Salve dottore sono un ragazzo di 36 anni con problemi di visione doppia. Soffro di diplopia da 7 8 a

5 risposte
Salve dottore sono un ragazzo di 36 anni con problemi di visione doppia. Soffro di diplopia da 7 8 anni. Un infinità i medici da cui sono stato,(dopo avere fatto controlli per escludere malattie gravi)solo l ultimo(su mio consiglio, e dandomi retta al contrario di tutti gli altri medici che escludevano a priori ip fatto che fossi ipermetrope e che la diplopia potesse essere causata da questo) tramite la somministrazione di semplici gocce mi ha detto che il mio problema di visione doppia deriva appunto da ipermtropia non curata e da un occhio meno performante dell altro. Grazie proprio a queste affermazioni mi sono ricordato xhe da piccolo avevo la benda ad un occhio ed indossavo occhiali nostante vedessi benissimo anche senza (motivo per il quale smisi di indossarli quando ero bambino evidentemente)Mi ha subito prescritto occhiali con gradazione positiva che hanno azzerato il bruciore e la stanchezza che avevo costantemente, consigliandomi inoltre di indossare glj occhiali con i prismi il meno tempo possibile.I risultati sono arrivati, addirittura un giorno tornando a casa dopo jna serata mi capitò che togliendomi gli occhiali con i prismi graduati vedevo appanato ed indossando nuovamente gli occhiali senza prismi che uso a casa sempre graduati,vedevo perfettamente senza sdoppiamento, colori nitidi che non vedevo da una vita, e ripeto zero
Vision3 doppia.zero zero. Ho pian5o quella sera per la felicità, ma il giorno dopo era tutto come prima.Questo mi ha portato pero a capire che il medico ci aveva visto giusto. Faccio esercizi ortottici (su consiglio medico)costantemente che pero si rivelano abb inutili.Ho grandi miglioramenti quando bendo l occhio dominante per mezza giornata.La sera vedo molto meglio. Perché sconsigliate considerandolo inutile il bendaggio in età adulta xome lo stesso mio medico mk ha detto?(cosa che mi condiziona nel farlo anche per mesi)O cmq ci possono essere eccezioni?Ho fatto un intera settimana con l occhio bendato per mezza giornata,vedendo grossi miglioramenti, ma pensando che ormai dopo un input iniziale il mio occhio pigro avesse finalmente iniziato a funzionare regolarmente, ho smesso. Sono stato un mese con la diplopia che era quasi scomparsa e con gli occhiali prismatici vedevo da dio anche dopo aver bevuto qualche birra, cosa che normalmente non succede anche senza birra.
Poi ho smesso
Il bendaggio e in un mese la situazione è quasi ritornata come prima.Ho quindi deciso di ricominciare con il bendaggio dell occhio ma questa volta sarà più duraturo.Quello che mi chiedo è perché i medici come anxhe il mio considerano questa pratica inutile in età adulta quando avverto che nel mio caso ha ottimi risultati.Volevo un vostro parere..ecco
Buonasera.
Il fatto di non far eseguire il bendaggio occlusivo in pazienti adulti è il medesimo motivo per il quale si ritorna inevitabilmente alla stessa condizione iniziale. Il meccanismo di apprendimento visuo-cerebrale è meno incline a favorire dei risultati duraturi nel tempo.
Di sicuro il bendaggio che ha eseguito ha avuto in un qualche modo una azione benefica ,in quanto ha creato una sorta di soppressione di un occhio . Ma come ha potuto constatare , la sintomatologia torna sempre a palesarsi.
Detto ciò , sarebbe utile valutarla per misurare L’ entità della deviazione oculare, inoltre valutare se può essere un paziente che può godere dei benefici con la Chirurgia dello strabismo.

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Buongiorno, senza una valutazione ortottica ed una quantificazione della deviazione e del tipo di diplopia risulta difficile darle una risposta. Naturalmente l'eventuale occhiale correttivo per ipermetropia attenua i sintomi astenopeici e riduce la stanchezza visiva. Che sia correlata o meno al tipo di diplopia va valutato in visita. Cordialmente.
Buongiorno a quanto pare vi è presenza di base di un vizio refrattivo. Per cui questo andava corretto e va corretto in maniera permanente. Se vi è diplopia vuol dire che vi è la presenza di un'anomalia della visione binoculare. Ora questa anomalia, come vedo, necessita di una correzione prismatica. Data l'età adulta ritengo che sia inutile bendaggio se non al fine di evitare la diplopia, ma di certo dal punto di vista estetico e funzionale non rappresenta il massimo delle soluzioni.
Di base, penso che vi sia una deviazione oculare, per cui Il mio consiglio è:
- fare una valutazione della deviazione da lontano e da vicino
- quantificare in maniera esatta il difetto refrattivo
- quantificare la miglior correzione prismatica
- eseguire un buon occhiale con lenti specifiche (molte aziende che producono lenti hanno geometrie studiate e perfezionate per dare il miglior risultato estetico e funzionale)
- farsi seguire da un buon ortottista (che possa valutare gli eventuali progressi)
- farsi seguire da un buon centro ottico (perchè le lenti e la centratura faranno la differenza)
- portare l'occhiale in permanenza e senza bende
In generale dico, che la correzione prismatica va portata senza interruzione e monitorata per seguirne l'evoluzione; molto spesso i valori prismatici regrediscono.
Cordiali saluti
Buongiorno, nella sua situazione purtroppo il bendaggio non è una soluzione che conduce a risultati ottimali e duraturi ma ci riporta ad uno stato iniziale, in quanto in età adulta,( a differenza di quella pediatrica), il nostro sistema visuo-cerebrale risulta essere meno predisposto a mantenere i risultati nel tempo. L'occhiale correttivo con lente positiva avrà un effetto benefico sui suoi occhi aiutandola a ridurre i sintomi da affaticamento visivo. Sarebbe comunque necessaria una valutazione ortottica al fine di valutare l'entità della deviazione oculare e di che tipo di diplopia si tratta per poter giungere ad una conclusione effettiva. Cordiali saluti
Salve, a seguito di una visita ortottica con la quale si può quantificare l'entità della sua diplopia e della sua deviazione, si può intraprendere un ciclo di riabilitazione visiva con esercizi da eseguire in studio. Purtroppo gli esercizi domiciliari sono inefficaci nei casi più complessi.

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