Salve, conosco mio marito da 17 anni e sono sposata da 8. In questi 17 anni ne abbiamo viste e pas

17 risposte
Salve, conosco mio marito da 17 anni e sono sposata da 8.
In questi 17 anni ne abbiamo viste e passate di tutti i colori: tradimento da parte sua, trasferimento all'estero per via del suo lavoro (con conseguente difficoltà da parte mia nel riconoscimento titoli e nel trovare un lavoro adatto, oltre che la lingua), difficoltà con i suoi genitori in quanto molto invadenti e irrispettosi nei nostri confronti, difficoltà di procreazione (ora scoperto per cause non mie), differenze di visione educativa e di approccio al mondo..
In questi anni ho cercato di parlare di bisogni, di quello che ho bisogno io, di quello che vuole lui e di come possiamo andare d'accordo. Ogni volta però si ritornava sullo stesso argomento: approcci diversi, più scontroso da parte sua, più riflessivo e sensibile da parte mia.
In questi ultimi giorni gli ho comunicato di essere stanca, stanca di discutere, di cercare di aiutarlo, di stare male.. ora dice di aver capito e di volere intraprendere un percorso psicologico perché non sta bene con se stesso (dando la colpa al suo Io bambino ferito).
In 17 anni non ha mai parlato di questo e mi ha spiazzato.
Entrambi stiamo male, lui per la mia posizione e la mia distanza emotiva, io per la mia stanchezza. Mi sento sfinita, come se si fosse rotto l'ultimo ponte che ci legava. Non lo odio, ma non riesco nemmeno ad amarlo..

La mia difficoltà però è nel lasciarlo, dopo 17 anni. Non abbiamo figli e questo potrebbe aiutare, ma le aspettative della società mi opprimono. Vedo due scelte davanti a me: lasciarmi morire dentro, adattandomi e ignorando il cuore ma seguendo la testa, oppure seguire il cuore e allontanarmi definitivamente.

Mi implora fiducia e pazienza, ma non ne ho più.. mi dispiace però dover rompere un matrimonio e una relazione così longeva.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno cara signora, non può che essere una decisione difficile. Dalle sue parole sembra però che lei veda come possibile solo una separazione. Nessun altro può decidere al suo posto, nessuno può chiederle di rinunciare a se stessa. Non è bene neppure per suo marito tenersi a fianco una donna che vorrebbe essere da tutt'altra parte. Valuti la possibilità di un percorso di psicoterapia per farsi sostenere in questo momento delicato. Le auguro il meglio, ricordi che crisi come queste producono in genere salti di crescita importanti. Dott.ssa Franca Vocaturi
Salve,

Capisco profondamente la difficoltà e la confusione che sta vivendo in questa situazione complessa. Dopo 17 anni di matrimonio e delle sfide affrontate insieme, è del tutto normale che il peso di prendere una decisione così significativa sia enorme. La sua stanchezza e frustrazione sono comprensibili, specialmente dopo aver tentato di risolvere i problemi senza successo.

Il fatto che suo marito stia ora cercando aiuto psicologico è un segnale positivo di riconoscimento del problema e del desiderio di cambiamento. Tuttavia, è altrettanto naturale che lei si senta scettica e sfiduciata, dato il lungo periodo di difficoltà. La decisione di restare o di separarsi è profondamente personale e dovrebbe riflettere sia il suo benessere emotivo che le sue esigenze future.

Le consiglio di prendersi il tempo necessario per riflettere su ciò che è meglio per lei a lungo termine. Valuti se ci sono aspetti del matrimonio che rendono insostenibile la situazione e se il percorso di cambiamento di suo marito potrebbe effettivamente portare a un miglioramento, o se è arrivato il momento di esplorare nuove strade per il suo benessere personale.

Sono a disposizione come terapeuta per offrirle il supporto necessario nel valutare i suoi sentimenti e le sue opzioni. Parlare con un consulente matrimoniale o un terapeuta potrebbe aiutarla a chiarire cosa desidera veramente e come procedere in modo che possa vivere una vita soddisfacente e autentica.

Resto a disposizione per ulteriori discussioni e supporto.

Cordiali saluti
Cara signora, qualsiasi scelta implica una rinuncia e questo lei lo sta già considerando. Tutti questi anni sono stati logoranti e lei sembra ricordare più gli episodi negativi che quelli positivi. C'è un elemento di cambiamento, suo marito dice di voler intraprendere un percorso psicologico. Come sarebbe prendere un tempo di riflessione in cui ognuno fa i conti con se stesso? Finchè sta vicino a suo marito non può cogliere la visione d'insieme. E poi c'è la stanchezza. Va ascoltata, va fatto qualcosa per lei.Non prenda subito decisioni definitive. Veda se suo marito mantiene fede a quanto detto, si prenda cura di sè, senza compromessi, senza dover conciliare le posizioni. Stando a distanza potreste intraprendere un percorso di coppia, per comprendere a che punto state e che volete. Oppure lei potrebbe fare un percorso individuale. Le strade sono diverse, va scelta quella che corrisponde ai suoi bisogni. I 17 anni ci sono stati e rimarranno lì, nella sua storia comunque. La vita va avanti e ogni tanto ci propone dei cambiamenti. Viva questo momento non come una sconfitta ma un'opportunità per vivificare la sua vita, che scelga di rimanere con suo marito o di lasciarlo. Rimango a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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Mi dispiace molto sapere che ti trovi in una situazione così difficile e complessa. Le relazioni possono essere estremamente impegnative, specialmente quando ci sono molteplici fattori in gioco, come quelli che hai descritto. È comprensibile sentirsi confusa e sopraffatta.
È fondamentale dedicare del tempo a riflettere su ciò che desideri veramente. Quali sono le tue esigenze emotive, i tuoi sogni e le tue aspirazioni? Chiediti se c'è spazio per la tua crescita personale in questa relazione.
Anche se hai già cercato di comunicare in passato, il dialogo potrebbe aiutare a capire meglio la situazione attuale e i sentimenti reciproci. Se possibile, prova a discutere con lui riguardo ai suoi desideri di intraprendere un percorso psicologico e come ciò influenzi la vostra relazione. Considera la terapia di coppia. Potrebbe essere utile ricevere supporto da un terapeuta che può offrire uno spazio neutro per esplorare le tue emozioni e aiutarti a trovare un modo per affrontare le difficoltà.
Prenditi il tempo di cui hai bisogno per prendere una decisione. Non è necessario affrettarsi a prendere una decisione definitiva, ma piuttosto concederti il permesso di esplorare le tue emozioni e le possibilità.
È importante non sottovalutare il tempo e gli sforzi investiti nella vostra relazione. Può essere doloroso, ma riconoscere tutto ciò può aiutarti a fare una scelta che rispecchi veramente ciò che desideri.
Infine, ricorda che meriti una relazione che ti faccia sentire realizzata, amata e rispettata. Non è mai facile affrontare il cambiamento, ma anche un piccolo passo nella direzione giusta può portare a grandi miglioramenti nel lungo termine. Sii gentile con te stessa durante questo processo.
Buona sera
credo che lei abbia bisogno di uno spazio neutro nel quale esplorare tutte le sue emozioni, paure, pensieri, riflessioni in merito al suo attuale disagio esistenziale e quale strada intraprendere. In questo spazio, attraverso il confronto ed il dialogo tra Sé ed il/la terapeuta potrà ascoltarsi senza giudizio ed indicazioni ma supportata a riconoscere la strada di cui ha bisogno di intraprendere in questo periodo della sua vita. Le consiglio pertanto, al fine di poter vivere il suo cambiamento, che avverrà sia rimanendo con suo marito sia decidendo di allontanarsi, di concedersi la possibilità di un sostegno psicologico dove potrà acquisire sicurezza e fiducia nelle sue scelte. Rimango a disposizione per ogni sua chiarimento anche in modalità online, Saluti, dott.ssa Letizia Muzi
Buongiorno, è assolutamente comprensibile la fatica e la confusione che prova in questo momento. La situazione che si è trovata e che si trova ad affrontare è estremamente articolata e complessa. La decisione di restare o di separarsi è profondamente personale e carica di implicazioni personali e relazionali. Sarebbe davvero utile per lei riservarsi un tempo ed uno spazio individuale nel quale ascoltarsi senza giudizio, mettere a fuoco emozioni, sensazioni, vissuti, bisogni e ripartire da sè. Resto a disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento anche in modalità online
Saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa
Gentile, dal suo resoconto così accorato evinco soprattutto il bisogno di rivolgere lo sguardo internamente verso se stessa, in cerca di risorse sicuramente presenti e potenti, ma forse finora inesplorate o non attualizzate. Sembra che il desiderio stia tracciando quella direzione... Inoltre: anche lei fa parte, partecipa della stessa società che sente imporle regole o copioni familiari che più non le si addicono e questa crisi (o conflitto divenuto interno) potrebbe diventare una buona occasione per un ulteriore passaggio evolutivo, verso la scoperta di sé e l'integrazione delle sue parti. Grazie per la sua domanda. A disposizione, anche per un consulto online. Beatrice C.
Salve, mi spiace per le difficoltà che sta (o meglio dire "state") vivendo. Queste dinamiche nella coppia purtroppo sono molto frequenti. In situazioni simili, quando ci troviamo ad affrontare, nella nostra vita, delle scelte, possiamo avvalerci di due strategie: o ascoltiamo la nostra "pancia" (emotività) o seguiamo la nostra ragione. Quest'ultima presuppone la logica, la razionalità (del tipo causa/effetto). Seguire qualsiasi di queste strade presuppone sia "perdere" qualcosa ma anche, al contempo, "guadagnare" dell'altro. Credo che un supporto psicologico possa esserle di grande aiuto per acquisire quella consapevolezza necessaria per capire quale sia, per lei, la strada migliore da percorrere, in cui l'unico obiettivo è quello della sua felicità a seguito di un cambiamento. Un caro Saluto.
Buon pomeriggio,
spiacente per la situazione e il vissuto che riporta.
Le consiglio di rivolgersi a un professionista che la aiuti nel concedersi alcuni vissuti, elaborarli e compiere una scelta.
Saluti
Le suggerisco un percorso di coppia. La presenza di un esperto aiuterà a fissare degli obiettivi comuni da raggiungere . Inoltre, se alla luce di un simile percorso non riusciste a più trovare un compromesso di vita insieme, questo rappresenterebbe uno strumento di elaborazione efficace di quello che può essere definito "lutto da separazione". Non esiti ne trarrà assoluto giovamento.
Buonasera,
mi ha molto colpito quello che dice.
Si sente la pesantezza e la difficoltà di ciò che vive.
Sembra che lei abbia di fronte un bivio, ma a ben vedere sarà difficile non assecondare il cuore.
Se poi lui ci tiene davvero saprà aspettare, capire, e ripartire. Ma intanto anche lei deve capire e capirsi, Cosa vi ha unito? Cosa vi differenziava ma al tempo stesso arricchiva?
intanto auguri, sbagli e si rialzi.
Buonasera, dopo un periodo così lungo non vi è da stupirsi che lei si sia disamorata.
Non ritengo opportuno un percorso di coppia, ma due percorsi ben netti e distinti si.
Il fatto, che suo marito, vista persa la relazione si sia finalmente deciso ad ammettere le sue difficoltà, non la esime dal cercare la sua strada.
Si tratta di un atto di amore e rispetto per sé stessa, ed è necessario ad impedire che lei finisca dentro una morte relazionale.
Qualunque sarà la sua scelta potrà ritrovare nuovo slancio e imparare a riconoscere e portare a realizzazione i suoi desideri finora repressi.
Un saluto, dott.ssa Sandra Petralli
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Intanto la ringrazio per aver condiviso la sua storia dalla quale risulta che è lei,soprattutto, ad averne “viste e passate di tutti i colori”. Con la forza dei suoi sentimenti ha dovuto perdonare, capire, cambiare, adattarsi, trovare soluzioni. E dopo 17 anni, mentre il suo compagno per la prima volta sembra essere disponibile ad affrontare le sue difficoltà in prima persona, lei si sente stanca. O potremmo leggere la dinamica anche al contrario; quando il suo compagno tocca con mano la sua stanchezza la sua “voglia di mollare”, ecco che, sempre per la prima volta, lui sente di voler reagire partendo da sé, al fine di non perderla. Questo ci dice che alle volte le relazioni si “incagliano” nello scoglio della complementarità che, se da una parte rende una coppia funzionante e longeva, dall’altra blocca l’evoluzione di entrambi. Quello che voglio dire è che se fino ad oggi lei è stata quella che ha capito ed ha concesso tempo, adesso è legittimo e persino funzionale a verificare se c’è ancora una possibilità di rimanere insieme, che non si precipiti a prendere una decisione. Lei infatti dice “Vedo due scelte davanti a me: lasciarmi morire dentro, adattandomi e ignorando il cuore ma seguendo la testa, oppure seguire il cuore e allontanarmi definitivamente”. Ce n’è una terza: attendere che testa e cuore si coordinino e le diano dei messaggi armonici e non così conflittuali. Questo potrà farlo solo se si riappropria del suo diritto a prendersi il tempo che le serve per ascoltarsi, lei che dal suo racconto ha sempre dimostrato pazienza e spirito di adattamento. Lasci che sia il turno di suo marito. Vedrà, servirà ad entrambi.
Salve, la sua storia è impegnativa, e richiede il giusto spazio di risposta.
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Buongiorno, dalle sue parole emerge pienamente la difficoltà e la sofferenza che sta vivendo. La decisione che deve prendere è strettamente personale e dato che la situazione è complessa credo che possa beneficiare di uno spazio in cui fare chiarezza e in cui possa cominciare a vedersi, contattando e dando voce ai suoi bisogni più autentici che probabilmente ha represso da tempo. Vedrà che la direzione da prendere le sarà più chiara. Un caro saluto.
Gentile utente mi spiace le difficoltà che sta incontrando all' interno della sua relazione. Da anni mi occupo di psicoterapia di coppia, avete pensato anche di iniziare un percorso terapeutico di coppia in modo da poter capire effettivamente se restare ancora insieme oppure no? Cordialità dott. Gaetano Marino

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