Salve dottori, a causa della fine di una relazione, avvenuta 6 mesi fa,ho perso l'appetito e di cons
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Salve dottori, a causa della fine di una relazione, avvenuta 6 mesi fa,ho perso l'appetito e di conseguenza molti chili, ero sovrappeso e adesso porto la taglia 36. Per i primi 3/4 mesi sono stata inappetente, dopodiché l'appetito mi è tornato ma, nonostante mi dicano di essere eccessivamente magra, ora ho paura di prendere i chili persi e non riesco a mangiare più la quantità di cibo di un tempo. Oltretutto guardandomi allo specchio non riesco a vedermi così magra. Mi sembra di non riuscire a vedere effettivamente il mio corpo per ciò che è. Mi chiedo se è normale questo tipo di reazione dopo un periodo di forte stress o se sono diventata anoressica senza averlo "programmato". Grazie per l'attenzione e buona serata.
Salve, Mi spiace molto per la situazione e di disagio espresso. Sarebbe opportuno, mio avviso, cercare di capire le motivazioni per le quali la fine della precedente relazione è stata così drammatica per lei; inoltre, La situazione Può essere delicata al punto che risulta difficile perché le risponde avere un quadro globale della situazione. Lei parla di anoressia, prima di spingerci a poter Fare una diagnosi simile, serve un'équipe multidisciplinare Che prenda in carico il paziente e lo valuti nella sua globalità. Sarebbe opportuno che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
cordialmente, dott FDL
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Gentilissima,
La ringrazio di aver condiviso un tema così prezioso e al tempo stesso delicato. Prima di pensare alle diagnosi (che ritengo sia meglio delegare con fiducia a chi eventualmente la seguirà), ciò che mi arriva dalle sue parole è una forte preoccupazione per sé e per il suo corpo, ma forse anche il bisogno di prendersi cura delle sue emozioni e delle relazioni a lei più care.
Fin da piccini il cibo costituisce uno dei primi strumenti di relazione, che sperimentiamo. Come ha già intuito, potrebbe esserci una stretta relazione tra la dimensione nutritiva e quella affettiva, tale da rendere l’alimentazione un canale privilegiato in cui riuscire a esprimere se stessi in modo differente, soprattutto quando le emozioni diventano "indicibili".
Mi sto chiedendo cosa significasse questa relazione per lei, cosa rappresentasse il cibo prima di questo evento per lei così importante e come percepisse prima il suo corpo. Ma in particolar modo non ha accennato alle sue emozioni, quindi mi chiedo cosa stia provando ora a distanza di qualche mese e come si sia percepita in questo passaggio, in questa fase di distacco da una persona amata.
Penso che tutto ciò, se lei si sentirà motivata a farlo, possa meritare uno spazio di riflessione, attenzione e di cura. In tal senso la curiosità e la sensibilità, che la muove a capire di più di sé, le sarà sicuramente di grande aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
La ringrazio di aver condiviso un tema così prezioso e al tempo stesso delicato. Prima di pensare alle diagnosi (che ritengo sia meglio delegare con fiducia a chi eventualmente la seguirà), ciò che mi arriva dalle sue parole è una forte preoccupazione per sé e per il suo corpo, ma forse anche il bisogno di prendersi cura delle sue emozioni e delle relazioni a lei più care.
Fin da piccini il cibo costituisce uno dei primi strumenti di relazione, che sperimentiamo. Come ha già intuito, potrebbe esserci una stretta relazione tra la dimensione nutritiva e quella affettiva, tale da rendere l’alimentazione un canale privilegiato in cui riuscire a esprimere se stessi in modo differente, soprattutto quando le emozioni diventano "indicibili".
Mi sto chiedendo cosa significasse questa relazione per lei, cosa rappresentasse il cibo prima di questo evento per lei così importante e come percepisse prima il suo corpo. Ma in particolar modo non ha accennato alle sue emozioni, quindi mi chiedo cosa stia provando ora a distanza di qualche mese e come si sia percepita in questo passaggio, in questa fase di distacco da una persona amata.
Penso che tutto ciò, se lei si sentirà motivata a farlo, possa meritare uno spazio di riflessione, attenzione e di cura. In tal senso la curiosità e la sensibilità, che la muove a capire di più di sé, le sarà sicuramente di grande aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
Cara ragazza, la fine di una relazione è sempre una fase dolorosa.
Spesso, il carico di stress, comporta variazioni di appetito e di peso corporeo; non mi focalizzerei su una diagnosi di anoressia. È buona cosa che stia prendendo coscienza di avere una difficoltà e di aver chiesto aiuto.
Credo possa esserle utile un percorso di sostegno psicologico; uno spazio per condividere e dare un significato alle sue preoccupazioni ed emozioni.
Eventualmente si rivolga al suo medico di base, per far fronte all' eccessivo calo ponderale.
Un caro saluto.
Dott.ssa Erika Benvenuti
Dott.ssa
Dott.ssa Erika Benvenuti
Dott.ssa Erika Benvenuti
Spesso, il carico di stress, comporta variazioni di appetito e di peso corporeo; non mi focalizzerei su una diagnosi di anoressia. È buona cosa che stia prendendo coscienza di avere una difficoltà e di aver chiesto aiuto.
Credo possa esserle utile un percorso di sostegno psicologico; uno spazio per condividere e dare un significato alle sue preoccupazioni ed emozioni.
Eventualmente si rivolga al suo medico di base, per far fronte all' eccessivo calo ponderale.
Un caro saluto.
Dott.ssa Erika Benvenuti
Dott.ssa
Dott.ssa Erika Benvenuti
Dott.ssa Erika Benvenuti
Buonasera,
il senso di perdita non si prova solo quando muore una persona cara. Ci possono essere reazioni simili anche dopo la fine di una relazione affettiva importante. Anche le fasi che seguono un evento di questo tipo possono assomigliare a quelle del lutto che partono da un senso di incredulità, di negazione, attraversano il momento in cui ci si rende veramente conto di quel che è successo, fino ad arrivare a riorganizzare la propria vita, accettando la perdita.
Per cui aver perso l'appetito e di conseguenza il peso non è una reazione anomala.
L'anoressia nervosa è un disturbo che si diagnostica dopo un'attenta valutazione clinica che non può essere fatta tramite un post sul sito, nemmeno dai professionisti della salute. È necessario parlare con Lei e approfondire.
In ogni caso è stata molto brava a porsi la domanda e, scrivendo qui, a prendersi cura di sé. Ci sono alcuni particolari di cui parla che meritano di essere presi in considerazione, bisogna distinguere tra le conseguenze dello stress e altri eventuali problemi, anche in ottica di prevenzione di un possibile disturbo alimentare.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato
il senso di perdita non si prova solo quando muore una persona cara. Ci possono essere reazioni simili anche dopo la fine di una relazione affettiva importante. Anche le fasi che seguono un evento di questo tipo possono assomigliare a quelle del lutto che partono da un senso di incredulità, di negazione, attraversano il momento in cui ci si rende veramente conto di quel che è successo, fino ad arrivare a riorganizzare la propria vita, accettando la perdita.
Per cui aver perso l'appetito e di conseguenza il peso non è una reazione anomala.
L'anoressia nervosa è un disturbo che si diagnostica dopo un'attenta valutazione clinica che non può essere fatta tramite un post sul sito, nemmeno dai professionisti della salute. È necessario parlare con Lei e approfondire.
In ogni caso è stata molto brava a porsi la domanda e, scrivendo qui, a prendersi cura di sé. Ci sono alcuni particolari di cui parla che meritano di essere presi in considerazione, bisogna distinguere tra le conseguenze dello stress e altri eventuali problemi, anche in ottica di prevenzione di un possibile disturbo alimentare.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. L'anoressia per poter essere diagnosticata ha bisogno di diversi sintomi, non basta la dispercezione corporea (che però è un sintomo tipico dei disturbi alimentari). Può essere che tutto ciò dipenda dal periodo di stress, ma non sottovaluti la questione. Se sente di aver bisogno di supporto psicologico, non esiti a contattare un professionista. Non serve per forza una diagnosi per iniziare un percorso, anzi! Spesso in terapia la diagnosi è solo un passaggio, dopodiché il lavoro verte su tutt'altro. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. Il suo vissuto di malessere in seguito alla chiusura di una relazione si è manifestato prevalentemente sul piano alimentare ma non si può parlare di anoressia su pochi elementi.
Le sarebbe utile indagare e chiarire il suo vissuto nella relazione terminata e le conseguenze sul piano psicofisico. Il malessere non è mai "programmato" ma si può attivare per proteggere da qualcosa che può essere sentito come insopportabile in un preciso momento della vita. Prima che la sintomatologia possa amplificarsi e diventare un pensiero condizionante, le consiglierei un percorso psicoterapeutico di tipo bioenergetico che lavorando sull'integrazione mente corpo può essere più adatto nel suo caso.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Le sarebbe utile indagare e chiarire il suo vissuto nella relazione terminata e le conseguenze sul piano psicofisico. Il malessere non è mai "programmato" ma si può attivare per proteggere da qualcosa che può essere sentito come insopportabile in un preciso momento della vita. Prima che la sintomatologia possa amplificarsi e diventare un pensiero condizionante, le consiglierei un percorso psicoterapeutico di tipo bioenergetico che lavorando sull'integrazione mente corpo può essere più adatto nel suo caso.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Salve,
ognuno reagisce ai momenti difficili in maniera differente, sta scoprendo un modo di funzionare di sé che non conosceva o su cui non si è mai soffermata. Il suo corpo sta lanciando un campanello di allarme che mi sembra che lei sia disposta a cogliere almeno in parte, dal momento che sta chiedendo pareri qui. Le sarebbe utile guardare la sofferenza che sta vivendo in un percorso con un professionista.
Un caro saluto.
ognuno reagisce ai momenti difficili in maniera differente, sta scoprendo un modo di funzionare di sé che non conosceva o su cui non si è mai soffermata. Il suo corpo sta lanciando un campanello di allarme che mi sembra che lei sia disposta a cogliere almeno in parte, dal momento che sta chiedendo pareri qui. Le sarebbe utile guardare la sofferenza che sta vivendo in un percorso con un professionista.
Un caro saluto.
Buongiorno, il rapporto con l'alimentazione e con il nostro corpo risente molto dello stato emotivo. Sono tanti le emozioni e i pensieri che possono causarle queste difficoltà e forse poterne parlare con uno specialista sarebbe di aiuto
Alterazioni alimentari dopo situazioni di forte stress come separazioni lutti ecc, sono estremamente frequenti.
Alimentazione e ciclo sonno veglia, sono spesso i primi parametri a modificarsi in situazioni di sofferenza, quindi alla sua prima domanda ossia se è normale avere una perdita dell'appetito dopo un forte dolore le rispondo si.
Allo stato attuale noto però dalla sua descrizione un innesco ossessivo sul rapporto col cibo e con il suo corpo. E' possibile che il dolore iniziale abbia lasciato il posto a un altro tipo di disturbo spesso innescato dal primo ma solitamente più resistente.
Se vuole consultarmi sono disponibile anche online.
Cordiali saluti
Dott..ssa Helen Fioretti
Alimentazione e ciclo sonno veglia, sono spesso i primi parametri a modificarsi in situazioni di sofferenza, quindi alla sua prima domanda ossia se è normale avere una perdita dell'appetito dopo un forte dolore le rispondo si.
Allo stato attuale noto però dalla sua descrizione un innesco ossessivo sul rapporto col cibo e con il suo corpo. E' possibile che il dolore iniziale abbia lasciato il posto a un altro tipo di disturbo spesso innescato dal primo ma solitamente più resistente.
Se vuole consultarmi sono disponibile anche online.
Cordiali saluti
Dott..ssa Helen Fioretti
Buonasera cara utente, innanzitutto la ringrazio per averci posto un tema così delicato. Certamente da quello che scrive si intuisce una grande sofferenza emotiva data la fine della sua relazione sentimentale. È molto difficile parlare di diagnosi attraverso un messaggio, io le consiglio di contattare sia il suo medico di base per discutere delle sua situazione fisica, sia uno psicologo/a per comprendere più a fondo il suo stato emotivo e psichico. È importante prendere consapevolezza di ciò che le sta accadendo dentro e capire come agire al meglio per aumentare la qualità della sua vita.
Resto a disposizione,
Cordialmente Dottoressa Monica Pesenti
Resto a disposizione,
Cordialmente Dottoressa Monica Pesenti
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per trovare le risposte che cerca. L'anoressia è un disturbo alimentare, quindi attenzione alla diagnosi.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
ritengo che la triste fine della relazione cui accenna possa essere stata una esperienza che, cumulandosi a qualcosa di irrisolto, abbia segnato per il suo sistema il superamento del suo punto di rottura (stress point per gli ingegneri).
Sarebbe opportuno un percorso terapeutico in cui lei possa accedere alle nostre intrinseche capacità di autoguarigione.
Infatti io dico ai miei pazienti che non ho mai guarito nessuno, ma che sono stato un ausilio in quello che io chiamo l'accesso alle proprie Risorse.
Le auguro una esperienza di questo tipo.
Cordialmente.
ritengo che la triste fine della relazione cui accenna possa essere stata una esperienza che, cumulandosi a qualcosa di irrisolto, abbia segnato per il suo sistema il superamento del suo punto di rottura (stress point per gli ingegneri).
Sarebbe opportuno un percorso terapeutico in cui lei possa accedere alle nostre intrinseche capacità di autoguarigione.
Infatti io dico ai miei pazienti che non ho mai guarito nessuno, ma che sono stato un ausilio in quello che io chiamo l'accesso alle proprie Risorse.
Le auguro una esperienza di questo tipo.
Cordialmente.
Buonasera, come potrà immaginare la questione é assai delicata. I disturbi del comportamento alimentare sono una malattia seria e come tale necessitano di figure competenti per avviare un sistema di cura ben preciso. Se sente che la fine di questa relazione abbia lasciato in lei un vuoto incolmabile al punto da privarsi del cibo, utilizzi questo portale per individuare uno psicologo a cui rivolgersi per una consulenza.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Salve, sicuramente sono accadute cose importanti nella sua vita che hanno fatto emergere in modo visibile degli effetti ai quali è bene dare delle risposte. Credo sia importante approfondire la cosa prima di giungere a conclusioni troppo complesse come l'anoressia. Sicuramente le potrà essere di supporto qualche colloquio clinico per approfondire la sua situazione.
Saluti
Massimiliano
Saluti
Massimiliano
Buonasera, capisco le sue preoccupazioni e la paura di riprendere il peso in eccesso. È comune che periodi di forte stress scatenino un disturbo rimasto fino a quel momento silente. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, che la potrà aiutare a riacquistare un comportamento alimentare salutare e un rapporto positivo con la sua immagine corporea, senza farle riprendere i chili persi. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto.
Gentile utente di mio dottore,
esplorare la relazione che ha con il cibo diventa una Risorsa importantissima nella misura in cui diventa uno strumento imprescindibile che ci permette di lavorare sulle sue modalità di vivere le relazioni.
Che senso ha per Lei la tematica del controllo, quando parla del dimagrimento programmato, della paura di riprendere i chili persi?
Sento nelle sue parole il ritrovato appetito a voler approfondire le dinamiche e i vissuti della sua relazione affettiva.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento, qualora sentisse di poter lavorare in un contesto protetto di una Relazione Terapeutica. Saluti, Dott. Diego Ferrara
esplorare la relazione che ha con il cibo diventa una Risorsa importantissima nella misura in cui diventa uno strumento imprescindibile che ci permette di lavorare sulle sue modalità di vivere le relazioni.
Che senso ha per Lei la tematica del controllo, quando parla del dimagrimento programmato, della paura di riprendere i chili persi?
Sento nelle sue parole il ritrovato appetito a voler approfondire le dinamiche e i vissuti della sua relazione affettiva.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento, qualora sentisse di poter lavorare in un contesto protetto di una Relazione Terapeutica. Saluti, Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, in una situazione come la sua è importante iniziare un percorso di psicoterapia. la perdita di peso non è automaticamente sintomo di anoressia ma sicuramente è un segnale che va colto per riportare un equilibrio dentro di noi.
Buonasera, gli aspetti che porta sono delicati e richiedono molto più spazio di ascolto, riflessione ed espressione.
Si evince dalle sue parole una forte preoccupazione. Probabilmnete, sarà anche molto confusa e non riesce a capire cosa le stia succedendo.
Prima di chiedersi se una reazione possa essere "normale" o meno, credo sia il caso di fermarsi e cercare di capire cosa realmente stia succedendo.
Non si soffermi sulla diagnosi, lasci, qualora ce ne dovesse essere bisogno, questo compito ad un professionista.
Pensi a sè, si prenda cura di sè.
Non sottovaluti quello che sente emotivamente, nè i segnali che il suo corpo le sta inviando (inappetenza).
Si rivolga ad un professionista.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti Dott.ssa Martina Rita Malizia
Si evince dalle sue parole una forte preoccupazione. Probabilmnete, sarà anche molto confusa e non riesce a capire cosa le stia succedendo.
Prima di chiedersi se una reazione possa essere "normale" o meno, credo sia il caso di fermarsi e cercare di capire cosa realmente stia succedendo.
Non si soffermi sulla diagnosi, lasci, qualora ce ne dovesse essere bisogno, questo compito ad un professionista.
Pensi a sè, si prenda cura di sè.
Non sottovaluti quello che sente emotivamente, nè i segnali che il suo corpo le sta inviando (inappetenza).
Si rivolga ad un professionista.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti Dott.ssa Martina Rita Malizia
Buonasera, mi dispiace per questo periodo così difficile che sta vivendo.
Un evento doloroso come la fine di una relazione, in un periodo poi così stressante come quello che stiamo vivendo, può portare a tante reazioni, tra cui proprio dei cambiamenti nel rapporto con il cibo e anche con il proprio corpo.
Mi sento di suggerirle di provare a contattare uno psicologo, per avere uno spazio in cui parlare di questi ultimi mesi, delle emozioni che ha vissuto e sta vivendo. Per ricercare il suo equilibrio e ritrovare serenità e tranquillità.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Un evento doloroso come la fine di una relazione, in un periodo poi così stressante come quello che stiamo vivendo, può portare a tante reazioni, tra cui proprio dei cambiamenti nel rapporto con il cibo e anche con il proprio corpo.
Mi sento di suggerirle di provare a contattare uno psicologo, per avere uno spazio in cui parlare di questi ultimi mesi, delle emozioni che ha vissuto e sta vivendo. Per ricercare il suo equilibrio e ritrovare serenità e tranquillità.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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