Salve dottori da qualche mese ho un dolore a sinistra della bocca dello stomaco dopo mangiato e quan
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Salve dottori da qualche mese ho un dolore a sinistra della bocca dello stomaco dopo mangiato e quando sto seduto in macchina oppure quando mi sdraio sul lato sinistro,ho fatto una gastroscopia ed è uscita un esofagite ed ernia iatale ho curato il tutto con 4 mesi di terapie e consultando 3 dottori e mi hanno detto tutti la stessa cosa ma il dolore non è passato volevo chiedervi se può essere una disfunsione del cardias visto che l’ernia iatale è piccolissima e non ho il reflusso e ne sintomi dell’esofagite
Salve, diciamo che l'ernia iatale porta questi sintomi e che il cardias sarà sicuramente in disfunzione vista proprio la risalita di parte dello stomaco, detto ciò se ha fatto gia terapia medica con insuccesso, ed ammesso che sia un ernia da scivolamento e non da rotolamento che tendenzialmente sarebbe di pertinenza chirurgica, può provare con l'osteopatia.
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Auguri per la sua guarigione.
Dott. Alberto Giulla
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Salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Potrebbe inviarmi il suo numero di telefono da questo sito?Senza impegno economico.
grazie
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Salve,
si affidi al medico specialista di riferimento, che senz'altro le avrà anche dato delle indicazioni in merito all'alimentazione e lo stile di vita in generale.
Appurato che la sintomatologia sia causata solo dalla patologia che le hanno diagnosticato, e ammesso che l'ernia sia da scivolamento e non da rotolamento, se non ci sono delle controindicazioni, può prendere in considerazione una valutazione osteopatica. In tal caso le sarà di aiuto.
Saluti
si affidi al medico specialista di riferimento, che senz'altro le avrà anche dato delle indicazioni in merito all'alimentazione e lo stile di vita in generale.
Appurato che la sintomatologia sia causata solo dalla patologia che le hanno diagnosticato, e ammesso che l'ernia sia da scivolamento e non da rotolamento, se non ci sono delle controindicazioni, può prendere in considerazione una valutazione osteopatica. In tal caso le sarà di aiuto.
Saluti
Le consiglio di farsi trattare per riequilibrare il cardias e di effettuare una visita anche nutrizionale per ridurre cibi che creano irritazione della membrana.
Buongiorno, viste le terapie e le visite già effettuate, mi sento di consigliarle una valutazione osteopatica per verificare se anche la componente muscolo-scheletrica legata all'apparato gastrico (diaframma, coste, zona dorsale della schiena...) può essere implicata nella comparsa del dolore. Resto a disposizione per ulteriore chiarimenti, i miei migliori auguri. Francesca Ciapparelli
Buongiorno, per eventuali diagnosi è meglio rivolgersi ad uno specialista. Con l'osteopatia è possibile cercare di alleviare i sintomi derivanti dal sistema gastrico.
Salve, il trattamento osteopatico la potrebbe aiutare, ci sono varie tecniche che possono essere utilizzate per la sintomatologia che avverte e per prevenire l'aggravarsi della condizione, anche in base a una serie di consigli quotidiani che l'osteopata di solito offre. Inoltre le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per avere un piano alimentare adeguato ed evitare gli alimenti che possono infiammare le pareti gastriche. Cordiali Saluti
Può provare con dei trattamenti terapeutici viscerali attraverso tecniche osteopatiche. personalmente prediligo la tecnica cranio sacrale
Salve. È possibile che esista una disfunzione del cardias. Sarebbe da indagare anche il diaframma. Le consiglio di recarsi da un osteopata. Resto a disposizione in caso di necessità. Dott. Federico Ghio
Salve, probabilmente alla base della problematica che riferisce si ha un'alterazione della corretta fisiologia diaframmatica, in quanto nelle posizioni descritte specie quella seduta si ha un'importante compressione a livello diaframmatica e addominale che se non correlato ad una corretta biomeccanica diaframmatica può creare questi disturbi che sono presenti già in forma diagnosticata. Le consiglio dunque di rivolgersi il prima possibile ad un osteopata al fine di lavorare su tutti gli adattamenti viscerali che si possono esser creati e ridurre dunque la sua sintomatologia.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Salve, premesso che sarebbe necessario avere un quadro clinico più completo, il trattamento osteopatico potrebbe aiutarla a ridurre le disfunzioni muscolo-scheletriche e del connettivo che si possono essere formate come conseguenza dell'esofagite e dell'ernia iatale. Inoltre se già non lo avesse fatto, le consiglio di rivolgersi presso uno specialista per strutturare un piano alimentare adatto alla sua condizione.
Buongiorno, viste le visite e gli accertamenti già svolti, mi sento di consigliare un ciclo di terapie con un osteopata di fiducia che possa aiutarla anche con la componente muscolo-scheletrica (es diaframma, coste, vertebre) e viscerale. Sono certa che ne trarrà dei benefici. Rimango a disposizione, Martina Fagherazzi.
Buongiorno. E' importante ricordare che il dolore viscerale, come quello che descrivi, può essere influenzato non solo da condizioni locali come l'esofagite o l'ernia iatale, ma anche da tensioni e disfunzioni meccaniche nel corpo che possono alterare la funzione degli organi.
Considerazioni osteopatiche:
Disfunzione del diaframma: Il diaframma è strettamente legato all’esofago e al cardias. Tensioni diaframmatiche possono influenzare il tono del cardias e peggiorare la sintomatologia, soprattutto in presenza di un'ernia iatale, anche se piccola.
Disfunzione della giunzione gastroesofagea: Anche se l'ernia iatale è piccola e non presenti sintomi classici di reflusso, la zona del cardias può essere influenzata da tensioni meccaniche che alterano la normale chiusura del cardias, contribuendo a sensazioni di fastidio o dolore. Un trattamento osteopatico mirato a riequilibrare la mobilità e le tensioni nella zona toracica e addominale potrebbe essere utile.
Relazione con la colonna vertebrale: La colonna vertebrale, in particolare la zona toracica e lombare, può influenzare la funzionalità degli organi addominali. Disfunzioni a livello della colonna vertebrale possono riflettersi su organi come lo stomaco, aumentando la sensazione di dolore.
Relazione con lo stress e il sistema nervoso autonomo: Il sistema nervoso autonomo gioca un ruolo cruciale nella gestione della funzione digestiva. Stress e tensioni possono esacerbare sintomi legati al cardias e all'ernia iatale.
Prossimi passi:
Potrebbe essere utile considerare un ciclo di trattamenti osteopatici per valutare e trattare le eventuali disfunzioni meccaniche che potrebbero contribuire ai tuoi sintomi.
È importante continuare a monitorare i sintomi e collaborare con il tuo medico di fiducia per escludere eventuali altre cause organiche che potrebbero necessitare di un approccio differente.
Sperando di esserti stato utile.
Andrea Lo Bianco.
Considerazioni osteopatiche:
Disfunzione del diaframma: Il diaframma è strettamente legato all’esofago e al cardias. Tensioni diaframmatiche possono influenzare il tono del cardias e peggiorare la sintomatologia, soprattutto in presenza di un'ernia iatale, anche se piccola.
Disfunzione della giunzione gastroesofagea: Anche se l'ernia iatale è piccola e non presenti sintomi classici di reflusso, la zona del cardias può essere influenzata da tensioni meccaniche che alterano la normale chiusura del cardias, contribuendo a sensazioni di fastidio o dolore. Un trattamento osteopatico mirato a riequilibrare la mobilità e le tensioni nella zona toracica e addominale potrebbe essere utile.
Relazione con la colonna vertebrale: La colonna vertebrale, in particolare la zona toracica e lombare, può influenzare la funzionalità degli organi addominali. Disfunzioni a livello della colonna vertebrale possono riflettersi su organi come lo stomaco, aumentando la sensazione di dolore.
Relazione con lo stress e il sistema nervoso autonomo: Il sistema nervoso autonomo gioca un ruolo cruciale nella gestione della funzione digestiva. Stress e tensioni possono esacerbare sintomi legati al cardias e all'ernia iatale.
Prossimi passi:
Potrebbe essere utile considerare un ciclo di trattamenti osteopatici per valutare e trattare le eventuali disfunzioni meccaniche che potrebbero contribuire ai tuoi sintomi.
È importante continuare a monitorare i sintomi e collaborare con il tuo medico di fiducia per escludere eventuali altre cause organiche che potrebbero necessitare di un approccio differente.
Sperando di esserti stato utile.
Andrea Lo Bianco.
Buongiorno, mi trovo d'accordo con le risposte dei colleghi.
Dato che ha già fatto tutto l'iter terapeutico senza successo le consoglio di rivolgersi ad un osteopata in quanto il sintomo può anche derivare da degli squilibri disfunzionali che sono in relazione alla regione anatomica interessata.
La risoluzione di queste disfunzioni può quindi fare in modo che la sintomatologia migliori o si risolva completamente.
Saluti,
AG
Dato che ha già fatto tutto l'iter terapeutico senza successo le consoglio di rivolgersi ad un osteopata in quanto il sintomo può anche derivare da degli squilibri disfunzionali che sono in relazione alla regione anatomica interessata.
La risoluzione di queste disfunzioni può quindi fare in modo che la sintomatologia migliori o si risolva completamente.
Saluti,
AG
Salve se dopo tutte le cure è dopo tutto questo tempo non è passato probabilmente hanno sbagliato la diagnosi. Magari ha comunque un ernia iatale ed una esofagite ma il dolore non è creato da quello. Vada da un collega esperto nella sua zona che la aiuterà al ripristino della salute curando l aspetto da più fronti. Quello alimentare, quello muscolo scheletrico e magari anche quello stressogeno. Cordialmente Osteopata Davide Savoia
Buon giorno.
Se le terapie farmacologiche non hanno dato sollievo, consiglieri un visita da un'osteopatia cosi che possa valutare la funzione diaframmatica e le tensioni legate a quel comparto.
se dovesse essere puramente una problematica meccanica potrebbe anche esserle risolutivo
Se le terapie farmacologiche non hanno dato sollievo, consiglieri un visita da un'osteopatia cosi che possa valutare la funzione diaframmatica e le tensioni legate a quel comparto.
se dovesse essere puramente una problematica meccanica potrebbe anche esserle risolutivo
Buongiorno! L'ernia iatale è uno strozzamento della fine dell'esofago all'altezza del muscolo diaframma. Non si tratta tanto di infiammazione a livello del cardias quanto più di una sofferenza dell'esofago stesso che in quel punto risente di forte compressione. Essendo il diaframma il muscolo per eccellenza della respirazione, qualsiasi alterazione durante gli atti respiratori possono compromettere il normale movimento e oltre a provare un'ernia, può anche generare dolore. Tuttavia sarebbe d'aiuto rilassare le tensioni e la rigidità del suo diaframma in modo da dare più libertà di movimento al suo esofago. Le consiglio un consulto osteopatico che saprà trovare la causa effettiva della sua rigidità muscolare (tosse cronica, stress, sforzi fisici, traumi addominali, cattiva alimentazione..) in modo da poterla aiutare ad eliminare totalmente questa sua condizione di malessere. Spero di esserle stata utile!
Cordiali saluti, Francesca
Cordiali saluti, Francesca
Buongiorno, diciamo che l'ernia iatale porta questi sintomi e che qualcosa si trova sicuramente in disfunzione causando la risalita dello stomaco.
In osteopatia questo tema è molto comune pertanto le consiglio una visita osteopatica per avere un po' di giovamento.
Buona giornata.
Dr. Nicolò Lupo
In osteopatia questo tema è molto comune pertanto le consiglio una visita osteopatica per avere un po' di giovamento.
Buona giornata.
Dr. Nicolò Lupo
Buongiorno, spesso la dispepsia (quindi il dolore/fastidio dei quadranti superiori dell'addome legato al sistema digerente) è legato non solo a cause organiche ma anche funzionali. L'ernia iatale predispone al reflusso gastroesofageo, che probabilmente è stato alla base della sua esofagite e dei suoi sintomi. Nonostante la terapia, può essere che permangano alcune tensioni a livello viscerale e muscoloscheletrico, che contribuiscono a mantenere la sensazione dolorosa nonostante la risoluzione della causa organica. Le consiglio, se non controindicato dal medico di base, di andare da un osteopata per valutare e trattare la sua condizione. Resto a disposizione, Umberto Parola
Salve, se dopo mesi e una terapia completa i sintomi non sono passati/migliorati allora ci possono essere delle componenti fasciali e muscolo-scheletriche che non permettono al cardias di non essere in disfunzione. Visto tutti gli accertamenti precedenti che ha fatto le consiglio ora una valutazione osteopatica al fine di trattare la zona secondo i fattori sopracitati e probabilmente considerando anche il piano psicosomatico/stressogeno.
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