salve ,dopo varie diete fallimentari siamo giunti alla conclusione che sono insulino-resistente ,con
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salve ,dopo varie diete fallimentari siamo giunti alla conclusione che sono insulino-resistente ,con un indice mc 30...h 1.55 peso 72 e non c'è verso che scenda,ho attacchi di fame notturna ,e sono al limite della sopportazione,e sinceramente non ho più voglia di seguire diete fallimentari e non mi controllo più...mangio spesso senza ritegno e mi vergogno a uscire di casa perchè mi vedo grassa e gonfia
ho sentito parlare del Saxenda che dicono potrebbe essere di aiuto...che ne pensate? mi aiutate x favore?
ho sentito parlare del Saxenda che dicono potrebbe essere di aiuto...che ne pensate? mi aiutate x favore?
Gentile paziente, mi dispiace molto per la sua situazione psico-fisica e la invito a non mollare perchè una soluzione si può sempre trovare ad ogni problema quando si trovano i professionisti giusti in grado di poterla aiutare. Vista la sua situazione, c'è bisogno di avere maggiori dettagli legati alla sua storia passata di diete e del peso che si può ottenere soltanto attraverso un'attenta anamnesi. Il mio consiglio è di sentire il parere del suo medico e anche di un dietologo, unica figura medica in grado di valutare l'eventuale prescrizioni di farmaci, per capire se è necessaria una terapia farmacologia. Rimango a disposizione, cordiali saluti. Dott.ssa Alessia Oliani
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Gentile paziente, la sua situazione è abbastanza comune per cui non si scoraggi. La soluzione c'è ,le consiglio di affidarsi ad un nutrizionista e ad un endocrinologo in modo che si possa affiancare alla terapia farmacologica quella alimentare.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Marrese
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Cordiali saluti
Dott.ssa Marrese
Gentilissima paziente,
Sono rammaricata per la situazione ma come detto dalla mia collega forse non ha trovato il professionista adatto alla situazione, le posso garantire che seguo tanti pazienti nella sua situazione e la soluzione c'è, in alcuni casi si rende necessario avere un colloquio con il medico curante per individuare il trattamento farmacologico coadiuvato a una corretta alimentazione specifica per insulina resistenza.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Sono rammaricata per la situazione ma come detto dalla mia collega forse non ha trovato il professionista adatto alla situazione, le posso garantire che seguo tanti pazienti nella sua situazione e la soluzione c'è, in alcuni casi si rende necessario avere un colloquio con il medico curante per individuare il trattamento farmacologico coadiuvato a una corretta alimentazione specifica per insulina resistenza.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un momento così difficile. Il Saxenda è un farmaco approvato per il trattamento dell'obesità e potrebbe essere di aiuto per te, ma è importante consultare il tuo medico prima di iniziare qualsiasi tipo di terapia. Il medico potrà valutare la tua situazione in modo approfondito e consigliarti la migliore soluzione per te, che potrebbe includere una combinazione di dieta, esercizio fisico e farmaci. Non arrenderti e cerca supporto professionale per affrontare il problema con successo. Ti auguro di trovare presto la soluzione giusta per te.
Alessandro tucci
Alessandro tucci
Buongiorno, si può, anzi è consigliabile usare questo farmaco contemporaneamente ad una dieta. Vediamo quale : consiglierei , vista l'insulino resistenza, un piano alimentare che preveda fibre - alcuni tipi - vegetali nei 3 pasti pricipali . 3 sì, anche a colazione, in modo da provare a rieducare la risposta pancreatica nelle 24 ore. Non faccia da sola, senta un nutrizionista,
Buona giornata
Buona giornata
Buongiorno, mi dispiace per quello che sta passando e per i percorsi fallimentari che ha intrapreso. Non si scoraggi una soluzione c'è, probabilmente non ha incontrato il professionista adatto alla sua situazione. Il fatto che lei abbia fame mi fa pensare che il suo piano alimentare non rispetta il suo fabbisogno energetico giornaliero.
Le consiglio di rivolgersi ad un altro professionista che sia in grado di elaborare un piano alimentare corretto, in collaborazione con il medico che possa valutare l'eventuale utilizzo di farmaci.
Resto a disposizione, un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Le consiglio di rivolgersi ad un altro professionista che sia in grado di elaborare un piano alimentare corretto, in collaborazione con il medico che possa valutare l'eventuale utilizzo di farmaci.
Resto a disposizione, un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Salve, è una situazione comune a molti e sicuramente il trattamento principale da applicare è un cambio delle abitudini. Quindi, un buon piano alimentare e attività fisica regolare.
Per l'uso del farmaco da lei scritto, dovrebbe consultare un medico e capire se effettivamente ne ha bisogno. I farmaci non vanno presi con leggerezza e se esiste una soluzione "meno invasiva" (come alimentazione + attività fisica) è bene prima provare realmente. Si affidi ad una persona che sappia stilare un piano secondo le sue esigenze, la sua quotidianità e non si lasci scoraggiare!
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Per l'uso del farmaco da lei scritto, dovrebbe consultare un medico e capire se effettivamente ne ha bisogno. I farmaci non vanno presi con leggerezza e se esiste una soluzione "meno invasiva" (come alimentazione + attività fisica) è bene prima provare realmente. Si affidi ad una persona che sappia stilare un piano secondo le sue esigenze, la sua quotidianità e non si lasci scoraggiare!
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Salve, la sua condizione si riscontra più di quanto lei pensi. La prima cosa da fare è non scoraggiarsi, perchè esiste una soluzione a tutto. Non per forza bisogna ricorrere all'utilizzo di farmaci, bensì può essere molto utile programmare un percorso in palestra per migliorare notevolmente la sensibilità dei recettori insulinici, nonchè tutti i fattori metabolici correlati. E, ovviamente, abbinare a ciò una corretta alimentazione e un'integrazione mirata. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, stia serena.
Salve, leggendo la sua breve descrizione mi sento di sconsigliarle l'uso di qualsiasi medicinale come primo approccio. Sarebbe opportuno capire che percorsi dietetici ha fatto fino ad ora ed indagare sul perchè della non riuscita di tali piani. L' insulino-resistenza è una patologia molto comune oggigiorno alla quale c'è tranquillamente rimedio talvolta anche senza l'utilizzo di farmaci.
Quello che le posso consigliare è rivolgersi ad un professionista che sappia il fatto suo in materia, in particolare come saper gestire l'insulino-resistenza e le problematiche ad essa annesse. Lascerei l'utilizzo del farmaco come ultima spiaggia, nonostante il principio attivo del farmaco da lei menzionato è solitamente efficace. Ci tengo a dirle che se dovesse decidere di prendere tale farmaco deve comunque intraprendere un percorso nutrizionale ben preciso per far sì che il farmaco espleti la sua funzione nel miglior modo possibile, in quanto non basta solo perdere il farmaco per attenuare l'insulino-resistenza ma serve un piano nutrizionale strutturato su di lei con cambio anche dello stile di vita. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, saluti Dott. Panni.
Quello che le posso consigliare è rivolgersi ad un professionista che sappia il fatto suo in materia, in particolare come saper gestire l'insulino-resistenza e le problematiche ad essa annesse. Lascerei l'utilizzo del farmaco come ultima spiaggia, nonostante il principio attivo del farmaco da lei menzionato è solitamente efficace. Ci tengo a dirle che se dovesse decidere di prendere tale farmaco deve comunque intraprendere un percorso nutrizionale ben preciso per far sì che il farmaco espleti la sua funzione nel miglior modo possibile, in quanto non basta solo perdere il farmaco per attenuare l'insulino-resistenza ma serve un piano nutrizionale strutturato su di lei con cambio anche dello stile di vita. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, saluti Dott. Panni.
Gentile paziente, comprendo la sua frustrazione e mi dispiace per ciò che sta vivendo. Per quanto riguarda il farmaco il parere deve essere espresso da un medico (mi rivolgerei a chi le ha fatto la diagnosi di insulino-resistenza). Indipendentemente da questo però, anche con il farmaco è comunque necessario seguire un alimentazione bilanciata che rispetti il suo fabbisogno energetico quotidiano, mentre per quanto riguarda il peso da raggiungere sappia che non è corretto basarsi solo su quello che chiamiamo "peso ideale", ma è necessario tenere conto della storia del peso e di altri fattori che vanno ad influire. La fame che riferisce di avere potrebbe derivare da un alimentazione eccessivamente restrittiva o anche solo molto sbilanciata (ad esempio le sono stati ridotti troppo i carboidrati), con effetti spiacevoli anche a livello emotivo. Le consiglio di affidarsi ad professionista per essere guidata in questo tipo di percorso e per trovare finalmente il suo equilibrio. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti.
Gentile paziente, mi dispiace che stai attraversando un momento difficile sia dal punto di vista psicologico che fisico. L'insulino-resistenza è molto comune, ed esistono terapie farmacologiche associate a piani nutrizionali che funzionano. Sarebbe essenziale approfondire la tua storia clinica, inclusa quella relativa alle diete precedenti, il che può essere ottenuto solo attraverso un’attenta anamnesi. Considerando la tua situazione attuale, ti consiglio di consultare il tuo medico di fiducia (o il medico che ha effettuato la diagnosi di insulino-resistenza) e di considerare anche l’opinione di un nutrizionista che sappia gestire la tendenza alle abbuffate notturne. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buonasera, immagino lo sconforto , ma le assicuro che per trattare insulino resistenza più che diete o integratori magici, bastano dei piccoli accorgimenti e dei trucchetti (se così vogliamo definirli) che le miglioreranno nettamente il quadro clinico. Ad ogni modo per poterle consigliare una qualsiasi strada da intraprendere bisognerebbe avere un quadro più chiaro della situazione.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi altro consiglio.
Buona giornata
Dott.ssa Barbara Morea
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi altro consiglio.
Buona giornata
Dott.ssa Barbara Morea
Comprendo perfettamente la sua situazione. La condizione di insulino resistenza è una condizione reversibile, risulta fondamentale però essere seguiti da un biologo nutrizionista o dietologo in tal senso, in modo tale da modificare e migliorare le proprie abitudini alimentari e stile di vita. In tale senso anche il movimento giornaliero fa davvero la differenza. Le consiglierei di valutare di iniziare un percorso personalizzato, che tenga conto delle sue abitudini e che la aiuta a stare meglio valutando nel dettaglio insieme nel corso della consulenza nutrizionale.
L’insulino-resistenza è una condizione che rende la gestione del peso particolarmente complessa, e capisco il disagio. Il Saxenda è un farmaco che può essere usato in alcuni casi di sovrappeso per supportare la gestione dell’appetito, ma richiede un’attenta valutazione medica per considerare gli eventuali effetti collaterali. In parallelo, un piano nutrizionale mirato per insulino-resistenza, basato su alimenti a basso indice glicemico e sulla riduzione dei picchi glicemici, può risultare efficace. Potrebbe anche beneficiare di un supporto nutrizionale che includa strategie per la gestione della fame notturna, insieme a un’attività fisica di tipo aerobico moderato per migliorare la sensibilità insulinica.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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