico è un'ottima idea. Il supporto di un professionista potrebbe aiutarla a lavorare sulle sue paure, ansie e su questi pensieri ripetitivi. Potrebbe anche imparare a sviluppare strategie per gestire l'ansia nei momenti di stress, come i viaggi o gli esami del sangue.
Se lo desidera, potrei esserle di aiuto nel comprendere meglio i meccanismi dietro queste paure e guidarla nel trovare strumenti utili per affrontarle.
Da ciò che descrive, sembra che la sua mente stia reagendo a pensieri e ansie profonde, portandola a creare collegamenti e ad attribuire significati a eventi casuali o coincidenze, come il numero 11 o i teschi che ha visto. Questo tipo di pensiero è comune quando si è sotto stress o ansia, soprattutto per chi soffre di ipocondria o attacchi di panico. La sua mente tende a cercare conferme di paure irrazionali e a concentrarsi su elementi che rafforzano queste preoccupazioni.
Le coincidenze, come vedere ripetutamente un certo numero o immagine, non sono altro che un effetto chiamato "bias di conferma", in cui la mente seleziona inconsciamente ciò che si adatta ai pensieri ansiosi. Il collegamento che sta facendo tra il numero 11, i teschi e il suo viaggio sembra essere una manifestazione di queste ansie.
Il fatto che abbia già pensato di intraprendere un percorso psicologico è un'ottima idea. Il supporto di un professionista potrebbe aiutarla a lavorare sulle sue paure, ansie e su questi pensieri ripetitivi. Potrebbe anche imparare a sviluppare strategie per gestire l'ansia nei momenti di stress, come i viaggi o gli esami del sangue.
Se lo desidera, potrei esserle di aiuto nel comprendere meglio i meccanismi dietro queste paure e guidarla nel trovare strumenti utili per affrontarle.
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Cara, concentriamoci su quello che stai vivendo. Quando si è in uno stato di ansia e preoccupazione, la mente tende a essere ipersensibile a ciò che ci circonda. È possibile che, poiché eri già in uno stato emotivo delicato legato al ricordo di tuo nonno, tu abbia iniziato a notare con più frequenza alcuni elementi come il numero 11 o i teschi, collegandoli ai tuoi timori. La mente, in queste situazioni, può dare significato a cose che altrimenti potrebbero passare inosservate. Il fatto che tu veda questi simboli ripetutamente potrebbe non essere un segno di qualcosa di negativo, ma più una manifestazione della tua ansia. Quando siamo concentrati su qualcosa, è normale che ci appaia ovunque perché la nostra attenzione è focalizzata su quel dettaglio. Questo accade spesso con le paure, che ci fanno interpretare gli eventi esterni in modo da confermare i nostri timori. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a esplorare questi pensieri e trovare modi per gestire l'ansia, rendendo la tua mente più libera da queste preoccupazioni. Cordiali saluti
Gentile utente salve,
convivere continuamente con l'ansia, la paura e la preoccupazione per gli eventi futuri, è estremamente difficile e segno di malessere psicologico.
Ma non vuol dire che debba essere così per sempre.
Liberarsi dall'ansia cronica e generalizzata è possibile, attraverso il supporto psicologico, imparando gradualmente a gestire sia le situazioni che attualmente le causano ansia come il viaggiare, sia i pensieri intrusivi ad essa collegati (pensare ad esempio che un numero o un'immagine la perseguitino).
Il primo consiglio è di non identificarsi con questi sintomi: affermare di essere ipocondriaca o ansiosa è un atteggiamento negativo ed errato come se il disturbo fosse parte del suo modo di essere. L'ansia è parte di una normale funzionalità del cervello, ma, come tale, può essere osservata ed elaborata nel modo corretto, iniziando poi a renderla meno invalidante sul piano comportamentale e sulla natura dei pensieri.
Anche il troppo pensare, o il pensare in modo pessimistico, oppure catastrofico, è uno schema mentale che può essere moderato e addirittura eliminato con il tempo, arrivando a un visione più realistica e positiva della vita.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla concretamente a migliorare la sua interpretazione della realtà e cominciare a notare con più facilità le cose belle che la circondano e le cose per cui vale la pena esprimere gratitudine.
Il mio approccio, basato sulla Psicologia Positiva e la Mindfulness, è efficace nei casi di disturbo d'ansia generalizzata e di overthinking. Gli obiettivi sono diversi e vanno dalla corretta valutazione delle situazioni potenzialmente ansiogene, alla connessione tra mente e realtà circostante, all'introduzione di strumenti utili a percepire le emozioni positive e ad assumere un atteggiamento ottimistico e funzionale al benessere psicologico.
Potrà, inoltre, scoprire le sue potenzialità, i punti di forza del suo carattere da sfruttare per sentirsi più efficace e innalzare la sua autostima. Potrà definire degli obiettivi di vita importanti che le consentiranno di guardare al futuro con maggiore fiducia e finalmente liberi di infondate paure e preoccupazioni.
Se lo desidera potrei darle maggiori informazioni su un percorso di questo tipo, anche tramite consulenza online. Mi contatti pure quando vuole.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
convivere continuamente con l'ansia, la paura e la preoccupazione per gli eventi futuri, è estremamente difficile e segno di malessere psicologico.
Ma non vuol dire che debba essere così per sempre.
Liberarsi dall'ansia cronica e generalizzata è possibile, attraverso il supporto psicologico, imparando gradualmente a gestire sia le situazioni che attualmente le causano ansia come il viaggiare, sia i pensieri intrusivi ad essa collegati (pensare ad esempio che un numero o un'immagine la perseguitino).
Il primo consiglio è di non identificarsi con questi sintomi: affermare di essere ipocondriaca o ansiosa è un atteggiamento negativo ed errato come se il disturbo fosse parte del suo modo di essere. L'ansia è parte di una normale funzionalità del cervello, ma, come tale, può essere osservata ed elaborata nel modo corretto, iniziando poi a renderla meno invalidante sul piano comportamentale e sulla natura dei pensieri.
Anche il troppo pensare, o il pensare in modo pessimistico, oppure catastrofico, è uno schema mentale che può essere moderato e addirittura eliminato con il tempo, arrivando a un visione più realistica e positiva della vita.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla concretamente a migliorare la sua interpretazione della realtà e cominciare a notare con più facilità le cose belle che la circondano e le cose per cui vale la pena esprimere gratitudine.
Il mio approccio, basato sulla Psicologia Positiva e la Mindfulness, è efficace nei casi di disturbo d'ansia generalizzata e di overthinking. Gli obiettivi sono diversi e vanno dalla corretta valutazione delle situazioni potenzialmente ansiogene, alla connessione tra mente e realtà circostante, all'introduzione di strumenti utili a percepire le emozioni positive e ad assumere un atteggiamento ottimistico e funzionale al benessere psicologico.
Potrà, inoltre, scoprire le sue potenzialità, i punti di forza del suo carattere da sfruttare per sentirsi più efficace e innalzare la sua autostima. Potrà definire degli obiettivi di vita importanti che le consentiranno di guardare al futuro con maggiore fiducia e finalmente liberi di infondate paure e preoccupazioni.
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Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Gentile utente, quella che racconti è una quotidianità contraddistinta da tratti ansiosi piuttosto invalidanti in quanto disagianti e che quindi vanno a compromettere la qualità delle tue esperienze, qualunque queste siano. I pensieri intrusivi di cui parli possono avere tratti più o meno ossessivi, ma al di là del loro "nome e cognome", vale la pena comprenderne nascita, natura e origini. Come hai riconosciuto da sola un percorso di supporto ti potrebbe aiutare a trovare qualche risposta, andando a capire "la geografia" dei tuoi sintomi, così da poterli decostruire e pian piano sostituire con delle modalità identitarie di esistere, più sane e meno invalidanti e soprattutto dolorose. Qualora lo desiderassi o se anche volessi approfondire qualche punto sono volentieri disponibile a capire se potremmo avviare insieme un percorso di supporto. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha descritto, leggo tanta sofferenza nelle sue parole. Sicuramente il chiedere rassicurazioni rientra nello stato di ansia in cui è. Sarebbe utile intraprendere un percorso di supporto psicologico per aiutarla ad affrontare tutto ciò che ha raccontato.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
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Dott. Luca Rochdi
Gentile utente,
la tua domanda riflette quanto profondamente l'ansia e l'ipocondria possono influenzare i tuoi pensieri quotidiani e il modo in cui percepisci la realtà. È importante riconoscere che l'ansia e gli attacchi di panico spesso amplificano le nostre paure, facendoci vedere connessioni e significati che in realtà non ci sono.
Il fatto che tu stia vedendo il numero "11" e i teschi potrebbe sembrare significativo per te a causa del tuo stato mentale ansioso, ma da un punto di vista razionale, non ci sono prove che esista un legame tra queste cose. Questo fenomeno è chiamato “apofenia”, ed è la tendenza della mente a trovare collegamenti e schemi anche quando non esistono. Quando sei in uno stato di ansia o preoccupazione, è normale cercare di dare un senso a ciò che ti circonda, anche attraverso segnali esterni, ma questo non significa che ci sia una reale connessione tra gli eventi.
Inoltre, i teschi che hai visto dal tatuatore, così come quelli che compaiono sui social, sono immagini comuni in molte culture e contesti, e non hanno un significato intrinsecamente negativo. La tua interpretazione negativa è probabilmente il risultato del tuo stato emotivo attuale.
Riguardo al numero 11, i numeri sono una parte costante della nostra vita quotidiana e possono apparire in molte situazioni diverse. Il fatto che tu lo stia notando di più potrebbe essere il risultato di una "selettività percettiva", ovvero quando ti concentri su qualcosa e lo noti più frequentemente solo perché la tua attenzione è focalizzata su di esso.
È incoraggiante sapere che hai già considerato di intraprendere un percorso psicologico. Un percorso di terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, potrebbe essere molto utile per affrontare e gestire meglio questi pensieri ossessivi e preoccupanti. Questa forma di terapia può aiutarti a riconoscere i pensieri automatici negativi e sostituirli con pensieri più realistici e rassicuranti. Potresti anche imparare delle tecniche per gestire l'ansia, come la **mindfulness** o tecniche di rilassamento.
Quando ti senti sopraffatta da pensieri ansiosi, prova a scrivere ciò che ti preoccupa e poi valuta se ci sono prove reali a sostegno di queste preoccupazioni. Spesso, vedendoli scritti, è più facile riconoscere che sono solo paure infondate.
Quando senti che l'ansia sta crescendo, prova a fermarti e riconoscere i sintomi. Sapere che l'ansia sta parlando per te può aiutarti a prendere distanza da quei pensieri negativi.
Un caro saluto
Dott.ssa Pinella Chionna
la tua domanda riflette quanto profondamente l'ansia e l'ipocondria possono influenzare i tuoi pensieri quotidiani e il modo in cui percepisci la realtà. È importante riconoscere che l'ansia e gli attacchi di panico spesso amplificano le nostre paure, facendoci vedere connessioni e significati che in realtà non ci sono.
Il fatto che tu stia vedendo il numero "11" e i teschi potrebbe sembrare significativo per te a causa del tuo stato mentale ansioso, ma da un punto di vista razionale, non ci sono prove che esista un legame tra queste cose. Questo fenomeno è chiamato “apofenia”, ed è la tendenza della mente a trovare collegamenti e schemi anche quando non esistono. Quando sei in uno stato di ansia o preoccupazione, è normale cercare di dare un senso a ciò che ti circonda, anche attraverso segnali esterni, ma questo non significa che ci sia una reale connessione tra gli eventi.
Inoltre, i teschi che hai visto dal tatuatore, così come quelli che compaiono sui social, sono immagini comuni in molte culture e contesti, e non hanno un significato intrinsecamente negativo. La tua interpretazione negativa è probabilmente il risultato del tuo stato emotivo attuale.
Riguardo al numero 11, i numeri sono una parte costante della nostra vita quotidiana e possono apparire in molte situazioni diverse. Il fatto che tu lo stia notando di più potrebbe essere il risultato di una "selettività percettiva", ovvero quando ti concentri su qualcosa e lo noti più frequentemente solo perché la tua attenzione è focalizzata su di esso.
È incoraggiante sapere che hai già considerato di intraprendere un percorso psicologico. Un percorso di terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, potrebbe essere molto utile per affrontare e gestire meglio questi pensieri ossessivi e preoccupanti. Questa forma di terapia può aiutarti a riconoscere i pensieri automatici negativi e sostituirli con pensieri più realistici e rassicuranti. Potresti anche imparare delle tecniche per gestire l'ansia, come la **mindfulness** o tecniche di rilassamento.
Quando ti senti sopraffatta da pensieri ansiosi, prova a scrivere ciò che ti preoccupa e poi valuta se ci sono prove reali a sostegno di queste preoccupazioni. Spesso, vedendoli scritti, è più facile riconoscere che sono solo paure infondate.
Quando senti che l'ansia sta crescendo, prova a fermarti e riconoscere i sintomi. Sapere che l'ansia sta parlando per te può aiutarti a prendere distanza da quei pensieri negativi.
Un caro saluto
Dott.ssa Pinella Chionna
Carissima, credo proprio che questi suoi timori siano auto-prodotti, che ci sia un circuito ad alimentarli e quindi è davvero utile che lei possa intraprendere un percorso psicologico finalizzato a comprendere il messaggio che questi sintomi stanno mandando; sono convinto che compreso il messaggio, elaborato il loro significato, molte delle paure svaniranno e sarà libera, nel percorso di terapia, di affrontare più liberamente le questioni inerenti la sua vita. Il sintomo è un simbolo...sta per qualcosa d'altro. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto, qualora lei lo ritenesse opportuno. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Salve,
le manifestazioni di cui parla ed i suoi pensieri sono l' espressione di un disturbo ansioso. Dai disturbi d' ansia è possibile guarire attraverso l' ausilio di farmacoterapia e psicoterapia. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla ed i suoi pensieri sono l' espressione di un disturbo ansioso. Dai disturbi d' ansia è possibile guarire attraverso l' ausilio di farmacoterapia e psicoterapia. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, il suo stato ansiosa dalle sue parole mi pare stia diventando particolarmente pervasivo in divere aree della sua vita. Posso solo immaginare il disagio che sente. La nostra mente quando è in ansia diventa iper-vigile e sensibile agli stimoli trigger. Questo fa si che se la nostra attenzione è iper focalizzata su specifici stimoli, essa selezionerà solo quegli stimoli, rimandandoci una sensazione di maggior presenza degli stessi. La ora ha la sensazione di essere circondata dal numero 11 e dai teschi. Ma questo potrebbe essere il risultato del suo stato di iper-attivazione ansiosa. Potrebbe essere questo un buon punto per valutare la possibilità di iniziare un percorso. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, sembra che la sua mente, reagendo all’ansia, la porti a creare collegamenti su eventi casuali, (numero 11 – teschi). È una modalità comune se si ha una problematica di tipo ansioso, ma è un errore di ragionamento chiamato anche “bias cognitivo”.
Inoltre, riguardo al numero 11 che lei dice di vedere ovunque, deve sapere che la mente si sofferma sui pensieri che cerchiamo di allontanare e controllare, come se le dicessi “non pensi assolutamente all’elefante rosa”, quale è la prima cosa a cui pensa?.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Manzini.
Inoltre, riguardo al numero 11 che lei dice di vedere ovunque, deve sapere che la mente si sofferma sui pensieri che cerchiamo di allontanare e controllare, come se le dicessi “non pensi assolutamente all’elefante rosa”, quale è la prima cosa a cui pensa?.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Manzini.
Buon pomeriggio, ho letto attentamente il suo messaggio.
Sono disponibile con colloqui online ad approfondire la tematica e ad aiutarla.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Sono disponibile con colloqui online ad approfondire la tematica e ad aiutarla.
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Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, purtroppo l'ansia crea una sorta di filtro che la porta ad interpretare negativamente ciò che le succede, anche solo le coincidenze, creando dei bias cognitivi, ovvero degli errori di ragionamento ma che rispecchiano il suo stato mentale. le consiglio, visto che il suo stato d'ansia sta aumentando, un percorso psicologico che possa aiutarla a gestirla, prima che diventi invalidante per la sua quotidianità.
cordialmente
Dott.ssa Lisa saccardo
cordialmente
Dott.ssa Lisa saccardo
Salve utente, ho letto il suo messaggio e credo ci sia molto altro da approfondire come in tutti noi. Spesso le nostre domande ci permettono di fare riflessioni molto più profonde di quello che può sembrare.
Sono disponibile per un colloquio e aiutarla.
Saluti
Dott.ssa Marika Molinara
Sono disponibile per un colloquio e aiutarla.
Saluti
Dott.ssa Marika Molinara
Deve essere davvero difficile convivere con tutte queste preoccupazioni. Seppure la mente cerca di farsi forte ci si trova a vivere in un circuito di pensieri irrazionali impossibili da gestire e che occupano gran parte della nostra vita, distogliendo lo sguardo da altro, dai desideri e dalle aspirazioni ad esempio. Considerando anche la giovane età, sarebbe importante avviare una psicoterapia nella quale interrogarsi su queste tematiche e darti la possibilità di vivere una giovinezza più serena e consapevole.
Non tema di iniziare un percorso
saluti
Dott.ssa Michela Testa
Non tema di iniziare un percorso
saluti
Dott.ssa Michela Testa
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere difficile vivere in uno stato di ansia costante e con la sensazione di vedere segnali negativi ovunque. Ciò che descrive sembra essere il risultato della sua ipocondria e ansia, e di un fenomeno chiamato "bias di conferma". Questo accade quando la mente, concentrandosi su una certa idea o paura, tende a notare sempre di più tutto ciò che è in qualche modo collegato ad essa. Ad esempio, quando è ansiosa per il numero 11 o per i teschi, la sua mente li nota più frequentemente, il che la porta a pensare che siano segnali importanti, mentre in realtà potrebbero essere semplici coincidenze.
Il fatto che lei veda teschi o il numero 11 non è un segnale di qualcosa di male che sta per accadere. È la sua mente ansiosa che sta cercando di trovare significati in queste cose, aumentando la sua preoccupazione. Questo è comune per chi soffre di ansia e attacchi di panico: l'attenzione si concentra sui possibili pericoli e tutto appare come una conferma delle proprie paure.
È molto positivo che abbia già considerato di intraprendere un percorso psicologico. Un terapeuta potrebbe aiutarla a lavorare sulle sue paure e ansie, e a sviluppare strategie per affrontare questi pensieri in modo più razionale, senza lasciare che prendano il sopravvento.
Le consiglio di prendersi del tempo per rilassarsi e fare attività che le piacciono e che la aiutino a distogliere la mente da questi pensieri negativi. La sua ansia è un segnale del fatto che il suo corpo e la sua mente hanno bisogno di più calma e di meno preoccupazioni. Non si colpevolizzi per questi pensieri; è importante cercare di essere gentile con se stessa e cercare supporto per stare meglio.
Un caro saluto.
d.ssa Violeta Raileanu
Capisco quanto possa essere difficile vivere in uno stato di ansia costante e con la sensazione di vedere segnali negativi ovunque. Ciò che descrive sembra essere il risultato della sua ipocondria e ansia, e di un fenomeno chiamato "bias di conferma". Questo accade quando la mente, concentrandosi su una certa idea o paura, tende a notare sempre di più tutto ciò che è in qualche modo collegato ad essa. Ad esempio, quando è ansiosa per il numero 11 o per i teschi, la sua mente li nota più frequentemente, il che la porta a pensare che siano segnali importanti, mentre in realtà potrebbero essere semplici coincidenze.
Il fatto che lei veda teschi o il numero 11 non è un segnale di qualcosa di male che sta per accadere. È la sua mente ansiosa che sta cercando di trovare significati in queste cose, aumentando la sua preoccupazione. Questo è comune per chi soffre di ansia e attacchi di panico: l'attenzione si concentra sui possibili pericoli e tutto appare come una conferma delle proprie paure.
È molto positivo che abbia già considerato di intraprendere un percorso psicologico. Un terapeuta potrebbe aiutarla a lavorare sulle sue paure e ansie, e a sviluppare strategie per affrontare questi pensieri in modo più razionale, senza lasciare che prendano il sopravvento.
Le consiglio di prendersi del tempo per rilassarsi e fare attività che le piacciono e che la aiutino a distogliere la mente da questi pensieri negativi. La sua ansia è un segnale del fatto che il suo corpo e la sua mente hanno bisogno di più calma e di meno preoccupazioni. Non si colpevolizzi per questi pensieri; è importante cercare di essere gentile con se stessa e cercare supporto per stare meglio.
Un caro saluto.
d.ssa Violeta Raileanu
Gentile utente,
la sua situazione è comprensibile, e ciò che sta vivendo potrebbe essere collegato a diversi bias cognitivi che influenzano il suo modo di percepire la realtà. In particolare, sembra esserci una tendenza a focalizzarsi sugli eventi negativi e a trovare significati inquietanti in coincidenze innocue. Questo è un meccanismo comune nelle persone che soffrono di ansia e ipocondria: la mente tende a cercare conferme delle proprie paure e preoccupazioni.
La percezione del numero 11 e la connessione con la perdita del suo nonno, così come il pensiero ai teschi, possono essere manifestazioni del suo stato d'animo ansioso. È possibile che stia proiettando le sue paure su questi simboli, facendoli apparire più significativi di quanto non siano, e questo può alimentare un ciclo di ansia e stress. Il fatto di cercare rassicurazioni è un comportamento che spesso può aumentare l'ansia stessa.
Un percorso psicologico potrebbe davvero aiutarla a comprendere meglio queste dinamiche e a gestire l'ansia in modo più efficace. Attraverso la terapia, potrebbe apprendere strategie per affrontare i suoi pensieri e riconoscere quando questi sono distorti. Questo non solo potrebbe ridurre il suo malessere attuale, ma anche darle gli strumenti per gestire meglio le situazioni future, come il viaggio programmato.
La invito a considerare l'idea di contattare un professionista che possa sostenerla. Non è mai semplice, ma è un passo importante verso il benessere. Ricordi che non è sola in questo e che ci sono modi per lavorare su queste paure.
Resto a disposizione, qualora volesse iniziare un percorso insieme mi contatti. Un caro saluto
la sua situazione è comprensibile, e ciò che sta vivendo potrebbe essere collegato a diversi bias cognitivi che influenzano il suo modo di percepire la realtà. In particolare, sembra esserci una tendenza a focalizzarsi sugli eventi negativi e a trovare significati inquietanti in coincidenze innocue. Questo è un meccanismo comune nelle persone che soffrono di ansia e ipocondria: la mente tende a cercare conferme delle proprie paure e preoccupazioni.
La percezione del numero 11 e la connessione con la perdita del suo nonno, così come il pensiero ai teschi, possono essere manifestazioni del suo stato d'animo ansioso. È possibile che stia proiettando le sue paure su questi simboli, facendoli apparire più significativi di quanto non siano, e questo può alimentare un ciclo di ansia e stress. Il fatto di cercare rassicurazioni è un comportamento che spesso può aumentare l'ansia stessa.
Un percorso psicologico potrebbe davvero aiutarla a comprendere meglio queste dinamiche e a gestire l'ansia in modo più efficace. Attraverso la terapia, potrebbe apprendere strategie per affrontare i suoi pensieri e riconoscere quando questi sono distorti. Questo non solo potrebbe ridurre il suo malessere attuale, ma anche darle gli strumenti per gestire meglio le situazioni future, come il viaggio programmato.
La invito a considerare l'idea di contattare un professionista che possa sostenerla. Non è mai semplice, ma è un passo importante verso il benessere. Ricordi che non è sola in questo e che ci sono modi per lavorare su queste paure.
Resto a disposizione, qualora volesse iniziare un percorso insieme mi contatti. Un caro saluto
Buongiorno, come già descrive in autonomia gli stati di ansia e di panico di cui soffre le portano ad “attirare”, direi più osservare e vedere, principalmente “negatività” negli eventi che gli accadono quotidianamente. Descrive infatti una serie di fatti, di cui chiede conferma se questi siano coincidenze o casualità, ma credo sappia già in autonomia che probabilmente è l’ansia a far si che capti solo determinati stimoli e segnali dalle circostanze esterne.
Infatti quando siamo sotto pressione ed emergono stati di ansia, la mente ricerca conferma negli stimoli esterni rispetto ciò cui va a pensare, cerca delle conferme e tende a notare solo determinati stimoli invece di altri, come se facesse una selezione pur di confermare ciò che sta pensando. Quindi si, probabilmente questo stato di agitazione le fa vedere nella realtà esterna il numero 11 ovunque. Detto ciò, per la questione dei teschi, c’è da considerare anche l’aspetto che i social media sono reindirizzati e mostrano pagine e immagini a seconda e sulla base di cosa si cerca frequentemente, questo potrebbe spiegare la questione relativa ai teschi e il perché dopo che li ha visti dal tatuatore magari li ritrova spesso nelle proprie pagine social.
Consiglio, comunque, di intraprendere un percorso psicologico per poter capire come gestire e affrontare queste situazioni, cosi che possa avere in autonomia gli strumenti per riuscire a far fronte a queste, come ad altre sfide/situazioni che si possono creare nella vita.
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova.
Spero di esserle stata utile,
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
Infatti quando siamo sotto pressione ed emergono stati di ansia, la mente ricerca conferma negli stimoli esterni rispetto ciò cui va a pensare, cerca delle conferme e tende a notare solo determinati stimoli invece di altri, come se facesse una selezione pur di confermare ciò che sta pensando. Quindi si, probabilmente questo stato di agitazione le fa vedere nella realtà esterna il numero 11 ovunque. Detto ciò, per la questione dei teschi, c’è da considerare anche l’aspetto che i social media sono reindirizzati e mostrano pagine e immagini a seconda e sulla base di cosa si cerca frequentemente, questo potrebbe spiegare la questione relativa ai teschi e il perché dopo che li ha visti dal tatuatore magari li ritrova spesso nelle proprie pagine social.
Consiglio, comunque, di intraprendere un percorso psicologico per poter capire come gestire e affrontare queste situazioni, cosi che possa avere in autonomia gli strumenti per riuscire a far fronte a queste, come ad altre sfide/situazioni che si possono creare nella vita.
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova.
Spero di esserle stata utile,
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
Buongiorno, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. L’ansia e i pensieri ricorrenti possono influire sul benessere quotidiano e amplificare il senso di disagio. La mente umana ha la tendenza a cercare e notare schemi, soprattutto in situazioni di ansia o stress, e spesso può capitare di attribuire significati particolari a numeri o simboli che vediamo. La nostra attenzione poi tende a focalizzarsi su certi dettagli, e così finiscono per apparire più frequentemente di quanto farebbero normalmente. Sono tutte scorciatoie mentali che mettiamo in atto per dare un significato a ciò che vediamo, dette anche "bias di conferma".
È positivo che abbia già considerato l’idea di intraprendere un percorso psicologico. Un percorso potrebbe consentirle di acquisire maggiore consapevolezza rispetto a ciò che le accade, oltre a darle strumenti utili per gestire queste preoccupazioni e per affrontare il viaggio con maggiore tranquillità.
È positivo che abbia già considerato l’idea di intraprendere un percorso psicologico. Un percorso potrebbe consentirle di acquisire maggiore consapevolezza rispetto a ciò che le accade, oltre a darle strumenti utili per gestire queste preoccupazioni e per affrontare il viaggio con maggiore tranquillità.
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive è un’esperienza comune per chi, come lei, soffre di ansia e ipocondria. La sua mente è costantemente alla ricerca di segnali e coincidenze, cercando di dare significato a ciò che vede e sperimenta, soprattutto quando si sente preoccupata o vulnerabile. Questo fenomeno si chiama "bias di conferma" e consiste nel fatto che, quando siamo ansiosi o preoccupati, tendiamo a notare solo gli eventi e i segni che sembrano confermare le nostre paure, trascurando tutto il resto.
L’apparizione frequente del numero 11 e dei teschi che ha descritto non è altro che una coincidenza, non un segnale o un presagio negativo. Quando siamo ansiosi, la nostra mente diventa iper-vigile, pronta a percepire dettagli che normalmente passerebbero inosservati. Il collegamento che fa tra il numero 11 e il teschio, o il suo viaggio a novembre, è un esempio di come la nostra mente può collegare casualmente eventi o simboli che in realtà non hanno alcuna connessione tra loro.
L’ansia tende a farci percepire il mondo come più minaccioso di quanto realmente sia. La sua preoccupazione per il viaggio, il ritorno l'11 e i teschi sono tutte manifestazioni di questa modalità di pensiero. Il fatto che lei riconosca di avere tendenze ipocondriache e ansiose è un primo passo importante. Le sue preoccupazioni non sono un segnale che qualcosa di brutto stia per accadere, ma piuttosto il modo in cui la sua ansia si manifesta e cerca di farsi notare.
Per rassicurarla, posso dirle che le coincidenze numeriche o la visione ripetuta di simboli (come i teschi) non sono in alcun modo legati a eventi futuri. Si tratta di semplici casualità che la mente ansiosa tende a collegare per cercare un significato o un segnale che possa spiegare le sue preoccupazioni. Il viaggio che sta programmando non è in alcun modo influenzato da questi pensieri e numeri.
È davvero positivo che lei stia pensando a intraprendere un percorso psicologico. Un terapeuta può aiutarla a gestire meglio l’ansia e a capire come interrompere questi cicli di pensiero negativo. Potrebbe anche apprendere tecniche di gestione dell’ansia, come la respirazione profonda, la mindfulness o esercizi cognitivi che l’aiutino a sfidare i pensieri catastrofici.
Nel frattempo, cerchi di ricordarsi che i pensieri negativi che emergono dalla sua ansia non sono la realtà. Sono solo pensieri, non fatti. E lei ha il potere di lavorare su di essi per ridurne l’impatto sulla sua vita quotidiana.
Se posso darle un consiglio pratico nell’immediato, quando si trova a fissarsi su un numero, un simbolo o una paura, provi a distrarre la mente con attività che la tengano presente, come fare una passeggiata, ascoltare musica, o dedicarsi a un’attività che le piace. Spostare l'attenzione dalle preoccupazioni può ridurre la sensazione di ansia.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di un supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
L’apparizione frequente del numero 11 e dei teschi che ha descritto non è altro che una coincidenza, non un segnale o un presagio negativo. Quando siamo ansiosi, la nostra mente diventa iper-vigile, pronta a percepire dettagli che normalmente passerebbero inosservati. Il collegamento che fa tra il numero 11 e il teschio, o il suo viaggio a novembre, è un esempio di come la nostra mente può collegare casualmente eventi o simboli che in realtà non hanno alcuna connessione tra loro.
L’ansia tende a farci percepire il mondo come più minaccioso di quanto realmente sia. La sua preoccupazione per il viaggio, il ritorno l'11 e i teschi sono tutte manifestazioni di questa modalità di pensiero. Il fatto che lei riconosca di avere tendenze ipocondriache e ansiose è un primo passo importante. Le sue preoccupazioni non sono un segnale che qualcosa di brutto stia per accadere, ma piuttosto il modo in cui la sua ansia si manifesta e cerca di farsi notare.
Per rassicurarla, posso dirle che le coincidenze numeriche o la visione ripetuta di simboli (come i teschi) non sono in alcun modo legati a eventi futuri. Si tratta di semplici casualità che la mente ansiosa tende a collegare per cercare un significato o un segnale che possa spiegare le sue preoccupazioni. Il viaggio che sta programmando non è in alcun modo influenzato da questi pensieri e numeri.
È davvero positivo che lei stia pensando a intraprendere un percorso psicologico. Un terapeuta può aiutarla a gestire meglio l’ansia e a capire come interrompere questi cicli di pensiero negativo. Potrebbe anche apprendere tecniche di gestione dell’ansia, come la respirazione profonda, la mindfulness o esercizi cognitivi che l’aiutino a sfidare i pensieri catastrofici.
Nel frattempo, cerchi di ricordarsi che i pensieri negativi che emergono dalla sua ansia non sono la realtà. Sono solo pensieri, non fatti. E lei ha il potere di lavorare su di essi per ridurne l’impatto sulla sua vita quotidiana.
Se posso darle un consiglio pratico nell’immediato, quando si trova a fissarsi su un numero, un simbolo o una paura, provi a distrarre la mente con attività che la tengano presente, come fare una passeggiata, ascoltare musica, o dedicarsi a un’attività che le piace. Spostare l'attenzione dalle preoccupazioni può ridurre la sensazione di ansia.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di un supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Gentile utente, comprendo il disagio che sta vivendo. L'ansia spesso ci porta a fare collegamenti tra eventi e simboli, come il numero 11 o i teschi, che sembrano confermare le nostre paure, ma in realtà non hanno una base concreta. Può essere legato a un meccanismo della mente chiamato 'bias di conferma', in cui tendiamo a notare solo ciò che conferma le nostre paure o preoccupazioni. È importante ricordare che questi pensieri sono comuni in situazioni di ansia.
Le suggerisco di considerare un percorso psicologico che possa aiutarla a gestire meglio queste preoccupazioni e a interrompere gli schemi di pensiero negativi. Se ha altre domande, sono a disposizione. Un cordiale saluto
Dott. Antonio Dell'Abate
Le suggerisco di considerare un percorso psicologico che possa aiutarla a gestire meglio queste preoccupazioni e a interrompere gli schemi di pensiero negativi. Se ha altre domande, sono a disposizione. Un cordiale saluto
Dott. Antonio Dell'Abate
Grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni. Capisco che la tua ansia e ipocondria possano rendere difficile affrontare la quotidianità, soprattutto quando la mente è rivolta sempre verso pensieri negativi. Spesso, quando si è molto ansiosi, la nostra attenzione si focalizza su particolari dettagli – come il numero “11” o le immagini di teschi – e questi diventano come “segnali” che la mente associa a preoccupazioni e paure, amplificando la sensazione di allarme. Questo fenomeno è molto comune e può far sembrare che ci sia un legame tra quello che pensiamo e quello che vediamo, ma in realtà è più una tendenza della mente ansiosa a creare collegamenti.
L’ansia legata al viaggio è un altro aspetto che spesso accompagna chi vive situazioni di preoccupazione eccessiva. È comprensibile che associare queste coincidenze al tuo viaggio possa suscitare paura e alimentare i dubbi, ma è importante ricordare che i nostri pensieri non hanno il potere di determinare il corso degli eventi. La mente ansiosa tende a creare scenari negativi per prepararsi al peggio, ma questo non significa che questi scenari siano reali.
Sembra che tu abbia già preso in considerazione l’idea di intraprendere un percorso psicologico, e questa potrebbe essere un’ottima opportunità per esplorare più a fondo le tue emozioni e imparare a gestire i pensieri ansiosi. La psicosomatica, ad esempio, offre un approccio integrato che aiuta a comprendere il legame tra mente e corpo, aiutandoti a trovare modi per riequilibrare le tue emozioni e vivere con maggiore serenità.
Se vuoi parlarne in modo più approfondito e capire insieme come affrontare queste sensazioni, sono qui per supportarti. Lavorare sulle proprie emozioni è un percorso che può portare a una maggiore consapevolezza e a un benessere più duraturo.
L’ansia legata al viaggio è un altro aspetto che spesso accompagna chi vive situazioni di preoccupazione eccessiva. È comprensibile che associare queste coincidenze al tuo viaggio possa suscitare paura e alimentare i dubbi, ma è importante ricordare che i nostri pensieri non hanno il potere di determinare il corso degli eventi. La mente ansiosa tende a creare scenari negativi per prepararsi al peggio, ma questo non significa che questi scenari siano reali.
Sembra che tu abbia già preso in considerazione l’idea di intraprendere un percorso psicologico, e questa potrebbe essere un’ottima opportunità per esplorare più a fondo le tue emozioni e imparare a gestire i pensieri ansiosi. La psicosomatica, ad esempio, offre un approccio integrato che aiuta a comprendere il legame tra mente e corpo, aiutandoti a trovare modi per riequilibrare le tue emozioni e vivere con maggiore serenità.
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