Salve, da quasi un anno assumo vari psico farmaci, tuttavia oltre a non guarire mi ritrovo con la vi
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Salve, da quasi un anno assumo vari psico farmaci, tuttavia oltre a non guarire mi ritrovo con la vista aggravata notevolmente, lo stomaco gonfio come mai ho avuto, stitichezza e dolori fisici sparsi.
Cosa potrebbe essere accaduto?
Cosa potrebbe essere accaduto?
Buonasera,
Per darle dei consigli corretti è utile, che da parte sua, sia più preciso nella descrizione dei farmaci che prende, in quanto non sapendo quali sono è difficile poterla aiutare.
Più informazioni mi vengono date, meglio è perchè così si potrebbero capire le cause dei vari problemi che ha elencato
Comunque sia, i farmaci che lei usa, devono essere sempre presi sotto controllo medico e se si riscontrano degli effetti collaterali, sarebbe più utile chiedere al suo medico referente che gliela prescritti.
Cordiali saluti
Per darle dei consigli corretti è utile, che da parte sua, sia più preciso nella descrizione dei farmaci che prende, in quanto non sapendo quali sono è difficile poterla aiutare.
Più informazioni mi vengono date, meglio è perchè così si potrebbero capire le cause dei vari problemi che ha elencato
Comunque sia, i farmaci che lei usa, devono essere sempre presi sotto controllo medico e se si riscontrano degli effetti collaterali, sarebbe più utile chiedere al suo medico referente che gliela prescritti.
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Salve, concordo con la mia collega che ha risposto alla sua domanda, se i medicinali che sta prendendo le danno delle controindicazioni deve contattare il medico che gliel'ha prescritte e rivedere la cura. inoltre è difficile darle un parere o anche un aiuto psicologico, perchè lei non ci scrive per quale motivo ha iniziato a prendere i psicofarmaci e qual'è il suo disturbo, non ci dice quanti anni ha, dovrebbe scriverci più notizie, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Se assumi psicofarmaci significa che sei in "costellazione schizofrenica" (è un processo organico diretto dal Cervello per diminuire la massa delle percezioni conflittuali che altrimenti ti porterebbero alla morte) così pure i tuoi disturbi visivi e digestivi sono prodotti dal tuo Cervello (Sistema nervoso vegetativo autonomo) in risposta alla sua percezione ambientale.
Gentile Signore,
cosa è successo? Semplice. Deve smettere o quanto meno ridurre sostanzialmente l'assunzione di psicofarmaci e iniziare una psicoterapia.
Naturalmente il suo medico/psichiatra dovrà valutare attentamente i tempi e le modalità per la riduzione del (sovrac)carico farmacologico, che deve sempre essere progressiva, lenta e personalizzata.
Cordiali saluti.
prof. Roberto Pasanisi
psicologo clinico psicoterapeuta
cosa è successo? Semplice. Deve smettere o quanto meno ridurre sostanzialmente l'assunzione di psicofarmaci e iniziare una psicoterapia.
Naturalmente il suo medico/psichiatra dovrà valutare attentamente i tempi e le modalità per la riduzione del (sovrac)carico farmacologico, che deve sempre essere progressiva, lenta e personalizzata.
Cordiali saluti.
prof. Roberto Pasanisi
psicologo clinico psicoterapeuta
Buonasera. Rispetto gli effetti collaterali degli psicofarmaci è meglio rivolgersi ad un medico, meglio se psichiatra. Magari proprio lo specialista che ha prescritto il farmaco in questione. Il parere medico é decisamente più attendibile e articolato riguardo le manifestazioni somatiche.
Cordialità
Massimiliano Trossello
Cordialità
Massimiliano Trossello
Buongiorno, oltre ai pareri di cui sopra, aggiungo che dove possibile è sempre meglio provvedere a un percorso che porti a una liberazione più o meno completa dagli psicofarmaci. Lavori con mente, corpo, emozioni assieme. Cordiali saluti.
Gentile paziente, certamente in prima battuta può sentire il suo neurologo o psichiatra e parlare con lui degli effetti degli psicofarmaci che assume, in modo da modificarne le componenti o la posologia e quindi aumentarne l'efficacia, riducendo al minimo gli effetti collaterali.
Sarebbe poi molto utile per lei, se non lo ha già fatto, affrontare i suoi sintomi anche con l'aiuto di uno psicoterapeuta. Questo professionista può guidarla a capire come mai ha attraversato un momento di disagio e ha sviluppato dei sintomi. Mentre il farmaco spesso lavora per eliminare i sintomi (che a volte si ripresentano dopo averne interrotta l'assunzione), una buona psicoterapia lavora sulle cause dei sintomi che, una volta rimosse, danno il via ad un miglioramento certamente più profondo e duraturo.
Sarebbe poi molto utile per lei, se non lo ha già fatto, affrontare i suoi sintomi anche con l'aiuto di uno psicoterapeuta. Questo professionista può guidarla a capire come mai ha attraversato un momento di disagio e ha sviluppato dei sintomi. Mentre il farmaco spesso lavora per eliminare i sintomi (che a volte si ripresentano dopo averne interrotta l'assunzione), una buona psicoterapia lavora sulle cause dei sintomi che, una volta rimosse, danno il via ad un miglioramento certamente più profondo e duraturo.
Buonasera, in primis le consiglierei di rivolgersi al medico che le ha prescritto tali psicofarmaci per capire se anche il cocktail stesso o uno dei singoli farmaci possono determinare i sintomi da lei descritti. In secondo luogo, ma non meno importante, le consiglierei di affiancare a tale assunzione un percorso psicoterapeutico che possa andare a approfondire le sue difficoltà e non nasconderle dietro la mera assunzione di uno psicofarmaco.
non demorda
Giulia Pacifici
non demorda
Giulia Pacifici
salve, sarebbe opportuno contattare in primis lo psichiatra che le ha assegnato la terapia ed aggiungere un percorso di cura psicologica. Cordialmente, Dr. Francesco della Gatta
Salve,
sono d'accordo con i miei colleghi nel ritenere che debba rivolgere queste domande e gli eventuali dubbi sulla terapia farmacologica al medico che glieli ha prescritti e con il quale immagino sia in cura.
Il rapporto tra medico e paziente è fatto di fiducia, un ingrediente fondamentale per sentirsi liberi di porre tutte le domande che ci vengono in mente e ricevere da lui/lei le indicazioni in merito alla terapia.
Sarebbe opportuno associare alla terapia farmacologica una psicoterapia, qualora non l'avesse già fatto.
E' noto che un trattamento integrato (farmacologico e psicoterapeutico) dà maggiori possibilità di migliorare il quadro sintomatologico.
Cordialità,
Dr.ssa Elisabetta Fazzari
sono d'accordo con i miei colleghi nel ritenere che debba rivolgere queste domande e gli eventuali dubbi sulla terapia farmacologica al medico che glieli ha prescritti e con il quale immagino sia in cura.
Il rapporto tra medico e paziente è fatto di fiducia, un ingrediente fondamentale per sentirsi liberi di porre tutte le domande che ci vengono in mente e ricevere da lui/lei le indicazioni in merito alla terapia.
Sarebbe opportuno associare alla terapia farmacologica una psicoterapia, qualora non l'avesse già fatto.
E' noto che un trattamento integrato (farmacologico e psicoterapeutico) dà maggiori possibilità di migliorare il quadro sintomatologico.
Cordialità,
Dr.ssa Elisabetta Fazzari
Salve,
Non esiste psicofarmaco che alla lunga non comporti effetti collaterali. Come precedentemente detto dai colleghi, anche io le suggerirei di contattare innanzitutto il medico che le ha assegnato la terapia. Inoltre, le suggerirei di associare a qualsiasi terapia farmacologica che lei intraprende, una terapia psicologica o psicoterapica, in quanto il farmaco, qualsiasi sia la problematica in oggetto, può alleviare il sintomo ma non riesce a risolvere il problema alla base che ha fatto comparire il sintomo.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dr.ssa Claudia Strazzulla
Non esiste psicofarmaco che alla lunga non comporti effetti collaterali. Come precedentemente detto dai colleghi, anche io le suggerirei di contattare innanzitutto il medico che le ha assegnato la terapia. Inoltre, le suggerirei di associare a qualsiasi terapia farmacologica che lei intraprende, una terapia psicologica o psicoterapica, in quanto il farmaco, qualsiasi sia la problematica in oggetto, può alleviare il sintomo ma non riesce a risolvere il problema alla base che ha fatto comparire il sintomo.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dr.ssa Claudia Strazzulla
Buongiorno, sembrano effetti collaterali di alcuni farmaci. Dalla sua domanda non si capisce a quali molecole si riferisce. Se sono farmaci psicoattivi e non trova sufficienti miglioramenti può contattare il medico che glieli ha prescritti e valutare anche un percorso psicologico da abbinare alla terapia.
Saluti cordialmente.
Saluti cordialmente.
Buongiorno, i sintomi da lei riferiti possono essere riconducibili alla terapia farmacologica che lei sta seguendo. Le consiglio di rivolgersi allo specialista che la sta seguendo, riferendogli la sua situazione ed inoltre le consiglio di associare un percorso psicoterapeutico che le consenta di essere più consapevole di ciò che le accade a livello fisico. Saluti
Buongiorno,
riporta gli effetti collaterali più comuni ai principali psicofarmaci. Sicuramente sarà necessario un confronto con il medico curante che le ha prescritto tale terapia e che può valutarne una variazione. Successivamente, può iniziare un percorso parallelo di psicoterapia con l'obiettivo di lavorare sui sintomi per ridurre il supporto farmacologico.
Restando a diposizione, la saluto.
riporta gli effetti collaterali più comuni ai principali psicofarmaci. Sicuramente sarà necessario un confronto con il medico curante che le ha prescritto tale terapia e che può valutarne una variazione. Successivamente, può iniziare un percorso parallelo di psicoterapia con l'obiettivo di lavorare sui sintomi per ridurre il supporto farmacologico.
Restando a diposizione, la saluto.
Salve, presumibilmente i farmaci che utilizza non la aiutano a "guarire", ma a tenere a bada i sintomi. La terapia farmacologica andrebbe associata ad una terapia psicologica. Relativamente agli effetti collaterali, le consiglio di contattare lo psichiatra e chiedere direttamente a lui
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