Salve Dott.Ho mia sorella di 66 anni da circa un anno a dei disturbi riguardanti manie di persecuzio

21 risposte
Salve Dott.Ho mia sorella di 66 anni da circa un anno a dei disturbi riguardanti manie di persecuzione.Nella sua mente sente voci e questo porta a farla essere nervosa e aggressiva con i familiari. Non dorme mai,grida sempre parla con il vuoto ed abbiamo paura che possa commettere qualcosa di grave.Come bisogna comportarci aspetto una risposta.Grazie distinti saluti.
Buongiorno. La sintomatologia descritta è severa, se c'è già stata in passato indica la presenza di un disturbo psichiatrico, altrimenti potrebbero anche essere sintomi secondari ad una patologia neurologica.
Contatti il vostro medico di base che conoscerà la vostra storia e saprà consigliarvi il modo per accompagnare la sorella ad una visita specialistica.
Cordialmente dr. F. Ferretto

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Buongiorno, è necessario che vi rivolgiate a uno specialista. Tuttavia è importante che ci sia un appoggio da parte della famiglia in modo da poter aiutare Sua sorella a gestire al meglio la patologia: sta soffrendo e non è lei che vuole intenzionalmente aggredirvi o inveirvi ma purtroppo è la sua malattia. Probabilmente sarà scontato dirle queste cose, ma posso capire che avere a che fare con un disturbo del genere possa essere un grosso carico sia fisico che emotivo.
Salve, i sintomi non sono da trascurare in quanto potrebbero indicare un disturbo psicotico in cui la persona, perdendo il contatto con la realtà, potrebbe commettere qualche sciocchezza, anche grave. Consiglio sicuramente di rivolgersi il prima possibile ad uno specialista che potrà inquadrare meglio il problema e indicarvi quale sia la via più semplice da seguire per arginare o risolvere il problema di sua sorella. Per quanto riguarda lei, io consiglio sempre un percorso psicologico alle persone che assistono un familiare in condizioni psicologiche o psichiatriche gravi, in quanto la situazione del familiare inevitabilmente grava sulla serenità psicologica della famiglia.
Anche nella mia famiglia ci sono stati casi del genere e il sostegno psicologico ha permesso a tutti di essere più forti e riuscire meglio anche a sostenere la persona portatrice del problema.
Gentile utente, concordo con quanto consigliatole dai miei colleghi e mi unisco a loro nel suggerirle innanzitutto di rivolgersi al suo medico di base e condividere con lui quanto sta accadendo a sua sorella. Il suo medico sarà sicuramente in grado di suggerirle uno specialista privato o un centro pubblico (es. Centro Psico-Sociale, Centro di Salute Mentale) della sua città al quale rivolgersi. In questi centri sarà possibile effettuare visite psichiatriche - eventualmente con prescrizione e somministrazione di farmaci, consulenze e trattamenti psicologici rivolti ai pazienti e alle loro famiglie. Cordiali saluti, Ilaria Sartori
Buonasera, quanto da lei descritto fa comprendere che ci troviamo di fronte ad un disturbo psichiatrico grave sul quale è bene intervenire a livello farmacologico. Posso capire come anche per voi familiari possa essere difficile affrontare una situazione del genere e per questo è consigliabile iniziare un percorso di psicoterapia.
Buon pomeriggio, mi associo all'invito di consultare il vostro medico di base per valutare con lui ulteriori approfondimenti rispetto alla sintomatologia importante di sua sorella che probabilmente richiederà una terapia farmacologica. Voi familiari potete essere un sostegno per lei ed un riferimento, ma la vostra vicinanza da sola, in questo caso, per quanto importante, non può essere risolutiva.
E' inoltre sempre consigliabile un percorso psicoterapeutico per voi che quotidianamente siete al suo fianco ad affrontare questa difficile situazione. Saluti, Dott.ssa Di Carlo
Buongiorno. In accordo con i colleghi la cosa migliore da farsi è il passaggio con il medico di famiglia, nella speranza che sua sorella abbia un rapporto di fiducia con lui-lei. In parallelo potete recarvi al CSM di zona e chiedere una visita domiciliare. L'alternativa più drastica, sperando di non dovervi ricorrere, è il 118 qualora la situazione diventi pericolosa per lei oppure per gli altri
Buongiorno,
le sarebbe di aiuto una terapia integrata: farmacologica e psicoterapeuta. Per la prima dovrebbe rivolgersi a uno psichiatra specialista in farmacologia per la seconda scegliere uno psicoterapeuta a lei vicino per iniziare un percorso, in cui i familiari possano essere inclusi ogni tanto per essere aiutati ad approcci relazionali adeguati.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
Nel concordare con quanto hanno detto i colleghi, la invito a chiedere aiuto, che non è un atto scontato e privo di ripercussioni personali; accettare una fragilità è un passo importante verso un percorso di conoscenza di sé in relazione al mondo che ci circonda.
Salve. Naturalmente le suggerisco di accompagnarla ad una consultazione psichiatrica per una valutazione approfondita di quello che lei osserva circa il comportamento di sua sorella.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Gentile utente, dalla descrizione che fa della sintomatologia di sua sorella, è del tutto comprensibile la sua preoccupazione. Il mio consiglio, trattandosi di una condizione invalidante, è quello di consultare uno specialista che con tutta probabilità che prescriverà una terapia farmacologica che abbasserà il livello di angoscia vissuto da sua sorella e in un secondo momento, quando il quadro clinico si sarà stabilizzato, un percorso psicologo di tipo supportivo con l’obiettivo di stabilire una relazione di fiducia in cui sua sorella potrà esprimere ciò che vive come persecutorio. Chiaramente, questo tipo di problematiche investe l’intero nucleo familiare ed in particolare modo il caragiver, per questo motivo, le suggerisco di avvalersi di un percorso psicoterapia individuale per tollerare meglio il carico emotivo che questa situazione determina.
Cordiali saluti.
Buonasera signora, le consiglio di richiedere una visita psichiatrica, nel caso in cui sua sorella fosse già seguita dal DSM; ma non trascurerei, dato la sintomatologia e l'età una patologia neurologica degenerativa, come una demenza senile precoce, in tal caso dovrebbe chiedere una visita geriatrica.
Cordiali saluti
Gentile, data la sintomatologia grave, se nuova e mai comparsa in precedenza opterei, data l'età per una visita neurologica. Se invece il quadro è già conosciuto le consiglio di recarsi presso uno psichiatra o al centro igiene mentale di competenza. Saluti.
Buongiorno, è necessario un approfondimento da parte di neurologo (soprattutto considerata l'età di insorgenza della sintomatologia) e psichiatra. È possibile che il problema sia la spia di un accidente neurologico da investigare tramite esami strumentali appositi. Senza dubbio il consiglio è di muoversi quanto prima, per tutelare la salute di Sua sorella e di coloro che la assistono. In bocca al lupo, DMP
Salve, si rivolga al CSM di residenza, troverà un'équipe di operatori che saprà indirizzarla in base alla situazione specifica di sua sorella. Saluti, Giuditta Sestu
Buonasera, ha già fatto una consulenza specialistica?
Salve,
la sintomatologia descritta richiama a disturbi di tipo psichiatrico, quindi Le consiglio di richiedere una visita specialistica presso uno psichiatra di fiducia. Provi a contattare il Suo medico di base per chiedergli di indicarle il nominativo di un professionista.
Saluti
GF
Gentile utente, le manifestazioni da lei descritte possono rimandare a un quadro psichiatrico o neurologico (considerando l'età di sua sorella, sarebbe una ipotesi da vagliare). In entrambi i casi, la vostra preoccupazione sembra essere fondata e dovrebbe essere riportata in primo luogo al medico di base di sua sorella e, in seguito, a uno specialista della salute mentale. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
Salve, le consiglio di portare sua sorella da uno psichiatra, in questo modo le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, credo che in questo caso occorra l'intervento dello psichiatra.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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