Salve Dottori, chiedo scusa se vi ricontatto, ma ho pensato di farlo perché mi vergogno di andare d

19 risposte
Salve Dottori,
chiedo scusa se vi ricontatto, ma ho pensato di farlo perché mi vergogno di andare dal medico di base, figuriamoci da uno specialista urologo, a parlare di questo problema. Per la precisione, vorrei chiedervi due cose.
Ho 25 anni ed è all'incirca da cinque anni che ho un problema che si è cronicizzato: in poche parole, tutte le volte in cui ho eccitazione sessuale, anche lieve, mi viene immediatamente di andare di corpo. In qualsiasi momento mi capiti di voler fare auto erotismo, devo sempre prima svuotare l'intestino, a prescindere da quante altre volte io sia già andato di corpo in quella stessa giornata.
Ora, sarò onesto, e vi dirò che questo al momento non è molto grave come problema perché non ho una ragazza; però è almeno "fastidioso" che io debba sempre prima andare in bagno tutte le volte che voglio farlo, senza contare che potrebbe essere un problema medico e quindi lo dico comunque. Ma quando avrò la ragazza non voglio assolutamente che succeda.
La seconda cosa che vorrei chiedere è piu' personale e non la chiederei mai al medico di persona: ogni tanto, mentre lo faccio, mi viene voglia di assaggiare lo sperma: posso fare infezione se lo ingoio?
Vi ringrazio per la pazienza visti i temi delicati.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve,
Sono la Dott.ssa Claudia Fontanella e ho pensato di rispondere alla sua domanda dandole qualche consiglio.
Siamo tutti professionisti e siamo qui per ascoltarla ed aiutarla a rispondere alle sue domande, senza giudizio, sia su Mio Dottore sia in studio di persona. Le dico ciò, perchè è importante sentirsi al sicuro e in un ambiente protetto e neutro per poter parlare senza filtri di ciò che si vuole.
La necessità di andare di corpo prima di fare autoerotismo è qualcosa che deve essere approfondito più nel dettaglio, poichè come dice lei, negli ultimi anni si è cronicizzato e le crea fastidio dunque sarebbe opportuno indagare quale sia la causa psicologica e/o fisica. Invece, rispetto alla voglia di assaggiare il proprio sperma, le dico che se vuole farlo può farlo: è normale essere curiosi e nella sfera sessuale è importante esplorare per conoscere meglio sé stessi. Non si preoccupi delle infezioni, essendo il proprio sperma non può auto-trasmettersi nessuna infezione/malattia: invece, nel caso fosse sperma altrui o qualsiasi altro liquido, allora sarebbe opportuno fare sesso sicuro per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili.
Rispetto alle sue domande, dunque, mi sento di consigliarle di parlare con un professionista, ad esempio uno psicologo sessuologo, cioè specializzato in tali tematiche, poichè potrebbe essere la persona giusta per lei per rispondere alle sue curiosità e dubbi e anche per risolvere ciò che adesso le crea fastidio.

Cari Saluti
Buongiorno, il fatto che lei abbia chiesto un parere professionale allo psicologo mi fa pensare che probabilmente ha già intuito quale può essere l'intervento giusto per risolvere la sua problematica. La invito a farlo al più presto perchè la sua esistenza è fortemente influenzata da questo situazione. Si rivolga ad uno psicoterapeuta e si ricordi che chiedere aiuto non è mai motivo di vergogna . Tutti abbiamo diritto di stare bene.
Buonasera,
La situazione attuale da lei descritta a quanto pare sta condizionando non poco la sua vita sessuale ed essendo un giovane individuo mi sento di valorizzare il coraggio che sta dimostrando nel cercare aiuto per una possibile soluzione alla problematica.
Questa sua risorsa credo sia importante nella ricerca di un cambiamento verso il benessere in questo suo ambito di vita .
Credo inoltre che lei possa chiedere un parere ad uno specialista in sessuologia, magari per un nizio di un percorso che le auguro risolutivo.

Dott.ssa MANFREDI S.
Buongiorno, grazie per aver condiviso aspetti così intimi rispetto alla sua sfera sessuale.
Magari iniziando un percorso psicologico potrebbe affrontare anche quel profondo senso di disagio che le impedisce di rivolgersi al medico di base, il quale è importante ne sia al corrente per accertarsi che non ci siano cause di natura organica. Inoltre, posso immaginare che sottoporsi ad una visita urologica possa creare dei vissuti emotivi di disagio, paura e vergogna, ma allo stesso tempo sarebbe utile affrontarli perchè lo screening dell'apparato urinario e/o riproduttivo è un modo per fare prevenzione e tutelare la propria salute.
Posso ipotizzare l'origine psicosomatica rispetto alle difficoltà che riferisce, le quali potrebbero rimandare ai temi del trattenere e del lasciare andare la spinta libidica. Sarebbe importante esplorare tutto ciò all'interno di una relazione terapeutica per comprendere il significato, i pensieri e le emozioni che intervengono negli episodi a cui fa riferimento.
Inoltre per quanto concerne il desiderio di provare ad assaggiare il suo sperma, escludo possibilità di infezioni essendo autoprodotto.
Qualora tale desiderio possa rivolgersi eventualmente anche allo sperma di altre persone è bene considerare tutti i dispositivi di protezione per evitare la contrazione di malattie sessualmente trasmesse.
Se questo desiderio in qualche modo la disorienta può essere esplorato anch'esso in colloquio con uno psicologo.
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi.
Grazie per aver condiviso un aspetto così intimo della tua vita. Già questo ha richiesto molto coraggio e dovrebbe darti fiducia sulla possibilità di affidarti ad uno psicologo, per affrontare insieme il problema e avviarti così anche ad un consulto medico, necessario per escludere cause di natura organica. Quanto al tuo desiderio di provare ad assaggiare il tuo sperma, escludo la possibilità di infezioni, essendo autoprodotto.
Ti invito a concederti la possibilità di conoscerti più approfonditamente affidandoti a degli specialisti, affinché tu possa star bene col tuo corpo e in relazione agli altri. Chiedere aiuto non è mai motivo di vergogna, anzi, richiede coraggio. Lo hai già dimostrato, non fermarti: prenditi cura di te.
Un caro abbraccio.
Gentile utente, prima di tutto grazie per essersi affidato ed aperto ad un tema così intimo e personale. Per quanto riguarda il suo sintomo cronico sarebbe opportuno approfondire meglio il tema per comprenderne le origine e la causa. Invece per quanto riguarda il tema della sua curiosità sessuale, mi sento di rassicurarla sul fatto che non c'è alcun pericolo se lei assaggia il proprio sperma, la curiosità asessuale, cosa eccita o non eccita una persona è assolutamente personale. Se avesse però interesse ad assaggiare altri liquidi sessuali che non siano il suo o quello della su* partner stabile sarebbe opportuno apportare le giuste precauzioni.
Cordialmente Dott.ssa alessia D'angelo
Buonasera e grazie per la condivisione.
Mi accodo alle risposte che ha ricevuto alla seconda domanda, perciò passerei alla prima. Non è entrato nel merito della vergogna che le impedisce di rivolgersi a un medico; il punto è il timore di un giudizio?
Se sì, allora le comunico che qualsiasi professionista sanitario è tenuto alla tutela del benessere dei propri pazienti, dunque qualsiasi giudizio in merito a una situazione se lo terrà per se (ammesso che ne abbia); inoltre è tenuto anche al segreto professionale, quindi non può certo divulgare i dettagli personali riconducibili ai pazienti senza serie ripercussioni legali.
Mi sembra di capire che conosca già il campo di competenza, quindi avrà più probabilità di trovare aiuto concreto direttamente dallo specialista, senza passare da un medico di base.
E non solo: avrà avuto modo di constatare, leggendo anche le altre risposte, che nessun professionista è qui per giudicarla; anzi, credo che molti di noi abbiano intrapreso questa carriera per trovare ogni giorno situazioni interessanti e stimolanti come la sua, e provare ad essere d'aiuto.
Restando a disposizione, un saluto.
Salve, la ringrazio per la condivisione. Scrivendo ha già dimostrato quanto sia importante per lei questo tema e quanto abbia voglia di mettersi in gioco verso ciò che la fa stare bene. I miei colleghi hanno già dato ottimi feedback che sento di rinforzare: l'imbarazzo è umano e naturale, soprattutto quando si toccano sfere intime. Lo psicologo è un professionista empatico e non giudicante, che accoglie con delicatezza le singole esigenze di ogni paziente. Un percorso potrebbe senz'altro aiutarla a fare chiarezza e prendere consapevolezza di ciò che le sta impedendo di vivere serenamente la sessualità.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Salve, è stato molto coraggioso ad affrontare temi del genere che spesso sono etichettati e stigmatizzati.
Ritengo che corpo e mente sono uniti e spesso la mente si esprime col corpo. È un modo di esprimere qualcosa di più profondo. Spesso alcuni sintomi sono simboli di alcuni aspetti psichici.
Quello che c'è da fare è andare più in profondità. Sia dal punto di vista del corpo (un professionista medico) sia da quello psicologico (professionista psicologo).
Se vuole ci sono anche online per consulenze psicologiche.
Dott. Salvucci Matteo
Gentile utente,

Capisco che sia difficile condividere tali preoccupazioni, e ti assicuro che qui la tua richiesta verrà trattata con la massima serietà e professionalità.

Riguardo alla tua prima preoccupazione, la connessione tra eccitazione sessuale e la necessità di svuotare l'intestino potrebbe dipendere da vari fattori. La regione pelvica è una zona del corpo molto interconnessa, e la risposta che stai sperimentando potrebbe essere legata a dinamiche neurologiche o muscolari. In ogni caso, ti suggerisco vivamente di rivolgerti a un medico specialista, come un urologo o un proctologo, per una valutazione più approfondita. So che può sembrare imbarazzante, ma tieni presente che questi professionisti sono abituati a trattare un'ampia varietà di problematiche e saranno in grado di aiutarti senza giudizio.

Per quanto riguarda la tua seconda domanda, lo sperma in sé non è tossico e generalmente l'ingestione non presenta rischi per la salute, a meno che non vi siano malattie trasmissibili presenti. Detto ciò, se ci sono preoccupazioni relative alla trasmissione di malattie, è sempre prudente sottoporsi a test e adottare misure di sicurezza.

Ti consiglio di consultarti con un medico per entrambe le tue preoccupazioni per avere chiarimenti completi e specifici alla tua situazione.

Distinti saluti,
Ilaria.
Buonasera caro utente.
Ritengo molto utile, prima di effettuare qualsiasi considerazione, che proceda con un consulto psicologico e anche urologico poiché si può andare assolutamente a fondo alle dinamiche che possono essere considerate causa di questa situazione, sia dal punto di vista psicologico che organico.
Inoltre il fatto che lei senta il bisogno di provare il suo sperma ritengo sia dettato soltanto dalla curiosità di conoscersi e di conoscere il proprio corpo più a fondo.
Rimango a disposizione per un consulto
Dott.ssa silvia marcelletti
Gentile utente,
comprendo il suo disagio
per tanto le consiglio un consulto ad un professionista specializzato in sessuologia.
Rimango a sua disposizione anche online .
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Gentile utente, sono molto dispiaciuta per quello che sta vivendo. Si faccia coraggio e provi ad approfondire la questione con uno specialista.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Ciao, accolgo il tuo disagio. La mia indicazione è quella di iniziare un percorso di supporto anche online per capire e lavorare su tutte queste emozioni condivise.

Rimango a disposizione online

Dott.ssa Margherita M.
Ciao, capisco che parlare di problemi sessuali può essere imbarazzante, ma ricorda che i medici e gli specialisti sono professionisti che si occupano di questi temi quotidianamente e sono lì per aiutarti. Per il tuo primo problema, potrebbe essere utile consultare un medico o un urologo per escludere eventuali cause mediche sottostanti. Potrebbe essere utile anche parlare con uno psicologo specializzato in sessuologia per esplorare eventuali fattori psicologici coinvolti.

Per quanto riguarda la tua seconda domanda, ingoiare lo sperma non è generalmente dannoso per la salute. Tuttavia, è importante ricordare che il sesso orale può comportare un rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili (MST), quindi è fondamentale praticare sesso sicuro utilizzando il preservativo o altre forme di protezione.

Se ti senti a disagio a parlare di queste questioni con un medico di persona, potresti considerare di cercare un servizio di consulenza sessuale online o telefonica, in cui puoi discutere dei tuoi dubbi e delle tue preoccupazioni in modo più discreto.

Ricorda che il tuo benessere sessuale è importante e che cercare aiuto professionale è un passo importante per affrontare queste situazioni.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, grazie per aver condiviso aspetti così intimi riguardanti la sua sfera sessuale. Sarebbe opportuno mettere al corrente il proprio medico di base per accertarsi che non ci siano cause di natura organica. Iniziare un percorso psicologico le potrebbe essere utile per affrontare il disagio e vissuti emotivi ad esso connesso quali paura e vergogna che le impediscono di consultare uno specialista. Un percorso potrebbe aiutarla a fare chiarezza e prendere consapevolezza di ciò che le sta impedendo di vivere serenamente la sessualità. Cordialmente, Dott.ssa Melania Spanò
Salve gentile utente, la ringrazio per aver chiesto aiuto in relazione a questa problematica che sta vivendo. Si fidi del suo intuito e provi dapprima a ricercare la causa e la soluzione sia in ambito psicologico, senza trascurare naturalmente una possibile controparte organica. Comprendo perfettamente il suo disagio nel parlarne con uno specialista quale medico di base od urologo. Rivolgendosi ad una figura professionale come quella dello psicologo o del sessuologo si sentirebbe accolto, ascoltato e rassicurato e verrebbe accompagnato verso la scoperta delle cause dietro tale sintomo. È impossibile scindere la psiche dal corpo, così come le esperienze di vita passate dal nostro sentire attuale.
Riguardo la seconda domanda che porta, se il suo desiderio e la sua curiosità rientrano nell'ambito dell'autoerotismo non vi è alcun rischio di infezione inquanto andrebbe semplicemente ad ingerire un proprio liquido organico. Se posso permettermi di darle un consiglio, non negi una simile fantasia, darle una dimensione reale potrebbe portarla a lasciare andare un po di controllo e rafforzerebbe il suo senso di autostima ed autoappagamento. A dispetto di quanto la società odierna ci porta credere più si è liberi nell'espressione profonda, istintiva, creativa ed autentica di sè e più arriviamo ad abitare realmente noi stessi, più ci prendiamo cura delle nostre fantasie sessuali, nei limiti del rispetto della consensualità, e più abitiamo la nostra mente, il nostro corpo e le relazioni che instauriamo con pienezza, salute e gioia.
La ringrazio davvero per aver chiesto aiuto riguardo a un aspetto tanto importante per la sua salute. Per qualsiasi cosa resto a sua disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Alice Marinucci
Buongiorno, capisco il suo imbarazzo nel parlare di certi argomenti. Tuttavia le ricordo che sia il medico che lo psicologo sono vincolati dal segreto professionale: rivolgendosi a loro troverà uno spazio sicuro e privo di giudizio, ma soprattutto avrà modo di spiegare la sua situazione in maniera più dettagliata ed avere un consulto più approfondito su quali potrebbero essere le cause e su come gestirlo. Spero che la mia risposta sia stata esaustiva. Ci tengo tanto a ringraziarla per aver chiesto aiuto qui, poichè è importante per la sua salute e la invito a proseguire su questa linea.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio

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