Salve, circa un anno fa ho conosciuto un ragazzo e siamo subito diventati grandi amici, anche in sen

19 risposte
Salve, circa un anno fa ho conosciuto un ragazzo e siamo subito diventati grandi amici, anche in senso affettivo, giocoso, ci incontravamo quasi tutti giorni. Solo ora mi rendo conto che mostrava dei comportamenti ossessivi. Da quando sono partita per l'estate, mi sono fidanzata e ho osato allontanarmi un po' da questa persona ha iniziato ad amplificare i suoi comportamenti ossessivi e manipolatori verso di me. Mi sento continuamente osservata, in uno stato perenne d'ansia come se fossi obbligata a rispondere subito a ogni messaggio o stare con lui in ogni luogo, qualche volta ho anche sognato che scappavo e lui mi inseguiva. Ora provo un forte senso di colpa ad allontanarmi del tutto, ma è la cosa che mi fa stare meglio. Premetto che lui non ha fatto concretamente nulla di grave nei miei confronti. Quindi potrebbe anche non capire il mio allontanamento, nonostante glielo spiegassi.
Buonasera, cosa la tiene legata a questa relazione, tanto da non riuscire ad allontanarsene per davvero? Perchè vuole allontanarsene? Cosa la spaventa?
Provi prima a chiarire questa relazione dentro di sè, e in un secondo momento ad essere più chiara con questo ragazzo rispetto alla chiusura del rapporto.
Diversamente, se si sente in pericolo, può chiedere aiuto o rivolgersi alle autorità competenti.
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Buongiorno, è importante che si ascolti e comprenda le ragioni di quanto sta accadendo, guardandole da un punto di vista di "processo" (che cosa avviene e io come mi sento? mi scrive dieci volte al giorno, come mi sento? che fantasie mi faccio? Perchè sto qui a cercare di dirgli qualcosa invece che andarmene?). Può darsi che metterà in atto ricatti emotivi o comportamenti manipolatori, di cui potrà rendersi conto.
Se lei sente che ha bisogno di allontanarsi, lo può dire, dichiarare (sento il bisogno di allontanarmi un po', non mi sento bene) e mettere una distanza che la faccia sentire sicura.
SI senta sempre libera di scegliere per se stessa in piena libertà, e se sente che la situazione peggiora e qualcosa di pericoloso può avvenire, contatti le autorità e si tuteli nel modo migliore possibile.
Carissima, da quanto scrive si coglie una discreta preoccupazione. Non possono essere assolutamente ignorati i segnali di malessere, come ad esempio “il sentirsi in uno stato perenne d’ansia”, né tantomeno si può sminuire il fatto che lui abbia “amplificato i suoi comportamenti ossessivi e manipolatori”. Se da una parte è comprensibile il timore di lasciarlo andare per la paura che possa farlo soffrire, dall’altra è immediato domandarsi perché proteggere lui e non se stessa? Nell'inviatarla a trovare il prima possibile la risposta in autonomia o con l’aiuto di un professionista, le invio i miei più cari saluti, dott.ssa Chiara Barlucchi
Buonasera, sia chiara e basta. Se avverte dei segnali di interesse ossessivo, si allontani con discrezione da questa persona. Non vi è nulla di meglio della chiarezza e trasparenza, in ogni tipo di rapporto. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno, da quanto scrive sembra provare un senso di obbligo nei confronti di questa persona accompagnato da senso di colpa se non asseconda le aspettative. Questo è lo schema di una relazione tossica, che fortunatamente riguarda un'amicizia e non un rapporto di coppia. In ogni caso le sarebbe utile ragionare non tanto sulle caratteristiche di lui che possono essere anche evidenti quanto sulle sue. Come mai lui è riuscito ad agganciarla in questo meccanismo perverso in cui sembra che lei gli debba qualcosa?
Buonasera, come accennato da altri colleghi può essere importante innanzitutto capire quali sono i comportamenti e le situazioni che la mettono in uno stato d'ansia per poi cercare di essere il più chiara possibile nello spiegarle al ragazzo.
Detto ciò ricordi che davanti a tutto va posta la sua salute e il suo benessere.
Buonasera. Gli elementi che esponi sono molto interessanti. Grazie per questa condivisione. La sincerità pagherebbe moltissimo ma per una maggior sicurezza se hai queste sensazioni non negarle a priori. Prova ad esprimerti in modo chiaro tenendo le debite distanze o ad affrontare questo argomento in presenza ma accompagnata da qualcuno di fidato e non in solitudine. Una cosa fondamentale è avere una rete di sostegno e informare le persone care per non sentirsi o ritrovarsi isolati. Se vuoi puoi contattarmi senza problemi. Coraggio.
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Buongiorno. Le propongo un colloquio online per verificare insieme se e come approfondire che risonanza crea in lei questa situazione: se ha deciso di scriverne, per lei è necessario non sottovalutare.
Salve, comprendo quanto sia difficile affrontare una situazione del genere. È importante riconoscere e rispettare i propri confini e il proprio benessere emotivo. Il fatto che lei si senta osservata e ansiosa a causa dei comportamenti ossessivi e manipolatori di questa persona è un segnale importante che la sua salute mentale è stata compromessa. È giusto e legittimo prendersi cura di sé stessa e allontanarsi da relazioni che ci fanno sentire in pericolo o stressati. Potrebbe essere utile cercare supporto da amici fidati, familiari o un professionista per affrontare questa situazione in modo sano e sicuro. Cordialmente, GDV
Buonasera. In questa relazione sembra sia difficile per lei sentirsi libera di essere stessa ascoltando i propri bisogni, e sembra che l’ostacolo che le impedisce di far ciò sia il senso di colpa che prova nei confronti di questo suo amico all’idea di allontanarsi. Il mio suggerimento è di fare maggiore chiarezza dentro se stessa e permettersi di fare le scelte che sente giuste per sé, comunicandole con rispetto e sicurezza anche all’altro. Se sentisse la necessità di rivolgersi ad un/a professionista per approfondire i suoi vissuti ed avere uno spazio di elaborazione di questa esperienza potrà certamente farlo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, ciò che sente e prova non può essere ignorato o poco considerato. Come mai si sente in colpa? La colpa è un emozione che proviamo quando pensiamo di aver commesso un danno a qualcosa o qualcuno. Come mai lei si sente così? Difendersi e proteggersi dalle cose, persone o situazioni che ci recano malessere è fondamentale, ci permette di prenderci cura di noi stessi. SI tuteli. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto e la sua preoccupazione. Cosa intende per comportamenti ossessivi? Come mai si sente obbligata a rispondere subito a tutti i suoi messaggi o a stare con lui in ogni luogo? Queste sensazioni le prova solo con lui o sono presenti, con un impatto minore, anche in altre relazioni? In passato ha sperimentato sensazioni simili in altri momenti e all'interno di altre relazioni?
Il senso di colpa, poi, è un'emozione che si prova quando crediamo di aver fatto o pensato qualcosa di sbagliato nei confronti di qualcuno. Come mai pensa sia sbagliato allontanarsi da una relazione che, in qualche modo, le crea disagio e preoccupazione?
Prendersi cura della nostra salute mentale, chiedendo aiuto ad un professionista, le permetterà di vivere in modo più autentico e consapevole i suoi vissuti e le sue relazioni. Cordiali saluti. Dott. Gianluca Pilotti
Buonasera, mi dispiace per la sensazione di oppressione e ansia che sta provando. Prima di tutto trovo utile che lei esplori ogni caratteristica della relazione in questione, e le emozioni che a questa si accompagnano. Potrebbe essere utile il supporto psicologico di uno specialista della salute mentale; chiarire prima il suo punto di vista e le ragioni del suo comportamento le permetteranno di vedere le cose con più chiarezza e serenità e delineare un piano d'azione anche nei riguardi del rapporto con questo ragazzo. Le auguro buona fortuna Giorgio Manieri
Buonasera.
Quando si fa fatica ad allontanarsi da persone che ci danno malessere, è importante chiedersi perché se abbiamo la possibilità di mettere dei confini o usare le proprie gambe per andarsene si rimane in dinamiche disfunzionali? Spesso ciò riflette un proprio schema interpersonale che può essere esplorato in terapia.
Sulla colpa, è importante ridimensionare “il danno” che si pensa di creare all’altro e distinguere che sentirsi in colpa non vuol dire essere colpevoli.
Fare delle scelte comporta conseguenze, anche dolorose, ma è importante portare il focus su ciò di cui lei ha bisogno per star bene.
Le relazioni funzionali non fanno sentire ingabbiati.
Ogni relazione, anche quelle amicali, deve essere motivata da una scelta reciproca e da uno stare bene nel tempo trascorso insieme. Lasciar andare è difficile, quindi è importante far spazio alle proprie emozioni. Chiudere i rapporti fa male anche alla persona che prende questa decisione. Con il senso di colpa è importante farci i conti, perché è un’emozione umana e come tale è utile accoglierla, capire cosa ci sta segnalando per imparare a regolarla, farla fluire come tutte le altre.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buongiorno, questo rapporto di amicizia da giocoso è diventato soffocante, creandosi una dinamica spiacevole per lei e probabilmente anche per il suo amico. L'amicizia dovrebbe essere libertà e spontaneità, lei parla di comportamenti manipolatori dell'altro e dei suoi sensi di colpa. Se ha difficoltà a distanziarsi da questa relazione può farsi sostenere da uno psicoterapeuta nel comprendere cosa la blocca in questo legame amicale e nel muoversi verso rapporti più funzionali al suo benessere. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Credo di non esser smentito nel dirle che ha di mostrato una grande competenza nel aiutare se stessa ma sopratutto a offrire a questa persona un'opportunità di imparare a contenere gli propri stati emotivi. Il suo gesto può essere di esempio a molte persone che non riescono a definire i propri spazi e per non ferire l'altro contaminano il proprio mondo. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Buongiorno,
la mia indicazione è quella di mettersi nella posizione in cui poter star meglio. Se aumentare la distanza tra lei e questo ragazzo la aiuta ad accrescere il suo benessere, lo faccia senza remore e continui pure con serenità la relazione col suo fidanzato.
Cordialmente
Dott. Diego Ferrara
Salve, è comprensibile che si senta in questo modo. In una situazione del genere, è importante tutelare la propria salute mentale e il proprio benessere. Potrebbe essere utile considerare una terapia breve strategica che la aiuti a gestire il senso di colpa e ad affrontare la situazione in modo assertivo. Potremmo esplorare strategie per comunicare chiaramente i suoi confini con il ragazzo in modo rispettoso ma deciso, oltre a lavorare sulle sue reazioni emotive e sull'autostima.






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