Salve, dopo svariate partite di calcetto e corsetta ho avvertito circa 6 mesi fa un forte dolore al

20 risposte
Salve, dopo svariate partite di calcetto e corsetta ho avvertito circa 6 mesi fa un forte dolore al piede e non sono più riuscito a risolvere. Ho fatto sia le radiografie con Esito: Non evidenti lesioni ossee Regolari rapporti articolari, conservata l'altezza delle arcate plantari,nella norma il tono calcico. Dopo 10 sedute di fisioterapia( tra tecar e ultrasuoni) il dolore è leggermente meno ma persiste ancora. Decido di fare una risonanza con esito: Modico versamento articolare e peri articolare, edema dell osso spongioso del 1 cuneiforme con al versante laterale l evidenza di una stria ipointensa posizionata nell osso sottocorticale ed associabile in prima ipotesi a crollo trabecolare dell osso subcondrale. In prossimità dell angolo critico del calcagno millimetrica areola di alterazione strutturale ossea su verosimilmente base degenerativa. Lieve tensonivite del t flessore lungo dell alluce e regolare il tendine d d'Achille. Spaventato di tutte queste cose scritte sulla risonanza(anche perché ho letto di tutto su internet) decido di portare tutto ad un ortopedico che mi dice che ho una tendinite e di fare per 1 mese una cura di antinfiammatori integratori e altre 10 sedute di solo tecar. Ho fatto tutto. Ora dopo 2 mesi ho ancora fastidio al piede che parte dalla parte laterale del piede dell alluce fino al calcagno vicino l osso( nessun dolore sotto il piede) bruciore e dolore pungente.Che posso fare? È una tendinite o c è qualcos altro? È possibile che dopo ormai 8 mesi ancora ho questo dolore? Grazie Dimenticavo di dire che porto già da un paio di anni i plantari fatti in base all appoggio del mio piede. Grazie

In base alla risposta già data dal dott.Pacifico. Volevo capire se la spalla incide con il piede? Perché il dolore è al piede non alla spalla. Vorrei capire meglio.
Il dolore riferito come bruciore è sempre relativo ad una struttura del sistema nervoso periferico, struttura spesso aimè ignorata da molti specialisti. Si è creato nel tuo caso un impigment neurodinamico risolvibile con la terapia manuale attraverso la mobilizzazione di una o più interfacce che ostacolano il corretto scorrimento del nervo

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Concordo con il collega.
Il piede è sempre lo specchio di ciò che succede sopra di lui. Una tendini te dunque non è una diagnosi ma solo la manifestazione di una disfunzione che sta avvenendo da qualche parte è cioè un sintomo . Bisogna fare diagnosi di lesione primaria che si scarica sul piede. Per quanto riguarda i plantari fatti due anni fa direi che ormai sono probabilmente obsoleti, l'appoggio podalico varia con molta facilità seguendo le cause che ne determinano la modificazione funzionale. Consiglio visita medico osteopatia.
concordo in pieno con i colleghi. con la terapia manuale si hanno buoni risultati, anche se il suo caso è abbastanza serio, vale la pena tentare. buona giornata
Buon giorno, pienamente d'accordo col collega, per quanto riguarda il concetto di tendinite, ovvero il sintomo di qualcosa che sta stressando le strutture. Spiegare la connessione piede-spalla è, per certi aspetti complesso quindi inopportuno in questa sede ( fasciale, anatomico, neurologico, neuromiofasciale ecc ci penserà il medico a cui si rivolgerà) e, soprattutto è sempre un elemento che va contingentato al caso specifico. Tenga in considerazione le lesioni ossee, spesso trascurate in questi casi o sottovalutate, ma non sempre con un "perché". Si rivolga al Suo medico e si faccia consigliare un osteopata o un ortopedico. Buon giorno
Buongiorno, il dolore riferito come tendinite evidenzia sicuramente uno squilibrio che non deve per forza essere presente a livello del piede, difficile da stabilire senza la sua presenza fisica.Le consiglio di prendere un appuntamento con un osteopata per fare una attenta valutazione e capire come risolvere il tutto. Cordiali saluti. A sua disposizione per eventuali approfondimenti.
Buongiorno, basandosi sulla tipologia di dolore da lei presentata si potrebbe trattare, come anche detto dai colleghi, di una problematica di carattere nervoso periferico. La terapia manuale potrebbe migliorare notevolmente la sua condizione andando a lavorare sui possibili siti di intrappolamento del nervo e migliorando la cinetica dell'arto inferiore in toto. Cordiali saluti.
Buongiorno, da quel che si nota nella sua domanda è che le terapie adottate finora avevano come obiettivo la riduzione del dolore e dell'infiammazione sul piede, quindi locale, attraverso antinfiammatori e Tecar. Visto i risultati, concordo con i colleghi che sarebbe opportuno valutare la scelta di effettuare una visita osteopatica per individuare "cosa" abbia portato a questa tendinite. Una disfunzione della colonna vertebrale, anche se non dà dolore, può causare dolore a distanza e, se non trattata, può mantenere un sovraccarico funzionale di una determinata zona del corpo anche per lunghi periodi, fino a cronicizzare. Per ulteriori chiarimenti sono a disposizione.
Cordiali saluti.
Buongiorno, concordo con le risposte dei colleghi, bisognerebbe intervenire innanzitutto mobilizzando tutte le strutture che fanno parte del piede e poi valutare se ci sono delle forti retrazioni a livello della catena posteriore o zone disfunzionali a distanza che creano un appoggio squilibrato del piede.
Cordiali saluti
Riccardo
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Salve secondo la mia esperienza le problematiche al piede son sempre rinconducibili ad uno stravolgimento posturale che portando un'alterazione di carico tende a infiammare determinati tendini e muscoli e /o ossa.
Le articolazioni tendono a bloccarsi e da lì il circolo vizioso.
Le suggerisco una visita osteopatica che abbinata alle terapie strumentali risolvono a volte nel breve e più spesso nel medio/lungo termine.
Cordialmente.
Buongiorno, la tendinite è un'infiammazione causata da microtraumi ripetuti, sovrautilizzo o sovraccarico del tendine muscolare. Spesso l'infiammazione è mantenuta e peggiorata da una postura scorretta che, se non viene modificata, non permette una completa guarigione; questo è uno dei motivi per cui una tendinite può durare a lungo e cronicizzarsi. Il consiglio è di valutare un trattamento osteopatico, potrebbe aiutarla nella gestione della postura. Buona giornata.
Buongiorno,
La tendinite evidenzia una sensazione di squilibrio del corpo, di conseguenza bisogna capirne l'origine.
Le consiglio una visita osteopatica per valutare la postura e trovare la causa del problema.
Buongiorno!
Concordo con i colleghi sulla possibile origine del problema e le consiglio di affidarsi ad un osteopata che possa seguirla con un piano di trattmento mirato.
Cordiali Saluti
Buongiorno,
Concordo con i colleghi sull'utilità di sottoporsi ad una prima visita osteopatica: l'obiettivo è quello di individuare se vi sia un sovraccarico a livello del piede generato anche da disfunzioni a carico di altre strutture (soprattutto arti inferiori e bacino).
Per quanto riguarda il plantare, sicuramente dopo 2 anni è necessario sottoporsi ad una nuova visita di controllo (solitamente da un podologo) per valutarne lo stato e se sia necessario rifarli e/o modificarli.
Cordialmente
Buongiorno, a mio parere dovrebbe affidarsi ad un Osteopata. Importante è capire il motivo per cui il suo piede da 8 mesi non riesce a trovare un compenso per non provare dolore. Visti i suoi sintomi, anche il sistema nervoso periferico potrebbe essere interessato. Ma perché? Attraverso un'anamnesi approfondita e una valutazione attenta un Osteopata potrebbe aiutarla a ricercare la causa della sua condizione ed iniziare un percorso terapeutico atto a migliorare la capacità adattativa del suo corpo per far sì che il dolore scompaia.
Se ha qualche domanda, resto a disposizione, cordialmente DA
Buongiorno. Per comprendere le cause del suo dolore è necessaria un'anamnesi più approfondita e un'attenta osservazione della postura in statica e in dinamica e di come viene scaricato il peso a livello dei piedi; una valutazione dell’appoggio plantare, della biomeccanica dei piedi, degli arti inferiori, del bacino e della colonna. Le consiglio quindi di prenotare una visita osteopatica.
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Mi scuso per la confusione precedente; capisco che il tuo problema riguarda il piede, non la spalla. Vediamo di affrontare il tuo problema al piede in maniera più dettagliata.

Sintomi e Diagnosi
Hai descritto un dolore persistente al piede che parte dalla parte laterale del piede dell'alluce fino al calcagno, accompagnato da bruciore e dolore pungente. Hai già effettuato vari esami diagnostici:

Radiografie: Non evidenziano lesioni ossee.
Risonanza Magnetica: Mostra modico versamento articolare, edema dell'osso spongioso del primo cuneiforme, crollo trabecolare dell'osso subcondrale, lieve tenosinovite del tendine flessore lungo dell'alluce e una millimetrica areola di alterazione strutturale ossea nel calcagno.
Possibili Cause
Tendinite e Tenosinovite: L'infiammazione dei tendini, come la tenosinovite del flessore lungo dell'alluce, può causare dolore persistente, specialmente se non completamente risolta.
Microfrattura o Stress Osseo: L'edema dell'osso spongioso e il crollo trabecolare dell'osso subcondrale suggeriscono una possibile microfrattura o lesione da stress che potrebbe richiedere più tempo per guarire completamente.
Problemi Biomeccanici: Anche con i plantari, è possibile che ci siano problemi biomeccanici non completamente risolti che continuano a mettere stress sul piede.
Neuropatia: Il bruciore e il dolore pungente potrebbero indicare un coinvolgimento nervoso, come una neuropatia periferica.
Trattamenti e Prossimi Passi
Dato che hai già seguito il trattamento prescritto dall'ortopedico senza un miglioramento significativo, ti consiglio di considerare i seguenti passi:

Consultare uno Specialista del Piede: Potrebbe essere utile vedere un podologo o un ortopedico specializzato in patologie del piede e della caviglia per una valutazione più dettagliata.
Esami Avanzati: Un'ulteriore risonanza magnetica o una TAC potrebbe essere utile per valutare l'evoluzione della lesione ossea e delle strutture circostanti.
Fisioterapia Specializzata: Un fisioterapista specializzato in problemi del piede potrebbe offrirti un programma di riabilitazione più mirato, con esercizi specifici per rafforzare e stabilizzare il piede.
Riposo e Immobilizzazione: Potrebbe essere necessario un periodo prolungato di riposo o addirittura l'uso di un tutore o un gesso per permettere una guarigione completa.
Trattamenti Alternativi: Considera trattamenti come la terapia con onde d'urto (terapia extracorporea a onde d'urto), che ha mostrato efficacia nel trattamento delle lesioni ossee e delle tendinopatie.
Neurologia: Se il bruciore e il dolore pungente persistono, una valutazione neurologica potrebbe essere utile per escludere o trattare eventuali neuropatie.
Conclusione
Il tuo dolore persistente al piede potrebbe essere dovuto a una combinazione di fattori, tra cui lesioni ossee da stress, tendinite e possibili problemi nervosi. Una valutazione più approfondita da parte di specialisti, un riposo adeguato e trattamenti mirati sono essenziali per la risoluzione del problema. Assicurati di discutere tutte le opzioni con i tuoi medici per creare un piano di trattamento personalizzato.
Salve, ritengo che alla base del problema ci sia sicuramente una postura che sovraccarica in modo non uguale sui due talloni. Ritengo che sia utile che si rivolga ad un osteopata. Da lì poi si inizia con un percorso terapeutico anche posturale molto utile per il problema.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.

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