Salve dottori cercherò di essere breve. Odio mia madre e mia sorella, per me sono 2 persone di m.

19 risposte
Salve dottori cercherò di essere breve.
Odio mia madre e mia sorella, per me sono 2 persone di m.
Vi spiego brevemente: sono un ragazzo di 23 anni e tra meno di 2 settimane mi laureo (iscritto da fine 2019 quindi 4 anni precisi) e parto da una media di 102.
Perché le odio? Semplice, a scuola non andavo bene, semplicemente avevo zero voglia di studiare e ho sempre portato rancore verso la scuola dato che ho subito bullismo sia alle medie sia per buona parte delle superiori. Ho sempre reagito con tanta rabbia alle offese ricevute e questo mi ha portato ad avere un gruppo di amici dove potevo essere un po' un "capo" anche io. Tornando al discorso, in questi giorni mi hanno ribadito di averci messo 1 anno in più a laurearmi e allora mi sono arrabbiato forte dato che ho detto "si ma io punto al 110" mentre mia sorella in 3 anni usci con 92.
Io semplicemente mi sento come se mi avessero svalutato per una vita intera, solo a pensarci mi si infiamma il cervello. Gli altri 2 fratelli che ho anche loro hanno perso qualche anno e non ho mai sentito da mia madre o mia sorella parole che ho sentito rivolte nei miei confronti.
In tutto ciò sono una persona ipocondriaca e anche un po' ossessiva da almeno 11 anni: ho avuto qualsiasi fissazione/paura che mi ha rovinato i mesi, paura della fine del mondo, paura delle guerre, paura delle malattie, paura delle malattie mentali (la fase che tra l'altro sto vivendo ora mi porta a pormi interrogativi giganti sul futuro e sulla mia sanità, portandomi spesso a fare auto-diagnosi e ricerche su Google, proprio come nel 2012 a 12 anni per la fine del mondo).
Ho scritto questo messaggio a cuore aperto, fuori casa non sono la stessa persona, ho amici che sono sicuro mi vogliono bene e mi apprezzano, so cosa significa abbracciare una persona, provare dei sentimenti, aprirmi, dire "ti voglio bene", chiedere "scusa", avere opinioni diverse rispettandosi, stare allo scherzo.
Tutto quello che in casa non ho mai fatto. Tra l'altro queste due personcine di cui parlo sono le stesse che alle medie e alle superiori davano ragione ai professori indipendentemente da tutto mentre ora magicamente l'istituzione ed i professori sono di basso livello, secondo voi Dottori perché? Perché mi mettono voti altissimi, ovvio.
In questi giorni mi hanno anche rinfacciato che "ti sei fidanzato tanto per" certo, lo ammetto, ho sbagliato ed è vero che mi fidanzai con una bellissima ragazza solo per appagare la mia insicurezza e la mia voglia di "rivalsa". Ma quando non hai mai avuto nulla come fai a non morire per un pezzo di pane?

Grazie per l'ascolto, voglio bene anche a voi Dottori che ci mettete il cuore nel rispondere ai messaggi di tutti i pazienti.
Un giorno non troppo lontano indipendentemente dagli studi magistrali anche io inizierò a studiare psicologia, non vedo l'ora.
Gentile utente buonasera, capisco la sua rabbia il clima di svalutazione che ci racconta non deve averle reso la vita piacevole, ma non riesco a capire la sua domanda (se ce n'e una). Vorrebbe provare meno rabbia; vorrebbe capire come interrompere questo clima svalutante? In altre parole, come vorrebbe fosse la sua vita e che cosa le manca per poterla realizzare? Se pensa che queste domande siano le proprie mi contatti, resto a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Caro utente, sicuramente dal tuo racconto passano la rabbia e la grande sofferenza che provi. Penso che potrebbe essere molto utile per te pensare a uno spazio di psicoterapia tuo, pensato per affrontare queste tematiche che generano tutta questa sofferenza. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto
Caro ragazzo, si sente tutta la rabbia che ha accumulato e che reprime.
Le famiglie sono spesso complicate e difficili da gestire.
Le ferite che ci provocano sono segni che ci portiamo dietro.
Una psicoterapia potrebbe aiutarla ad elaborare queste ferite e non rimanerne vittima.
Perchè ora è adulto e non ha più bisogno di quel riconoscimento che si aspettava in famiglia.
Ora può fare da solo.
E soprattutto questo non deve essere il pretesto per non prendere in mano la sua vita, che è ancora tutta da vivere.
Il meglio deve ancora venire, sta a lei andare in quella direzione.
Un caro saluto.
Si vede e si sente molto questa sua grande apertura, a cuore aperto come dice lei. Nel leggere immagino che manchino molte informazione ed alcune di quelle riportate sono molto collegate (a volte forse anche troppo). Le relazioni sociali, per quanto riguardano sempre altre persone, in realtà sono molto diverse a seconda del grado, della vicinanza, della frequenza etc. Una prima riflessione verte proprio su questo e nel porre attenzione quando ci si imbarca in paragoni. Questo perchè si rischia di ignorare grandi premesse focalizzandosi sulle similitudine (spesso negative) e differenze (spesso positive). Seconda riflessione, ma che non ha approfondito, è il livello di comunicazione che c'è sia all'interno della famiglia sia 1 a 1 con i singoli membri. Questo è un aspetto centrale. Infine, e concludo, ci sarebbe da rivedere la sua posizione e la sua percezione. In tutto questo che ho letto più volte manca spesso l'effetto che su di lei e le strategie che attualmente compie per affrontare tale situazione. Questo in ottica futura ovviamente, di progetto personale futuro.
Salve, la rabbia e il rancore, e ancor più la vendetta sono veleni che lei assume tutti i giorni pensando con questo di uccidere il suo nemico. In realtà, come lei stesso ammette, é il suo cervello che sta andando a fuoco.
Per spegnere questi pensieri avvelenati si rivolga ad un professionista che l'aiuterà, anche in tempi brevi, a disintossicarsi.
In bocca al lupo.
Salve, comprendo che stia attraversando un periodo difficile e apprezzo la sua sincerità nel condividere i suoi sentimenti. Mi dispiace sentire che la sua relazione con sua madre e sua sorella sia così conflittuale e carica di rancore.
È evidente che il percorso scolastico abbia influenzato profondamente il suo modo di percepire il valore personale e che le esperienze passate abbiano contribuito alla sua rabbia e frustrazione. È importante riconoscere che ogni individuo ha un proprio percorso e tempi di apprendimento diversi.
La sua ipocondria e le preoccupazioni ossessive sembrano essere un modo attraverso il quale gestisce lo stress e l'ansia che emergono da varie situazioni, inclusi i conflitti familiari. Riconoscere e affrontare queste paure può essere un passo significativo verso il miglioramento del suo benessere emotivo.
Rispetto alla sua famiglia, sembra che ci siano dinamiche complesse in atto. La percezione di favoritismi e le divergenze di opinione possono essere fonte di tensione. Forse potrebbe essere utile esplorare queste dinamiche in una prospettiva sistemica e familiare, per comprendere meglio le interazioni e lavorare verso una comunicazione più aperta.

Inoltre, l'idea di intraprendere gli studi in psicologia è una scelta che potrebbe aprirle nuove vie di comprensione e crescita personale.
Ricordi che ci sono professionisti pronti ad aiutarla, e sono felice di aver potuto ascoltare la sua storia. Quando sarà il momento, la psicologia potrebbe offrirle nuove prospettive e strumenti per affrontare le sfide che la vita le presenta.
Un carissimo saluto, dott. Daniele D'Amico.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente, ha fatto benissimo a ricorrere a questo spazio per potersi aprire perchè si percepisce come abbia accumulato molteplici percezioni e vissuti negativi, tuttora non superati perchè probabilmente continua a sperimentare cose che li riattivano acuendoli.
Da tutto ciò che ha raccontato emerge come ci siano diverse complessità a livello relazionale e in differenti contesti, da quello familiare a quello con i pari e forse qualcosa potrebbe riversarsi anche su quello sentimentale. Pertanto penso sarebbe per lei molto utile potersi soffermare ad approfondire quanto ha vissuto a partire dai primi anni in famiglia per comprendere il funzionamento suo e dell'intero sistema in cui si trova. In questo modo potrà arrivare a trovare le modalità per lei migliori per evitare e/o superare più serenamente momenti di conflittualità e sofferenza e avere sempre più consapevolezza anche nelle altre relazioni. Resto a disposizione per qualsiasi necessità e le auguro il meglio per la sua strada. In bocca al lupo per la laurea e complimenti! Dottoressa Francesca Formaggio
Buonasera. Mi ha molto colpito la descrizione molto eloquente e precisa del clima che ha vissuto nelle sue relazioni famigliari. Si sente anche la voglia di voltare pagina ( forse di crescere e diventare autonomo ?) e di munirsi di strumenti più efficaci per affrontare le relazioni. L’idea di iscriversi a psicologia forse va in questa direzione. Mi sto sbagliando ? Comunque appena potrà e soprattutto se sceglierà questa professione, compia la scelta di iniziare un percorso di analisi al fine di esplorare tutte le questioni che ha descritto e magari gli schemi disadattavi che può avere sviluppato. Cordiali saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, probabilmente il suo sfogo le avrà fatto bene al momento ma non ha certo risolto il suo problema. Da quanto ci racconta il tutto va avanti da molti anni e la cosa ha creato diversi problemi nella sua vita portandola a scelte che lei ritiene sbagliate. Per evitare che la cosa si sedimenti ulteriormente e influisca negativamente sulla sua vita, le consiglio un contatto con uno psicologo per analizzare il tutto e acquisire strumenti comunicativi e comportamentali idonei per la sua vita. Non esiti. Cordiali saluti Professor Antonio Popolizio
Gentile Utente, intanto grazie per la condivisione e per l'apertura mostrata in questo messaggio dal quale traspaiono diversi sentimenti tra cui rabbia (verso componenti della famiglia) e paura (sulla salute). Ciò che Le posso consigliare è di prendersi uno spazio personale nel quale poter indagare maggiormente questi aspetti di cui ci parla, capirne le motivazioni presenti alla base per poter poi affrontarle con strategie funzionali.
Se ha bisogno di un approfondimento sono a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Luppu
Buonasera, vorrei dirle solo che tagliare con i legami più stretti, viscerali, non è mai una buona idea. Oltre a studiare psicologia un giorno, le auguro anche di riparare al suo dolore. Di imparare a tessere dentro di sé i legami importanti
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 40 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentilissimo, posso immaginare la frustrazione che sente e che le infiamma il cervello nel sentirsi svalutato e sminuito nelle sue scelte; mi arriva tuttavia una forza d'animo che la porta a vedere chiaramente i suoi obiettivi. Gli aspetti legati all'insicurezza personale, alla bassa autostima, all'ansia e all'ipocondria sono aspetti di sé che può cambiare attraverso un percorso terapeutico: un suo spazio privato ed intimo dove può sentirsi accolto senza giudizio. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buongiorno, capisco la sua rabbia e la sua voglia di "rivalsa" e di riconoscimento da parte delle sue figure affettive. A volte vivere con il bisogno di riconoscimento è frustrante e può portare a rabbia e reazioni impulsive per il dolore di non sentirsi apprezzato. Sarebbe utile per lei affrontare questi vissuti in un percorso psicologico che possa aiutarla a contestualizzare le dinamiche familiari e a comprenderne i motivi al fine di individuare una soluzione che possa favorire il suo benessere.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Matilde Ciaccia
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno,

è evidente la sua sofferenza per tutto quello che ha vissuto; prenda in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter elaborare tutto quanto accaduto in questi anni. Lavorare su di se le consentirebbe di trovare un modo per poter vivere con maggior serenità il rapporto con la sua famiglia. Nessuno di noi ha la possibilità di scegliere dove nascere, ma allo stesso tempo si ha sempre la possibilità di poter guardare alle cose da angolazioni differenti.
Resto disponibile ad accogliere eventualmente la sua richiesta di aiuto qualora volesse iniziare un percorso psicologico.

Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la ringrazio per i contenuti che ha condiviso e come già hanno fatto i colleghi la invito, quando si sentirà pronto, ad intraprendere un percorso psicologico: comprendo il motivo del suo rancore e del suo odio, ma sono sentimenti questi che a lungo andare nuocciono solo a lei. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Quante emozioni che hai messo in questa lettera!
Intanto bene che hai scritto tutte queste cose e che tu le abbia potute almeno confidare a noi Dottori.
Si sente che stai attraversando un periodo difficile ricco di emozioni e pensieri contrastanti in te. La tua storia riflette un carico emotivo significativo e diverse sfide personali.
Riflettere su te stesso è un passo molto positivo. La tua intenzione di studiare psicologia è una scelta interessante che può darti l'opportunità di esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, oltre a fornire gli strumenti per aiutare gli altri.
Quanto alla tua situazione familiare, è comprensibile che le dinamiche familiari complesse possano influenzare il tuo benessere emotivo e farti sentire tanta rabbia. Il rancore e la frustrazione possono avere un impatto significativo sulla tua vita di tutti i giorni. Considerare la possibilità di parlare con un professionista della salute mentale potrebbe esserti utile per affrontare questi sentimenti e trovare strategie per gestirli in modo più costruttivo.
Ricorda che cercare aiuto non è segno di debolezza, ma di forza e consapevolezza. Anche se fuori casa hai relazioni positive, affrontare le sfide personali con un professionista può fornirti ulteriori risorse per superare le difficoltà.
In bocca al lupo per il tuo percorso di laurea e per l'eventuale futuro studio di psicologia. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sentiti libero di chiedere.
Grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Sembra che tu stia attraversando un momento di grande tensione emotiva e che ci siano dinamiche familiari complesse che contribuiscono al tuo disagio. È importante affrontare questi sentimenti e preoccupazioni per migliorare la tua salute mentale e il tuo benessere.

Ecco alcune considerazioni e suggerimenti:

1. Comunicazione: Potresti considerare di cercare di comunicare apertamente con tua madre e tua sorella per esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. A volte, un dialogo aperto può aiutare a chiarire i malintesi e a trovare soluzioni per migliorare le relazioni familiari.

2. Terapia: Potresti valutare l'idea di intraprendere una terapia psicologica individualmente per esplorare in modo più approfondito le tue emozioni, i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare l'ipocondria, l'ossessione e altre questioni personali.

3. Autostima: L'autostima e la fiducia in se stessi sono aspetti cruciali del benessere emotivo. Cerca di lavorare sulla tua autostima e sulla tua percezione di te stesso in modo da poterti sentire più sicuro delle tue capacità e più in grado di gestire le pressioni esterne.

4. Aspetti positivi: È importante anche concentrarsi sugli aspetti positivi della tua vita e sulle tue realizzazioni, come il prossimo diploma universitario. Sii orgoglioso di te stesso per gli obiettivi che hai raggiunto.

5. Futuro studio in psicologia: È fantastico che tu abbia intenzione di studiare psicologia in futuro. Questo potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stesso e ad acquisire strumenti per aiutare gli altri. Sii fiducioso nei tuoi obiettivi futuri.

Ricorda che cercare il supporto di un professionista della salute mentale è un passo importante per affrontare le tue sfide e migliorare il tuo benessere. Non esitare a cercare aiuto e a parlare dei tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia, come un terapeuta, per lavorare su questi aspetti e trovare il tuo cammino verso la felicità e la realizzazione personale.
Carissimo grazie per condiviso il suo vissuto con tanta onestà e trasparenza.
Attraverso le sue parole arrivano forti e chiare la sua sofferenza, la sua rabbia ed il suo sentirsi sminuito.
Devo dire che leggendo, risultano reazioni più che comprensibili.
Quando si viene considerati e trattati con due pesi e due misure, il vissuto di ingiustizia è inevitabile, specialmente se l’altro in questione è un fratello o familiare.
Lei sta dando un valore maggiore alla qualità dei suoi studi, così da poter raggiungere un traguardo, il suo voto di laurea, con il massimo possibile ed al meglio delle sue capacità e per poterlo fare ha avuto bisogno del suo tempo e dei suoi ritmi. Questo non è assolutamente un qualcosa di sbagliato. La relazione così tesa con sua madre e sua sorella, ed il suo non sentirsi capito, sono segni di dinamiche familiari interne complesse. Spesso non sembra così, ma cercare un contatto ed aprire una porta verso l’ascolto ed una comunicazione più libera, aiuta. Potrebbe essere una possibilità da prendere in considerazione avere un dialogo aperto con loro? Esprimere come si è sentito e come si sente oggi, è un passo che ritiene percorribile?
Esplorare i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri pensieri, sono aspetti molto importanti per poterci comprendere e conoscere sempre di più. Potrebbe soffermarsi e riflettere sul perché e cosa in particolare e più nello specifico la fa così arrabbiare. È più il fatto che loro abbiano una opinione che non approva, oppure il fatto che vorrebbe essere considerato diversamente? La loro opinione la può accettare anche senza condividerla? La sua autostima ed il giudizio che lei ha di sé sono strettamente collegati a ciò che pensano sua madre e sua sorella? C’è mai stato un periodo in cui non erano così i vostri rapporti? Come mai ed a che pro secondo lei la vogliono sminuire? Potrebbero esserci dei fraintendimenti alla base? I suoi fratelli cosa pensano?
Il fatto che sia circondato da amici e persone che le vogliono bene, è una risorsa molto preziosa e mi è parso che con loro riesca a sentirsi più riconosciuto. Infatti, mi ha molto colpito quando ha scritto che fuori casa non è la stessa persona. Potrebbe essere interessante anche partire proprio da questo ed andare più nel vivo.
Tenga però presente che il suo valore non è determinato da ciò che pensano le altre persone, è importante ciò che lei stesso pensa di sé, sentirsi in ordine con il proprio sistema di valori, perseguire il proprio benessere e la propria strada. Ciò che è giusto secondo gli altri può non esserlo per noi, quindi, sia fiero ed orgoglioso dei suoi risultati e persegua i suoi obiettivi, indipendentemente dalle opinioni altrui. Ricordi che il proprio benessere è una priorità e ripartire proprio da noi è essenziale per conoscersi e riscoprirsi e poter essere coerenti con noi stessi. Le auguro il meglio, un caro saluto!

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.