Salve, da qualche ( mesi , forse anche più di un anno) ho notato dei comportamenti di mio marito che

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Salve, da qualche ( mesi , forse anche più di un anno) ho notato dei comportamenti di mio marito che stanno iniziando a pesarmi . Mette in continuazione le dita del naso ( quando è a casa , per l’80% ha le dita del naso ) con movimenti regolari e identici . Se non fa questo , si tocca sotto le ascelle o nelle zone intime e poi si annusa . Lo fa in continuazione e senza accorgersene, anche mentre mangiamo . Gliele ho fatto notare ma continua a farlo e ho notato che lo fa soltanto a casa . Temo sia un disturbo, come posso aiutarlo senza mortificarlo ? Per me sta diventando veramente una situazione intollerabile . Ho contato che non sa stare più di 20 secondi senza fare una di queste cose ma fuori casa si trattiene .
Salve,

Comprendo quanto possa essere difficile affrontare questa situazione e quanto possa pesare osservare questi comportamenti ripetuti di suo marito. È importante avvicinarsi a questo problema con delicatezza, considerazione e un approccio costruttivo per evitare di mortificarlo.

Innanzitutto, potrebbe essere utile avere una conversazione aperta e onesta con suo marito, esprimendo come questi comportamenti la facciano sentire. Provi a farlo in un momento tranquillo e privato, utilizzando un tono non accusatorio. Potrebbe dirgli qualcosa del tipo: "Mi sono accorta che spesso ti tocchi il naso o altre parti del corpo quando sei a casa. Questo comportamento mi preoccupa e mi fa sentire a disagio. Vorrei capire meglio se c'è qualcosa che ti sta stressando o preoccupando e se possiamo trovare insieme una soluzione."

È possibile che suo marito non sia pienamente consapevole di quanto spesso mette in atto questi comportamenti. Potrebbe essere utile incoraggiarlo a osservare e prendere coscienza di questi gesti. Forse tenerne un diario potrebbe aiutarlo a capire meglio quando e perché succede. Se questi comportamenti sono legati a stress o ansia, trovare modi per ridurre lo stress e migliorare il benessere emotivo potrebbe essere utile. Attività come l'esercizio fisico, la meditazione o altre tecniche di rilassamento possono fare la differenza.

Consideri di suggerire gentilmente una consulenza psicologica. Un professionista potrebbe aiutare suo marito a identificare le cause sottostanti di questi comportamenti e a sviluppare strategie per gestirli.

Cerchi di essere paziente e di supportarlo nel suo percorso. Mostrargli che è lì per lui e che vuole aiutarlo può fare molto per ridurre il suo senso di vulnerabilità o vergogna.

Spero che questi suggerimenti possano aiutarla a gestire meglio la situazione e a trovare una soluzione che possa migliorare il benessere di entrambi. Se ha bisogno di ulteriori consigli o di approfondire qualche punto, sono qui per aiutarla.

Cordiali saluti.

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Buonasera signora
mi rendo conto del problema di suo marito ma anche del suo che gli vive accanto. E' difficile relazionarsi con un compagno che ha questo comportamento ossessivo. Sarebbe importante che lui fosse consapevole del suo disagio e volesse fare qualcosa per cambiare. A quel punto lei potrebbe aiutarlo in una terapia di coppia perché credo che l'ansia che prova suo marito sia un pò anche l'ansia che entrambi provate della vostra relazione di coppia. Se vuole chiarimenti mi contatti pure.
Cordialità

Gentile utente, sarebbe importante capire attraverso una consulenza psicologica se dal momento in cui suo marito ha iniziato ad avere questi comportamenti sia cambiato qualcosa nella coppia.
Se avesse voglia, può prenotare un primo incontro gratuito.
Se avesse dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentile utente, comprendo sia difficile gestire questo suo disagio in casa per i comportamenti di suo marito. Le suggerisco di parlarne apertamente con suo marito condividendo la sua preoccupazione e il suo disagio. Sarebbe opportuno, qualora suo marito fosse d'accordo, valutare insieme ad un professionista quando questi comportamenti sono comparsi o sono diventati più frequenti, che funzione abbiano per suo marito e che conseguenze determinano in lui e nella coppia. Resto a disposizione. Dr.ssa Melod
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Il comportamento di suo marito, dalle informazioni che ci ha fornito, sembra essere un comportamento di natura ossessiva. Contestualizzando questi tipi di comportamenti di solito esulano dalla nostra volontà e vengono messi in atto in modo "automatico", quindi ci si può benissimo accorgere di cosa si sta facendo ma poi risulta essere molto difficile non metterli in pratica. Il consiglio che posso darle è quello di parlare con suo marito e di condividere il disagio che le procura, cercare di capire se possano essere "disturbanti" anche per lui e valutare se intraprendere un percorso per saperne di più.
Una buona serata, dottor Moraschini.
Salve, il primo passo potrebbe essere richiedere una terapia individuale e poi invitare suo marito per ampliare il discorso.
Lei sì sentiva poco serena anche prima dell'insorgere di questi comportamenti? Secondo lei cosa ha fatto si che suo marito sviluppasse queste ossessioni?
Mi contatti pure se ha bisogno
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
I comportamenti di suo marito sembrano essere comportamenti attuati per "scaricare" lo stress. Cosa la disturba così tanto da non sopportarli più?
Dott. Marco Cenci
Buongiorno ,
Comprendo quanto possa essere difficile affrontare questa situazione e quanto possa pesare osservare questi comportamenti continui di suo marito che hanno direttamente influenzato anche il vostro rapporto di coppia.
Le suggerisco di parlare apertamente di come questi atteggiamenti la fanno stare, inoltre, le chiedo se questi comportamenti ripetuti si sono manifestati in concomitanza con qualche particolare evento che ha innescato magari ansia o agitazione.
Potrebbe essere che suo marito non sia pienamente consapevole di quanto spesso mette in atto questi comportamenti e quindi poterli sminuire, così come i suoi eventuali richiami.
Posso suggerirle due opzioni :
- avanzare a suo marito di intraprendere un percorso di supporto psicologico
- Terapia di coppia dato che il comportamento del suo compagno ha portato a cambiamenti nella vostra relazione

Cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia
Salve Signora. Come prima cosa le volevo fare i miei complimenti per aver preso il problema seriamente, al punto di chiedere consiglio a dei professionisti per risolverlo, piuttosto che arrabbiarsi e mortificare suo marito. Sicuramente sarebbe interessante sapere se questi comportamenti erano presenti anche prima, seppur in misura notevolmente ridotta, e se sono cominciati a seguito di un particolare evento. Parlare apertamente della sua preoccupazione con suo marito potrebbe essere il modo per non farlo sentire giudicato quanto, piuttosto, compreso e aiutato. In bocca al lupo!
Gentile signora, Lei descrive una situazione difficile che va avanti da più di un anno. Ha già provato a parlarne con Suo marito. Sarebbe utile per Lei affrontare la questione con un/una terapeuta per analizzare il disagio che Le crea questa modalità relazionale nel Suo matrimonio. Cordialmente. Dott.ssa Rosa Genovese
Gentile utente, comprendo il disagio della situazione che descrive ed anche la sua frustrazione. Suo marito quando lei gliene parla riesce a problematizzare questi comportamenti? Per lui costituiscono un disagio? Prima di tutto le consiglierei di esplorare la situazione e la problematicità insieme a suo marito, anche esplicitando i sentimenti che prova. Se le difficoltà persistono ed hanno un impatto negativo sulla coppia penserei di rivolgermi ad un professionista per una consulenza. Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Buongiorno, lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate, ne parli anche con suo marito sarebbe una occasione evolutiva per entrambi. Cordiali saluti Dott. Diego Ferrara
Buongiorno signora,
quanta sofferenza da entrambe le parti.
Lei è stata bravissima a fargli notare questo suo cambiamento e a non mortificarlo. Bisognerebbe che lui prendesse coscienza del fatto che c'è qualcosa che da solo non può controllare, parlandone magari col proprio medico di base e lui saprà indirizzarvi da un professionista adeguato per questo problema.
Mi contatti pure se lo riterrà opportuno.
Grazie
Dr. Grazia Chianetta
Gentile utente, comprendo il suo disagio che possa provare mentre suo marito compia tali azioni, ma bisogna capire come mai abbia sviluppato questo comportamento ossessivo, tendenzialmente nasce quando si prova una forte ansia e si somatizza in comportamenti ripetitivi. Per approfondire le cause consiglio di fissare un appuntamento. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta.
Salve! Mi dispiace molto per la situazione e immagino quanto possa essere difficile convivere con quanto riporta. E' importante che suo marito, ancora prima di pensare ad un intervento psicologico di coppia, o individuale, si sottoponga ad una attenta valutazione neurologica, poichè diversi comportamenti che lei descrive sono spesso i sintomi di forme di demenza a carico dei circuiti fronto temporali (FTD). Non funzionando determinati network, per esempio legati all'inibizione di certi comportamenti socialmente inappropriati, la conseguenza è che vengano manifestati senza alcuna forma di controllo e consapevolezza. Le consiglio di rivolgersi prima possibile ad un neurologo perchè con alcuni semplici esami ne accerterebbero o meno la causa ed eventualmente, se confermata, potreste essere in tempo per intervenire! Un percorso psicologico o psicoterapeutico è comunque raccomandabile ma a mio avviso, la priorità, al momento, è la conferma o esclusione di una causa organica. Le dico ciò in base alla mia esperienza lavorativa presso l'U.O.C. di Neurologia della mia città.
Per qualsiasi info. non esiti a contattarmi,
dott. Giordano Sofia
Buon pomeriggio, grazie per il suo quesito. Quella che delinea è una situazione senz'altro spiacevole che, se non in continuità con comportamenti già noti di suo marito, dovrebbe essere prontamente riportata al medico di base per una opportuna verifica. Il medico di base la saprà orientare verso tutti gli accertamenti medici che reputerà adeguati. Cordiali saluti,
Buongiorno, la situazione da lei descritta ha sicuramente un impatto sulla vostra quotidianità. Pertanto necessita di essere approfondita dal punto di vista medico ma anche psicologico. Vi invito quindi a rivolgersi al suo medico di base per essere indirizzati verso i giusti specialisti. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno!
Le consiglio in prima battuta di rivolgersi al vostro medico di base per escludere eventuali patologie mediche e successivamente approfondire la sintomatologia da un punto di vista psicologico.
Attraverso una consulenza psicologica sarebbe possibile individuare quando è emerso questa problematica in suo marito e se dal momento in cui è iniziato sia cambiato qualcosa nella vostra coppia o nel contesto famigliare.
Grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto e spero di averle dato delle buone indicazioni.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online.
Buona giornata!
Dott.ssa Giulia Siri
Gentile utente, capisco quanto questa situazione possa essere difficile per lei.
Da quello che descrive sembra che il comportamento di suo marito sia qualcosa di involontario; comportamenti ripetitivi come il suo possono essere legati a vari fattori psicologici e emotivi, e talvolta sono manifestazioni di stress, ansia, noia o semplicemente abitudini che si instaurano nel tempo. Credo sia importante parlare con suo marito, senza tensione e nervosismo, esprimendo le proprie preoccupazioni per fargli comprendere come i suoi comportamenti le causano disagio.
Se dopo il confronto questi comportamenti persistono, potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista psicologo o psicoterapeuta che potrebbe aiutare suo marito a comprendere la causa del suo comportamento e fornirgli alcuni strumenti per gestirlo. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti.
Dott.ssa Margherita Raffaelli

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