Salve, da più di un anno soffro di un dolore al piede, nella zona vicina al collo di esso, accusato
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Salve, da più di un anno soffro di un dolore al piede, nella zona vicina al collo di esso, accusato durante una partita a calcetto, dopo un semplice calcio al pallone con il collo del piede. Da allora il dolore non se ne è mai andato, seppure sia diminuito di intensità. Tende ad infiammarsi quando vado a forzare, quindi giocare. Riesco a camminare perfettamente, senza accusare dolore, a correre, a saltare. Il problema va quando prendo delle "botte" nella zona dolente o quando faccio dei movimenti di allungo col dorso del piede a terra (al contrario).
Ho effettuato 2 radiografie, nessuna delle quali ha evidenziato, una a gennaio e una di recente, che non hanno evidenziato fratture.
Ho effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato un’edema intraspongioso del versante plantare dell’apofisi astragalica anteriore. Da questa il mio ortopedico ha dedotto che il problema fosse a livello di scafoide tarsale destro, senza specificare cosa, e mi ha detto di prendere delle pillole di EXINEF ed effettuare una cura con magnetoterapia. Nessun risultato.
Il mio fisioterapista ha ipotizzato, guardando la prima radiografia, che ci fosse una calcificazione tra due ossa che, andando a premere sotto i legamenti, mi provocava dolore. Abbiamo quindi eseguito delle sedute di terapia con ultrasuoni e altre terapie di stimolazione elettrica, che devo dire hanno alleviato un po’ il dolore, che è poi aumentato con l’andare a “forzare” una volta terminate le terapie, come da lui consigliato.
Di recente sono stato da un altro ortopedico specialista che mi ha diagnosticato una sindrome algodistrofica allo scafoide tarsale destro. Mi ha prescritto delle siringhe di Clasteon, degli integratori Prosenal e delle terapie classiche, di magnetoterapia, laserterapia e ionoferesi calcica con soluzione.
Adesso, dato che i due ortopedici hanno dato più o meno lo stesso riscontro a distanza di mesi e che la cura consigliata dal primo non ha funzionato, mi chiedevo se mi conviene attenermi a quanto prescritto o pormi delle domande. Ormai questo dolore non va più via e sono disperato.
Ho effettuato 2 radiografie, nessuna delle quali ha evidenziato, una a gennaio e una di recente, che non hanno evidenziato fratture.
Ho effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato un’edema intraspongioso del versante plantare dell’apofisi astragalica anteriore. Da questa il mio ortopedico ha dedotto che il problema fosse a livello di scafoide tarsale destro, senza specificare cosa, e mi ha detto di prendere delle pillole di EXINEF ed effettuare una cura con magnetoterapia. Nessun risultato.
Il mio fisioterapista ha ipotizzato, guardando la prima radiografia, che ci fosse una calcificazione tra due ossa che, andando a premere sotto i legamenti, mi provocava dolore. Abbiamo quindi eseguito delle sedute di terapia con ultrasuoni e altre terapie di stimolazione elettrica, che devo dire hanno alleviato un po’ il dolore, che è poi aumentato con l’andare a “forzare” una volta terminate le terapie, come da lui consigliato.
Di recente sono stato da un altro ortopedico specialista che mi ha diagnosticato una sindrome algodistrofica allo scafoide tarsale destro. Mi ha prescritto delle siringhe di Clasteon, degli integratori Prosenal e delle terapie classiche, di magnetoterapia, laserterapia e ionoferesi calcica con soluzione.
Adesso, dato che i due ortopedici hanno dato più o meno lo stesso riscontro a distanza di mesi e che la cura consigliata dal primo non ha funzionato, mi chiedevo se mi conviene attenermi a quanto prescritto o pormi delle domande. Ormai questo dolore non va più via e sono disperato.
Buonasera. Il mio consiglio è quello di eseguire una Rx del piede e della caviglia IN CARICO ed una RMN della caviglia.
Una volta ottenuti i risultati non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti.
Dr Luigi Manzi
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