Salve, da circa un mese ho un dolore pelvico persistente e che sembra andare peggiorando. In passato

E' evidente che lei forse ha eliminato qualche batterio dalla via urinaria e/o dalla prostata, ma certamente mai ha risolto la questione congestizio-infiammatoria pelvico-prostatica che torna a farsi sentire. Non ha senso assumenre antibiotci in assenza di una dimostrata presenza batterica con i dovuti esami... ci si intossica soltanto e si scassa il microbioma intestinale e urinario/prostatico. A poco o nulla servono gli antinfiammatori generali E' altrettanto evidente che l'ecografia eseguita non abbia valutato (certamente mancò la fase doppler) o abbia minimizzato il reale stato prostatico. Occorre che un buon andrologo esegua i dovuti esami (ecodoppler pelvico-prostatico e testicolare, analisi spermatica completa e coltura del secreto prostatico estratto)
con la massima attenzione e nel caso passi ad eseguire anche i test più generali (stato metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, vascolare, fisico e stressogeno) per definire il quadro e attivare l'utile percorso terapeutico.

Poco utile l'ecografia della prostata (per non dire INUTILE).. bisogna rivalutare la situazione clinica, ne parli ancora col suo urologo alla luce della scarsa efficacia della terapia fino ad ora assunta