Salve,Circa 14 mesi fa ho iniziato una cura di anafranil / giorno per disturbo depressiv
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Salve,
Circa 14 mesi fa ho iniziato una cura di anafranil / giorno per disturbo depressivo associato a ossessivo. Adesso ho scalato con il dottore. Adesso mi sento in equilibrio fondamentalmente , eccetto momenti di fluttuazione dell' umore negativo o di ansia ( in parte in contesti di interazione attiva ) che magari mi durano 1 pomeriggio o una giornata. L ideale sarebbe affrontare queste "reminescenze " o affrontare le sensazioni d ansia e eccessiva riflessione, magari con un altro farmaco?
Grazie in anticipo
Circa 14 mesi fa ho iniziato una cura di anafranil / giorno per disturbo depressivo associato a ossessivo. Adesso ho scalato con il dottore. Adesso mi sento in equilibrio fondamentalmente , eccetto momenti di fluttuazione dell' umore negativo o di ansia ( in parte in contesti di interazione attiva ) che magari mi durano 1 pomeriggio o una giornata. L ideale sarebbe affrontare queste "reminescenze " o affrontare le sensazioni d ansia e eccessiva riflessione, magari con un altro farmaco?
Grazie in anticipo
Salve, per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
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Buongiorno, i farmaci possono aiutare molto ma non l'aiuteranno mai a trovare un senso al suo malessere. Il modo migliore per approfondire la conoscenza di sé e quindi anche di quello che prova è associarli a un percorso terapeutico.
buongiorno, concordo con l'opinione espressa da altra psicologa che il farmaco non può essere la soluzione da solo. i farmaci come lei sa agiscono sul sintomo; la terapia agisce sulle cause scatenanti l'ansia e sul disturbo ossessivo (e compulsivo se presenti compulsioni). l'eliminazione delle cause, possibile solo con un percorso terapeutico, le permetterebbe di ridurre e successivamente eliminare i farmaci cosa che sarebbe auspicabile soprattutto per coloro che si trovano in giovane età in quanto come sa i farmaci vengono filtrati e smaltiti da fegato e reni. in ogni caso gli antidepressivi sono fatti per potere essere presi a lungo, anche tutta una vita, questo nel caso lei non desideri affrontare una psicoterapia. in questo caso resta valido che fin quanto non eliminerà le cause resteranno i sintomi e quindi la necessità di un supporto farmacologico. se desidera fare una psicoterapia io sarei lieta di seguirla in presenza oppure online. trova i dati per contattarmi su Google inserendo nome e cognome. buona serata Rosaria Mastrone psicologa e psicoterapeuta.
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua domanda.
Per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia.
Per la problematica che ci ha descritto è utile intraprendere anche un percorso psicologico per comprendere da dove nascono i sintomi e cosa li mantiene. I sintomi psicologici non emergono dal nulla ma si inseriscono sempre all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Il farmaco li attenua ma non risolve il motivo per cui si manifestano.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia.
Per la problematica che ci ha descritto è utile intraprendere anche un percorso psicologico per comprendere da dove nascono i sintomi e cosa li mantiene. I sintomi psicologici non emergono dal nulla ma si inseriscono sempre all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Il farmaco li attenua ma non risolve il motivo per cui si manifestano.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, i farmaci possono essere un valido supporto in persone con problematiche come quelle de lei descritte, quando queste arrivano ad essere invalidanti. Come lei stesso riconosce ora l'ansia è presente solo in contesti di interazione attiva, quindi la situazione è più gestibile, sarebbe forse il caso di intraprendere un percorso per comprendere da dove questi sintomi nascono. Tenga presente che i farmaci sono un valido supporto, tutta via non sono una soluzione definitiva, se una quota di ansia sfugge addirittura alla terapia farmacologica - e solo in determinati contesti - le consiglio di interrogare questo sintomo per poterlo risolvere. Resto a sua disposizione, saluti.
Buongiorno, posso immaginare la sua preoccupazione. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia in modo da affrontare i momenti descritti di ansia e fluttuazioni dell'umore mentre prosegue la cura farmacologica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Salve, momenti di " ritorno" alle vecchie problematiche ansiose è assolutamente normale e fisiologico se sono brevi e controllate come nel suo caso. In merito al farmaco da prendere ne deve parlare con chi la sta seguendo per valutarne l'eventuale necessità. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno gentile utente dovrebbe prima rivolgersi ad un medico per la questione farmacologica. Poi potrebbe comunque se ne sente la necessità rivolgersi ad uno spicologo per comprendere meglio la fluttuazione dell'umore e l'ansia
cordiali saluti
Dott.ssa Rossella Sorce
cordiali saluti
Dott.ssa Rossella Sorce
Gentile utente per quanto riguarda i farmaci deve parlarne con il medico che glieli ha prescritti , però le consiglio di affiancare alla cura farmacologica anche un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale dal quale avrà ottimi risultati fino alla risoluzione dei suoi problemi . Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione . Cordiali saluti
Salve,
perchè non affiancare un percorso di psicoterapia?!
Sarebbe molto utile ed efficace per la risoluzione e la cura di molti problematiche.
Cordiali saluti
perchè non affiancare un percorso di psicoterapia?!
Sarebbe molto utile ed efficace per la risoluzione e la cura di molti problematiche.
Cordiali saluti
Buongiorno, tutti noi suggeriremmo una psicoterapia da affiancare. Pur ritenendo valido e necassario un trattamento farmacologico (tutti noi lavoriamo in collaborazione con uno psichiatra), credo fortemente nello spazio terapeutico come luogo in cui mettersi in discussione e realizzare un percorso di camabiamento scelto.
Buonasera
Le consiglio di consultarsi con il Suo psichiatra .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Le consiglio di consultarsi con il Suo psichiatra .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buongiorno, per le questioni legate ai farmaci è opportuno che lei si rivolga allo psichiatra che la sta seguendo. In ogni caso una psicoterapia sarebbe importante per lei per comprendere le cause del suo disagio e scoprire le sue risorse interne per affrontarle.
Cordiali saluti Dr. Marina Marzani
Cordiali saluti Dr. Marina Marzani
direi che queste reminescenze o ansie, dovrebbero essere affrontato tutt'altro che con un farmaco.
Sono le sue paure e le dovrebbe affrontare, non cercare di farle scomparire senza affrontarle.
Il fantasma non scompare se non ci giriamo e lo tocchiamo.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Sono le sue paure e le dovrebbe affrontare, non cercare di farle scomparire senza affrontarle.
Il fantasma non scompare se non ci giriamo e lo tocchiamo.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve, mi fa piacere sapere che hai trovato un certo equilibrio con la cura che stai seguendo. Riguardo ai momenti di fluttuazione dell'umore negativo o di ansia che ancora sperimenti, potrebbe essere utile discuterne con il tuo medico o psichiatra che ti sta seguendo.
Il tuo medico potrebbe valutare se un aggiustamento della terapia farmacologica potrebbe essere appropriato per affrontare meglio queste "reminescenze" o le sensazioni di ansia e eccessiva riflessione. Ci sono diverse opzioni di farmaci disponibili per il trattamento dei disturbi depressivi e ossessivo-compulsivi, quindi potrebbe essere opportuno valutare insieme al tuo medico se un altro farmaco potrebbe essere più adatto per te.
È importante ricordare che l'aggiustamento della terapia farmacologica dovrebbe essere sempre fatto sotto la supervisione del medico, poiché ogni persona risponde in modo diverso ai farmaci e possono essere necessarie delle prove e degli aggiustamenti per trovare la soluzione più efficace per te.
Inoltre, oltre alla terapia farmacologica, potrebbe essere utile considerare anche altre forme di supporto come la terapia psicologica o la terapia cognitivo-comportamentale (TCC). Queste forme di terapia possono aiutarti ad affrontare meglio l'ansia, le riflessioni e a sviluppare strategie per gestire le situazioni che scatenano queste sensazioni.
Ricorda di parlare apertamente con il tuo medico riguardo ai tuoi sintomi, ai cambiamenti che stai sperimentando e alle tue preoccupazioni. Sarà in grado di fornirti le migliori indicazioni e consigli per il tuo caso specifico.
Auguro a te il meglio nel tuo percorso di guarigione e nel raggiungimento di una salute mentale ottimale.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
Il tuo medico potrebbe valutare se un aggiustamento della terapia farmacologica potrebbe essere appropriato per affrontare meglio queste "reminescenze" o le sensazioni di ansia e eccessiva riflessione. Ci sono diverse opzioni di farmaci disponibili per il trattamento dei disturbi depressivi e ossessivo-compulsivi, quindi potrebbe essere opportuno valutare insieme al tuo medico se un altro farmaco potrebbe essere più adatto per te.
È importante ricordare che l'aggiustamento della terapia farmacologica dovrebbe essere sempre fatto sotto la supervisione del medico, poiché ogni persona risponde in modo diverso ai farmaci e possono essere necessarie delle prove e degli aggiustamenti per trovare la soluzione più efficace per te.
Inoltre, oltre alla terapia farmacologica, potrebbe essere utile considerare anche altre forme di supporto come la terapia psicologica o la terapia cognitivo-comportamentale (TCC). Queste forme di terapia possono aiutarti ad affrontare meglio l'ansia, le riflessioni e a sviluppare strategie per gestire le situazioni che scatenano queste sensazioni.
Ricorda di parlare apertamente con il tuo medico riguardo ai tuoi sintomi, ai cambiamenti che stai sperimentando e alle tue preoccupazioni. Sarà in grado di fornirti le migliori indicazioni e consigli per il tuo caso specifico.
Auguro a te il meglio nel tuo percorso di guarigione e nel raggiungimento di una salute mentale ottimale.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
Buon pomeriggio. Capisco il problema che riporta, e penso che sia opportuno che riferisca al suo dottore di queste fluttuazioni e capire le circostanze che l'hanno portata alla sintomatologia odierna.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Buona sera, capisco il suo problema ma credo sia opportuno rivolgersi al proprio medico che la sta seguendo e le ha prescritto i farmaci per capire come proseguire con la cura. Un percorso di psicoterapia invece la aiuterebbe a capire come è arrivata a questa sintomatologia al fine di predere delle ricadute. Sono a disposizione se vuole, Dott.ssa Nunzia Giustiniani
Gentile utente, è importante che lei continui a seguire il piano di trattamento prescritto dal suo medico e che continui a comunicare con lui riguardo i suoi sintomi e le sue sensazioni. Potrebbe considerare di discutere con il suo medico la possibilità di aggiungere un altro farmaco o di modificare la terapia attuale per migliorare il controllo dei suoi sintomi di ansia e negatività. Inoltre, potrebbe valutare l'opportunità di intraprendere un percorso psicologica o di psicoterapia, per affrontare le tue preoccupazioni e l'eccessiva riflessione. Ricordi che il supporto professionale è importante per garantire il suo benessere emotivo. Le auguro una pronta guarigione. Rimango a sua disposizione per qualsiasi dubbio.
Dott. Cordoba
Dott. Cordoba
Buongiorno, i farmaci mantengono solo in parte il suo equilibrio psico-fisico, in quanto è apparente. Per avere un beneficio ottimale le consiglio di pensare ad un percorso psicologico. Non pensi che i farmaci siano la "soluzione magica" che farà scomparire i sintomi, indicativi di un malessere profondo. Il corpo le sta parlando, ha bisogno di ascolto e non di essere "stordito" dai farmaci.
I farmaci sono sicuramente importanti, ma non sufficienti e risolutivi.
La invito a pensare a quanto sia importante per lei crearsi uno spazio personale psicologico in cui analizzare e far emergere i suoi bisogni, desideri e necessità, vedrà che nel momenti in cui metterà tutto questo ben a fuoco, dove il corpo verrà ascoltato, qualcosa cambierà.
Saluti
I farmaci sono sicuramente importanti, ma non sufficienti e risolutivi.
La invito a pensare a quanto sia importante per lei crearsi uno spazio personale psicologico in cui analizzare e far emergere i suoi bisogni, desideri e necessità, vedrà che nel momenti in cui metterà tutto questo ben a fuoco, dove il corpo verrà ascoltato, qualcosa cambierà.
Saluti
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