Salve dottori, avrei bisogno di farle una domanda, Mio figlio ha attualmente 3 anni e 9 m
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Salve dottori, avrei bisogno di farle una domanda, Mio figlio ha attualmente 3 anni e 9 mesi, ha un vocabolario vastissimo, conosce un infinità di parole, riconosce tutti i colori e tutte le forme, capisce ogni comando, riconosce ogni oggetto, è molto indipendente, riconosce tutte le lettere in stampatello e in corsivo, sa scrivere il suo nome e sta iniziando a leggere, sono felicissimo di questo ma l'unica cosa è che non parla con frasi articolate, non formula frasi complete ma parla a spezzoni, dice per esempio "bere acqua", "vieni giocare", "Io andare" e non dice voglio bere, voglio questo, andiamo la, vieni a giocare con me o altro.... è seguita da una vostra collega dove ha detto che non ha bisogno di logopedia ma di psicomotricità perché non si relaziona molto con i suoi coetanei perché non riesce ad esprimersi... Ora sta facendo psicomotricità perché secondo lei deve solo sbloccarsi, ora vorrei anche un vostro parere: ha bisogno di una visita di un psicoterapeuta infantile? Cosa potrebbe essere? Scusate per la lunghezza.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Buonasera! Sona Alba Majolo, logopedista.
L’evoluzione degli aspetti morfosintattici del linguaggio ha inizio non appena il bambino possiede un sufficiente patrimonio di vocaboli.
In genere tra i 18 e i 24 mesi il bambino incomincia ad associare due elementi (ad es. mamma pappa), mentre tra i 24 e i 36 mesi si nota come dalla frase nucleare (soggetto – verbo; soggetto – verbo – complemento oggetto) si passa alla frase ampliata da aggettivi, avverbi e morfemi liberi (preposizioni, congiunzioni, ecc.).
Le frasi sono inizialmente imperative e interrogative, negative e passive; vengono apprese successivamente le subordinate (relative, causali, temporali, finali, ecc.).
Il normale sviluppo morfosintattico si completa, in genere, entro i 5 anni di età. È da sottolineare, però, che ogni bambino ha i suoi tempi anche per quanto riguarda lo sviluppo della morfosintassi. Difficoltà di organizzazione della struttura minima della frase non sono necessariamente imputabili ad un disturbo comunicativo-linguistico, quanto piuttosto ad una lieve fragilità individuale nella generalizzazione degli aspetti morfosintattici della lingua.
Quello che le consiglio è un’adeguata valutazione logopedica, sia per il linguaggio che per gli aspetti socio-relazioni del bambino. In questo modo si potranno individuare eventuali obbiettivi terapeutici ed impostare un “allenamento”che potrà aiutare il bambino nella a comprendere e ad impostare una corretta struttura della frase, con frasi sempre più ampie.
Cordialmente,
Alba Majolo
L’evoluzione degli aspetti morfosintattici del linguaggio ha inizio non appena il bambino possiede un sufficiente patrimonio di vocaboli.
In genere tra i 18 e i 24 mesi il bambino incomincia ad associare due elementi (ad es. mamma pappa), mentre tra i 24 e i 36 mesi si nota come dalla frase nucleare (soggetto – verbo; soggetto – verbo – complemento oggetto) si passa alla frase ampliata da aggettivi, avverbi e morfemi liberi (preposizioni, congiunzioni, ecc.).
Le frasi sono inizialmente imperative e interrogative, negative e passive; vengono apprese successivamente le subordinate (relative, causali, temporali, finali, ecc.).
Il normale sviluppo morfosintattico si completa, in genere, entro i 5 anni di età. È da sottolineare, però, che ogni bambino ha i suoi tempi anche per quanto riguarda lo sviluppo della morfosintassi. Difficoltà di organizzazione della struttura minima della frase non sono necessariamente imputabili ad un disturbo comunicativo-linguistico, quanto piuttosto ad una lieve fragilità individuale nella generalizzazione degli aspetti morfosintattici della lingua.
Quello che le consiglio è un’adeguata valutazione logopedica, sia per il linguaggio che per gli aspetti socio-relazioni del bambino. In questo modo si potranno individuare eventuali obbiettivi terapeutici ed impostare un “allenamento”che potrà aiutare il bambino nella a comprendere e ad impostare una corretta struttura della frase, con frasi sempre più ampie.
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Alba Majolo
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Buongiorno, la sua domanda è molto articolata e fornisce molti elementi : perché lo sviluppo linguistico di questa bimba appare bloccato o in ritardo rispetto all’età? La risposta può trovarla a mio parere da una valutazione Logopedica completa. Il problema non è cosa fare, ma il motivo del ritardo. La Logopedista (purtroppo i bimbi piccoli si inviano ai neuropsicomotricisti a volte e sottolineo a volte , per incompetenza a trattare bimbi piccoli che avrebbero bisogno , come nel suo caso , di Logopedia) la invierà eventualmente a visite specialistiche (visita otorino, audiometrica, eccetera) se necessario ma ancora meglio potrà individuare subito la causa del ritardo ed intervenire nello specifico perché prima si interviene e meglio è . Dobbiamo paragonare lo sviluppo del linguaggio allo sviluppo motorio: se camminasse male vorrebbe conoscere il motivo o le compreremmo dei plantari ? I problemi relazionali potrebbero essere una logica conseguenza del ritardo linguistico. La vera domanda , e mi scusi se mi ripeto, perché ? Un caro saluto Daniela Barberini
Salve, le consiglio di fare una visita con il neuropsichiatra infantile, medico deputato a fare diagnosi e progettare un iter riabilitativo così da poter programmare un intervento mirato che possa essere efficace ed efficiente.
Se necessità di un confronto ed altre spiegazioni mi può contattare.
Cordiali saluti
Alessia Daini
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Cordiali saluti
Alessia Daini
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad una logopedista esperta in età evolutiva per fare una nuova valutazione. In un bimbo di quasi 4 anni, con tutti i requisiti che ha evidenziato all'interno della sua articolata domanda, che ha queste difficoltà di tipo morfosintattico, è necessario comprendere il perché esse si siano strutturate e come intervenire al meglio eventualmente inviando anche al Neuropsichiatra per una valutazione globale delle funzioni del bimbo.
Saluti
Log. Carolina Lecchini
Saluti
Log. Carolina Lecchini
Buongiorno,un bambino della età di suo figlio dovrebbe giocare ed apprendere delle abilità consone alla propria età cronologica.
Stimolarlo nel riconoscimento di lettere o numeri in questo momento non gli serve a niente se poi non ha una buona competenza comunicativa linguistica e sociale.
La classica logopedista non sempre lavora con bambini così piccoli,quindi in alternativa un percorso psicomotorio mirato al raggiungimento della motivazione a parlare,a farsi capire è a migliorare può essere la scelta adeguata seguita successivamente da un percorso logopedico.
A voi genitori suggerisco di favorire le autonomie personali del bambino in modo da renderlo più cosciente e consapevole di se stesso e dell’ambiente che lo circonda ,di non anticipare le sue richieste e di non sostituirvi a lui.
La collaborazione con le maestre,voi famiglia e la terapista ovviamente è prioritaria .
Stimolarlo nel riconoscimento di lettere o numeri in questo momento non gli serve a niente se poi non ha una buona competenza comunicativa linguistica e sociale.
La classica logopedista non sempre lavora con bambini così piccoli,quindi in alternativa un percorso psicomotorio mirato al raggiungimento della motivazione a parlare,a farsi capire è a migliorare può essere la scelta adeguata seguita successivamente da un percorso logopedico.
A voi genitori suggerisco di favorire le autonomie personali del bambino in modo da renderlo più cosciente e consapevole di se stesso e dell’ambiente che lo circonda ,di non anticipare le sue richieste e di non sostituirvi a lui.
La collaborazione con le maestre,voi famiglia e la terapista ovviamente è prioritaria .
Salve, consiglio un consulto il prima possibile. La produzione morfo-sintattica ha inizio già in tenera età, dai 18 ai 24 mesi ci sono le prime combinazioni di due parole volte a formare la prima forma di frase, per poi passare alla frase minima tra i 24 e i 36 mesi ( soggetto + verbo + complemento oggetto, es.: mamma voglio l'acqua) ed entro i 5 anni termina lo sviluppo morfo-sintattico. Suo figlio ha difficoltà nella formazione della frase minima, quindi è in ritardo rispetto ai coetanei. Data anche la sua prontezza nelle acquisizioni delle prime forme di letto-scrittura mi pare un bambino con un ottimo potenziale, ovviamente ha bisogno di aiuto specifico per recuperare le difficoltà morfo-sintattiche.
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