Salve, circa un anno fa mi è stato diagnosticato il DOC e forme di ansia. Mi fu consigliato di segui
17
risposte
Salve, circa un anno fa mi è stato diagnosticato il DOC e forme di ansia. Mi fu consigliato di seguire un percorso di terapia cognitiva comportamentale, che tutt’ora sto continuando a seguire, sebbene non veda grossi miglioramenti da alcuni punti di vista. Molte compulsioni si sono attenuate, però in realtà pensavo che la terapia suddetta di basssse su tecniche per gestire le compulsioni, quando in realtà la maggior parte delle volte lo psicoterapeuta mi fa solo parlare e mi dà blandi suggerimenti. Il motivo per cui vi contatto è capire se effettivamente dovrei cambiare professionista, dato che l’approccio di questo mi sembra più analitico, e soprattutto perché alcuni aspetti non si sono risolti, ma solo un po’ attenuati, vale a dire mordere le guance, o comunque le dita per scaricare l’ansia, ma soprattutto l’impulso di strappare i vestiti nelle parti che vedo più “deboli” e anche le zip dei pantaloni, cosa che mi causa chiaramente angoscia. Mi scuso per la lunghezza della richiesta e spero in un vostro cortese riscontro. Grazie e buona giornata
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Mi spiace che il percorso che sta già effettuando non la soddisfi in pieno; in prima battuta cercherei di parlare chiaramente con il terapeuta relativamente a ciò che sente e ciò che prova circa la terapia.
Ritengo fondamentale che lei possa comunque proseguire un percorso cognitivo comportamentale, approccio di comprovata efficacia per il DOC al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei possa comunque proseguire un percorso cognitivo comportamentale, approccio di comprovata efficacia per il DOC al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente, l'impalcatura del DOC si costruisce su presupposti che in terapia devono emergere. Una volta chiaro questo, la persona sa cosa deve soddisfare con le comoulsioni e sa dare il giusto peso ai pensieri. A questo punto si inseriscono le tecniche cognitivo comportamentale, e altre come lERP, e la mindfulness. Ammiro molto la sua consapevolezza del disturbo insieme alla volonta di imparate a gestirlo. Saluti Dott ssa Silvana Zito
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico online
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, se dopo un anno, anche meno, non si vedono risultati nella terapia, qualsiasi terapia, vuol dire che la terapia non funziona, o non funziona il terapeuta.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno, la psicoterapia cognitivo comportamentale lavora molto sul sintomo e ha come obiettivo il ridimensionamento di questo ultimo. I sintomi assolvono ad una finzione, è indicato al fine di poter guarire da un disturbo d ansia, un percorso di psicoterapia che lavori più approfonditamente e più ad ampio spettro. L individuo è molto di più dei suoi sintomi, e non è possibile non lavorare sulle relazioni che lo coinvolgono e su come si funzioni all interno di queste ultime. Valuti la possibilità di confrontarsi anche con un altro professionista. Un caro saluto. Dott. Diego Ferrara
Buonasera, mi spiace per la situazione. Si confronti innanzitutto proprio con il suo terapeuta. In modo da aver chiaro il motivo che la spingerà in un nuovo percorso. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Salve. mi lasci dire che mi mancano tantissime informazioni su di lei, quindi posso silo fare osservazioni vaghe. se ho capito bene, ha tratto uno smorzamento dei sintomi relativi al suo disagio il che a me sembra già un buon risultato.la sto esortando ad avere, se può, un poco di pazienza.altri risultati probabilmente arriveranno. detto questo lei ha tutto il diritto di manifestare le sue legittime perplessità al suo terapeuta. esistono effettivamente approcci più diretti ed anche più brevi che aggrediscono frontalmente il sintomo che forniscono tecniche di gestione delle condotte compulsive e che curano meno il" terreno di coltura" che da forza e sostanza alla compulsione stessa". sono punti di vista diversi da cui si parte per la i risoluzione del problema, per dare un volto nuovo al problema stesso. le auguro di chiarire presto e di trovare il giusto sollievo per la sua condizione. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buon giorno e grazie per la sua domanda. Sicuramente come da lei descritto non è una situazione semplice. Le consiglio comunque di parlarne con il suo terapeuta e cercare una soluzione che possa essere per lei maggiormente funzionale. La Psicoterapia cognitivo comportamentale è certamente utile ma può trarre benefici anche da altri approcci. A sua disposizione. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, qualsiasi percorso di terapia, con ogni professionista attraversa momenti di empasse, talvolta questo significa che è un momento particolarmente difficile in cui emergono difese psicologiche particolari e altre volte che il tipo di approccio, oppure il terapeuta, non sono quelli giusti.
Le variabili sono molte per definire la situazione e non è possibile darle una risposta da qui.
Parli con il suo terapeuta apertamente.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Le variabili sono molte per definire la situazione e non è possibile darle una risposta da qui.
Parli con il suo terapeuta apertamente.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Si, la psicoterapia del DOC prevede anche strategie specifiche per la gestione delle compulsioni. Nei casi in cui il DOC supera determinati livelli che vengono rilevati direttamente con una specifica intervista al paziente, è opportuno utilizzare anche farmaci . Ascolti l'episodio La Stanza della Ossessioni, nel Podcast Le Stanze della Paura, disponibile su Google e Spotify. E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia. Troverà approfondimenti e strumenti di auto aiuto. Segua la Pagina Facebook Le Stanze della Paura. Buona giornata. Bruno Ramondetti
Salve, da quello che descrive mi sembra di capire che in realtà ha avuto dei miglioramenti anche se li definisce blandi, credo che nessun professionista possa fare delle considerazioni obiettive sul lavoro terapeutico che ha fatto finora basandosi soltanto su queste limitate informazioni, innanzitutto bisogna capire anche che tipo di aspettative nutriva rispetto alla cura, un lavoro terapeutico si basa soprattutto su una buona alleanza terapeutica tra paziente e terapeuta, per questo motivo la invito a parlarne apertamente con il suo psicoterapeuta e poi eventualmente potrà decidere di rivolgersi ad un altro professionista se non riusciste a superare questa impasse.
Un caro saluto
Dott.ssa Ambrosi
Un caro saluto.
Un caro saluto
Dott.ssa Ambrosi
Un caro saluto.
Buongiorno gentilissima, le consiglio di parlarne con il suo attuale terapeuta per concordare insieme come sia meglio fare
cordiali saluti
AV
cordiali saluti
AV
Buongiorno mu spiace per la sua situazione.
Comunque non si preoccupi sono disponibile per aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Comunque non si preoccupi sono disponibile per aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, i comportamenti compulsivi sono uno strumento disfunzionale che le persone attuano per tenere sotto controllo gli stati ansiosi. Sicuramente il primo intervento deve essere mirato al trovare un modo per interromperli o per modificarli quel tanto da non renderli invalidanti per la quotidianità. Il passo successivo (e sicuramente più complesso) è quello di andare ad indagare quali sono le cause degli stati ansiosi in modo da poterne diventare maggiormente consapevoli e risolverli (o almeno attenuarli). Consiglio una terapia che possa aiutarla in questo secondo passaggio.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente.
Dottoressa Monica Mellone
Resto a disposizione e la saluto cordialmente.
Dottoressa Monica Mellone
Salve la terapia cognitivo comportamentale è molto utile per ridimensionare e gestire il Doc e l’ansia che sta alla base dell’ inasprirsi della sintomatologia. Ed è in genere anche molto pragmatica. Ne parli innanzitutto con il suo terapeuta. Da molti studi emerge comunque che il Doc è una sindrome a parte rispetto agli altri disturbi d’ansia e che giova moltissimo della terapia farmacologica a cui abbinare il percorso terapeutico .
Salve, coma altri colleghi anche io le suggerirei di parlarne con il terapeuta in modo che possiate confrontarvi su quanto accade e perché. Non sempre un anno è sufficiente ed evidentemente il/L suo/sua terapeuta sta lavorando non solo sul sintomo ma anche sul comprenderne l'origine, quindi sarà opportuno che decidiate insieme verso quale direzione volete andare e se potete continuare a lavorarci insieme o sia per lei rivolgersi ad un altro professionista.
Un caro saluto
Dr.ssa Bartoli Benedetta
Un caro saluto
Dr.ssa Bartoli Benedetta
Buonasera, oltre al guardare ai suoi sintomi, aspetto sicuramente fastidioso e doloroso, dovrebbe chiedersi se ha necessità di andare un po' più a fondo. Lecito chiedersi oltre al controllo, cosa si cela dietro ai suoi disturbi, di cosa ha bisogno. Può darsi che lei voglia una terapia che la nutra maggiormente a livello relazionale? La relazione paziente- terapeuta è fondamentale per la buona riuscita della cura. Dalla risposta saprà anche che decisione prendere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
vi sono due tipi di approcci terapeutici:
il primo è quello che si propone di gestire/alleviare la sintomatologia,
il secondo è quello che si propone di far emergere ed accogliere il senso più profondo del sintomo, per poi eliminarne completamente la funzione.
Questo vale a maggior ragione per il DOC che, dopo l'anoressia è il disturbo con il più alto tasso di insuccessi.
Detto questo, la lascio libero di interrogarsi e di giungere alla decisione migliore per Lei nel medio-lungo termine.
Cordialmente.
vi sono due tipi di approcci terapeutici:
il primo è quello che si propone di gestire/alleviare la sintomatologia,
il secondo è quello che si propone di far emergere ed accogliere il senso più profondo del sintomo, per poi eliminarne completamente la funzione.
Questo vale a maggior ragione per il DOC che, dopo l'anoressia è il disturbo con il più alto tasso di insuccessi.
Detto questo, la lascio libero di interrogarsi e di giungere alla decisione migliore per Lei nel medio-lungo termine.
Cordialmente.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.