Salve, Circa 6 anni fa (a 28 anni) sono stato operato di ernia inguinale bilaterale con protesi,

8 risposte
Salve,

Circa 6 anni fa (a 28 anni) sono stato operato di ernia inguinale bilaterale con protesi,
L'intervento è riuscito, senza postumi, i medici mi dissero soltanto che essendo nato con le ernie, non c'era molto materiale a cui aggrapparsi.

1 anno fa, dopo dello stretching durante la FKT per un ernia L5S1 (toccandomi le punte dei piedi) ebbi uno strappo all'altezza DX del pube, zona legamento inguinale/aduttore, con una fitta che si spostava fino a dietro sopra il gluteo, ho avuto fitte, fastidi e bruciori che in parte si sono protratti per un anno..

Ad oggi, dovendo continuare la fisioterapia e rimanendo leggermente fermo nel tratto addominale, noto che ha iniziato a tirarmi anche l'area SX del pube ed ho dolore.

Credo fortemente che le due reti inserite centrino qualcosa, tuttalpiù la situazione non è buona per via della mia scarsa mobilità della parete addominale, dato che per via dell'ernia lombare che mi porta bruciori, mi è stato sempre consigliato di alzarmi dal letto o far movimenti bruschi con il tronco, ma eseguire inclinazioni dal lato.

Un esempio, ne è la prova, quando provo a far stretching per gluteo e piriforme da sdraiato, tenendomi la gamba riversa e cercando di portarla al petto mi tira e fa male quella zona, come se ci fosse una corda.

Sapete se si può risolvere? e/o a chi rivolgermi?

Grazie in anticipo
Buongiorno, la cosa migliore è chiedere al Fisioterapista che la segue visto che conosce meglio di noi la sua storia clinica, dunque può valutare se ci siano aderenze profonde che possano dare la sensazione di "corda" che tira e fa male. Se necessario sarà lui a darle indicazioni per un consulto specialistico per approfondire lo stato delle protesi per ernie inguinali.
Saluti!

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Se si è convinto che le reti c’entrino qualcosa faccia un controllo adeguato via rx o rmn, così potrà portarla al chirurgo che l’ha operata o chi per lui per farsi ragguagliare sulla situazione è concertare col suo terapista o chi per lui sulla migliore strategia da seguire alla ricerca del suo benessere
Salve sarebbe auspicabile prima di tutto effettuare una risonanza o un'ecografia per valutare la situazione che deriva dagli interventi e se tutto a posto liberare il più possibile dalle aderenze unitamente a una consulenza posturale per valutare l'origine dei problemi alla schiena. Saluti
Sicuramente con referti, documentazione e visita il suo terapista saprà indirizzarla sul percorso da compiere. Se necessiterà di rivalutare la situazione tramite refertazione oppure ad esempio controllare e trattare eventuali aderenze addominali, eseguendo anche degli opportuni allungamenti della fascia anteriore interna.
Se poi vuole un parere più accurato la aspetto a studio.
Secondo me dovrebbe fare un controllo medico per verificare che la zona operata sia in ordine, dopodiché si rivolga ad un osteopata fisioterapista x valutare la situazione di disequilibrio che si è creata nel tempo, visto le sue problematiche di schiena. Saluti
Buongiorno, dovrebbe come cosa prioritaria fare un controllo medico, e sentire se eventualmente se sono necessarie delle indagini radiologiche. Successivamente potrà effettuare il trattamento fisioterapico, basato su terapia manuale ed esercizio terapeutico (magari anche leggermente diverso da quello corretto descritto da Lei, considerato che le da fastidio) mirato alla elasticità.
Cordiali saluti
Buona sera, il consiglio è quello di rivolgersi al suo medico di base spiegando bene la situazione.
Sarebbe utile un controllo ecografico per comprendere meglio se le reti abbiamo ceduto o meno.
Rimango a sua disposizione
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi contatti telefonicamente, senza impegno.

Cordialmente

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