Salve, da tutta la vita che ho lavorato su di me, sia con percorsi psicoterapeutici che per viadel l

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Salve, da tutta la vita che ho lavorato su di me, sia con percorsi psicoterapeutici che per viadel lavoro o letture ecc, sono passata in mezzo al dolore dei miei limiti, fantasmi, col coraggio di arrivare a consapevolezze che fanno male ma che non volendo essere immodestia, mi rendono una bella persona, onesta, schietta. Se non mi racconto balle, voi capite che non posso accettare le altrui dei rapporti personali. Magari loro, a volte amicizie, ma nello specifico uomini, ci credono a ciò che non è vero ed io con la mia attitudine a vedere le cose, sviscerare ed elaborare, non è che non voglia assecondarli, ma non posso. Non ho fatto sconti a me, perché dovrei credere agli alibi altrui? Cosa succede peró? Che a quasi 50 sono sola. Vado bene per il sesso, perché una bella mente seduce sempre ma.... Poi appunto se non sei infigar, da, acqua cheta e cerchi confronto, gli uomini non mi sanno gestire. Io non sono un pezzo di carne, non voglio il marito dietro l angolo ma vorrei essere vissuta. So che in me di irrisolto vi è, il non essermi sentita unica e speciale e scelta per papà e in ogni uomo, spesso ho cercato ciò. Poi ho capito il trauma ma non cambia nulla. Non sono amata, non so far innamorare, e intorno sento vedo si rapporti finti, o finiti ma con donne che neppure meritavano una caramella, figuriamoci altro. Tranne un incastro a 33 anni con un narcisista, di cui non ero innamorata ma massacrata e dipendente dai suoi giochi abbandonici, mi sono fatta bloccare, prima e dopo tutti uomini che mi fan sentire al posto sempre sbagliato.
Possibile che io entri nella vita di qualcuno sempre al momento sbagliato? E quando ero giovane, avevano le fidanzate ufficiali ai paeselli, e con me volevano divertirsi, c erano scuole militari dalle mie zone. Io non ci stavo e mi mollavano. Poi dopo il narcisista, e tuttora persiste a 48 anni, sento cose assurde. Chi ha una (o più di una) ex moglie o ex convivente e ora vuole solo sesso. Stasera esco con uno, piacevole, belle chiacchiere ma ecco che storia.
44enne oggi, molti anni fa, si sposa dopo 8 anni di convivenza ma da figlio di divorziati voleva famiglia, fa una figlia ora 13enne in convivenza, poi si sposa dopo 2 anni di nozze si separa, perché erano troppo diversi. Ci ha messo 8anni di convi e 2 anni di nozze per capirlo? Vabbe, poi si mette con una divorziata, che aveva tradito marito, con il cognato cioè fratello marito, inizia convivenza con lei, le pareva quella giusta, ci fa un figlio perché lei ne voleva uno e lui un secondo. Poi però lei tradisce pure lui e dopo 2 e mezzo anni di convivenza, lui la molla. Ora la ex moglie non ha nessuno di fisso. La ex convivente dopo un divorzio, tradimento del 1 marito, tradimento a lui con cui ha fatto figlio, ora è sposata ed ha altra figlia. Cioè sta tipa 1 divorzio, una convivenza, un matrimonio, due figli con 2 uomini diversi. Lui dopo la madre di questo secondo figlio, ha avuto storie di poco conto e una di 3 anni importante (pure sta tipa separata con figli) finita a luglio. E mi dice che ora ha paura, che la figlia 13enne ha sofferto più della chiusura con questa ultima che con quella della madre, o con la madre del fratellastro. Ora lui non vuole più far conoscere nessuna ai figli. Cavolo, arrivo io e poi mi dice chiacchierando in modo schietto ma perché tu sei sola? Cosa cerchi? Sei intelligente, fuori dall ordinario, bella donna, come mai sei sola? Forse sei impegnativa, ma non nell accezione negativa, nel senso che spaventi un uomo perché gli metti davanti la realtà? . Gli chiedo allora, forse perché scegliete le donne sbagliate, gli date tutto e se arrivo io, mi date briciole? Lui zitto mi ha detto hai ragione. Ma io che ci faccio con la ragione ? Si ok, è onesto a differenza di altri e dice che ora lui mette primo posto figli, 2 lavoro per lui e figli e 3 una persona che cmq deve restare fuori dalla vita dei figli, perché la ragazzina ha sofferto troppo dopo questa ultima convivenza finita a luglio. Ma dico io, ma sta ragazzina ha visto un padre che ha mollato, la madre e vabbe era piccola, poi la madre del fratellastro, ora a 13 anni in un momento di vita in cui il padre seppur lui sia un po' geloso della figlia ( scherzando le dice che l unico fidanzato è papà ed io sempre per il mio percorso personale, gli ho detto in amicizia, che non è propriamente equilibrato e non voglio sostituirmi a voi psicologi, ma non ho torto e lui ha detto che ho ragione) ok avrà pure sofferto ma capite e l ho detto pure a lui, che non lo farà sposta ma usa come alibi, la sofferenza pseudo della ragazzina verso un distacco, quando è lui che forse non vuole più legami seri. E ho aggiunto che ci sta che uno qui ed ora abbia paura ma se mentre parka con una donna come me, le mette muri e paletti, ma io come individuo come posso sentirmi? In pratica come una che se mi accontento ok ma guai a pretendere. Mi ha riconosciuto la lettura e ha rettificato che ora è così, poi non sa.
Ed ecco che vi scrivo perché mi sento come una che elabora tutto di sé, non invado ma ogni volta il trauma "io non valgo mai per nessuno" si apre e mi uccide. Sara che sento tanto la solitudine, che ho sempre detto, bisogna star bene da soli per star meglio in due, ma ora dottori, non ho messo io Cristo in croce e mi sento troppa solitudine. Ho sofferto per vicende familiari, sono sola, ho perso mia famiglia, e non ho mai un abbraccio..... Sempre sola come un cane, e le altre ne fanno di tutti colori e trovano chi le ama, le sposa, ci fa i figli.. Comincio a credere di avere una maledizione, , un malocchio. Cerco di essere logica ma allora se aver costruito una me più autentica possibile, mi farà morire"zitella", tanto valeva essere stro...! Avrei oggi un figlio, e un uomo che nei momenti no mi sarebbe stato vicino. Sono tornats a casa, con lui che mi dice ti voglio rivedere, ma intanto avrei gradito una bnotte, sarà stupido ma alle ex sono certa l'abbia fatto in passato. Ovvio la bnotte è un simbolo, è ti ho pensata e in quanto persona post serata bella, mi preoccupo di te. Invece nulla. E cmq con le premesse, che ci riesco a fare? E sta madre del 2 figlio, divorzio - convivenza--figlio-tradimento - altro marito e altro figlio.... Ed io crepo sola. Ora chiudo col pianto agli occhi. Ho buttato faticato sofferto per? Restare sola come un Possibile che io entri nella vita di qualcuno sempre al momento sbagliato? E quando ero giovane, avevano le fidanzate ufficiali ai paeselli, e con me volevano divertirsi, c erano scuole militari dalle mie zone. Io non ci stavo e mi mollavano. Dopo ed ora a 48 anni, sento cose assurde. Chi ha una ex fidao ex moglie o ex convivente e ora vuole solo sesso. Stasera esco con uno, piacevole, belle chiacchiere ma se Tyre che storia.
44enne si sposa dopo 8 anni si convivenza ma figlio di divorziati voleva famiglia, fa figlia ora 13enne, dopo 2 anni si separa, perché erano troppo diversi. Ci ha messo 8anni di convi e 2 anni di nozze per capirlo? Poi si mette con una divorziata, che aveva tradito marito, con il cognato cioè fratello marito, inizia convivenza, ci fa un figlio perché lei ne voleva uno e lui un secondo. Poi però lei tradisce lui e dopo 2 anni di convivenza, lui la molla. Ora la ex moglie non ha nessuno di fisso. La ex convivente dopo un divorzio, tradimento del 1 marito, tradimento a lui con ha fatto figlio, ora è sposata ed ha altra figlia. Lui ha avuto storie di poco conto e una di 2 anni importante finita a luglio. E mi dice che ora ha paura, che la figlia 13enne ha sofferto più della chiusura con questa ultima che con la madre, o la madre del fratellastro. Ora lui non vuole più far conoscere nessuna ai figli. Cazzo, arrivo io e poi mi dice ma perché tu sei sola? Gli chiedo forse perché scegliete le donne sbagliate e se arrivo io, mi date briciole? Lui zitto mi ha detto hai ragione. Ma io che ci faccio? Si onesto, ok a differenza di altri..ora lui mette 1 posto figli, 2 lavoro per lui e figli e 3 una persona che cmq deve restare fuori dai figli. Io neppure un abbraccio..... Sempre sola come un cane, e le altre ne fanno di tutti colori e trovano chi le ama, le sposa, ci fa i figli.. Continuo a credere dia vere una maledizione, un vodoo, un malocchio. Non ci posso credere.. Non immaginare il mio dolore ora. Al max io solo sesso, ma non so cosa sia la vera tenerezza. Amore, protezione, presenza. GIADA
Gentilissima, nel suo messaggio emerge nitida la sofferenza esistenziale che la attanaglia. Come mai, nonostante i numerosi percorsi psicologici intrapresi, non ha trovato la sua strada e un nuovo benessere? Forse questi percorsi sono stati troppi o troppo precocemente abbandonati? Sarebbe importare domandarsi prima di tutto questo. Appare chiaro che occorra iniziare un percorso terapeutico, ma la prima questione da portare al terapeuta sarà io credo proprio quella che qui le ho posto. Altrimenti si richia di iniziare l’ennesimo percorso fallimentare. Un saluto, Marta Corradi.

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Buonasera signora,
Dopo aver letto queste sue righe mi verrebbero in mente molte domande da porle, prima fra tutte perché i suoi percorsi terapeutici non hanno dato buoni frutti? Anche gli psicologi che ha scelto non sono riusciti ad instaurare con lei una relazione duratura e positiva?
La modalità fugace con cui sembra affrontare il rapporto con gli altri (o meglio, pensa che siano gli altri ad applicarlo con lei) andrebbe ripercorso meglio perché spesso si tende a sottovalutare il nostro ruolo primario nelle relazioni e ad incastrarsi in una coazione a ripetere da cui risulta difficile sganciarsi da soli.
Qualora fosse interessata ad un approfondimento, sarei disponibile ad accoglierla.
Saluti
Gentile Utente,
Dalle sue parole emerge una notevole conoscenza di sé stessa, ed è una risorsa; sente come proprio il tema dell’essere scelta, di voler riempire gli occhi di un maschile che sembra concederle solo briciole, ma sembra che ciò abbia aggiunto “nozioni”, senza restituirle un senso di controllo e speranza per il futuro; futuro che, al netto di una volontà che fortunatamente non ha spento la ricerca di un partner, le continua ad apparire opaco e incerto. Probabilmente incontra uomini “irrisolti”, oppure il timore di scoprirne lacune e mancanze le impedisce di concedere tempo alla conoscenza. Possiede una mente molto vivace, provi a portare in una terapia gli stati di solitudine e il dolore dei tentativi non andati a buon fine; sono certo troverà strumenti diversi, migliori, che mostreranno la proprio utilità anche nella ricerca di un Altro che le riconosca quell’amabilità che sente di meritare.
Un caro augurio di buona fortuna
Dalla sua lettera emerge l'amarezza di trovare uomini immaturi e non adatti ad instaurare un rapporto duraturo, però non sottovaluti la possibilità di "Non scegliere", perché non ha il dovere di rifuggire da situazioni che non le appartengono e la rendono perplessa. Mi rendo conto che a una certa età ognuno abbia un vissuto, ma si renda impermeabile a certe situazioni che complicherebbero inutilmente la sua vita. Resto a disposizione. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera Giada, dalle sue parole emerge tanto dolore e rabbia. Non sempre, purtroppo, la sola consapevolezza ci porta a scegliere persone o relazioni che possano darci ciò di cui profondamente sentiamo di aver bisogno: ma forse il nodo da esplorare con maggiore attenzione è proprio qui. Ogni percorso terapeutico può aggiungere un tassello importante ma non solo nella direzione di una razionalità che spesso non dà risposte, semplicemente perchè può accadere che non siano le risposte quello che si deve cercare. E questo, nella sua storia, che certamente è assai più complessa di quanto si possa leggere in poche righe, sembra caratterizzare profondamente i suoi rapporti. Un sentito saluto, Dott.ssa Elisa Galantini
Salve, ho letto attentamente la sua lunghissima domanda, anche se non molto chiara si percepisce un grande dolore e una profonda delusione per come sono andati i suoi rapporti affettivi nei suoi anni passati. Lei parla di tutte queste donne che hanno avuti diversi rapporti affettivi e con diversi figli avuti con uomini diversi. Non credo che siano da portare come esempio, forse lei non è riuscita a trovare l'uomo giusto, però a 48 anni si è ancora in tempo di fare un nuovo incontro senza accontentarsi. Dovrebbe intraprendere un buon lavoro su di lei di psicoterapia che la possa aiutare ad elaborare come mai una donna intelligente come lei non è riuscita ad intraprendere un rapporto affettivo sicuro e positivo. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Salve Giada! Concordo con ciò che hanno detto i colleghi ma vorrei aggiungerle soltanto un piccolo appunto: spesso "sapere" razionalmente i motivi di alcuni nostri vissuti ( lei scrive che non vale mai per nessuno e dà qualche accenno al suo rapporto con suo padre) non risolve tutto. Bisogna elaborare i sentimenti connessi e ciò può essere fatto solo con un percorso di psicoterapia, con un occhio in più esterno e con una relazione paziente - terapeuta che mette in moto vecchie ferite rimarginandole e magari facendo virare il suo sguardo verso uomini più rari ma sicuramente più alla sua altezza. Un sincero in bocca al lupo
Dott. ssa Valeria Randisi
Buongiorno, la sua lunghissima lettera esperime il percorso di una persona che è perennemente alla ricerca esteriore di fonti della propria sofferenza. Così facendo la sua fatica è vana e improduttiva. Fino a quando non comincerà a partire da se stessa e a guardare dentro di sé quello che è inaccettabile e fonte di disagio, continuerà ad alimentare la rabbia, il dolore, la sfiducia e l'impotenza.
Cordialmente dott.ssa Enza Marangella
Buonasera Giada,
il Coraggio di scrivere la lettera che ha pubblicato mi fanno sentire la Sua voglia di Amore nonostante il dolore. Ha fatto molto nei percorsi precedenti, ora si possono aprire quelle porte che sono ancora chiuse e che possono invece permettere il cambiamento vero... quello tanto desiderato, ma anche tanto temuto. Riusciamo a ricevere Amore dagli altri fino a dove riusciamo ad amarci da dentro e allora il passo che, se lo desidera, può fare ora è quello di accedere a un livello di Amore più profondo per poter vivere un'esperienza d'Amore con un uomo pienamente soddisfacente per Lei.
Se desidera sono a disposizione, un caro saluto.
Francesca Castelli
Salve Giada, le sue parole sono piene di rabbia, tristezza e dolore, emozioni che la fanno soffrire al pensiero di passare il resto della vita da sola. E' come se disperatamente aspettasse di essere scelta da qualcuno e al tempo stesso temesse che questo possa accadere; così il "qualcuno" di turno è sempre già pronto ad abbandonarla affettivamente, a tenerla a distanza, Non so quanto siano durate le sue terapie e perché le abbia interrotte, ma potrebbe essere che nella relazione terapeutica lei abbia agito le stesse difficoltà ad avvicinarsi realmente all'altro, a fidarsi ed affidarsi. Potrebbe essere utile lavorare con un professionista sull'autostima e sui ricordi del passato che ancora oggi influiscono sulle sue scelte. Consideri che questo processo necessita di un certo tempo per essere portato a termine. La terapia per la desensibilizzazione e la rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR), ad esempio, è efficace per rilevare e trasformare i ricordi traumatici dell'infanzia. Favorisce la rielaborazione di ricordi traumatici, alleggerisce la mente e solleva da emozioni pesanti. Riconoscere e comunicare i bisogni emotivi, è fondamentale per stabilire relazioni sicure.
Cordialmente dott.ssa Tiziana Guidi
Buongiorno Giada, mi sembra di capire da quanto scrive che sia molto amareggiata dalla vita e arrabbiata con gli uomini. Non so se nei suoi percorsi terapeutici abbia affrontato questi sentimenti e i significati ad essi connessi. Spesso accade che i sentimenti irrisolti che ci animano ci spingano a ripetere, in un perenne circolo, scelte e situazioni dolorose. Penso sia opportuno riprendere a seguire un percorso di psicoterapia che l'aiuti a sciogliere i nodi ancora irrisolti dentro di sè. Cordialmente dott.ssa Elena Bruno
gentile signorina, ho letto attentamente sia la sua lettera sia le risposte degii altri specialisti,ciò che mi sembra di poter aggiungere è che per essere amati occorre amare se stessi.
Inoltre ho l'impressione che lei idealizzi il rapporto di coppia e nutra sentimenti non proprio positivi nei confronti delle altre donne.
Augurandole ogni bene, la saluto.
Susanna Bertini Torino
Gentile Giada,
Quanto lei scrive “ ogni volta il trauma io non valgo per nessuno” unito al “ ho sofferto per vicende familiari e ho perso la mia famiglia” credo siano strettamente correlate.
Probabilmente queste stesse difficoltà di scarso valore e di perdita sono state ripetute/ agite nelle relazioni terapeutiche precedentemente intraprese. Le suggerisco di cercare uno specialista della sua zona con il quale stabilire una relazione terapeuta più valida.
Un caro saluto,
dott.ssa Rita Reggimenti
Buongiorno. ho letto con attenzione la sua intensa storia e mi è venuto in mente il protagonista della "Nausea" di Sarte, che criticava il Mondo con acutezza, la le sue ottime ragioni lo hanno portato ad essere solo e disperato. C'è da fare pace col proprio passato, proprio mettere una pietra su tante cose che ancora la feriscono, e sopratutto, imparare ad amarsi di più. Continui la sua ricerca di un bravo psicoterapeuta, una persona saggia e piena d'esperienza, che l'aiuti a fare pace col Mondo. altrimenti sarà una guerra continua, con Giada come unica vittima. E' una donna molto intelligente, se vuole, ce la farà. Tanto Bene. Enrico Piccinini
Cara Giada, il suo sfogo qui è pieno di sentimenti che rivendicano giustizia , ma purtroppo questo strumento è troppo impersonale e fugace per offrire una vera comprensione e restituzione di quanto fin qui accaduto nella sua vita. U a relazione di coppia, come u s relazione terapeutica , richiedono vicinanza impegno e reciprocità. Nelle sue parole ci sono tante aspettative sull'altro, che potrebbe essere un salvatore ma ogni volta la lascia vittima e in solitudine. C'è molto di più che potrebbe offrire a se stessa senza attenderlo dall'altro, e trapela dalle molte profonde riflessioni che fa. Ripartendo da un genuino amore e protezione di sé, spesso si attirano gli altri più che con mille richieste i aspettative. Le auguro di poter trovare un Altro in senso lato che possa amarla quanto lei potrà imparare ad amare se stessa.
Gentile Giada, la sua non è una domanda ma un fiume in piena! Traspare tanta rabbia, rancore, risentimento. A mio parere può esserle utile un percorso terapeutico (magari con l'utilizzo di tecniche di attivazione corporea) che la aiuti a liberarsi di tutto questo, ad accettare tutto ciò che non ha funzionato, a dare un senso, una spiegazione, a eventi apparentemente insensati e inspiegabili, e provare a riprendere il cammino con nuovi obiettivi, nuova speranza, maggiore fiducia in se stessa, come donna che merita attenzione, stima, amore. Non so di dov'è ma volentieri le darei una mano.
Salve Giada, il sentimento d'impotenza e quasi di maledizione che ci condiziona mi è ben chiaro e familiare, non è la prima volta che lo incontro. Si nota inoltre un enorme bisogno di comunicare il suo vissuto interiore, il suo lungo racconto era come un travolgente fiume "in piena". Per cui in primis credo le necessiti qualcuno con cui confrontarsi ed a cui affidare il suo vissuto, questo la aiuterà innanzitutto a sentirsi finalmente ascoltata, accettata e capita. Inoltre occorre tenere presente, e lei credo lo sappia in virtù del suo lungo lavoro su di sè, che le situazioni e gli incontri esterni sono un eco della nostra interiorità, vengono come attratti dai nostri pensieri e vissuti più profondi, quasi a farci da specchio. Se coloro che incontra le rimandano una certa immagine di sè significa che alla base c'è una parte di lei, magari nascosta e profonda, che ha quella credenza e richiama a lei persone che gliela confermano. Non è un lavoro semplice ma è l'unico modo per cambiare le cose, ovvero partire dalle nostre credenze più profonde su noi stessi e modificare quelle che ci auto sabotano. A disposizione per ulteriori chiarimenti
Gentile Giada,
la consapevolezza raramente, in base alla mia esperienza, risolve il problema e produce cambiamenti significativi nella personalità e nel comportamento, spesso non è neppure necessaria perché si produca un cambiamento. Occorre altro, occorre che la tematica in questione, in genere assimilabile a un trauma, venga elaborata, modificata, superata con una visione delle cose diversa. Ciò è possibile con l'aiuto psicologico-cognitivo, ma anche relazionale di uno psicologo psicoterapeuta. Mi auguro pertanto che riesca a trovare questo aiuto
Buona sera Giada ha esposto in maniera accurata la sua situazione facendo trasparire non poca sofferenza. Non credo sia opportuno darle, in questa sede, qualche consiglio poiché lo ritengo troppo semplice. Sarebbe meglio poterla ascoltare di persona e provare con lei a entrare in contatto con il suo mondo e la sua sofferenza per cercare insieme adeguate strategie che la possano aiutare a stare meglio. Quello che le posso dire è di affrontare tale discorso e vissuti all'interno di un contesto terapeutico con un professionista che la faccia sentire a suo agio e che l'aiuti ad adeguatamente mettersi in gioco. Potrà così entrare in contatto con quelle aree oscure che ancora di sè non conosce e cercare adeguate strategie volte al raggiungimento del benessere. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Buonasera Giada, che lettera carica di emozioni! Parla molto della consapevolezza di sé e dei percorsi intrapresi per migliorarsi. Un passo forse ulteriore da fare, se non ancora esplorato, potrebbe essere sperimentare con un terapeuta una vicinanza relazionale affinché si crei una crepa nel suo sentirsi sola e forse sperimentando la qualità di una relazione sana e l'amore terapeutico, scoprire che c'è altro rispetto ai comportamenti cristallizzati e rigidi che le stanno provocando tanta sofferenza. Questo deve avvenire con la massima cura, delicatezza e nel rispetto di quello che è e della sua persona. Resto a disposizione, un caro saluto.
Cara Giada. Da come scrivi arriva la voglia di raccontarti, di riassumere la tua vita, con particolare riferimento alle relazioni, ed evidenziarne gli eventi negativi, le sofferenze, la fatica del lavoro personale e i tentativi di realizzare un progetto di coppia. Questo sembra il tuo obiettivo per eccellenza: è a questo forse che leghi la possibilità di essere felice?
Hai profuso tante energie nel comprendere e cogliere certi nessi; muovi all'analisi di relazioni che ti sembrano caotiche e imprevedibili, lotti tra la ragione e l'apertura alla superstizione. Forse quel malocchio di cui fai cenno è una configurazione e u precipitato di negatività. Credo che quello che ti attende sia un lavoro sul presente, sul qui e ora, si sensazioni e qualità che emergono in alcuni contesti e altre che restano inespresse. Ti auguro un incontro autentico con il tuo sè.
Buon ritorno a te.
Buonasera Giada, quello che le capita non è senza che lei lo scelga anche se non se ne accorge.Per poter amare un uomo accettandone i limiti bisogna rinunciare al padre che altrimenti rimane l'unico e desiderato per sempre e invano. Ci sono uomini anche consapevoli di essere limitati, di non essere il principe azzurro, e che cercano una donna da desiderare e da cui essere desiderati e amati perchè ne hanno bisogno, sanno cosa farsene. Molti altri sono fermi alla loro infanzia e pensano di essere l'oggetto d'elezione che sono stati per la loro mamma. Sta a lei non metterli al posto dell'oggetto perduto. Cordiali saluti PG
Salve Giada
Io arrivo sempre per ultima su questo portale... non riesco a star dietro alla velocità di risposta dei miei colleghi perché non sempre apro il portale stesso.
La parte positiva è poter leggere le risposte dei miei colleghi e dentro me sentir nascere il confronto con le mie idee e studi e quindi arricchirmi. Allo stesso modo mi arricchiscono le domande degli utenti e spesso l’impossibilità di inquadrare diagnosticamente una persona per non impoverire il suo raccontarsi e quindi la sua storia e il suo vissuto.
Ha visto quante cose posso succedere in un istante di ritardo ?
Mai rinunciare!
Affidarsi di nuovo ad uno psicoterapeuta non significa fare qualcosa di già fatto, me che meno di inutile.
Io ci sono se vuole
Saluti
Tiziana Vecchiarini

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