Salve, Da circa un annetto ho un dolore al lato sinistro che punge di continuo. Ho provato ad andare

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Salve, Da circa un annetto ho un dolore al lato sinistro che punge di continuo. Ho provato ad andare da un gastrointerologo e mi ha parlato di aria e colite senza darmi una cura. Dal continuo dolore ho provato a fare gli esami delle intolleranze e sono risultato intollerante ad alcune cose, in particolare al glutine con valore >=100( 6).
La nutrizionista mi ha dato una dieta che comprende glutine e anche le varie intolleranze risultate, ma i medici del laboratorio analisi sconsigliano fortemente.
Ora ho anche eseguito gli esami di celiachia risultando negativo.
Non capisco da dove deriva questo pungere continuo con stipsi e diarree alternate.
Devo seguire la nutrizionista che mi ha incluso le intolleranze nella dieta o hanno ragione i medici del laboratorio analisi che non devo proprio toccarlo?
Non so a chi credere
Vorrei un vostro parere. Grazie
Salve! Se hai ricevuto una diagnosi di intolleranze alimentari da un professionista sanitario, è importante seguire le indicazioni fornite. Tuttavia, è altrettanto importante comunicare con il tuo medico e nutrizionista per assicurarti che la dieta che ti è stata consigliata sia adatta alle tue esigenze e condizioni. Se i medici del laboratorio analisi sconsigliano la dieta proposta dalla nutrizionista, potrebbe essere opportuno discuterne con tutti gli specialisti coinvolti per prendere una decisione informata.

Per quanto riguarda la celiachia è una condizione autoimmune in cui il glutine provoca danni all'intestino tenue. Se gli esami per la celiachia sono risultati negativi, è meno probabile che la celiachia sia la causa dei tuoi sintomi. Tuttavia, è importante tenere presente che l'intolleranza al glutine è diversa dalla celiachia e può causare sintomi simili.

Infine, ogni persona è diversa e le reazioni a determinati alimenti possono variare. Alcune persone possono avere sensibilità anche a piccole quantità di determinati alimenti. È fondamentale lavorare in collaborazione con il tuo team medico per identificare le cause dei tuoi sintomi e stabilire una dieta adeguata.

In conclusione, la tua situazione richiede un'attenzione medica personalizzata. Ti incoraggio a programmare una visita di follow-up con il tuo medico, possibilmente anche con un gastroenterologo specializzato in disturbi digestivi, per discutere dei tuoi sintomi, delle intolleranze alimentari e delle opzioni di trattamento. La collaborazione tra te, il tuo medico e il nutrizionista/dietista è essenziale per determinare la strategia migliore per affrontare i tuoi problemi di salute.

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Buongiorno, sicuramente una comunicazione con i vari specialisti per trovare un punto di incontro è fondamentale, altrimenti si rimane in dubbio su quale sia la strada più opportuna. Stipsi e diarree alternate sono sindrome di intestino irritabile quindi stabilire quella che è una dieta personalizzata ed adatta alle sue esigenze e stile di vita considerando che la patologia è condizionata principalmente dalla situazione di stress in cui si trova.
Per qualsiasi domanda o dubbio non esiti a contattarmi,
Buona giornata
Gentilissimo paziente,
Concordo con i miei colleghi e aggiungo che potrebbe trattarsi di IBS che potrebbe essere trattato con un protocollo dietetico FodMap.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buongiorno,
La maggior parte delle prove per le intolleranze alimentari (salvo il Breath test per l'intolleranza al lattosio) sono prive di validazione scientifica, tant'è che numerose società (SID, ADI, AMD, ANDID, SINU, SINUPE, SIO) si sono espressa contrariamente alla loro somministrazione.

I loro risultati, infatti, possono indurre a evitare inutilmente un lungo elenco di alimenti, rendendo l'alimentazione meno varia, equilibrata e piacevole, generando ansie nei confronti del cibo ed esponendo al rischio di carenze nutrizionali.

In presenza della diagnosi di colite e meteorismo effettuata dal medico gastroenterologo, la nutrizionista che ha contattato avrà predisposto un piano alimentare specifico per le sue esigenze. Provi a seguire lo schema nutrizionale che le è stato elaborato, rimanendo in contatto con il medico e proponendo una collaborazione tra questi due professionisti sanitari; coordinandosi, saranno in grado di dare una risposta basata sulle evidenze alla sua problematica.

Un cordiale saluto,

Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
Salve! Concordo con i miei colleghi sul fatto che purtroppo non tutte le intolleranze alimentari che vengono effettuate hanno una certa validità scientifica. Per questo resterei fedele alla diagnosi effettuata dal suo gastroenterologo e al piano nutrizionale elaborato della sua nutrizionista. Qualora i sintomi dovessero continuare , proporrei anche io una collaborazione tra i vari professionisti per cercare di trovare la giusta terapia. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti, Dott.ssa Ilaria Taurelli.
Buonasera,
Come già detto da alcuni colleghi, le uniche intolleranze scientificamente riconosciute sono l'intolleranza al glutine (diagnosticata come celiachia) e l'intolleranza al lattosio.
Negli ultimi 10 anni si è andata definendo una particolare forma di intolleranza al glutine, definita "sensibilità al glutine non celiaca" di cui ancora non si hanno molte conoscenze certe, ma sembra che apparentemente non coinvolga direttamente il sistema immunitario. Questa sensibilità al glutine è caratterizzata da una serie di sintomi, intestinali ed extra-intestinali, che compaiono rapidamente in seguito al consumo di glutine e altrettanto rapidamente scompaiono quando questo venga eliminato dalla dieta. I sintomi livello intestinale sono caratterizzati da dolori addominali, gonfiore, nausea, diarrea o costipazione, flatulenza. A livello sistemico spesso si riscontrano mal di testa, fatica, dolori articolari, dolori muscolari, dermatiti, depressione e anemia. Le ipotesi sui meccanismi coinvolti sono molteplici e la più accreditata è quella che chiama in causa un'alterata permeabilità intestinale che potrebbe essere determinata tanto dal glutine quanto da altre sostanze contenute nelle diverse parti del chicco dei cereali, quali glutinine, gliadine, agglutinine, lectine...
Direi che la sua nutrizionista ed il suo gastroenterologo la stanno seguendo egregiamente....segua il piano alimentare che le è stato consigliato e dia tempo alla dietoterapia di dare i suoi risultati. Qualora i sintomi dovessero persistere ne parli nuovamente con il gastroenterologo.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Buonagiorno, Come già detto da alcuni colleghi, le uniche intolleranze scientificamente riconosciute sono l'intolleranza al glutine (diagnosticata come celiachia) e l'intolleranza al lattosio. Per la diagnosi della celiachia è necessario rivolgersi ad un gastreonterologo per escludere altre patologie correlate al glutine.
Come già detto potrebbe essere utile creare una sinergia con altri specialisti. Uno strumento utile per individuare a quali alimenti potrebbero essere correlati le sintomatologie di diarrea stipsi e problematiche gastrointestinali, è il diario alimentare sul quale potete scrivere a momento quantità e timing del cibo correlata alla sensazione corporea.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Buona giornata
Buongiorno, da quanto descritto si potrebbe pensare a un IBS o a una sensibilità al glutine. Bisognerebbe analizzare in dettaglio il quadro con la documentazione in possesso durante la visita nutrizionale per capire la strategia dietetica migliore per ridurre la sintomatologia riportata. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Buona giornata Dott.ssa Rossella Ratto Biologa nutrizionista
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Salve, in accordo a quanto già detto dai miei colleghi, le uniche intolleranze ad oggi scientificamente riconosciute sono l'intolleranza al glutine e l'intolleranza al lattosio e un fenomeno di "sensibilità al glutine " che presenta tra le varie sintomatologie ciò che lei descrive. Tali sintomi però sono anche tipici di molte patologie a carico del sistema gastro-intestinale, per cui è bene valutare se i fenomeni si presentano con alcuni alimenti contenente glutine o con tutti. Per fare questo è utile tenere un diario alimentare in cui riportare l'effetto che quel determinato cibo (ex. pasta, pane, pizza...) hanno avuto sul suo intestino. Se si tratta di IBS o sindrome da colon irritabile gli alimenti che le daranno fastidio non sono solo quelli contenenti glutine ma anche legumi, latticini compreso il latte, alcuni tipi di verdura ecc. Se invece si tratta di suscettibilità al glutine alcuni degli alimenti sopra citati non le dovrebbero dare problemi.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Clelia Marcelli
Gentile paziente, la situazione da lei descritta è molto particolare.
Ad oggi non vi sono direttive di diagnosi specifiche per diagnosticare una sensibilità al glutine. E spesso le analisi delle intolleranze sono da noi specialisti non considerate perchè non fatte nelle corrette modalità e poichè non supportate da studi scientifici.
per mia esperienza sul campo sono da valutare le sintomatologie dirette del paziente, percui le direi di sottoporre allo specialista che la sta seguendo l'opzione di provare a fare un periodo senza glutine e valutare se la sintomatologia persiste o meno.
Così facendo l'evidenza sarà la risposta ai suoi dubbi.
Cordialmente
Dr.ssa S .Bonsignori
Gentilissimo paziente, Concordo con i miei colleghi e aggiungo che potrebbe trattarsi di IBS, colon irritabile o altri problemi di disbiosi. consiglio un protocollo fodmap e un percorso di reimpiantologia con gli adeguati probiotici. cordiali saluti
Buonasera, sul pungere continuo sul lato sinistro consiglierei di appurare una eventuale diverticolosi, meglio sentire un medico . per il resto una dieta per selezionare un microbiota giusto mi sembra una scelta giusta. Sentiamoci, Buona serata
Buonasera, come le è stato consigliato dai colleghi sicuramente soffre di problematiche legate al colon irritabile. Il glutine è un elemento molto diffuso nella nostra alimentazione in quanto troviamo numerosi prodotti realizzati con farine raffinatissime, al tempo stesso è un elemento che in particolari situazioni provoca una forte infiammazione. Il lato positivo è che non è risultato soffrire di celiachia, per questo con un'adeguata attenzione il problema potrebbe migliorare e risolvere.
Un protocollo FODMAP fa al caso suo, ma ovviamente necessita di uno specialista che la segua passo passo. Può comunque provare ad adottare, in prima battuta, un'alimentazione priva di glutine (evitando i prodotti confezionati deglutinati) e vedere come va.
Saluti, Davide
Nei casi in cui si riscontri una sensibilità al glutine non celiaca, è spesso utile limitare l'assunzione di glutine per osservare eventuali miglioramenti. La colite e il gonfiore possono essere influenzati da numerosi fattori, inclusi stress e alimentazione. Potrebbe essere utile un periodo di eliminazione del glutine per valutarne l'effetto, seguito da una graduale reintroduzione sotto supervisione. Confrontarsi regolarmente con il gastroenterologo e la nutrizionista è fondamentale per il miglior approccio.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini

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