Salve DottoreMi scuso per il lungo consulto, cercherò di descrivere lo stretto necessario. Ho 59 a
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risposte
Salve Dottore
Mi scuso per il lungo consulto, cercherò di descrivere lo stretto necessario. Ho 59 anni, normopeso; 2 anni e 3 mesi fa subì un trauma contusivo (da schiacciamento?) piede dx, impatto di 1 monitor di pc piatto su V° metatarso, con sottostante ematoma di ca 2 cm, poi riassorbito mi dissero. Non avevo tanto male lì per lì, riuscivo a camminare. Le lastre Rx non evidenziarono fratture.
Come terapie, l’ortopedico che mi visitò una decina di giorni dopo, mi prescrisse cerotti antinfiammatori (Keplast), e a seguire Laser e 7 – 8 sedute di Tecar; poi dopo 6 – 7 mesi feci 10 applicazioni di Laser Yag e 10 Ultrasuoni in bacinella.
Ho ancora problemi, e i sintomi sono che avverto sempre lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita piccole, sento il piede come fosse un pò “legato”; ogni tanto pizzichi; camminando fastidio all’appoggio sotto il 5 metatarso cioè come sensazioni di contatto corpo estraneo (tipo sassolino), fastidio a camminare, un po’ come “spini”!
Visivamente, un occhio buono nota che la pelle sotto il piede appare leggermente meno liscia e luminosa dell’altro piede che è liscia e rosacea; il bordo esterno (circa da zona tuberosità 5 metatarso a mignolo) che nel sx appare secco, asciutto, comparato col sx appare leggermente un po’ più gonfio, “edematoso”.
10 mesi fa ho fatto una Elettroneurografia ed il neurologo specialista di quegli esami mi ha detto che i nervi da risultati ENG sono nei limiti di norma, mi ha parlato che nei traumi di questo tipo sono coinvolti i “tessuti molli” che impiegherebbero molto tempo a normalizzarsi.
La neurologa che dispose la ENG, in referto di visita neurologica scrisse che“ Non ci sono deficit neurologici…Pz vigile collaborante…Probabile minima neuropatia compressiva”.
Ho effettuato due RMN, la prima 10 mesi dopo il trauma e la seconda 3 mesi fa, entrambe con apparecchiatura 1,5 Tesla
Prima RMN:
“Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio – prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali.”
Seconda RMN:
” Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto – astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare”
Un paio di Vs Colleghi (Ortopedico e Neurologo, on-line) mi hanno parlato di probabile / possibile Sindrome Algodistrofica o “Distrofia Simpatico Riflessa”; altri invece l'avrebbero esclusa, che non c’è algodistrofia.
Mi avrebbero pure raccomandato dei plantari ortopedici personalizzati previo esame baropodometrico statico e dinamico e a giorni li faccio, anche se un pò dubito che possano alleviarmi il problema.
A questo punto, cosa potrei ancora fare? Oltre alle RMN (ed ecografie) e alla Elettroneurografia, c'è ancora qualche altro esame specifico che si potrebbe fare per trovare le cause del male / problema? fare fisiuoterapie? se si, quali?
Saluti cordiali
La ringrazio per la risposta
Franco
Mi scuso per il lungo consulto, cercherò di descrivere lo stretto necessario. Ho 59 anni, normopeso; 2 anni e 3 mesi fa subì un trauma contusivo (da schiacciamento?) piede dx, impatto di 1 monitor di pc piatto su V° metatarso, con sottostante ematoma di ca 2 cm, poi riassorbito mi dissero. Non avevo tanto male lì per lì, riuscivo a camminare. Le lastre Rx non evidenziarono fratture.
Come terapie, l’ortopedico che mi visitò una decina di giorni dopo, mi prescrisse cerotti antinfiammatori (Keplast), e a seguire Laser e 7 – 8 sedute di Tecar; poi dopo 6 – 7 mesi feci 10 applicazioni di Laser Yag e 10 Ultrasuoni in bacinella.
Ho ancora problemi, e i sintomi sono che avverto sempre lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita piccole, sento il piede come fosse un pò “legato”; ogni tanto pizzichi; camminando fastidio all’appoggio sotto il 5 metatarso cioè come sensazioni di contatto corpo estraneo (tipo sassolino), fastidio a camminare, un po’ come “spini”!
Visivamente, un occhio buono nota che la pelle sotto il piede appare leggermente meno liscia e luminosa dell’altro piede che è liscia e rosacea; il bordo esterno (circa da zona tuberosità 5 metatarso a mignolo) che nel sx appare secco, asciutto, comparato col sx appare leggermente un po’ più gonfio, “edematoso”.
10 mesi fa ho fatto una Elettroneurografia ed il neurologo specialista di quegli esami mi ha detto che i nervi da risultati ENG sono nei limiti di norma, mi ha parlato che nei traumi di questo tipo sono coinvolti i “tessuti molli” che impiegherebbero molto tempo a normalizzarsi.
La neurologa che dispose la ENG, in referto di visita neurologica scrisse che“ Non ci sono deficit neurologici…Pz vigile collaborante…Probabile minima neuropatia compressiva”.
Ho effettuato due RMN, la prima 10 mesi dopo il trauma e la seconda 3 mesi fa, entrambe con apparecchiatura 1,5 Tesla
Prima RMN:
“Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio – prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali.”
Seconda RMN:
” Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto – astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare”
Un paio di Vs Colleghi (Ortopedico e Neurologo, on-line) mi hanno parlato di probabile / possibile Sindrome Algodistrofica o “Distrofia Simpatico Riflessa”; altri invece l'avrebbero esclusa, che non c’è algodistrofia.
Mi avrebbero pure raccomandato dei plantari ortopedici personalizzati previo esame baropodometrico statico e dinamico e a giorni li faccio, anche se un pò dubito che possano alleviarmi il problema.
A questo punto, cosa potrei ancora fare? Oltre alle RMN (ed ecografie) e alla Elettroneurografia, c'è ancora qualche altro esame specifico che si potrebbe fare per trovare le cause del male / problema? fare fisiuoterapie? se si, quali?
Saluti cordiali
La ringrazio per la risposta
Franco
Mi sembra che la diagnosi sia stata chiarita dalla RM: vi è stato un danno organico che era sfuggito ai primi esami RX. Come terapia proseguirei con anti infiammatori (creme o pomate) ed eventuali antinevralgici (Gabapentin o Lyrica).
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