Salve, comincio col dire che sin da bambino ho sofferto di ansia e ipocondria, verso i 15 anni una s

17 risposte
Salve, comincio col dire che sin da bambino ho sofferto di ansia e ipocondria, verso i 15 anni una sera mentre ero in giro per strada mi sono sentito fuori dal mondo e sono corso subito a casa.


Da lì non sono uscito di casa per 5 mesi abbandonando anche la scuola, poi una sera decisi di fare un giro con un mio amico e decisi di iscrivermi in palestra, tra una cosa e l’altra mi appassiono alla palestra e riprendo in mano la mia vita e tutto sembra andare per il verso giusto.


Non mi accorgo nemmeno che queste brutte sensazioni non ce le avevo più.


Ad aprile di questo anno a mia madre viene diagnosticato un tumore che è stato asportato e ora si sta curando con chemio, quindi molto spesso la vedo stare male.


Due giorni dopo aver saputo del tumore e un paio dopo aver fumato erba provo di nuovo questa sensazione dopo 7 lunghi anni in cui stavo bene e non mi succedeva più.


Fumo erba saltuariamente, ma un giorno ne fumo un bel po' a stomaco vuoto e mi sembra di vivere completamente fuori dalla realtà, mi viene un attacco di panico e smetto.


Il giorno dopo continuavo a sentirmi confuso però poi è passato.


Invece ora, da qualche settimana ormai, sono di nuovo intrappolato in questa bolla da cui sembra impossibile uscire e sono pieno di domande esistenziali:

perché esistiamo?

Che c’è dopo la morte?

Esisto davvero?


Ho un sacco di dubbi e mi sembra tutto inutile nella vita mia, mi sembra di non avere nessuno scopo, mi sono rivolto a una psicologa e psicoterapeuta però per ora ho fatto solo 3 incontri, non so più come continuare...tutto sembra aver perso senso,ho paura di essere rimasto sotto e che la mia vita scorra così..mi preoccupa molto..

Grazie.
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione e immagino che debba essere difficile convivere con quello che prova. Ha fatto bene a rivolgersi a una collega, che sicuramente la aiuterà a definire meglio la problematica che la affligge ed eventualmente se avere un ulteriore supporto farmacologico.
L'uso di cannabis, anche saltuario, può in alcuni casi provocare o acuire sintomi come quelli che ha sperimentato ma lei riporta di soffrirne fin dalla giovane età. Inoltre gli ultimi eventi potrebbero averla ulteriormente sollecitata, per questo uno spazio di psicoterapia può fare al caso suo. Quello che prova in questo momento non durerà per sempre, specie se, come sta facendo, inizia a muoversi nel modo giusto, chiedendo aiuto.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, le chiedo di non scoraggiarsi e proseguire il percorso di psicoterapia che ha iniziato. Non si aspetti soluzioni tout court, invece si armi di pazienza e impegno, e i risultati arriveranno.
I cannabinoidi spesso tendono a slatentizzare problemi già presenti. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
"Solo dopo la notte più buia si farà giorno.
Coprite dunque i lumi e restate in silenzio, affinché la notte divenga buia e silente. Il sole sorge senza il nostro aiuto. Solo chi conosce l’errore più nero sa che cos’è la luce". Così descrive Jung, il padre della psicologia analitica, il suo doloroso percorso di autoanalisi.
Lo cito perché sappia che momenti come quello che sta affrontando fanno parte dell'evoluzione di ogni essere umano.
Jung dice di "coprire i lumi", cioè di accettare il proprio periodo difficile, ma dicendo a qualcuno di coprire i lumi, rivela altresì che accanto a lui c'è qualcuno. Accanto a ciascuno di noi ci può essere qualcuno. Lei sta già andando in terapia, si affidi alla sua terapeuta. Se ritenesse che la sofferenza e lo smarrimento che prova siano troppo forti, ne parli con lei, potrebbe essere utile un aiuto farmacologico anche leggero, oppure potrebbe non essercene bisogno se, nonostante la grande fatica, la sua terapeuta non lo ritenesse necessario, adesso o in futuro.
Buona scoperta del suo personale senso della vita
Buonasera, comprendo come siano fonte di sofferenza le sensazioni che prova. Una cosa che mi sembra molto importante è che una volta ne è uscito, riuscendo ad investire in interessi come la palestra ed ha potuto riprendere una vita normale, per 7 anni. Lei stesso mette in fila degli eventi che possono aver contribuito alla ricomparsa di queste sensazioni. Fumare erba e vedere sua mamma soffrire per le cure. Ha avuto l'intuizione giusta, rivolgersi ad una psicoterapeuta e iniziare un percorso. Dia fiducia a questo percorso, ci vuole un po' di tempo per iniziare a sentire gli effetti della psicoterapia. E si ricordi ogni tanto che dalla prima "crisi" ne è uscito, quindi ha tutti i motivi che pensare che risuccederà. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, prosegua il percorso appena intrapreso con la collega. Le preoccupazioni per sua mamma e l'utilizzo della cannabis le hanno fatto riemergere i sintomi di tipo dissociativo, spaventandola ulteriormente fino a provocarle l'attacco di panico. Con la psicoterapeuta potrà affrontare tutto questo e anche la perdita di senso. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buona sera,
ha appena iniziato un percorso di conoscenza di sè e delle sue modalità di affrontare, anche fisiologicamente attraverso le reazioni sul suo corpo, le sue esperienze, le sue convinzioni e le diverse prove che la vita le presenterà. Continui con fiducia e trasparenza il suo percorso terapeutico iniziato, confrontandosi apertamente con la/il su/o terapeuta affinché possa risolvere e comprendere il significato dei suoi comportamenti disfunzionali. Se necessita di ulteriori indicazioni, sono disponibile ad ogni suo chiarimento. Saluti dott.ssa Letizia Muzi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
la malattia di sua madre potrebbe aver riattivato in lei angosce molto forti come quella di morte. Sarebbe opportuno valutare la possibilità di esser supportato in questo momento vista la preoccupazione per lo stato di salute di mamma. I suoi sintomi ansiosi parlano anche simbolicamente di una impossibilità ad allontanarsi da casa; ci pensi, un percorso di psicoterapia la aiuterebbe a dare un significato più profondo a ciò che sta vivendo.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente mi dispiace per la situazione che vive e per le preoccupazioni che riporta di avere in seguito alla malattia di sua madre. Intraprendere un percorso di psicoterapia è un'ottima soluzione; non si arrenda, 3 incontri sono davvero molto pochi e serve tempo e pazienza. Continui il suo percorso che la potrà aiutare a gestire le sue preoccupazioni ed affrontare il dolore che riporta. Resto a disposizione cordiali saluti Dott.ssa Valentina Biddau
Buongiorno, continui con la psicologa ma potrebbe essere utile anche un supporto farmacologico, quindi potrebbe richiedere un consulto psichiatrico.
Salve,
spiacente per il vissuto che riporta.
Essendo già in carico a una collega Le consiglierei di portare questi aspetti per poterci lavorare.
Di massima posso dire che il dubbio può essere un ottimo trampolino di lancio per la riflessione, ma se dilaga (e si mette in dubbio tutto o si cercano risposte a domandi "esistenziali") può diventare una grande sofferenza e blocco dell'azione.
Di solito le persone cercano di trovare soluzioni/risposte a questi dubbi, ma se le trovano sono temporanee.
Un cambio di prospettiva utile sarebbe chiedersi se è veramente utile continuare a "rispondere" al dubbio o metterlo a sua volta in dubbio.
Buon pomeriggio
Gentile utente, nel percorso di crescita capita di perdersi e non trovare il senso delle cose e sicuramente l'uso di sostanze amplifica ancora di più il distacco da una realtà alla quale invece dobbiamo aggrapparci per restare ancorati e saldi per una costruzione del proprio sé.
Continui nel suo impegno di psicoterapia e vedrà che a poco a poco scoprirà la vita vera
Cordiali saluti
Dott.ssa Aida Faraone
Buongiorno, la sintomatologia antica che riporta è quella recente sono strettamente collegate.
Lo stress indotto dalla malattia di sua madre l’ha riportato nella bolla dove probabilmente era stato anche in passato, un luogo si sicuro ma poco funzionale.
La invito a continuare ad andare in terapia, se poi non trova una connessione sufficiente con la collega che ha scelto allora tenti con altro professionista.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno a lei, questi sintomi di depersonalizzazione sembrano qualcosa di strettamente collegato all'ansia e allo stress. Con questo genere di sintomi è fondamentale andare a fondo e scoprirne le cause, poiché solitamente questo basta ad arginare il sintomo stesso. Una cosa mi sento di consigliarle: abbandoni l'erba perché in questo momento slatentizza delle difficoltà facendole emergere in maniera incontrollata e questo probabilmente la spaventa. La palestra è stata sicuramente un validissimo aiuto non la lasci. Dia al suo percorso terapeutico più chance e, se non si dovesse trovare bene, può sempre cambiare specialista.
Un caro saluto
Dott. Di San Diego
Buongiorno. Evidentemente la malattia di sua madre potrebbe aver fatto da trigger, cioè da innesco, facendo riemergere memorie dolorose riguardo il periodo in cui soffriva di attacchi di panico e ipocondria, che potrebbero non essere stati elaborati e affrontati correttamente in passato e che quindi possono essersi ripresentati adesso. In tutti questi anni in cui non ha sofferto di tali attacchi, la sua attenzione non si è focalizzata su di essi e questa è la dimostrazione che l'attenzione è flessibile, possiamo avere potere e controllo su di essa e che i pensieri non costituiscono la nostra essenza e, per quanto verosimili possano essere alla realtà, sono solo pensieri, che come arrivano poi vanno via. L'importante è avere consapevolezza di ciò e, attraverso la terapia, può apprendere come i pensieri maladattivi possano diventare dei "rumori di fondo", senza che si fonda con essi. Inoltre, risposte emotive e comportamentali molto intense e negative possono modificare il modo in cui li interpreta. Per far ciò bisognerebbe modificare il modo in cui si relaziona ad essi. L'utilizzo di sostanze stupefacenti può essere una risposta comportamentale, un meccanismo di difesa maladattivo che ha utilizzato per cercare una soluzione immediata all'ansia che è riemersa.
Le consiglio di continuare il percorso psicoterapeutico. Ad ogni modo, se ha bisogno di un nuovo approccio terapeutico, mi rendo a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa e Psicoterapeuta
Torino e Asti
Colloqui online
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, questi "sintomi" hanno un significato che non arriva alla coscienza ed è bene prendersene cura così come ha fatto. Gli eventi di vita come la malattia di un genitore, sono aspetti che scuotono e che posso slatentizzare malesseri irrisolti che sembravano scomparsi. L'uso di sostanze sicuramente non aiuta, anzi può peggiorare la situazione. Continui con la psicoterapia e se è la terapista giusta, vedrà che troverete insieme una soluzione. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
mi dispiace molto per quello che sta attraversando. Considerato il suo passato di ansia e ipocondria, e la recente esperienza traumatica legata alla salute di sua madre, è comprensibile che stia vivendo un periodo di grande confusione e disagio.

Dato che ha già avviato un percorso con una psicologa e psicoterapeuta, le consiglio di continuare con le sedute regolarmente, poiché la terapia può richiedere tempo per dare i suoi frutti. Potrebbe essere utile esplorare più a fondo le sue sensazioni di distacco dalla realtà e i suoi dubbi esistenziali durante le sessioni.

In aggiunta, potrebbe considerare di discutere con il suo terapeuta l'eventualità di integrare altre tecniche, come la mindfulness o la terapia cognitivo-comportamentale, che potrebbero aiutarla a gestire i pensieri ansiosi e a trovare un senso di scopo. È importante anche affrontare la questione del consumo di sostanze come l’erba, che può influire significativamente sul suo stato mentale.

Non esiti a esprimere apertamente al suo terapeuta le sue preoccupazioni riguardo ai progressi e al percorso terapeutico. La collaborazione continua tra lei e il professionista è fondamentale per trovare un equilibrio e un senso di stabilità nella sua vita.

Cordiali saluti.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 75 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.