Salve di recente ho subito un grave lutto familiare. A seguito di questo evento ho notato che sto ma
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Salve di recente ho subito un grave lutto familiare. A seguito di questo evento ho notato che sto maturando una sorta di dipendenza verso l'intimità con il mio partner... Le due cose possono essere in qualche modo collegate? Dovrei fare qualcosa?
Non so dirle con esattezza se questo comportamento dipenda dal recente lutto...in generale elaborare un lutto importante è un percorso necessario quanto personale. Può darsi che lei cerchi una vicinanza col suo compagno che le dia sollievo dal suo dolore, nel suo script vi sono pochissimi elementi per darle un parere. Inoltre, perché la chiama "dipendenza"? quali elementi la portano a definirla così e perché ne è preoccupata? La invito a riscriverci per definire meglio i suoi dubbi e dare più elementi che possano aiutarla. Un caro saluto. Dr.ssa Daniela Benvenuti
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Cosa intende per dipendenza? Se in questo momento, dove il dolore per la perdita è ancora molto forte, la vicinanza del suo compagno la fa stare bene e ciò non ha ripercussioni negative su di lei, sul partner e, in generale, sul suo modo di funzionare, non mi preoccuperei in tal senso
Salve, concordo con le colleghe, le faccio le mie più sentite condoglianze consigliandole di darsi il tempo che le serve per tornare in equilibrio e ricordandole che nel caso ne avesse bisogno potrebbe iniziare un percorso terapeutico per imparare a gestire il dolore causato dal suo lutto!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Salve, elaborare un lutto, necessita di tempo in cui le emozioni che si sperimentano sono molteplici e a volte non così nette e chiare. Da quello che dice oltre al lutto sta vedendo qualcosa di diverso nella relazione con il suo partner che definisce dipendenza verso l'intimità col partner senza meglio specificare, potrebbe essere un bisogno di vicinanza maggiore necessario per sostenersi in questo momento o altro, ma non ci sono abbastanza informazioni per orientarla meglio. Quello che le posso dire è che se lei vede un collegamento potrebbe esserle utile vedere con uno psicologo se effettivamente c'è un legame, e se e in che misura può essere un problema o una risposta funzionale all'elaborazione del lutto. Le auguro di superare questo momento doloroso presto e al meglio per sé. Dott.ssa Giulia Petracca
Buongiorno. Dalle informazioni che dà, ovvero il ricercare maggiore vicinanza in seguito ad una lontananza, nn è possibile rispondere al "mi devo preoccupare?". Da.un lato è solo un bene avere una spalla su cui piangere, dall'altro la perdita di una persona richiede tante energie che a volte prendiamo momentaneamente in prestito da chi ci sta affianco, ma poi andranno trovate in noi stessi. Accettare la scomparsa di una persona ci confronta con la fragilità, oltre che col dolore, e apre numerosi interrogativi x bisogni nascosti fino ad allora
Salve, durante l'elaborazione di un lutto mi sembra fisiologica una fase in cui si sente maggiormente il bisogno di appoggiarsi a chi ci vuole bene. Quindi forse bisognerebbe capire meglio perché lei sembra vivere questo bisogno come una dipendenza. Sarebbe forse il caso di capire meglio come sta andando invece l'elaborazione del lutto vero e proprio e nel caso provare a chiarire meglio le proprie emozioni con un terapeuta anche solo una breve consulenza a volte può essere sufficiente. Condoglianze per la sua perdita.
Il lavoro psicologico del lutto , quando non è evitato, prevede il contatto con la mancanza, il vuoto, la tristezza, il dolore.
Cercare la vicinanza , la protezione, il contatto affettivo con chi è rimasto e ci consente di esprimere le nostre fragilità è un modo assolutamente sano di curare le ferite. Allo stesso tempo può farci avvertire il timore di perdere altre persone care. Ecco (forse) la sua paura di diventare troppo dipendente, magari ansiosa nei confronti di chi si ama.
Questo succede a che si mette in gioco sentimentalmente a chi sperimenta la precarietà dei legami umani.
L'alternativa è l'evitamento affettivo, l'alessitimia, a sterilità del cuore. Ma non mi pare siano soluzioni raccomandabili.
Se invece ritiene che il suo rapporto con il suo compagno abbia preso una piega insana si confronti con un terapeuta in modo più approfondito.
La mia vicinanza nel dolore della perdita. Bruno Ramondetti
Cercare la vicinanza , la protezione, il contatto affettivo con chi è rimasto e ci consente di esprimere le nostre fragilità è un modo assolutamente sano di curare le ferite. Allo stesso tempo può farci avvertire il timore di perdere altre persone care. Ecco (forse) la sua paura di diventare troppo dipendente, magari ansiosa nei confronti di chi si ama.
Questo succede a che si mette in gioco sentimentalmente a chi sperimenta la precarietà dei legami umani.
L'alternativa è l'evitamento affettivo, l'alessitimia, a sterilità del cuore. Ma non mi pare siano soluzioni raccomandabili.
Se invece ritiene che il suo rapporto con il suo compagno abbia preso una piega insana si confronti con un terapeuta in modo più approfondito.
La mia vicinanza nel dolore della perdita. Bruno Ramondetti
Salve. Condoglianze per il Suo lutto.
E' molto difficile stabilire una correlazione tra quanto riporta; mancano una serie di dati fondamentali, primo fra tutti CHI è Lei. Quali sono i Suoi modi di emozionarsi e di incontrare il mondo e L'Altro? Quale è la Sua storia di vita, e quale la storia del rapporto con il Suo partner? Cosa significa per Lei il lutto da poco accaduto? Ecc. Allo stesso modo, "dipendenza" è una parola che implica molte sfumature diverse, che non vengono esplicitate nel messaggio. Per rispondere alla Sua domanda pertanto servono informazioni che possono essere raccolte durante un colloquio clinico. Contatti un terapeuta per un colloquio conoscitivo: potrà esporre i propri dubbi e ricevere un consiglio personalizzato. Onestamente, ritengo che qualsiasi tentativo di porre ipotesi a sostegno del Suo dubbio da parte di un professionista da poche righe online Sia parziale, e non tenga conto del fatto che Lei è una persona unica, diversa da chiunque altro potrebbe scrivere la Sua identica domanda, avendo una storia di vita totalmente diversa. E' solo tracciando un parallelo tra la Sua esperienza e ciò che Le accade che può essere attribuito un senso che regga la prova della identitarietà e autenticità. In generale, rispetto all'ultima domanda: se provoca sofferenza o disagio, al di là dei motivi, dovrebbe fare qualcosa. Nessuno si merita di soffrire. Se non Le crea alcun problema, e il Suo partner a Sua volta non pone obiezioni, non è necessario che in questo momento debba intraprendere azioni. Lo farà, eventualmente, in futuro, laddove si dovesse porre come problema. In bocca al lupo! DMP
E' molto difficile stabilire una correlazione tra quanto riporta; mancano una serie di dati fondamentali, primo fra tutti CHI è Lei. Quali sono i Suoi modi di emozionarsi e di incontrare il mondo e L'Altro? Quale è la Sua storia di vita, e quale la storia del rapporto con il Suo partner? Cosa significa per Lei il lutto da poco accaduto? Ecc. Allo stesso modo, "dipendenza" è una parola che implica molte sfumature diverse, che non vengono esplicitate nel messaggio. Per rispondere alla Sua domanda pertanto servono informazioni che possono essere raccolte durante un colloquio clinico. Contatti un terapeuta per un colloquio conoscitivo: potrà esporre i propri dubbi e ricevere un consiglio personalizzato. Onestamente, ritengo che qualsiasi tentativo di porre ipotesi a sostegno del Suo dubbio da parte di un professionista da poche righe online Sia parziale, e non tenga conto del fatto che Lei è una persona unica, diversa da chiunque altro potrebbe scrivere la Sua identica domanda, avendo una storia di vita totalmente diversa. E' solo tracciando un parallelo tra la Sua esperienza e ciò che Le accade che può essere attribuito un senso che regga la prova della identitarietà e autenticità. In generale, rispetto all'ultima domanda: se provoca sofferenza o disagio, al di là dei motivi, dovrebbe fare qualcosa. Nessuno si merita di soffrire. Se non Le crea alcun problema, e il Suo partner a Sua volta non pone obiezioni, non è necessario che in questo momento debba intraprendere azioni. Lo farà, eventualmente, in futuro, laddove si dovesse porre come problema. In bocca al lupo! DMP
Buongiorno, è possibile che le due cose siano collegate e mi sembra importante che lei sta cercando di affrontare una situazione traumatica anche colmando il vuoto della perdita subita attraverso una maggiore intimità col suo partner. Non c'è niente di male. Volendo comprendere meglio se stessa potrebbe parlare con uno psicoterapeuta. Cordialmente Enza Marangella
Salve. Stando a quel che dice lei ha gia individuato una correlazione tra la perdita del suo familiare e l'accresciuto bisogno di intimità. Il fatto che parli di dipendenza suggerisce che ciò stia creando del disagio a lei o al suo partner. A mio parere in questo particolare e doloroso momento della sua vita potrebbe trovare un significativo giovamento nel ritagliarsi uno spazio di approfondimento e analisi dei suoi vissuti interiori, l'aiuterebbe nell'elaborazione del lutto e nel trovare equilibri che non le creino disagio. Mi unisco ai colleghi nel porle le più sentite condoglianze. Cordialmente, Dott. Gualazzi.
Buongiorno, è possibile che le cose siano collegate, ma ci sono pochi elementi per poter dare un parere in più sul questione. L'elaborazione del lutto è un fatto tutto personale, in cui le fasi e i sentimenti che si vivono sono mutevoli e si riferiscono a un grosso ventaglio emozionale. Quello che lei descrive mi fa pensare che trovi consolazione al suo dolore stando più vicina al suo partner o anche che è più vicina al suo partner per qualche paura di perderlo attivatasi dal recente lutto. Non è chiaro l'elemento di 'dipendenza' che utilizza parlando dell'intimità, si riferisce alla frequenza o alla ricerca?
In ogni caso, se il lutto la turba così come mi sembra che sta descrivendo, potrebbe essere un buon momento per iniziare un lavoro psicologico teso alla sua risoluzione. Saluti
In ogni caso, se il lutto la turba così come mi sembra che sta descrivendo, potrebbe essere un buon momento per iniziare un lavoro psicologico teso alla sua risoluzione. Saluti
Buonasera,
nelle prime settimane del lutto si possono manifestare comportamenti atipici, nuovi, "diversi" da come lei si comporta di solito. Questo è assolutamente normale, ma se questa tendenza persistesse, le raccomando di rivolgersi ad uno psicologo per correggere la direzione ed evitare complicazioni.
dott Tealdi
nelle prime settimane del lutto si possono manifestare comportamenti atipici, nuovi, "diversi" da come lei si comporta di solito. Questo è assolutamente normale, ma se questa tendenza persistesse, le raccomando di rivolgersi ad uno psicologo per correggere la direzione ed evitare complicazioni.
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Buongiorno, il fatto che lei sia così precisa nel raccontarsi forse ci indica che vorrebbe partire da lì per un suo percorso psicoterapeutico. Lo sente come un problema? Mi verrebbe da chiederle. Cordiali saluti. Flavia Salierno
Gentile Utente,
I lutti ci introducono in periodi di grande fragilità, durante i quali abbiamo bisogno di tempo per "leccarci le ferite", e questo avviene anche grazie alla vicinanza/supporto delle persone care, come un partner. Ora, nell'osservarsi cercare e beneficiare di questa vicinanza, scorge dipendenza; cos'è esattamente che la porta a dare questo significato?
Un caro saluto
I lutti ci introducono in periodi di grande fragilità, durante i quali abbiamo bisogno di tempo per "leccarci le ferite", e questo avviene anche grazie alla vicinanza/supporto delle persone care, come un partner. Ora, nell'osservarsi cercare e beneficiare di questa vicinanza, scorge dipendenza; cos'è esattamente che la porta a dare questo significato?
Un caro saluto
Gentile utente, in una fase così delicata come l'elaborazione di un lutto, che necessita fisiologicamente del suo tempo, é normale ricercare la vicinanza delle persone a noi più care. Quando parla di "una sorta dipendenza" mi viene da chiederle se questo sta creando disagio a lei o al suo partner, perché se così non fosse non mi preoccuperei in tal senso. Qualora però sentisse, oltre a questo, la necessità di un supporto o di approfondire certi vissuti relativi al lutto le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo.
Un caro saluto.
V. M.
Un caro saluto.
V. M.
Salve. Le informazioni sono poche per poter dare una valutazione più ampia.
Nello specifico elaborare il dolore della perdita ci mette in contatto con la nostra fragilità emotiva. Se lei sta trovando un buon sostegno affettivo nel partner direi che sia fisiologico e naturale. Non parlerei di dipendenza.
Le faccio peraltro le mie più sentite condoglianze. Dottor Emanuele Grilli.
Nello specifico elaborare il dolore della perdita ci mette in contatto con la nostra fragilità emotiva. Se lei sta trovando un buon sostegno affettivo nel partner direi che sia fisiologico e naturale. Non parlerei di dipendenza.
Le faccio peraltro le mie più sentite condoglianze. Dottor Emanuele Grilli.
Gestire una esperienza di perdita, ci mette sempre in uno stato di fragilità in cui è normale ricercare l'appoggio delle persone a noi vicine.
Il rischio è quello di stressate la relazione con richieste di sostegno che, per quanto fisiologiche, possono non essere sufficienti o addirittura creare effetti collaterali.
Chi le vuole bene, proprio perché le vuole bene, può non essere in grado di aiutarla.
Non esiti a chiedere un sostegno ad un terapeuta che la guiderà nel delicato processo di elaborazione di un lutto, se lo ritiene necessario.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Il rischio è quello di stressate la relazione con richieste di sostegno che, per quanto fisiologiche, possono non essere sufficienti o addirittura creare effetti collaterali.
Chi le vuole bene, proprio perché le vuole bene, può non essere in grado di aiutarla.
Non esiti a chiedere un sostegno ad un terapeuta che la guiderà nel delicato processo di elaborazione di un lutto, se lo ritiene necessario.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Buonasera, intanto le faccio le mie condoglianze. Perdere una persona cara è doloroso e c'è bisogno di tempo per elaborare il lutto. Non sapendo com'era il rapporto con il suo compagno prima di questo evento e non avendo abbastanza informazioni sulla sua persona non posso risponderle con esattezza alla sua domanda. Tuttavia, se si è posta questo quesito le chiedo di riflettere sugli effetti che l'intimità con il partner hanno su di lei e sulla coppia. Ci sono conseguenze spiacevoli? Ritiene di cercarlo quando sta particolarmente male per "ovattare" il dolore?.. La invito a valutare la possibilità di richiedere un sostegno psicologico in questo periodo per lei difficile, anche solo per avere risposte alle domande che ha fatto. Resto a disposizione, anche per eventuali consulenze online, cordiali saluti.
Si, è possibile. Certo attraverso una consulenza de visu, risulta tutto molto più chiaro. In momenti difficili come il suo la richiesta di un sostegno e di un avvicinamento esterno è importante e anch'io vorrei chiarisse cosa intende per dipendenza e se questo la fa soffrire, coem, da quando. Restoa disposizione lb
Salve, è difficile capirlo in questo modo.
Comunque, le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per chiarirsi alcune idee e per trovare le risposte che cerca.
Buona serata.
Dott. Fiori
Comunque, le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per chiarirsi alcune idee e per trovare le risposte che cerca.
Buona serata.
Dott. Fiori
Salve, è possibile una relazione. Necessariamente deve rivolgersi a un professionista per averne la conferma, ed elaborare il lutto.
Un saluto,
MMM
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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