Salve dottore sono fidanzata da 1 anno e conviviamo da quasi 2 mesi ...... Essendo casa sua ancora
20
risposte
Salve dottore sono fidanzata da 1 anno e conviviamo da quasi 2 mesi ......
Essendo casa sua ancora non mi ha dato le chiavi e ogni volta che si parla di questo si irrigidisce, come mai?ho provato a parlare con lui ma si inventa delle assurdità...grazie mille
Essendo casa sua ancora non mi ha dato le chiavi e ogni volta che si parla di questo si irrigidisce, come mai?ho provato a parlare con lui ma si inventa delle assurdità...grazie mille
Buongiorno, mi sembra importante che questa cosa la affronti con il suo fidanzato. Non conosco i motivi che vi abbiano portato a scegliere di andare a vivere insieme e quali fossero le vostre aspettative e i presupposti della convivenza. Avere le chiavi di casa le permette di poter essere indipendente e entrare e uscire quando vuole, altrimenti come fa?
Buona giornata
Buona giornata
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente, capisco quanto possa essere difficile e frustrante per lei questa situazione. Il fatto che lui non le abbia dato le chiavi potrebbe essere legato a diverse ragioni. Le relazioni sentimentali possono essere complicate, soprattutto quando ci sono alcuni cambiamenti nella coppia come la convivenza. Per quanto possa essere doloroso e difficile da accettare purtroppo non possiamo controllare e/o modificare le scelte della altre persone e/o dei partner. È comprensibile il suo bisogno ed è comprensibile che lei cerchi di comunicarglielo; tuttavia, non possiamo aspettare che le persone cambino atteggiamenti sulla base dei nostri bisogni. Quello che può fare è concentrarsi su di lei: prendersi il tempo per elaborare tutto questo, accettare le emozioni che prova, anche se negative e dolorose.
Ricordi sempre, comunque, che è importante chiedere supporto nel caso di bisogno, se ha preoccupazioni ulteriori, sono disponibile ad aiutarla.
Un saluto, Dott.ssa Margherita Raffaelli
Ricordi sempre, comunque, che è importante chiedere supporto nel caso di bisogno, se ha preoccupazioni ulteriori, sono disponibile ad aiutarla.
Un saluto, Dott.ssa Margherita Raffaelli
Gentilissima, la ringrazio per la condivisione. Sicuramente le ragioni per cui il suo partner si irrigidisce o evita l'argomento possono essere molteplici, come possono essere diverse quelle per cui non vuole darle le chiavi di casa. In ogni caso è difficile comprendere quali siano senza conoscere voi o la vostra storia. Tuttavia, se ogni volta che ne parlate lei ha la sensazione che "si inventi assurdità", è comprensibile che sia confusa e che voglia risolvere o comprendere meglio la situazione. E' probabile che, dall'irrigidimento che riporta, questo argomento per il suo compagno sia scomodo o non piacevole. Pertanto potrebbe provare a riparlarne con lui, cercando di esprimere ciò che pensa e sottolineando che lo scopo primario della conversazione non è quello di "ottenere" o meno le chiavi, ma di parlare assieme in quanto coppia e comprendere ciò che l'altro pensa, le sue ragioni e sensazioni a riguardo, per avere un dialogo sincero e comprensivo. Nel caso in cui avesse bisogno di approfondire l'argomento, rimango a disposizione anche online. Le auguro un buon proseguimento, un saluto. Dott.ssa Carlotta Cazzin
Gentile utente,
La ringrazio per aver condiviso un aspetto così intimo rispetto al suo vissuto. Immagino sia molto faticoso trovarsi in questa situazione: convive con il suo fidanzato ma non ha le chiavi di casa. Mi sembra una situazione strana e non saprei dirle come mai il suo compagno non le abbia ancora dato le chiavi, così come so molto poco della vostra relazione sentimentale. Credo però che la sua domanda sia più che legittima.
Mi chiedo com'è per lei convivere con un compagno che non le dà spiegazioni in merito a una sua perplessità e preoccupazione. Potrebbe essere utile in questo momento, rivolgersi a un professionista per iniziare un percorso psicologico, eventualmente anche di coppia (qualora il suo compagno lo ritenga opportuno).
In tal caso non esiti a contattarmi. Resto a disposizione,
Dott.ssa Martina Panzeri
La ringrazio per aver condiviso un aspetto così intimo rispetto al suo vissuto. Immagino sia molto faticoso trovarsi in questa situazione: convive con il suo fidanzato ma non ha le chiavi di casa. Mi sembra una situazione strana e non saprei dirle come mai il suo compagno non le abbia ancora dato le chiavi, così come so molto poco della vostra relazione sentimentale. Credo però che la sua domanda sia più che legittima.
Mi chiedo com'è per lei convivere con un compagno che non le dà spiegazioni in merito a una sua perplessità e preoccupazione. Potrebbe essere utile in questo momento, rivolgersi a un professionista per iniziare un percorso psicologico, eventualmente anche di coppia (qualora il suo compagno lo ritenga opportuno).
In tal caso non esiti a contattarmi. Resto a disposizione,
Dott.ssa Martina Panzeri
Buon pomeriggio, mi dispiace molto per la situazione. Le consiglio di parlarne apertamente col suo compagno, ma anche di guardarsi molto bene dentro: come si sente lei rispetto a questa situazione? A questo proposito, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per intraprendere un percorso di sostegno. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Buonasera paziente anonimo,
grazie per essersi rivolta a noi.
La convivenza mette la coppia di fronte ad una nuova realtà, si esce dal nido famigliare e si intraprende un nuovo capitolo di vita con il partner. Il primo periodo può non essere facile.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa. Giorgia Caputo
grazie per essersi rivolta a noi.
La convivenza mette la coppia di fronte ad una nuova realtà, si esce dal nido famigliare e si intraprende un nuovo capitolo di vita con il partner. Il primo periodo può non essere facile.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa. Giorgia Caputo
Salve,
posso comprendere come questa situazione possa farla sentire in una posizione scomoda e sollevare delle domande sulla fiducia e sulla sincerità nella vostra relazione. Dopo un anno di fidanzamento e qualche mese di convivenza, è naturale desiderare maggiore condivisione e sentirsi davvero parte della vita dell’altro, compresi gli spazi pratici e domestici.
Il fatto che il suo compagno si irrigidisca e non fornisca spiegazioni chiare potrebbe riflettere una sua difficoltà a cedere il controllo su ciò che considera ancora un proprio spazio. Alcune persone, infatti, vivono la condivisione delle chiavi come una grande perdita di autonomia o un passo impegnativo. Tuttavia, se questo atteggiamento suscita in lei delle perplessità o incertezze, parlarne apertamente può aiutarvi a capire se c’è alla base una difficoltà personale o una mancanza di fiducia.
Provi a dirgli sinceramente come la fa sentire questa situazione, sottolineando l'importanza di trovare un punto d’incontro che faccia sentire entrambi a proprio agio. Questo potrebbe essere un’opportunità per rafforzare la comunicazione e comprendere meglio le rispettive esigenze all'interno della vostra convivenza.
Se sente che ci sono aspetti che vorrebbe esplorare più a fondo o che le causano un certo disagio, resto a disposizione per offrirle supporto.
Un caro saluto.
posso comprendere come questa situazione possa farla sentire in una posizione scomoda e sollevare delle domande sulla fiducia e sulla sincerità nella vostra relazione. Dopo un anno di fidanzamento e qualche mese di convivenza, è naturale desiderare maggiore condivisione e sentirsi davvero parte della vita dell’altro, compresi gli spazi pratici e domestici.
Il fatto che il suo compagno si irrigidisca e non fornisca spiegazioni chiare potrebbe riflettere una sua difficoltà a cedere il controllo su ciò che considera ancora un proprio spazio. Alcune persone, infatti, vivono la condivisione delle chiavi come una grande perdita di autonomia o un passo impegnativo. Tuttavia, se questo atteggiamento suscita in lei delle perplessità o incertezze, parlarne apertamente può aiutarvi a capire se c’è alla base una difficoltà personale o una mancanza di fiducia.
Provi a dirgli sinceramente come la fa sentire questa situazione, sottolineando l'importanza di trovare un punto d’incontro che faccia sentire entrambi a proprio agio. Questo potrebbe essere un’opportunità per rafforzare la comunicazione e comprendere meglio le rispettive esigenze all'interno della vostra convivenza.
Se sente che ci sono aspetti che vorrebbe esplorare più a fondo o che le causano un certo disagio, resto a disposizione per offrirle supporto.
Un caro saluto.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Le informazioni che condivide sono poche quindi può risultare parziale formulare ipotesi, però ciò che mi sento di dirle è che potrebbe esserci un problema di comunicazione nella coppia. Comunicare in maniera aperta ed efficace è fondamentale per ottenere una relazionale funzionale e soddisfacente, soprattutto in una fase di transizione come quella che state attraversando. Le transizioni, come una convivenza, celano paure, dubbi, preoccupazioni e altre emozioni che vanno espresse, condivise e affrontate all'interno della coppia altrimenti potrebbero generare non detti e conflitti disfunzionali. Inoltre mi permetto di chiedere, come la fa sentire questo diniego? Credo che potrebbe essere importante un percorso di sostegno psicologico per indagare a fondo i vissuti emotivi correlati alla coppia e a sé stessa. Un caro saluto, Dott. Ciampone Emanuele
La situazione che descrivi può essere complessa e suscita diverse considerazioni. La riluttanza del tuo fidanzato a darti le chiavi della casa potrebbe derivare da una serie di fattori. Potrebbe sentirsi insicuro riguardo alla sua indipendenza o temere di perdere il controllo sul suo spazio personale. In alcuni casi, le persone possono associare il dare le chiavi a un passo significativo nella relazione, come un impegno maggiore, e possono avvertire pressione o ansia in merito.
È importante affrontare il tema con delicatezza, mostrando comprensione per le sue paure. Potresti provare a chiedergli direttamente cosa rappresenta per lui il dare le chiavi e quali sono le sue preoccupazioni. È fondamentale che ci sia una comunicazione aperta e onesta nella vostra relazione. Se lui continua a evitare il tema o a rispondere con assurdità, potrebbe essere utile esplorare il motivo per cui si irrigidisce. La chiave di una relazione sana è il dialogo e la comprensione reciproca.
Se la situazione persiste e crea disagio, potrebbe essere utile considerare di parlarne con un professionista, come un terapeuta di coppia, per affrontare le dinamiche della vostra relazione in modo più approfondito.
Cara utente, la situazione che riporta necessità sicuramente alcuni chiarimenti. La prima cosa che mi viene da chiederle è come siete arrivati a questa decisione, lo volevate entrambi? lui era favorevole all'inizio della convivenza o la vive solo come cosa momentanea? è importante chiarire questo elemento per avere informazioni in più e cercare di comprendere il comportamento del suo ragazzo. Come può vivere in una casa di cui non ha le chiavi? come rientra in casa se lui non c'è? quando parlate dell'argomento potrebbe far capire al suo ragazzo che così si sente un ospite e non libera di entrare ed uscire quando vuole. Insomma le situazione è delicata e ci vorrebbero maggiori informazioni per dare delle risposte più precise. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici
Gentile utente, grazie per la condivisione.
Mi preme innanzitutto mettere in evidenza un elemento: ci dice che siete andati a convivere ma che è casa sua. Quando si sceglie di fare questo passo si accetta che il proprio spazio verrà condiviso e che di conseguenza non sarà più esclusivamente proprio. Lei in questa casa ci vive, è dunque anche sua. Non parlo di cavilli legali che si attestano su un piano di realtà, quando di un aspetto relazione e affettivo. Non è un ospite, a meno che lei in primis non si senta tale. Il trattamento che il suo fidanzato le riserva pare andare in questa direzione, privandola inoltre di una sua fetta di autonomia. Non può tornare a casa quando le pare né può uscire, perché avrà sempre bisogno della presenza del suo ragazzo per poter entrare in casa. Ha tutta l'aria di essere una forma di controllo non tanto velata.
Credo che in questo caso il suo benessere venga prima, dunque le consiglierei di affrontare la questione con il suo fidanzato definitivamente.
Un caro saluto
Mi preme innanzitutto mettere in evidenza un elemento: ci dice che siete andati a convivere ma che è casa sua. Quando si sceglie di fare questo passo si accetta che il proprio spazio verrà condiviso e che di conseguenza non sarà più esclusivamente proprio. Lei in questa casa ci vive, è dunque anche sua. Non parlo di cavilli legali che si attestano su un piano di realtà, quando di un aspetto relazione e affettivo. Non è un ospite, a meno che lei in primis non si senta tale. Il trattamento che il suo fidanzato le riserva pare andare in questa direzione, privandola inoltre di una sua fetta di autonomia. Non può tornare a casa quando le pare né può uscire, perché avrà sempre bisogno della presenza del suo ragazzo per poter entrare in casa. Ha tutta l'aria di essere una forma di controllo non tanto velata.
Credo che in questo caso il suo benessere venga prima, dunque le consiglierei di affrontare la questione con il suo fidanzato definitivamente.
Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve! La reazione del tuo partner potrebbe riflettere una sua difficoltà a condividere completamente il proprio spazio, anche se avete una relazione stabile. La casa rappresenta spesso un simbolo di autonomia e controllo, e non avere ancora ceduto le chiavi potrebbe indicare che, per qualche motivo, fatica a sentirsi totalmente pronto a questo passo. Potrebbe avere bisogno di tempo per elaborare il cambiamento o sentirsi rassicurato sul fatto che la sua indipendenza non è minacciata. Parlare apertamente dei suoi timori o dei significati che lui attribuisce alla convivenza potrebbe aiutare a chiarire meglio la situazione.
Cordiali saluti, dott.ssa Agne Rumi
Cordiali saluti, dott.ssa Agne Rumi
Gentilissima ,da quanto mi dice mi viene da chiederle: '' COSA VI UNISCE?, C'E' UN REALE SENTIMENTO D'AMORE TRA VOI? '' e' chiaro che tutto cio' che succede o non succede tra i due partner della coppia va riferito ai sentimenti e ai VALORI che entrambi avete. Successivamente si considerano altri aspetti, per rispondere alla sua domanda. Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Adriana Gaspari
Gentile utente, chiaramente io non posso sapere per quale motivo il suo fidanzato si irrigidisce. L'unica possibilità per saperlo è parlarne con lui come ha già fatto, restituendo a lui il fatto che, come mi pare di capire, si ha un po' la sensazione che svii il discorso e non ascolti. E' indispensabile chiarirsi per il buon funzionamento della coppia e perché ciascuno si senta alla pari e non ospite o ospitante. Eventualmente gli può proporre una consulenza di coppia, potrebbe essere un contesto che lo aiuta ad esplicitare ciò che fa così fatica a comunicarle. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Capisco la sua preoccupazione riguardo al fatto che il suo compagno non le abbia ancora dato le chiavi di casa e si irrigidisca quando si tocca l'argomento. Questo comportamento potrebbe riflettere diverse dinamiche emotive o psicologiche. Potrebbe esserci una difficoltà a lasciare pienamente andare il suo spazio personale, magari per paura di perdere la propria indipendenza o di sentirsi invaso dalla relazione. In alcuni casi, la reticenza a condividere gli spazi può essere legata a esperienze passate o a insicurezze riguardo a impegni più profondi. È positivo che lei abbia cercato di parlare apertamente con lui, ma se non è riuscita ad avere una risposta chiara, potrebbe essere utile continuare a esplorare il tema con calma, senza forzare troppo la conversazione, cercando di capire cosa possa esserci dietro questo comportamento.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito. Un caro saluto,
Dott Mauro Terracciano.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito. Un caro saluto,
Dott Mauro Terracciano.
Salve gentile Utente, capisco possa essere decisamente frustrante e disorientante la situazione che sta vivendo. La convivenza è un passo significativo in una relazione e, in genere, comporta una serie di cambiamenti e adattamenti per entrambi i partner.
Il fatto che il suo fidanzato non le abbia ancora dato le chiavi di casa e che reagisca con rigidità quando l’argomento viene sollevato potrebbe indicare diverse cose. È possibile che lui stia vivendo un certo livello di ansia o paura riguardo alla convivenza e alle responsabilità che essa comporta. A volte, le persone possono avere timori legati alla perdita di indipendenza o al cambiamento della dinamica di coppia, e questo potrebbe riflettersi nel suo comportamento.
Le "assurdità" che lui menziona potrebbero essere tentativi di giustificare la sua resistenza o, in alternativa, potrebbero derivare da un disagio che non riesce a esprimere in modo diretto. È importante che continui a cercare di comunicare con lui, ma in modo che possa sentirsi al sicuro nell'esprimere i suoi sentimenti.
Potrebbe essere utile avvicinarsi alla conversazione in modo più aperto, cercando di comprendere le sue paure e le sue preoccupazioni riguardo alla condivisione dello spazio e alla vita insieme. Invece di concentrarsi esclusivamente sull'ottenere le chiavi, provi a chiedergli come si sente riguardo alla convivenza e a cosa rappresenti per lui. Questo approccio potrebbe aiutarlo a sentirsi meno sotto pressione e a esprimere le sue vere emozioni.
Infine, se la situazione dovesse continuare a essere difficile, consideri la possibilità di un confronto più profondo, magari con il supporto di un professionista. La terapia di coppia può offrire uno spazio neutro in cui entrambi possano esplorare le proprie paure e desideri, migliorando la comunicazione e la comprensione reciproca.
Le auguro di trovare la chiarezza e la serenità di cui ha bisogno in questa fase della sua vita.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Il fatto che il suo fidanzato non le abbia ancora dato le chiavi di casa e che reagisca con rigidità quando l’argomento viene sollevato potrebbe indicare diverse cose. È possibile che lui stia vivendo un certo livello di ansia o paura riguardo alla convivenza e alle responsabilità che essa comporta. A volte, le persone possono avere timori legati alla perdita di indipendenza o al cambiamento della dinamica di coppia, e questo potrebbe riflettersi nel suo comportamento.
Le "assurdità" che lui menziona potrebbero essere tentativi di giustificare la sua resistenza o, in alternativa, potrebbero derivare da un disagio che non riesce a esprimere in modo diretto. È importante che continui a cercare di comunicare con lui, ma in modo che possa sentirsi al sicuro nell'esprimere i suoi sentimenti.
Potrebbe essere utile avvicinarsi alla conversazione in modo più aperto, cercando di comprendere le sue paure e le sue preoccupazioni riguardo alla condivisione dello spazio e alla vita insieme. Invece di concentrarsi esclusivamente sull'ottenere le chiavi, provi a chiedergli come si sente riguardo alla convivenza e a cosa rappresenti per lui. Questo approccio potrebbe aiutarlo a sentirsi meno sotto pressione e a esprimere le sue vere emozioni.
Infine, se la situazione dovesse continuare a essere difficile, consideri la possibilità di un confronto più profondo, magari con il supporto di un professionista. La terapia di coppia può offrire uno spazio neutro in cui entrambi possano esplorare le proprie paure e desideri, migliorando la comunicazione e la comprensione reciproca.
Le auguro di trovare la chiarezza e la serenità di cui ha bisogno in questa fase della sua vita.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Salve, la ringrazio per aver condiviso questo aspetto importante della sua relazione. È naturale che, dopo aver fatto un passo così significativo come la convivenza, desideri sentirsi completamente accolta e considerata parte della casa. Ricevere le chiavi rappresenta per molte persone un simbolo di fiducia e di integrazione nella vita del partner, quindi comprendo che la sua mancanza possa generare insicurezza o farla sentire non del tutto "a casa". Quando il suo compagno si irrigidisce e risponde in modo vago, potrebbe essere perché questo argomento tocca un aspetto delicato per lui, anche se magari non ne è pienamente consapevole. Talvolta, il bisogno di controllo o una certa riluttanza a condividere alcuni spazi personali può riflettere timori legati alla perdita di autonomia o preoccupazioni che riguardano la sfera dell’intimità e della fiducia. Questo non significa necessariamente che lui non si fidi di lei, ma che potrebbe trovarsi in un momento in cui sta cercando di conciliare l’idea di avere qualcuno nella propria casa con il bisogno di mantenere un senso di sicurezza e controllo. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe esserle utile esplorare insieme a lui, in un dialogo sereno e privo di giudizio, ciò che realmente significa per entrambi la condivisione delle chiavi di casa. Cercare di capirsi reciprocamente, anche attraverso domande aperte, potrebbe aiutarlo a riconoscere e comunicare meglio le sue difficoltà, mentre lei potrebbe sentirsi più compresa e coinvolta. Nel frattempo, per affrontare eventuali pensieri che la preoccupano, potrebbe osservare i pensieri automatici negativi (ad esempio “non mi considera parte della sua vita”) e sostituirli con interpretazioni più equilibrate, come “probabilmente ha bisogno di tempo per adattarsi a questo cambiamento”. Questo esercizio può aiutarla a gestire l’ansia legata alla situazione, mantenendo una prospettiva aperta. Infine, ricordi che ogni persona ha i propri tempi e che il dialogo aperto e paziente può fare una grande differenza, permettendo a entrambi di trovare un punto di incontro. Se la situazione dovesse continuare a generare disagio, potrebbe essere utile considerare un percorso di coppia, che potrebbe aiutare a facilitare una comunicazione più profonda e a costruire maggiore fiducia e comprensione reciproca. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buon pomeriggio, le consiglio di affrontare nuovamente il discorso con il suo compagno per capire quale sia la motivazione che lo porta a irrigidirsi, potrebbe avere delle paure e allo stesso tempo consiglio a se stessa di affrontare questo argomento con uno psicologo per poterle dare un supporto in questo momento. Resto a disposizione, buona giornata
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Una relazione affettiva è fatta principalmente di una progettualità condivisa, ovvero degli obiettivi di coppia che siano voluti da entrambi, come andare a vivere insieme, sposarsi o mettere su famiglia. Se il suo partner si irrigidisce quando si parla di qualcosa inerente alla convivenza, non c'è una risposta univoca sul perchè si comporti così o cosa possa risolvere questo quesito. Ma è bene approfondire a che punto della relazione siete e quali sono gli eventuali dubbi nella coppia. Ne va del vostro equilibrio di coppia, ma anche e soprattutto della sua felicità e della sua salute mentale.
Per qualsiasi altro chiarimento, non esiti a contattarmi. Dott.ssa Desirèe Pesce.
Per qualsiasi altro chiarimento, non esiti a contattarmi. Dott.ssa Desirèe Pesce.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.