Salve Dottori, avrei bisogno di un vostro consiglio su un tema che mi affligge abbastanza. Sono in c
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Salve Dottori, avrei bisogno di un vostro consiglio su un tema che mi affligge abbastanza. Sono in crisi con il mio compagno e siamo prossimi alla convivenza, dopo un fidanzamento di 5 anni... perché lui ha comprato casa davanti ai suoi genitori, a cui lui è particolarmente legato, specialmente alla mamma. Il mio compagno ed io inoltre un giorno vorremmo mettere su famiglia, ma la vicinanza con i suoceri mi terrorizza! Io li tollero ma non simpatizzo per loro eccessivamente. Sono molto invadenti, specialmente la mamma. Inoltre è una donna che ad oggi si trova in un centro di disintossicazione per sistemare una dipendenza da alcol e farmaci. Il papà è un uomo grezzo, semi allettato per problemi fisici, pretenzioso e abituato solo ad essere servito. Mi sento tentennare. Non me la sento di andare avanti perché temo di non riuscire ad avere una famiglia con lui, anche perché non accetto i miei suoceri... però non vorrei perdere il mio compagno. Avete qualche consiglio o parere per me? Per il mio compagno, di vendere quella casa che ha comprato (senza il mio appoggio tra l'altro) non se ne parla, vuole stare vicino a sua madre e continua a rassicurarmi che andrà tutto bene. Ora che le cose si stanno facendo serie tra di noi sono molto turbata. Grazie per il vostro ascolto!
Buongiorno gentile Utente, comprendo che questa situazione la stia mettendo a dura prova e che il pensiero di affrontare una convivenza in queste circostanze possa generare ansia e dubbi profondi. È naturale, data la vicinanza della casa dei suoceri e il loro comportamento, che lei si interroghi sulla possibilità di costruire una vita serena con il suo compagno. Cercherò di offrirle alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a fare maggiore chiarezza.
Innanzitutto, è importante riconoscere il valore delle sue emozioni. Le preoccupazioni che prova non sono esagerate o infondate, ma indicano che per lei la convivenza e la costruzione di una famiglia richiedono un ambiente che le offra serenità e spazi personali. Il legame forte del suo compagno con la madre, specialmente considerando la situazione delicata della sua dipendenza, può creare in lei il timore che questa vicinanza possa portare a una dinamica invadente e poco equilibrata.
Allo stesso tempo, il desiderio di restare accanto al suo compagno è comprensibile. Tuttavia, è fondamentale valutare se la relazione possa evolvere in un contesto in cui le sue esigenze e i suoi limiti vengano rispettati. Questo richiede un dialogo aperto e onesto con il suo compagno. Potrebbe essere utile esplorare insieme alcuni punti:
1) Provi a chiedere al suo compagno di definire quali saranno le modalità di interazione con i suoi genitori una volta che andrete a convivere. Come intende gestire eventuali intrusioni o richieste eccessive? È disposto a tutelare la vostra privacy come coppia?
2) La situazione della madre e del padre potrebbe implicare che il suo compagno debba assumersi responsabilità di cura. Questo è un aspetto che può influire sulla vostra quotidianità e sulla futura famiglia che vorrete costruire. È importante capire quali siano le sue intenzioni in questo senso e come ciò possa impattare sulla vostra relazione.
3) Faccia presente al suo compagno che, per lei, la serenità della relazione passa anche attraverso il sentirsi accolta e compresa. Potrebbe spiegargli che, nonostante le sue rassicurazioni, la vicinanza così stretta ai suoi genitori la fa sentire a disagio e può minare la vostra armonia.
Nel caso in cui le rassicurazioni del suo compagno non siano sufficienti a farla sentire più serena, potrebbe riflettere su cosa significherebbe per lei accettare questa situazione e su quale sarebbe il prezzo da pagare a lungo termine in termini di benessere personale.
Infine, consideri la possibilità di proporre un percorso di mediazione o terapia di coppia. Questo potrebbe aiutarvi a comprendere meglio le rispettive esigenze e a trovare un compromesso che tuteli il vostro legame, senza che nessuno di voi debba rinunciare a ciò che ritiene fondamentale.
La decisione di costruire una vita insieme richiede un terreno comune solido, fatto di rispetto reciproco, comprensione e capacità di affrontare le sfide come una squadra. Si dia il tempo di riflettere e non esiti a chiedere aiuto se sente il bisogno di un confronto più approfondito.
Le auguro il meglio per questa situazione e per il futuro che desidera costruire. Se ha altre domande o dubbi, rimango a disposizione.
Dott. Luca Vocino
Innanzitutto, è importante riconoscere il valore delle sue emozioni. Le preoccupazioni che prova non sono esagerate o infondate, ma indicano che per lei la convivenza e la costruzione di una famiglia richiedono un ambiente che le offra serenità e spazi personali. Il legame forte del suo compagno con la madre, specialmente considerando la situazione delicata della sua dipendenza, può creare in lei il timore che questa vicinanza possa portare a una dinamica invadente e poco equilibrata.
Allo stesso tempo, il desiderio di restare accanto al suo compagno è comprensibile. Tuttavia, è fondamentale valutare se la relazione possa evolvere in un contesto in cui le sue esigenze e i suoi limiti vengano rispettati. Questo richiede un dialogo aperto e onesto con il suo compagno. Potrebbe essere utile esplorare insieme alcuni punti:
1) Provi a chiedere al suo compagno di definire quali saranno le modalità di interazione con i suoi genitori una volta che andrete a convivere. Come intende gestire eventuali intrusioni o richieste eccessive? È disposto a tutelare la vostra privacy come coppia?
2) La situazione della madre e del padre potrebbe implicare che il suo compagno debba assumersi responsabilità di cura. Questo è un aspetto che può influire sulla vostra quotidianità e sulla futura famiglia che vorrete costruire. È importante capire quali siano le sue intenzioni in questo senso e come ciò possa impattare sulla vostra relazione.
3) Faccia presente al suo compagno che, per lei, la serenità della relazione passa anche attraverso il sentirsi accolta e compresa. Potrebbe spiegargli che, nonostante le sue rassicurazioni, la vicinanza così stretta ai suoi genitori la fa sentire a disagio e può minare la vostra armonia.
Nel caso in cui le rassicurazioni del suo compagno non siano sufficienti a farla sentire più serena, potrebbe riflettere su cosa significherebbe per lei accettare questa situazione e su quale sarebbe il prezzo da pagare a lungo termine in termini di benessere personale.
Infine, consideri la possibilità di proporre un percorso di mediazione o terapia di coppia. Questo potrebbe aiutarvi a comprendere meglio le rispettive esigenze e a trovare un compromesso che tuteli il vostro legame, senza che nessuno di voi debba rinunciare a ciò che ritiene fondamentale.
La decisione di costruire una vita insieme richiede un terreno comune solido, fatto di rispetto reciproco, comprensione e capacità di affrontare le sfide come una squadra. Si dia il tempo di riflettere e non esiti a chiedere aiuto se sente il bisogno di un confronto più approfondito.
Le auguro il meglio per questa situazione e per il futuro che desidera costruire. Se ha altre domande o dubbi, rimango a disposizione.
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno,
sento molta paura e ansia nelle sue parole. E' un discorso molto ampio che richiederebbe tempo per approfondirlo, ma quello da cui partirei è :"Cos'è che la spaventa di più?"
sento molta paura e ansia nelle sue parole. E' un discorso molto ampio che richiederebbe tempo per approfondirlo, ma quello da cui partirei è :"Cos'è che la spaventa di più?"
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buonasera,
da quanto ci racconta la sua situazione è particolarmente delicata e carica di emozioni. È evidente quanto tenga al suo compagno e quanto sia turbata dalle implicazioni di questa convivenza, che coinvolge non solo il vostro rapporto, ma anche il contesto familiare allargato.
È naturale che preoccupazioni simili emergano, specialmente quando si è alle soglie di un cambiamento importante come la convivenza; del resto una eccessiva vicinanza da parte dei suoceri rischia di non lasciare spazio sufficiente per la costruzione di un vostro nucleo familiare.
Il primo passo potrebbe essere chiarire con il suo compagno quali sono i confini che sente necessari per il vostro benessere come coppia e futuri genitori. È fondamentale che ci sia un equilibrio tra il suo legame con la famiglia d’origine e il vostro progetto di vita insieme. Provi a spiegare con calma e sincerità i suoi timori, non tanto come un rifiuto nei confronti dei suoi genitori, ma come una richiesta di protezione per il vostro spazio personale. Potrebbe essere utile stabilire dei limiti chiari sulle visite o sulle richieste di aiuto, concordando su come affrontare eventuali situazioni invadenti. Questo richiede però che il suo compagno sia disposto a riconoscere le sue difficoltà e ad agire come una figura di mediazione tra voi e i suoi genitori.
La presenza di problemi specifici, come le dipendenze della madre o le difficoltà fisiche del padre, aggiunge un ulteriore livello di complessità. Se ritiene che queste situazioni possano incidere pesantemente sul vostro equilibrio, consideri anche la possibilità di un supporto esterno, come una consulenza di coppia. Questo potrebbe aiutarvi a esplorare insieme le vostre aspettative, timori e bisogni, trovando un terreno comune.
Infine, si conceda il tempo di riflettere sui suoi sentimenti e su quanto sia disposta a investire in questo rapporto, con le sue sfide attuali e potenziali. Se avverte un disagio profondo, non lo ignori, ma lo affronti come un’opportunità per capire meglio se stessa e ciò che desidera da questa relazione.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o consiglio. Un caro saluto!
da quanto ci racconta la sua situazione è particolarmente delicata e carica di emozioni. È evidente quanto tenga al suo compagno e quanto sia turbata dalle implicazioni di questa convivenza, che coinvolge non solo il vostro rapporto, ma anche il contesto familiare allargato.
È naturale che preoccupazioni simili emergano, specialmente quando si è alle soglie di un cambiamento importante come la convivenza; del resto una eccessiva vicinanza da parte dei suoceri rischia di non lasciare spazio sufficiente per la costruzione di un vostro nucleo familiare.
Il primo passo potrebbe essere chiarire con il suo compagno quali sono i confini che sente necessari per il vostro benessere come coppia e futuri genitori. È fondamentale che ci sia un equilibrio tra il suo legame con la famiglia d’origine e il vostro progetto di vita insieme. Provi a spiegare con calma e sincerità i suoi timori, non tanto come un rifiuto nei confronti dei suoi genitori, ma come una richiesta di protezione per il vostro spazio personale. Potrebbe essere utile stabilire dei limiti chiari sulle visite o sulle richieste di aiuto, concordando su come affrontare eventuali situazioni invadenti. Questo richiede però che il suo compagno sia disposto a riconoscere le sue difficoltà e ad agire come una figura di mediazione tra voi e i suoi genitori.
La presenza di problemi specifici, come le dipendenze della madre o le difficoltà fisiche del padre, aggiunge un ulteriore livello di complessità. Se ritiene che queste situazioni possano incidere pesantemente sul vostro equilibrio, consideri anche la possibilità di un supporto esterno, come una consulenza di coppia. Questo potrebbe aiutarvi a esplorare insieme le vostre aspettative, timori e bisogni, trovando un terreno comune.
Infine, si conceda il tempo di riflettere sui suoi sentimenti e su quanto sia disposta a investire in questo rapporto, con le sue sfide attuali e potenziali. Se avverte un disagio profondo, non lo ignori, ma lo affronti come un’opportunità per capire meglio se stessa e ciò che desidera da questa relazione.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o consiglio. Un caro saluto!
Gentilissima,
Grazie per aver condiviso con noi ciò che sta vivendo, immagino non sia semplice affrontare tutto ciò.
Credo che le sue ragioni e le sue motivazioni e di conseguenza i suoi dubbi e domande siano più che ragionevoli. Credo che ognuno sia libero di provare una simpatia o un'antipatia per le persone che ha di fronte o vicine; molto spesso, anche con familiari o persone care, è possibile non essere caratterialmente compatibili, avere idee e valori diversi, non andare d'accordo o semplicemente rispettarsi senza avere un rapporto profondo. Non si sceglie né cosa provare verso l'altro, né il tipo di relazione che si crea.
E' comprensibile che lei, essendo una donna adulta, voglia essere autonoma e indipendente, che i suoi spazi vengano rispettati e non invasi, ed è altrettanto comprensibile che voglia una certa privacy e una casa in cui lei e il suo compagno, in comune accordo, possiate costruire una famiglia vostra.
Ognuno porta con sé le sue ragioni e motivazioni e, non conoscendo il vostro vissuto, è difficile collocarle nella vostra storia.
Ad ogni modo, ciò che emerge da queste poche righe è una comunicazione poco chiara tra lei e il suo compagno e la difficoltà del parlare di un progetto comune.
Nel caso in cui non l'aveste già fatto, vi consiglierei di ricavarvi del tempo per parlare di come vi sentite, dei vostri pensieri e delle vostre volontà.
C'è la possibilità di trovare un punto di incontro? Di comprendere i bisogni dell'altro? Di chiedere il parere e l'appoggio dell'altro nelle scelte comuni?
Coppia vuol dire supportarsi, ascoltare l'altro, avere a cuore e cercare di comprendere i suoi bisogni, chiedere cosa ne pensa e confrontarsi quando le decisioni riguardano entrambi. Immagino che l'acquisto della casa senza il suo appoggio abbia fatto venir meno questo senso di "unione" che sentiva prima.
Potreste ragionare assieme su cosa volete per il vostro futuro, quale desiderio e progetto vi accomuna e vi sentite di portare avanti assieme. Riuscite a delinearlo?
Nel caso in cui le facesse piacere, un percorso di coppia qualora il suo compagno fosse d'accordo o un percorso di supporto per lei, sarebbero certamente utili per aiutarla in questo momento di difficoltà.
Rimango a disposizione (anche online).
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Grazie per aver condiviso con noi ciò che sta vivendo, immagino non sia semplice affrontare tutto ciò.
Credo che le sue ragioni e le sue motivazioni e di conseguenza i suoi dubbi e domande siano più che ragionevoli. Credo che ognuno sia libero di provare una simpatia o un'antipatia per le persone che ha di fronte o vicine; molto spesso, anche con familiari o persone care, è possibile non essere caratterialmente compatibili, avere idee e valori diversi, non andare d'accordo o semplicemente rispettarsi senza avere un rapporto profondo. Non si sceglie né cosa provare verso l'altro, né il tipo di relazione che si crea.
E' comprensibile che lei, essendo una donna adulta, voglia essere autonoma e indipendente, che i suoi spazi vengano rispettati e non invasi, ed è altrettanto comprensibile che voglia una certa privacy e una casa in cui lei e il suo compagno, in comune accordo, possiate costruire una famiglia vostra.
Ognuno porta con sé le sue ragioni e motivazioni e, non conoscendo il vostro vissuto, è difficile collocarle nella vostra storia.
Ad ogni modo, ciò che emerge da queste poche righe è una comunicazione poco chiara tra lei e il suo compagno e la difficoltà del parlare di un progetto comune.
Nel caso in cui non l'aveste già fatto, vi consiglierei di ricavarvi del tempo per parlare di come vi sentite, dei vostri pensieri e delle vostre volontà.
C'è la possibilità di trovare un punto di incontro? Di comprendere i bisogni dell'altro? Di chiedere il parere e l'appoggio dell'altro nelle scelte comuni?
Coppia vuol dire supportarsi, ascoltare l'altro, avere a cuore e cercare di comprendere i suoi bisogni, chiedere cosa ne pensa e confrontarsi quando le decisioni riguardano entrambi. Immagino che l'acquisto della casa senza il suo appoggio abbia fatto venir meno questo senso di "unione" che sentiva prima.
Potreste ragionare assieme su cosa volete per il vostro futuro, quale desiderio e progetto vi accomuna e vi sentite di portare avanti assieme. Riuscite a delinearlo?
Nel caso in cui le facesse piacere, un percorso di coppia qualora il suo compagno fosse d'accordo o un percorso di supporto per lei, sarebbero certamente utili per aiutarla in questo momento di difficoltà.
Rimango a disposizione (anche online).
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Gentile utente, innanzitutto non deve avere nessun problema a discutere con il suo compagno del suo tentennamento poiché io penso che sia assolutamente lecito. E' fondamentale quando si costruisce una famiglia, essere sufficientemente svincolati dalla propria famiglia d'origine altrimenti le invasioni potrebbero creare numerosi problemi. Evidentemente il suo compagno deve lavorare su questo punto. Ne parli tranquillamente con lui.
Dott. Paolo Di San Diego
Dott. Paolo Di San Diego
Buongiorno, dal mio punto di vista è stato un vero punto di riferimento questo professore. Indagherei meglio in psicoterapia per capire se è il caso di lavorare sullo stile di attaccamento. Buon proseguimento. Dott.ssa Marianna Zanardi
Grazie per aver condiviso il tuo vissuto, che appare ricco di emozioni complesse e riflessioni importanti sul tuo futuro e sulla relazione con il tuo compagno. È evidente che ti trovi di fronte a una decisione cruciale che tocca temi profondi: la coppia, la famiglia e il rapporto con i suoceri. Provo a offrirti alcuni temi e riflessioni che spero possano esserti utili.
.Chiarire i tuoi bisogni e confini
È fondamentale che tu rifletta sui tuoi bisogni nella relazione di coppia e nella vita futura insieme. Quali sono le cose per te imprescindibili per sentirti serena e appagata in una convivenza? Spesso, l’autenticità con noi stessi aiuta a prendere decisioni più lucide. Ad esempio:
Hai bisogno di uno spazio fisico e mentale di autonomia rispetto ai suoceri?
Quali confini desidereresti stabilire nel rapporto con loro?
.Dialogo aperto con il tuo compagno
La relazione di coppia si basa sulla capacità di affrontare insieme le difficoltà, ed è importante che il tuo compagno possa ascoltare e comprendere la tua prospettiva. Potreste provare a discutere:
Come lui immagina la dinamica tra voi, i suoi genitori e la futura famiglia che vorreste creare.
Come pensa di proteggere la vostra coppia da eventuali intrusioni o situazioni stressanti.
Quali soluzioni concrete potrebbe adottare per garantirti serenità, considerando che non vuoi negargli la vicinanza alla madre.
.Affrontare la preoccupazione per i suoceri
La tua preoccupazione per la vicinanza ai suoceri è comprensibile, soprattutto alla luce delle dinamiche che descrivi. Ti invito a chiederti:
C’è spazio per negoziare con il tuo compagno una gestione equilibrata dei rapporti con i suoi genitori?
Potresti trovare strategie per mantenere un rapporto cordiale ma delimitato, senza sentirti sopraffatta?
.Valutare il futuro insieme
Una relazione è una scelta quotidiana e spesso le decisioni importanti, come la convivenza o la creazione di una famiglia, necessitano di solide basi. Alcune domande:
Riesci a immaginarti serena e felice accanto a lui, nonostante le sfide che la situazione attuale comporta?
Quali compromessi sei disposta a fare, e quali no?
.Valutare il supporto professionale
Se il dialogo con il tuo compagno non ti porta sollievo o se le tensioni con i suoceri diventano troppo pesanti, potresti valutare il supporto di un terapeuta di coppia. Questo percorso potrebbe aiutarvi a esplorare insieme le vostre paure, bisogni e aspettative, costruendo soluzioni che vadano incontro a entrambi.
Il tuo disagio è un segnale prezioso: ascoltarlo ti aiuterà a chiarire cosa è giusto per te. A volte, trovare un punto di equilibrio richiede un po’ di tempo e molta comunicazione. Tuttavia, è importante che le tue paure e insicurezze non vengano ignorate, né da te stessa né dal tuo compagno.
Spero che queste riflessioni possano darti qualche spunto per affrontare questa fase delicata della tua vita. Qualunque scelta farai, è importante che tu senta di rispettare te stessa e i tuoi bisogni.
Ti auguro il meglio per il tuo percorso, Un caro saluto!
.Chiarire i tuoi bisogni e confini
È fondamentale che tu rifletta sui tuoi bisogni nella relazione di coppia e nella vita futura insieme. Quali sono le cose per te imprescindibili per sentirti serena e appagata in una convivenza? Spesso, l’autenticità con noi stessi aiuta a prendere decisioni più lucide. Ad esempio:
Hai bisogno di uno spazio fisico e mentale di autonomia rispetto ai suoceri?
Quali confini desidereresti stabilire nel rapporto con loro?
.Dialogo aperto con il tuo compagno
La relazione di coppia si basa sulla capacità di affrontare insieme le difficoltà, ed è importante che il tuo compagno possa ascoltare e comprendere la tua prospettiva. Potreste provare a discutere:
Come lui immagina la dinamica tra voi, i suoi genitori e la futura famiglia che vorreste creare.
Come pensa di proteggere la vostra coppia da eventuali intrusioni o situazioni stressanti.
Quali soluzioni concrete potrebbe adottare per garantirti serenità, considerando che non vuoi negargli la vicinanza alla madre.
.Affrontare la preoccupazione per i suoceri
La tua preoccupazione per la vicinanza ai suoceri è comprensibile, soprattutto alla luce delle dinamiche che descrivi. Ti invito a chiederti:
C’è spazio per negoziare con il tuo compagno una gestione equilibrata dei rapporti con i suoi genitori?
Potresti trovare strategie per mantenere un rapporto cordiale ma delimitato, senza sentirti sopraffatta?
.Valutare il futuro insieme
Una relazione è una scelta quotidiana e spesso le decisioni importanti, come la convivenza o la creazione di una famiglia, necessitano di solide basi. Alcune domande:
Riesci a immaginarti serena e felice accanto a lui, nonostante le sfide che la situazione attuale comporta?
Quali compromessi sei disposta a fare, e quali no?
.Valutare il supporto professionale
Se il dialogo con il tuo compagno non ti porta sollievo o se le tensioni con i suoceri diventano troppo pesanti, potresti valutare il supporto di un terapeuta di coppia. Questo percorso potrebbe aiutarvi a esplorare insieme le vostre paure, bisogni e aspettative, costruendo soluzioni che vadano incontro a entrambi.
Il tuo disagio è un segnale prezioso: ascoltarlo ti aiuterà a chiarire cosa è giusto per te. A volte, trovare un punto di equilibrio richiede un po’ di tempo e molta comunicazione. Tuttavia, è importante che le tue paure e insicurezze non vengano ignorate, né da te stessa né dal tuo compagno.
Spero che queste riflessioni possano darti qualche spunto per affrontare questa fase delicata della tua vita. Qualunque scelta farai, è importante che tu senta di rispettare te stessa e i tuoi bisogni.
Ti auguro il meglio per il tuo percorso, Un caro saluto!
Certo, capisco la tua preoccupazione. È normale sentirsi così quando si affrontano decisioni importanti come la convivenza e la prospettiva di una famiglia, soprattutto quando ci sono delle incognite come il rapporto con i suoceri. Pensa a quali sono le tue priorità nella vita. È importante che tu ti senta sicura e a tuo agio nella tua relazione. Se i tuoi timori non vengono affrontati in modo soddisfacente, potrebbe essere difficile costruire un futuro insieme.
Ecco alcuni punti che potresti considerare:
È fondamentale che tu parli apertamente con il tuo compagno dei tuoi timori. Esprimi chiaramente come ti senti riguardo alla vicinanza con i suoi genitori e quali sono le tue preoccupazioni per il futuro.
* Trovare un compromesso: Forse potreste cercare un compromesso che vada bene per entrambi. Magari potreste stabilire dei limiti chiari sulla presenza dei suoceri nella vostra vita quotidiana o trovare un modo per creare dei momenti di privacy. Non devi sacrificare la tua felicità per nessuno.
La tua relazione è importante ma è altrettanto importante che tu ti senta rispettata e supportata.
Le cose possono cambiare: La situazione potrebbe evolversi nel tempo. Forse i tuoi suoceri miglioreranno le loro condizioni di salute o cambieranno il loro modo di essere. Prenditi il tempo necessario per riflettere e per prendere una decisione che ti faccia sentire bene.
Ecco alcuni punti che potresti considerare:
È fondamentale che tu parli apertamente con il tuo compagno dei tuoi timori. Esprimi chiaramente come ti senti riguardo alla vicinanza con i suoi genitori e quali sono le tue preoccupazioni per il futuro.
* Trovare un compromesso: Forse potreste cercare un compromesso che vada bene per entrambi. Magari potreste stabilire dei limiti chiari sulla presenza dei suoceri nella vostra vita quotidiana o trovare un modo per creare dei momenti di privacy. Non devi sacrificare la tua felicità per nessuno.
La tua relazione è importante ma è altrettanto importante che tu ti senta rispettata e supportata.
Le cose possono cambiare: La situazione potrebbe evolversi nel tempo. Forse i tuoi suoceri miglioreranno le loro condizioni di salute o cambieranno il loro modo di essere. Prenditi il tempo necessario per riflettere e per prendere una decisione che ti faccia sentire bene.
Buon pomeriggio, da quello che scrive sembra esserci da un lato la volontà di stare con il suo compagno e dall'altro la paura di costruire un futuro con lui viste le difficoltà nella sua famiglia d'origine. Credo che sia importante capire su cosa è possibile negoziare e trovare un accordo, cosa ognuno di voi è disposto a cedere e a non cedere per l'altro. Una terapia di coppia potrebbe essere uno spazio sicuro in cui discutere e valutare questo, avendo la possibilità di comunicare con sincerità ed essere ascoltati.
Gentilissima,
grazie per la fiducia con cui ha condiviso il suo vissuto. Mi colpisce la profondità del suo coinvolgimento emotivo, segno di quanto tenga a questa relazione. È normale sentirsi combattuta quando i suoi valori personali si scontrano con circostanze difficili.
Vorrei incoraggiarla a riflettere sul fatto che ogni relazione, anche quella più forte, può incontrare ostacoli. La chiave sta nell’affrontarli insieme, con rispetto e ascolto reciproco. Parli apertamente al suo compagno delle sue paure, ma anche dei suoi desideri: può essere un modo per rafforzare la vostra unione.
Allo stesso tempo, consideri che accettare alcune imperfezioni, sia nella famiglia d’origine del suo compagno sia nella sua relazione, potrebbe essere un’opportunità per crescere come persona e come coppia. In ogni caso, si dia il permesso di prendersi il tempo necessario per capire cosa sia meglio per lei.
Se desidera approfondire, sono disponibile per una consulenza.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
grazie per la fiducia con cui ha condiviso il suo vissuto. Mi colpisce la profondità del suo coinvolgimento emotivo, segno di quanto tenga a questa relazione. È normale sentirsi combattuta quando i suoi valori personali si scontrano con circostanze difficili.
Vorrei incoraggiarla a riflettere sul fatto che ogni relazione, anche quella più forte, può incontrare ostacoli. La chiave sta nell’affrontarli insieme, con rispetto e ascolto reciproco. Parli apertamente al suo compagno delle sue paure, ma anche dei suoi desideri: può essere un modo per rafforzare la vostra unione.
Allo stesso tempo, consideri che accettare alcune imperfezioni, sia nella famiglia d’origine del suo compagno sia nella sua relazione, potrebbe essere un’opportunità per crescere come persona e come coppia. In ogni caso, si dia il permesso di prendersi il tempo necessario per capire cosa sia meglio per lei.
Se desidera approfondire, sono disponibile per una consulenza.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Gentilissima,
grazie per aver condiviso una situazione così complessa e delicata. Capisco il turbamento che questa fase della sua relazione sta portando, soprattutto considerando la combinazione di fattori personali, familiari e logistici che la stanno mettendo alla prova.
Il legame stretto del suo compagno con la madre e il contesto familiare che descrive possono effettivamente sollevare dubbi sulla possibilità di creare uno spazio di coppia equilibrato e protetto. È comprensibile che lei si senta insicura di fronte all'invadenza che teme potrebbe manifestarsi, soprattutto in un momento di transizione così importante come la convivenza.
Una cosa importante da esplorare potrebbe essere il significato e il peso che lei attribuisce alla vicinanza geografica dei suoceri e se esistono dei confini che il suo compagno è disposto a stabilire e mantenere per tutelare il vostro rapporto. Non è raro che situazioni di questo tipo richiedano un dialogo profondo e costruttivo per valutare aspettative, paure e compromessi possibili.
Ha mai avuto l’opportunità di esprimere al suo compagno i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo diretto e senza timore di essere fraintesa? Un confronto aperto potrebbe aiutarvi a chiarire se esiste un equilibrio tra il suo bisogno di sentirsi al sicuro e il desiderio del suo compagno di essere vicino ai genitori.
Un percorso di coppia potrebbe essere un valido strumento per aiutarvi a comprendere meglio le dinamiche della vostra relazione e a trovare strategie per affrontare le sfide insieme. Resto a disposizione qualora sentisse il bisogno di approfondire ulteriormente questi aspetti. È un momento delicato, ma non è sola nel gestirlo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Daniela Guzzi
grazie per aver condiviso una situazione così complessa e delicata. Capisco il turbamento che questa fase della sua relazione sta portando, soprattutto considerando la combinazione di fattori personali, familiari e logistici che la stanno mettendo alla prova.
Il legame stretto del suo compagno con la madre e il contesto familiare che descrive possono effettivamente sollevare dubbi sulla possibilità di creare uno spazio di coppia equilibrato e protetto. È comprensibile che lei si senta insicura di fronte all'invadenza che teme potrebbe manifestarsi, soprattutto in un momento di transizione così importante come la convivenza.
Una cosa importante da esplorare potrebbe essere il significato e il peso che lei attribuisce alla vicinanza geografica dei suoceri e se esistono dei confini che il suo compagno è disposto a stabilire e mantenere per tutelare il vostro rapporto. Non è raro che situazioni di questo tipo richiedano un dialogo profondo e costruttivo per valutare aspettative, paure e compromessi possibili.
Ha mai avuto l’opportunità di esprimere al suo compagno i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo diretto e senza timore di essere fraintesa? Un confronto aperto potrebbe aiutarvi a chiarire se esiste un equilibrio tra il suo bisogno di sentirsi al sicuro e il desiderio del suo compagno di essere vicino ai genitori.
Un percorso di coppia potrebbe essere un valido strumento per aiutarvi a comprendere meglio le dinamiche della vostra relazione e a trovare strategie per affrontare le sfide insieme. Resto a disposizione qualora sentisse il bisogno di approfondire ulteriormente questi aspetti. È un momento delicato, ma non è sola nel gestirlo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Daniela Guzzi
Buongiorno,
Non ci sono consigli che posso darle se non quello di discutere la cosa in modo trasparente con il suo compagno.
Dott. Marco Cenci
Non ci sono consigli che posso darle se non quello di discutere la cosa in modo trasparente con il suo compagno.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, è importante che lei ascolti questa sua sensazione di disagio e che lo faccia presente al suo compagno. È necessario riuscire a comunicare i propri bisogni e sentirsi accolti per poter costruire insieme qualcosa. Se anche non fosse possibile al momento vivere lontani da lì, riuscire a trovare un equilibrio tra voi è la chiave.
Beh diciamo che dalla descrizione che ha fornito sembra che le cose si stiano facendo serie senza però considerare i suoi bisogni, per cui il suo compagno compra casa dove pare a lui e poi le dice di andare a vivere lì. C'è un prooblema di impostazione probabilmente perchè immagino che tutto questo si riverberi nel vostro rapporto su diversi aspetti. Si tratta però di situazioni che o si accettano o si affrontano, sarà difficile rimanere nel mezzo...
Buonasera, la cosa più rassicurante che mi viene da scriverle è che la situazione che si va delineando non ha nulla che paia irreversibile. Tra le sue decisioni da prendere, oltre quella di provare la convivenza e capire se fa per lei (con la premessa di impegnarsi a fondo e di fissare le regole che entrambi concordate), c'è anche quella di recedere nel caso gli equilibri non fossero quelli che auspicava. Questa possibilità le garantirebbe di non avere un rimpianto che in futuro potrebbe procurarle fastidio o sofferenza. Le auguro una buona serata
Salve, la ringrazio per aver condiviso con me questa situazione così delicata e carica di emozioni contrastanti. È comprensibile che si senta turbata e in crisi: sta attraversando un momento cruciale nella sua relazione, dove l’idea della convivenza e di un futuro insieme al suo compagno porta a galla paure e insicurezze importanti. Da ciò che racconta, il suo disagio sembra derivare soprattutto dal timore che la vicinanza ai suoceri possa compromettere la serenità della vostra vita insieme. Il fatto che il suo compagno sia legato alla madre e che la scelta della casa non sia stata condivisa con lei, può averla fatta sentire esclusa da una decisione tanto significativa. Questo è un sentimento legittimo: quando si costruisce un progetto di vita comune, la condivisione e il senso di alleanza nella coppia sono fondamentali. Riconosco anche la sua preoccupazione nei confronti dei suoceri, soprattutto considerando il contesto complicato che descrive. La madre del suo compagno sta attraversando un percorso delicato di disintossicazione, e il padre, con le sue difficoltà fisiche e atteggiamenti pretenziosi, potrebbe rappresentare per lei un ulteriore motivo di ansia. Non si tratta di non essere comprensiva, ma di riuscire a tracciare dei confini chiari per proteggere il vostro spazio di coppia, mantenendo comunque un rispetto per il legame che il suo compagno ha con la sua famiglia. In un percorso cognitivo-comportamentale, una delle cose che si potrebbero esplorare è proprio il significato che questa situazione ha per lei. Ad esempio, che cosa rappresenta per lei la vicinanza dei suoi suoceri? Quali sono le paure sottostanti che la fanno sentire così turbata? Potrebbe essere il timore di perdere la propria autonomia? Di sentirsi "invasa" in uno spazio che vorrebbe esclusivamente vostro? Oppure teme che il legame del suo compagno con la madre rischi di avere la priorità rispetto al vostro rapporto? Identificare questi pensieri e lavorare sulle emozioni ad essi associate potrebbe aiutarla a vedere la situazione con maggiore chiarezza. Un altro aspetto da approfondire è la comunicazione con il suo compagno. È positivo che lui cerchi di rassicurarla, ma potrebbe essere importante andare oltre la rassicurazione e affrontare apertamente le sue paure e i suoi bisogni. Ad esempio, potrebbe esprimergli quanto sia importante per lei sentirsi inclusa nelle decisioni di coppia e poter contare su uno spazio in cui entrambi possiate costruire la vostra intimità, lontani dalle dinamiche familiari. Sarebbe utile esplorare insieme a lui dei compromessi: come intendete gestire la vicinanza dei suoi genitori? Come proteggerete il vostro spazio e la vostra autonomia come coppia? Stabilire insieme dei confini chiari con i suoceri potrebbe essere una soluzione concreta per affrontare le sue preoccupazioni. Inoltre, la scelta del suo compagno di stare vicino alla madre potrebbe derivare da un suo senso di responsabilità e bisogno di esserle accanto in un momento difficile. Questo non significa che non tenga a lei o al vostro rapporto, ma potrebbe essere utile parlarne per capire meglio le sue motivazioni e le sue aspettative rispetto alla situazione. Comprendere a fondo il punto di vista dell’altro, anche se diverso dal nostro, può spesso ridurre tensioni e paure. Infine, si dia il tempo di riflettere su ciò che desidera veramente per il suo futuro. La decisione di convivere e costruire una famiglia è un passo importante e merita di essere affrontato con serenità e consapevolezza. Se sente che la situazione è troppo complessa da gestire da sola, un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a trovare maggiore chiarezza, lavorando sulle sue paure e sul modo di affrontare questa fase così delicata della sua vita. Il fatto che lei stia cercando consigli e supporto dimostra quanto tenga al suo compagno e al vostro rapporto, ma è importante anche ascoltare sé stessa e rispettare i suoi bisogni. Con un dialogo aperto, rispetto reciproco e la giusta dose di pazienza, sarà più semplice trovare una strada che possa farla sentire serena e soddisfatta. Un caro saluto, Dott. Andrea Boggero
Cara Amica,
capisco bene la sua paura, è comprensibile. Sentirsi "invasi" nel rapporto più intimo e forte che conosciamo, quello con il nostro partner, è davvero difficile e a tratti terrorizzante.
La cosa migliore che può fare è rinsaldare il rapporto con il suo compagno, perché questa forza faccia da "argine" alla complessa famiglia di lui.
Le consiglio di parlare con lui, ed eventualmente di permettervi uno spazio di terapia di coppia: non serve solo a chi è in crisi, ma anche e soprattutto a chi vuole rinsaldare un legame che può rischiare di andare in crisi.
Abbia fiducia,
con i migliori auguri,
dr. Ventura
capisco bene la sua paura, è comprensibile. Sentirsi "invasi" nel rapporto più intimo e forte che conosciamo, quello con il nostro partner, è davvero difficile e a tratti terrorizzante.
La cosa migliore che può fare è rinsaldare il rapporto con il suo compagno, perché questa forza faccia da "argine" alla complessa famiglia di lui.
Le consiglio di parlare con lui, ed eventualmente di permettervi uno spazio di terapia di coppia: non serve solo a chi è in crisi, ma anche e soprattutto a chi vuole rinsaldare un legame che può rischiare di andare in crisi.
Abbia fiducia,
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Mi spiace ma non sono in grado di darle consigli, semplicemente non vivendo la situazione è impossibile consigliarle quale sia la cosa migliore per lei. La invito a riflettere piuttosto sulle emozioni e pensieri che questa dinamica le suscita, e se le cose non dovessero cambiare può valutare l'inizio di un percorso di psicoterapia per avere più consapevolezza di queste sue dinamiche interne e sulla base di queste poi prendere le dovute decisioni, per essere più coerente con sé stessa. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Prova a mettere nero su bianco quali sono i pro e i contro di questa situazione e ciò che vuoi fare ti apparirà chiaro. Ti consiglio comunque di iniziare un percorso per poter gestire al meglio queste tue emozioni. Sicuramente c'è qualcosa dietro a queste ansie e paure che può tranquillamente essere gestito al meglio. Ricordati inoltre che sono i tuoi suoceri..e non necessariamente devi entrare nelle loro dinamiche puoi anche scegliere di non farlo e do farle gestire a loro e al tuo compagno.
Cara utente, grazie per aver condiviso questa situazione che ti sta turbando profondamente. È evidente che ami il tuo compagno e desideri costruire un futuro con lui, ma che questa scelta di vicinanza ai suoi genitori ti provoca grande insicurezza e dubbi sul vostro percorso insieme. Questi sentimenti sono validi, ed è importante esplorarli con attenzione e rispetto verso te stessa.
La vicinanza ai suoi genitori, soprattutto considerando le dinamiche familiari che descrivi, può rappresentare una sfida significativa, specialmente se già avverti la loro presenza come invadente. La rassicurazione del tuo compagno è importante, ma potrebbe non essere sufficiente se non affrontate insieme un piano chiaro per gestire i confini familiari, la tua autonomia come coppia e la tua serenità.
Ti suggerisco di parlare apertamente con lui, esprimendo non solo le tue paure ma anche i tuoi bisogni. Potresti dirgli qualcosa come: *“Capisco quanto sia importante per te essere vicino ai tuoi genitori, ma io ho bisogno di sapere che la nostra autonomia e serenità saranno rispettate. Come possiamo lavorare insieme per costruire uno spazio sicuro per la nostra famiglia futura?”*
Inoltre, potrebbe essere utile affrontare questa fase di transizione con il supporto di un consulente di coppia, che possa aiutarvi a comunicare in modo costruttivo e trovare soluzioni pratiche. Questo percorso potrebbe anche darti più chiarezza su come gestire la tua relazione con i suoceri.
Ricorda che è importante non ignorare le tue sensazioni: avere dubbi in questa fase cruciale non significa che stai sbagliando, ma che stai cercando di proteggere il tuo benessere e il futuro della vostra coppia. Confrontare questi temi ora è un passo coraggioso per capire se siete pronti a costruire insieme una relazione solida e rispettosa delle necessità di entrambi.
La vicinanza ai suoi genitori, soprattutto considerando le dinamiche familiari che descrivi, può rappresentare una sfida significativa, specialmente se già avverti la loro presenza come invadente. La rassicurazione del tuo compagno è importante, ma potrebbe non essere sufficiente se non affrontate insieme un piano chiaro per gestire i confini familiari, la tua autonomia come coppia e la tua serenità.
Ti suggerisco di parlare apertamente con lui, esprimendo non solo le tue paure ma anche i tuoi bisogni. Potresti dirgli qualcosa come: *“Capisco quanto sia importante per te essere vicino ai tuoi genitori, ma io ho bisogno di sapere che la nostra autonomia e serenità saranno rispettate. Come possiamo lavorare insieme per costruire uno spazio sicuro per la nostra famiglia futura?”*
Inoltre, potrebbe essere utile affrontare questa fase di transizione con il supporto di un consulente di coppia, che possa aiutarvi a comunicare in modo costruttivo e trovare soluzioni pratiche. Questo percorso potrebbe anche darti più chiarezza su come gestire la tua relazione con i suoceri.
Ricorda che è importante non ignorare le tue sensazioni: avere dubbi in questa fase cruciale non significa che stai sbagliando, ma che stai cercando di proteggere il tuo benessere e il futuro della vostra coppia. Confrontare questi temi ora è un passo coraggioso per capire se siete pronti a costruire insieme una relazione solida e rispettosa delle necessità di entrambi.
Grazie per aver condiviso la sua storia, che evidenzia quanto lei tenga alla relazione con il suo compagno, ma anche quanto siano legittimi i suoi dubbi e timori rispetto al futuro. La situazione che descrive è complessa perché tocca aspetti profondi: il legame tra il suo compagno e la sua famiglia, le dinamiche con i suoceri e il suo desiderio di costruire una famiglia in un ambiente che la faccia sentire serena e rispettata.
È comprensibile che la vicinanza ai suoi suoceri la faccia sentire in ansia, soprattutto considerando la loro situazione personale e la natura del loro rapporto con il suo compagno. La paura che questa vicinanza possa invadere la vostra intimità di coppia e influire negativamente sul vostro futuro è valida e merita di essere affrontata. È importante anche riconoscere che il suo turbamento non significa che non ama il suo compagno, ma che desidera tutelare la serenità della vostra relazione.
Un primo passo potrebbe essere quello di comunicare apertamente con il suo compagno. Non si tratta di accusarlo, ma di esprimere i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo autentico, facendo leva sul legame che avete costruito in questi anni. Questa comunicazione può essere un punto di partenza per capire se e come lui è disposto a trovare compromessi che possano rassicurarla.
Un altro aspetto da considerare è il suo diritto di stabilire dei confini chiari. Anche se il suo compagno è legato ai genitori, è fondamentale che tra voi venga creato uno spazio che protegga la vostra intimità e autonomia. È legittimo chiedere rassicurazioni concrete su come gestire l’invadenza dei suoi genitori e su come il vostro compagno intende bilanciare il suo ruolo di figlio con quello di partner. Questi confini non significano mancanza di rispetto per i suoceri, ma sono essenziali per la salute della vostra relazione.
Dato il carico emotivo che sta affrontando, potrebbe essere utile riflettere sui suoi sentimenti insieme a un professionista, come uno psicologo o un terapeuta di coppia. Questo potrebbe aiutarla a esplorare meglio le sue paure, capire se i suoi dubbi sono risolvibili e trovare strategie per gestire la situazione senza sacrificare i suoi bisogni.
Questa è una decisione importante e merita di essere affrontata con calma e riflessione. Prendersi il tempo per valutare ciò che è meglio per lei e per la sua relazione è fondamentale, e non c’è nulla di sbagliato nel cercare chiarezza prima di fare un passo così grande come la convivenza.
È comprensibile che la vicinanza ai suoi suoceri la faccia sentire in ansia, soprattutto considerando la loro situazione personale e la natura del loro rapporto con il suo compagno. La paura che questa vicinanza possa invadere la vostra intimità di coppia e influire negativamente sul vostro futuro è valida e merita di essere affrontata. È importante anche riconoscere che il suo turbamento non significa che non ama il suo compagno, ma che desidera tutelare la serenità della vostra relazione.
Un primo passo potrebbe essere quello di comunicare apertamente con il suo compagno. Non si tratta di accusarlo, ma di esprimere i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo autentico, facendo leva sul legame che avete costruito in questi anni. Questa comunicazione può essere un punto di partenza per capire se e come lui è disposto a trovare compromessi che possano rassicurarla.
Un altro aspetto da considerare è il suo diritto di stabilire dei confini chiari. Anche se il suo compagno è legato ai genitori, è fondamentale che tra voi venga creato uno spazio che protegga la vostra intimità e autonomia. È legittimo chiedere rassicurazioni concrete su come gestire l’invadenza dei suoi genitori e su come il vostro compagno intende bilanciare il suo ruolo di figlio con quello di partner. Questi confini non significano mancanza di rispetto per i suoceri, ma sono essenziali per la salute della vostra relazione.
Dato il carico emotivo che sta affrontando, potrebbe essere utile riflettere sui suoi sentimenti insieme a un professionista, come uno psicologo o un terapeuta di coppia. Questo potrebbe aiutarla a esplorare meglio le sue paure, capire se i suoi dubbi sono risolvibili e trovare strategie per gestire la situazione senza sacrificare i suoi bisogni.
Questa è una decisione importante e merita di essere affrontata con calma e riflessione. Prendersi il tempo per valutare ciò che è meglio per lei e per la sua relazione è fondamentale, e non c’è nulla di sbagliato nel cercare chiarezza prima di fare un passo così grande come la convivenza.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi un tema così delicato. Sicuramente la questione è delicata. Il suo compagno probabilmente, ha sentito e sente il bisogno di stare vicino alla sua famiglia. Cosa teme accadrebbe stando così vicino a loro? Cosa la turba di questa vicinanza? La sua fatica è comprensibile, mi chiedo se questa vicinanza ai suocere per lei potrebbe sancire un tema di rottura con il suo compagno? Potrebbero esserci delle soluzioni che possano venire incontro a lei e a lui? Ha provato a comunicare in modo onesto e sincero cosa sente e prova al suo compagno per cercare una soluzione diversa? Se la casa non può essere messa in discussione, ci potrebbero essere delle cose che la possono far sentire più serena?
Non conoscendo cosa profondamente la turba non è possibile fare una riflessione. Tuttavia lei potrebbe farla con il suo compagno. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Non conoscendo cosa profondamente la turba non è possibile fare una riflessione. Tuttavia lei potrebbe farla con il suo compagno. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, quello che mi sento di suggerirle è di essere molto chiara con il suo compagno su quelli che sono i limiti ed i confini per lei fondamentali, questo prima di andare a vivere insieme, stabilisca con lui le sue "regole", poi potete senz'altro fare una prova, anche perché senza tentare non potrà mai sapere se le sue paure erano fondate oppure no, e da li si muoverà di conseguenza. Certamente deve monitorare i suoi vissuti antagonisti verso i suoi suoceri, è un evento che riguarda e dovrebbe riguardare solo la vostra coppia e rendervi felici. Buona fortuna
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