Salve, da un anno e mezzo ho problemi a livello intestinale, dopo varie visite e esami ( gastroscopi
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Salve, da un anno e mezzo ho problemi a livello intestinale, dopo varie visite e esami ( gastroscopia, colonscopia, ecografia, test per intolleranza al lattosio e al glutine ) tutti negativi, il gastroenterologo mi ha prescritto varie tipologie di probiotici e prebiotici, oltre al valpinax ma a niente sono serviti, anzi, ho peggiorato solo i problemi ( principalmente gonfiore e qualche volta dissenteria ) , sono stato anche dal nutrizionista e ho provato a fare la dieta low fodmap ma anche in questo caso nessun miglioramento ( ho provato anche a prendere gli enzimi digestivi e il simeticone ma niente ), avete qualche consiglio da darmi per provare a migliorare la situazione? Grazie

Gentile paziente, potrebbe trattarsi di disbiosi intestinale di tipo fermentativa, può verificarlo eseguendo il test della disbiosi sulle feci.
Spero di esserle stata d'aiuto, cordialmente dott.ssa Troncone
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Salve, ha mai provato a fare il breath test al lattulosio? Il test va a evidenziare la sovracrescita batterica del piccolo intestino, che è spesso causa dei sintomi da lei descritti. A seguito del test, sulla base dei risultati, si potrà agire sulla causa dei sintomi andando riequilibrare la disbiosi riscontrata con il test. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista o di contattarmi per una consulenza online.

Buonasera, sicuramente aver escluso diverse condizioni dal punto di vista clinico è stato un buon approccio, tuttavia l'apparato gastrointestinale, e nello specifico l'organo intestino (definito anche come "secondo cervello"), sono spesso colpiti da sintomi psicosomatici. Inoltre anche fattori più comuni come sedentarietà, bassa/mancata attività fisica, abbigliamento (troppo stretto), sonno alterato, ansia, stress, ecc. possono essere correlabili a sintomi intestinali. Posso suggerirle di indagare circa altri aspetti (la comparsa dei sintomi è risultata vicina ad eventi specifici nella sua vita? ha modificato stile di vita o abitudini particolari?) e nel caso valutare la consulenza di altre figure specifiche (es. psicologo/psicoterapeuta).

Se non hai trovato beneficio dalla dieta low FODMAP e dai probiotici, potrebbe essere utile:
Proseguire con l’aiuto di un nutrizionista specializzato in disbiosi.
Verificare altre cause come intolleranze specifiche o ipersensibilità (es. glutine non celiaca).
Valutare lo stato di salute della flora intestinale con esami come il microbiota test.
Usare integratori come enzimi digestivi su consiglio medico, adattati alla tua condizione specifica.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Proseguire con l’aiuto di un nutrizionista specializzato in disbiosi.
Verificare altre cause come intolleranze specifiche o ipersensibilità (es. glutine non celiaca).
Valutare lo stato di salute della flora intestinale con esami come il microbiota test.
Usare integratori come enzimi digestivi su consiglio medico, adattati alla tua condizione specifica.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

Gentile paziente, in questi casi io faccio eseguire ai miei pazienti lo studio del microbiota per capire come è formulata la popolazione batterica intestinale e quali ceppi prevalgono rispetto agli altri. In questo modo è possibile consigliare una integrazione mirata e non assumere probiotici, quindi popolazioni batteriche, " a caso". Se vuole maggiore informazioni sono disponibile per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Miriam Leo

Buonasera,
In questo caso le consiglierei di fare anche il test per la SIBO al lattulosio. In caso di sovracrescita batterica intestinale potrebbe essere non indicata la prescrizione di probiotici. Risulterebbe però fondamentale fare prima un'anamnesi completa prima di poterle indicare in maniera più adeguata a cosa potrebbero essere ascritti i suoi problemi. Sarebbe importante sapere cosa mangia durante il giorno, i probiotici che gli sono stati prescritti, integratori e medicinali che prende.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento,
Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
In questo caso le consiglierei di fare anche il test per la SIBO al lattulosio. In caso di sovracrescita batterica intestinale potrebbe essere non indicata la prescrizione di probiotici. Risulterebbe però fondamentale fare prima un'anamnesi completa prima di poterle indicare in maniera più adeguata a cosa potrebbero essere ascritti i suoi problemi. Sarebbe importante sapere cosa mangia durante il giorno, i probiotici che gli sono stati prescritti, integratori e medicinali che prende.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento,
Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva

Salve, ha effettivamente eseguito numerose indagini ma potrebbe esserle altrettanto utile valutare lo stato di salute del suo intestino attraverso un test genetico del microbiota. Questa indagine va a valutare l’eterogeneità delle specie batteriche presenti e può aiutare il gastroenterologo a consigliarle l'integrazione più adatta.

Salve, le consiglio un'indagine su una possibile Disbiosi Intestinale ovvero quella condizione di squilibrio dei batteri presenti a livello dell'intestino causata da una crescita eccessiva dei batteri cosiddetti “cattivi”. Le suggerisco quindi di effettuare l'Analisi del Microbiota Intestinale su campione di feci e la Valutazione della presenza dei metaboliti Indicano e Scatolo a livello urinario.

Buongiorno, a volte la migliore soluzione non è sempre la low foodmap. Soprattutto è fondamentale creare una terapia probiotica ad hoc in questi casi oltre ad un'alimentazione personalizzata. Ha provato a fare un'analisi più approfondita del microbiota intestinale ?

Salve, al netto che tutte le terapie fatte, alimentari e farmacologiche, siano state somministrate e svolte in maniera corretta bisognerebbe valutare l'iperattivazione del sistema nervoso autonomo con una stimolazione eccessiva del sistema nervoso simpatico. Le consiglio di valutare i valori di CRH e valutare lo stato di stress giornaliero medio, in seguito a quello ci sono varie tecniche sia manuali( osteopata ) che alimentare per l'attivazione del nervo vago al fine di ridurre questa iperattivazione e regolarizzare la cascata di neurotrasmettitori/ormonali ecc. che portano alle sintomatologie che tende a riscontrare.
Ovviamente questo ultimo step è da considerarsi valido solo nel caso in cui le visite gastrointestinali non abbiano evidenziato nulla, come per le terapie dietetiche low foodmap ed integrazioni varie annesse.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, può contattarmi in privato.
Saluti Dott. Andrea Panni
Ovviamente questo ultimo step è da considerarsi valido solo nel caso in cui le visite gastrointestinali non abbiano evidenziato nulla, come per le terapie dietetiche low foodmap ed integrazioni varie annesse.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, può contattarmi in privato.
Saluti Dott. Andrea Panni

Buongiorno da nutrizionista biologa specializzata in longevità le consiglio di valutare un test genetico e analisi specifiche per capire non vi sia intossicazioni da metalli pesanti o infiammazioni gastrointestinale da stress e lavorare a livello integrativo e alimentare con diete a eliminazione. Cordialmente

Gentilissimo,
È comprensibile che la situazione possa risultare frustrante, soprattutto dopo aver effettuato vari esami e tentato diverse terapie senza ottenere i risultati sperati. È fondamentale continuare a lavorare insieme ai professionisti per trovare una soluzione adeguata.
Una strategia che potrebbe rivelarsi utile è tenere un diario alimentare, in cui annotare ciò che consuma e i sintomi che sperimenta. Questo potrebbe aiutarla a identificare eventuali alimenti scatenanti che contribuiscono al gonfiore e alla dissenteria. Inoltre, oltre alla dieta low FODMAP, potrebbe considerare di eliminare temporaneamente alcuni alimenti noti per causare gonfiore, come legumi, cibi fritti e zuccheri raffinati.
Non dimentichi l'importanza di una buona idratazione: bere a sufficienza può migliorare la digestione e contribuire a ridurre i sintomi. L'attività fisica regolare può anche essere benefica, poiché favorisce la motilità intestinale e può alleviare il gonfiore.
Inoltre, la gestione dello stress gioca un ruolo cruciale nella salute intestinale. Tecniche come meditazione, yoga o esercizi di respirazione profonda potrebbero aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il benessere generale.
Se non l'ha già fatto, potrebbe essere utile consultare un nuovo nutrizionista specializzato in disturbi dell'intestino, poiché un secondo parere potrebbe offrire nuove prospettive e strategie. Potrebbe anche considerare di provare probiotici specifici, poiché non tutti i ceppi sono uguali e alcuni potrebbero essere più efficaci per i suoi sintomi.
Infine, non esiti a discutere con il suo medico la possibilità di ulteriori esami, come test per infezioni intestinali o malattie infiammatorie, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla sua situazione. È importante affrontare questi problemi in modo sistematico e con il supporto adeguato per trovare una soluzione efficace.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
È comprensibile che la situazione possa risultare frustrante, soprattutto dopo aver effettuato vari esami e tentato diverse terapie senza ottenere i risultati sperati. È fondamentale continuare a lavorare insieme ai professionisti per trovare una soluzione adeguata.
Una strategia che potrebbe rivelarsi utile è tenere un diario alimentare, in cui annotare ciò che consuma e i sintomi che sperimenta. Questo potrebbe aiutarla a identificare eventuali alimenti scatenanti che contribuiscono al gonfiore e alla dissenteria. Inoltre, oltre alla dieta low FODMAP, potrebbe considerare di eliminare temporaneamente alcuni alimenti noti per causare gonfiore, come legumi, cibi fritti e zuccheri raffinati.
Non dimentichi l'importanza di una buona idratazione: bere a sufficienza può migliorare la digestione e contribuire a ridurre i sintomi. L'attività fisica regolare può anche essere benefica, poiché favorisce la motilità intestinale e può alleviare il gonfiore.
Inoltre, la gestione dello stress gioca un ruolo cruciale nella salute intestinale. Tecniche come meditazione, yoga o esercizi di respirazione profonda potrebbero aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il benessere generale.
Se non l'ha già fatto, potrebbe essere utile consultare un nuovo nutrizionista specializzato in disturbi dell'intestino, poiché un secondo parere potrebbe offrire nuove prospettive e strategie. Potrebbe anche considerare di provare probiotici specifici, poiché non tutti i ceppi sono uguali e alcuni potrebbero essere più efficaci per i suoi sintomi.
Infine, non esiti a discutere con il suo medico la possibilità di ulteriori esami, come test per infezioni intestinali o malattie infiammatorie, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla sua situazione. È importante affrontare questi problemi in modo sistematico e con il supporto adeguato per trovare una soluzione efficace.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.

vada da padre Pio a chiedere un miracolo o si rivolga ad un professionista serio! si rivolga ad un nutrizionista specializzato in nutrizione clinica e risolve il problema!

Questa tipologia di disturbi ha due concause sempre presenti: una organica che dalle indagini fatte attualmente non è stata evidenziata ed una psicosomatica in quanto il nostro apparato gastrico è governato dal sistema nervoso. Per un miglior trattamento è consigliato la concomitanza di dieta sana con alimenti bio e la riduzione drastica di quelli processati, terapia integrativa ed esercizio fisico. Le valutazioni devono essere fatte in tempo leggermente più lunghi

Buongiorno, ha mai indagato il microbiota intestinale? Ad oggi, esistono dei test molto validi per studiare il benessere intestinale. Dott.ssa Ritacco Maria Rosaria
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