Salve, Da inizio Aprile 2020, le mie due ghiandole salivari sottomandibolari sono ingrossate impr

2 risposte
Salve,

Da inizio Aprile 2020, le mie due ghiandole salivari sottomandibolari sono ingrossate improvvisamente (circa 1,5 cm di diametro) e non sono mai più tornate ad uno stato di normalità.
Anzi, a volte aumentano maggiormente di volume e diventano più dure, per poi regredire leggermente, senza però tornare mai alla normalità.

Solitamente non provo dolore. Soltanto un po' di dolore collaterale quando ingrossano particolarmente.
Mentre è stabilmente presente il fastidio provocato dalle loro dimensioni aumentate, soprattutto quando con la testa poggiata su di un cuscino, piego leggermente la testa in avanti.

In questi mesi, ho sostenuto decine di esami, anche perché sono un paziente oncologico (tumore ai testicoli asportato e mai più tornato) seguito periodicamente ed i medici dicono non esserci traccia di ulteriori tumori.

Ho fatto ecografie ed esami del sangue di tutti i tipi, incluso quello per la sindrome di Sjögren. Tutti gli esami danno esito negativo/normale.
Sotto mia richiesta, dopo aver trovato online riscontro sui miei stessi sintomi, ho chiesto di indagare su di un possibile disturbo correlato ad IGG4 (tumore di Kuttner)
L'esame del sangue relativo, ha dato un valore leggermente più alto di quello che dovrebbe essere normalmente.
Poi mi sono sottoposto ad una biopsia al labbro, ma questa non ha riscontrato nulla di anomalo correlato ad IGG4.
Mi è stato detto, che per avere una risposta definitiva, dovrei sottopormi ad una biopsia più invasiva, direttamente sulle due ghiandole salivari e che questa comporterebbe un rischio di paralisi facciale temporanea o permanente.
Ovviamente vorrei evitarla e preferisco rimanere in osservazione, con un prossimo controllo tra 4 mesi.

Ma mi chiedo, non c'è una possibile terapia farmacologica che si possa tentare per provare a "sgonfiare" le ghiandole?
Devo specificare che abito in Danimarca e sono in cura presso il maggiore ospedale di Copenhagen. Qui, in generale si preferisce evitare la somministrazione di farmaci, come cultura medica locale.
Però non ce la faccio più con questo fastidio continuo e costante da svariati mesi e vorrei sentire il parere di voi medici italiani, premesso che appena avrò modo di venire in Italia, cercherò di fare una visita specialistica.

Spero possiate darmi qualche consiglio, risposta in merito al mio disturbo.

Grazie
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Buonasera. Qual era il referto dell'ecografista? Ha proposto esami strumentali di secondo livello (ad esempio RMN o TC)? La biopsia viene effettuata con guida ecografica per minimizzare danni collaterali. Spero di esserle stato d'aiuto, la saluto!

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