Salve dottore/dottoressa! Sono un paziente diabetico di tipo 1 da circa 10 anni in terapia con insul
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Salve dottore/dottoressa! Sono un paziente diabetico di tipo 1 da circa 10 anni in terapia con insulina. Fino adesso ho sempre avuto un'emoglobina glicata accettabile(7,1 oppure 7,3 ma anche sotto il 7 certe volte). La mia diabetologa ha detto che per un diabetico questi valori sono abbastanza buoni anche perchè negli ultimi mesi non ho avuto alcuna ipoglicemia( l'ultima anche molto grave purtroppo risale all'estate dello scorso anno ed era intorno ai 50 mg/dl ed è avvenuta durante la notte). Purtroppo attualmente non sono più in cura con la stessa diabetologa che mi conosceva bene e dall'ultima visita con la nuova diabetologa le glicemie sono peggiorate. Tantissime volte rischiavo di andare in ipoglicemia( fortunatamente ho un sensore sul braccio e so esattamente in che direzione andrà la glicemia e la posso fermare prima che scenda sotto i 70 mg/dl) e per questo motivo ho dovuto modificare la terapia( so che non dovrei ma non era la dose giusta). Adesso mangio una sola volta al giorno. So che essendo diabetico di tipo 1 rischio di fare la chetoacidosi diabetica che può essere mortale e conosco anche i sintomi e non si sono mai verificati. Ho comprato delle stricette per controllare i chetoni nel sangue ed erano sempre intorno a 0,2-0,3 e ho visto su internet che è un valore normale e uso anche striscette per le urine dove si colorano poco e indicano che ho solo delle piccole tracce di chetoni. Io non cerco di fare il medico e so di non essere all'altezza per fare questi cambiamenti nella terapia però le ripeto quando mangiavo anche a pranzo e le davo la terapia consigliata dal diabetologo scendeva troppo. Mentre se io cercavo di diminuire il dosaggio a pranzo arrivavo bene con la glicemia la sera però non so perchè ma mi scendeva troppo velocemente dopo la cena. Se mangio una sola volta al giorno( 100 grammi di pane carne e verdura in abbondanza e anche della frutta) nelle ore dall'ultima cena a quella prossima riesco a tenerla a bada con valori compresi tra 100 e 160 e non rischiando neanche le ipoglicemie. Per l'insulina lenta è rimasto come ha detto la diabetologa. La prossima visita è a ottobre e quindi dovrò cavarmela da solo purtroppo. Inoltre circa 2 mesi fa ho fatto, su richiesta del medico di base, una visita oculistica e delle analisi del sangue e delle urine. Tutto nella norma: nessun segno di retinopatia diabetica e la creatinina era 0,83. Vi ho scritto tutte queste informazioni per chiedervi se io, secondo voi potessi avere la neuropatia agli arti inferiori perchè avverto, specialmente di notte, un formicolio persistente e anche dei piccoli dolori alle dita. Anche la mattina quando mi sveglio e quando sto distoso sul letto senti questi formicoli continui fastidiosi. Mi è stato insegnato all'ospedale a verificare sempre la sensibilità ai piedi e non avverto alcun cambiamento da questo punto di vista. Sento tutto. L'ultima elettromiografia l'ho fatta alla fine del 2017 ed era tutto nella norma. È probabile che io abbia la neuropatia? Per il controllo del diabete cosa ne pensa? So che mangari non è il massimo però le ripeto rischiavo seriamente di fare tante ipoglicemie con quel dosaggio. Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per la lunghezza del messaggio.
Gentile utente.
A prescindere dalle valutazioni prettamente cliniche, le consiglio di esplicitare tutti questi dubbi e perplessità al suo diabetologo di riferimento con il quale, in assoluta serenità e spirito collaborativo, bisogna identificare la strada a lei più idonea.
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buongiorno. il saltare uno dei pasti per il contenimento delle glicemie è un grave errore. la sua alimentazione deve essere correttamente bilanciata e frazionata nel corso della giornata. la invito certamente a far presente al suo diabetologo il problema. anche un consulto eventuale con un nutrizionista potrebbe esserle di giovamento. nel 2017 ha eseguito una vcm dei 4 arti risultata normale. anche i recenti test di sensibilità normali. comunque una consulenza neurologica mi sento di consigliarla. non sottovaluti sintomi periferici in particolare ai piedi.
Buongiorno.
La sua scelta di alimentarsi una sola volta al giorno è una scelta estrema, sicuramente motivata dai controlli continui della glicemia, ma purtroppo a mio parere si tratta di una scelta pericolosa. E' infatti sufficiente aumentare il movimento in una fase intermedia della giornata per incorrere in una pericolosa crisi ipoglicemica. Un consiglio spassionato è quello di rivolgersi ad un diabetologo e ad un dietologo di fiducia per reimpostare la terapia farmacologica e le tappe giornaliere dell'alimentazione. Mi sono dimenticato di chiederle se è solamente un pasto al giorno e se fa colazione o break.
Per quanto invece attiene all'eventuale patologia agli arti inferiori le conviene eseguire un eco color doppler agli arti inferiori.
Cordialmente
Marco Tesini
La sua scelta di alimentarsi una sola volta al giorno è una scelta estrema, sicuramente motivata dai controlli continui della glicemia, ma purtroppo a mio parere si tratta di una scelta pericolosa. E' infatti sufficiente aumentare il movimento in una fase intermedia della giornata per incorrere in una pericolosa crisi ipoglicemica. Un consiglio spassionato è quello di rivolgersi ad un diabetologo e ad un dietologo di fiducia per reimpostare la terapia farmacologica e le tappe giornaliere dell'alimentazione. Mi sono dimenticato di chiederle se è solamente un pasto al giorno e se fa colazione o break.
Per quanto invece attiene all'eventuale patologia agli arti inferiori le conviene eseguire un eco color doppler agli arti inferiori.
Cordialmente
Marco Tesini
Salve. Il nostro Protocollo DietoTerapico NutriSalus riesce a tenere sotto controllo la glicemia pre e post prandiale riportanto, con il tempo, la emoglobina glicosilata nel range della normalità. Il suo modo di magiare, anche una volta al giorno, non le permette di mantenere una glicemia stabile.
Se è nelle vicinanze provi a contattare lo studio per una consulenza gratuita.
Saluti.
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Saluti.
Buongiorno, mangiare una volta al giorno, non è sicuramente la soluzione. Ne parli con il suo medico curante, e se non la soddisfa provi a cambiare nuovamente professionista
Instagram: @nutrizionepreventiva
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