Salve, avrei due problemi da sottoporvi, il primo è un problema che si è manifestato qualche anno fa

16 risposte
Salve, avrei due problemi da sottoporvi, il primo è un problema che si è manifestato qualche anno fa, ovvero il problema che quando arrivo nella situazione di avere un rapporto sessuale con una ragazza o anche solo programmarlo mi vengono degli attacchi di panico fortissimi che mi perseguitano fino quando non annullo l'incontro oppure se a fatica riesco a concluderlo, ho provato anche con partner occasionali a pagamento per vedere se non fosse solo un caso, ma appena la ragazza risondeva al messaggio, o al telefono cominciavo a sentire battito accellerato, tremori incontrollabili, freddo, nausea e così via. per più di una volta ho cercato di combattere questi sintomi e mi sono recato all'appuntamento, in questo caso i sintomi sono peggiorati, faticavo a stare in piedi, a respirare e a parlare, ma nonostante tutto sono riuscito a concludere l'incontro e questi sintomi sono spariti istantaneamente, ma la volta successiva sono tornato punto e a capo perchè?
E poi qui sorge il secondo problema, una volta concluso il rapporto mi attanaglia una sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato, mi sento stupido e debole, provo rabbia verso me stesso per aver "ceduto". qual'è secondo voi la miglior strada che posso intraprendere risolvere queste problematiche?
Buonasera, mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà.
Per quanto riguarda il primo problema legato agli attacchi di panico durante i rapporti sessuali, potrebbe essere utile consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta che si occupa di disturbi d'ansia. Potrebbero suggerirti tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o le tecniche di meditazione, che potrebbero aiutarti a ridurre l'ansia in quelle situazioni.
Inoltre, potresti beneficiare della terapia cognitivo-comportamentale (CBT) che ti aiuta a identificare e modificare i pensieri negativi o le credenze errate che possono alimentare l'ansia e gli attacchi di panico. Questa forma di terapia potrebbe darti gli strumenti necessari per affrontare i tuoi timori e per costruire una prospettiva più positiva sulla sessualità e sui rapporti intimi.
Per quanto riguarda il secondo problema, la sensazione di colpa o di aver fatto qualcosa di sbagliato dopo il rapporto sessuale, potrebbe essere utile esplorare e comprendere le tue emozioni attraverso la terapia. Un professionista può aiutarti a esplorare le origini di queste sensazioni e a lavorare su strategie per migliorare la tua autostima e il tuo benessere emotivo.

Ricorda che cercare aiuto professionale è un importante passo verso la risoluzione dei problemi che stai affrontando.
Dr. Roberto Prattichizzo

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Salve, mi spiace per il malessere che riferisce.
Dal suo racconto si nota la presenta di sintomi legati alla sfera ansiosa che potrebbero rappresentare la manifestazione di un disagio più profondo, spesso difficile da comprendere da solo.
Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che possa aiutarla a trovare dei significati più ampi al disagio che sta vivendo; ciò le consentirà di individuare le risorse dentro di lei per gestire questi momenti di forte attivazione emotiva.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Consales
Buonasera, il disagio che prova appare molto invalidante e limitante. E' utile intraprendere un percorso terapeutico per comprendere alla luce della sua storia di vita e del contesto attuale il motivo della sua problematica verso l'intimità fisica/relazionale.
I sintomi seppur apparentemente senza significato, se approfonditi, svelano il contesto emotivo e il significato personale rispetto a ciò che ci accade, che spesso sono oscurati dalla sintomatologia.
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissimo, dalle sue parole, sembra emergere una difficoltà a concedersi e a riconoscersi di meritare il "piacere", nel senso più ampio del termine e quindi non solo fisico e/o sessuale. Quello che appare faticoso, inoltre, sembra il riuscire a stare comodo all'interno di una relazione più o meno intima. Sempre in base alle sue parole e ai sintomi che esperisce, sembrerebbe che l'avvicinamento ad una ragazza, emotivo e/o fisico, rappresenti una sorta di minaccia per lei. E' così? Per comprendere i motivi sottesi a tale situazione, che comprendo essere estremamente limitante e frustrante, l'unico suggerimento che mi sento di darle, rispondendo così alla sua domanda, è quello di rivolgersi a un professionista che la aiuti a comprendere il suo funzionamento in ambito relazionale ed emotivo-affettivo. Un caro saluto
Buonasera,
quello che descrive è un disturbo di tipo ansioso. Le tattiche "fai da te", che a volte funzionano, in questo caso hanno fallito. Credo che sia inevitabile rivolgersi ad un percorso psicoterapeutico perché i sintomi che descrive lasciano supporre radici molto profonde. So che può spaventare ma in realtà potrebbe rivelarsi un'esperienza fondamentale.
Gentile Utente,
l'affettività e l'intimità sono sfere della vita complesse, è difficile darle consigli senza conoscere la sua storia, in quanto per ogni persona l'incontro con l'altro assume significati molto differenti. Quello che ho colto e potrebbe essere un tema importante per lei è il senso di inadeguatezza, che sembrerebbe portarla a sentirsi a disagio fin dal primo incontro. Sarebbe utile comprendere le origini di tali paure e come mai emergono nella relazione con l'altro. Potrebbe far fatica a mettersi in gioco, l'intimità comporta talvolta un senso di vulnerabilità in cui ci si può sentire esposti all'altra persona ed al suo giudizio. Inoltre quello che ricorre nelle sue parole è che in qualunque caso lei sente comunque di aver commesso degli errori. Le emozioni di rabbia così intense che prova verso se stesso incrementano ancora di più il senso di inadeguatezza, innescando così un circolo vizioso per cui si approccerà all'esperienza successiva con un livello di ansia sempre più elevato. Le consiglierei di iniziare un percorso di psicoterapia in modo da poter lavorare su di sé e riuscire a vivere appieno e liberamente l'affettività e la sessualità.
Cordialmente,
Dott.ssa Laura Della Ratta
Gentile utente, mi spiace per la situazione in cui si trova, posso solo provare ad immaginare la fatica che sta vivendo. Il mio consiglio è di rivolgersi a un terapeuta con il quale poter lavorare su di sé fino, individuando pensieri e paure che le impediscono di vivere serenamente la sessualità e l'effettivita. Riuscirà pian piano a liberarsi del suo malessere e inizierà a vivere i rapporti in modo più sereno e soddisfacente.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Da ciò che ha scritto i sintomi sono ricollegabili a un disturbo di tipo ansioso. Le consiglierei di intraprendere un percorso con un professionista al fine di poter indagare quali aspetti e quali sono le cause che alimentano e mantengono il disagio. Cordiali saluti. Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buonasera.
Quello che definisce "secondo problema" è quello su cui è necessario lavorare.
La sintomatologia ansiosa che precede gli incontri è frutto del significato personale che lei attribuisce a quei rapporti.
L'emozione rabbia associata a sensi di colpa e pensieri auto svalutanti potrebbero essere riconducibile ad un crollo della sua immagine di se che si verifica nel momento in cui "cede" ad una sessualità che colma un bisogno momentaneo ma la allontana da qualcosa a cui ambisce veramente.
Se è interessato ad approfondire le dinamiche che provocano il suo disagio non esiti a contattarmi.



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Gentile utente, mi spiace per la difficoltà che sta attraversando. La problematica di cui parla sembra legata alla sfera ansiosa. In una situazione di pericolo il nostro corpo si attiva per aiutarci a scapparne o ad affrontarlo, aumentando i battiti cardiaci, la pressione e la vascolarizzazione venosa, ma nel caso di un attacco di panico o di una crisi d’ansia la stessa minaccia appare invisibile, quasi inconsistente. In altri termini, ci predisponiamo per “darcela a gambe levate” anche se non vediamo davanti a noi un pericolo vero e proprio. È per questo che in quei momenti si provano tachicardia e respirazione affannosa, quelle sensazioni che Lei descrive. L’attacco di panico o una crisi ansiosa costituiscono certamente un grande disagio che richiede di essere affrontato.
Inoltre, provare un senso di colpa o una deflessione dell’umore a seguito di un rapporto sessuale o di un orgasmo potrebbe essere collegato non solo ad atteggiamenti ambivalenti verso il sesso, talvolta culturalmente influenzati, ma anche verso la/il partner o verso il sesso d’attrazione più in generale.
Solitamente, ciò che in quei momenti ci fa tanto paura non sta davanti agli occhi. I motivi per cui possiamo temere un atto sessuale sono vari: ansia da prestazione, timore del fallimento e del giudizio altrui sono solo alcuni di questi, ma c’è sempre un campo personale più intimo e soggettivo che ha bisogno di essere approfondito e che non può ridursi alle semplici statistiche. Comprendere quale sia la vera natura di questa preoccupazione per Lei e perché il campo sessuale sia fonte di rabbia verso sé stesso sarebbe certamente possibile in un percorso di psicoterapia, che Le consiglio.
Cordialmente
Dott. Giuseppe Virgilio
Buongiorno, è del tutto comprensibile il disagio che sta vivendo nel tentativo di risolvere le difficoltà riportate. Dalle sue parole mi sembra che ci siano alcuni aspetti da esplorare per dare un significato più ampio a quello che le sta accadendo, ad esempio come vive l’intimità, che rapporto ha con il piacere ed il lasciarsi andare, che effetto le fa vivere una relazione di coppia.
Le posso suggerire di condividere le sue difficoltà con un professionista cui affidarsi per comprendere meglio le esperienze e le dinamiche che hanno contribuito a determinare questa situazione. Un caro saluto
Gentile utente grazie per aver condiviso questa delicata situazione in cui si trova. Potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia per un maggior approfondimento delle cause che sono alla base di questa sua problematica. Un caro saluto e resto a disposizione anche online
Dott.ssa Lina Robertiello
Buongiorno Utente, le parole che riporta sembrano mettere in luce una difficoltà di gestione dell'ansia all'interno di una relazione sessuale ed intima. Forse potrebbe intraprendere un percorso psicoterapeutico per iniziare ad affrontare sia il problema contingente e sia le profonde motivazioni che la partono ad entrare in tale stato di agitazione. Se desidera io sono disponibile per dei colloqui. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Salve,

illustra due problemi che probabilmente celano difficoltà relazionali/conflitti interiori di cui è importante occuparsene.
Chiede la strada da intraprendere per risolverle: credo che essere motivato sia già un buon inizio, così come l'aver scritto qui; contattare uno psicoterapeuta per iniziare un percorso può essere il passo successivo. Intanto le offro uno spunto di riflessione: al di là dell'atto sessuale, si chieda come vive le relazioni sentimentali (paura? rabbia? voglio/non voglio?).
I migliori auguri.
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
Sicuramente un percorso che vada all'origine delle sue paure, che ne indaghi le motivazioni più profonde e che sono inaccessibili senza un dettagliato lavoro di analisi ed interpretazione dei suoi sintomi.
Vedrà che se si rivolge ad un professionista esperto riuscirà a sbloccare questa fastidiosa ed invalidante situazione.
In bocca al lupo

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