Salve , avrei bisogno di un opinione. Sono dovuta andare via da casa dopo anni di frasi offensive

19 risposte
Salve , avrei bisogno di un opinione.

Sono dovuta andare via da casa dopo anni di frasi offensive, umiliazioni, zero appoggio, racconti anche con estranei di quanto io sia una fallita negli studi che ho lasciato senza laurearmi, nessuna considerazione in merito ad opinioni, o nel poter esprimere il mio punto di vista sulla scelta di una casa in affitto perché non sono io che pago e le risposte sono sempre "non e' casa tua" " non sei nella posizione di dire niente" " non mi interessa cosa hai da dire" "non c e una cosa che sai fare" " il treno e' partito" , minacce di mandarmi in strada se solo mi azzardavo a rispondere a qualche sua frase.
Ogni mia parola diventava uno spunto contro di me. Un giorno mi ha aspetta a mani sui fianchi per ordinarmi di andare a comprare una cosa inutile che avevo rovinato una macchia minuscola ,con 40 gradi fuori appena arrivata a casa(ed era un anno e mezzo che mi ero trasferita per lavoro ed ero passata a trovarla) perché ogni cosa che facevo l avrei pagata cara, alla fine ho iniziato a non parlare piu di niente, se raccontavo qualcosa fatta col mio compagno io ero la " principessa" senza problemi, ... Esausta me ne sono andata, con la sua frase " ma ti vuoi fare una passata di schiaffi" perché la rispondevo a tono...
Alla fine non stava più nemmeno facendo la spesa per me. Io invece l ho sempre aiutata , ha il suo lavoro grazie a me, e due mesi fa gli ho trovato anche un secondo lavoro. Io invece purtroppo faccio lavori saltuari.. Ho preso comunque la decisione di finire l università di nascosto e di fatti a dicembre mi laureo facendo i 2 esami che mancavano.Ho poi scoperto di avere una forma grave di endometriosi quindi stavo sempre male,ma lei pare non se ne accorgesse molto. Non ho mai chiesto nulla a casa,ne soldi né oggetti, sempre occupata delle faccende.Ora che sono via, Ho inviato due messaggi per avvisare che sarei passata a prendere delle mie cose se aveva bisogno di qualcosa ,nessuna risposta solo che non le serviva niente. Non so se sono io il problema ..oppure ho preso la decisione giusta?
Gentile utente, mi dispiace tanto per quanto ha scritto. Sento tanto dolore nelle sue parole. Credo che la cosa più importante sia stata quella di prendere la decisione giusta per lei, sicuramente non è stata una scelta facile.
Questo potrebbe essere un periodo di fragilità per lei, probabilmente caratterizzato da dubbi, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

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Cara utente,
ho letto con attenzione quello che hai scritto e posso solo immaginare quanto sia stato difficile per te vivere in un ambiente così disfunzionale. Prendere la decisione di lasciare casa non dev’essere stato semplice, ma sembra essere stata la scelta giusta per proteggere te stessa.

Da quello che racconti, mi sembra che tu abbia fatto tutto il possibile per essere d’aiuto, ma nonostante questo hai ricevuto solo critiche e umiliazioni.
La tua scelta di finire l’università di nascosto, nonostante tutte le difficoltà, dice tanto sulla tua forza e sulla tua determinazione. Sei davvero resiliente!

Non sei tu il problema ed è normale che tu te lo stia chiedendo visti gli anni di manipolazione emotiva che hai vissuto; allontanarti è stato un atto di cura verso te stessa.

Ora è il momento di elaborare il dolore di non essere stata riconosciuta e valorizzata da una figura così centrale come la madre, dolore che mi sembra tu abbia ancora vivo. E di valutare come stai gestendo l'impatto che un ambiente familiare tossico ha avuto sulla tua autostima.
Lavorare su questi punti ti permetterà di concentrarti su di te, sulla relazione con il tuo compagno, sulla tua laurea e sulla tua salute. E di vivere una vita serena.

Sono disponibile a supportarti in questo percorso se ne avrai bisogno, un caro saluto. Dott.ssa Carlotta Soldan
Salve, intanto congratulazioni per la Sua decisione di riprendere l'università e laurearsi, questo è un ottimo inizio per costruirsi una Sua reale e solida indipendenza. Si prenda cura della Sua salute e non pretenda che gli altri cambino, segua la sua strada! Auguri!
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Gentilissima, è molto duro quello che ha subito. Cosa facciamo, anche istintivamente quando siamo in un luogo ostile, pericoloso? Fuggiamo, è una difesa. Grazie alle sue capacità se l'è cavata più che bene, al punto di riuscire a laurearsi (congratulazioni!!). Ma lei vuole ancora qualcosa da sua madre? Quanti anni sono che chiede attenzione? Mi sento di suggerirle un supporto psicologico per elaborare questa dolorosa relazione, e trovare al suo interno le giuste strategie per affrontarla. Volga il suo sguardo al futuro, sul passato ci lavorerà in terapia e goda si stessa, chi è diventata nonostante l' ambiente ostile. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Bene, si sta ritrovando finalmente! Purtroppo a volte è necessario prendere distanza dagli affetti, quando per un motivo o unaltro divengono letalmente tossici. Dal suo racconto ho però l’impressione che la scelta fatta non sia cosi netta e che ancora lei si aspetti qualcosa da lei. La invito ad un percorso di psicoterapia consapevolizzante in modo da permetterle di togliersi di dosso le catene che ancora la bloccano dal diventare padrona della sua vita. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Cara utente, la ringrazio per essersi aperta ed averci raccontato di una situazione di cui trasmette il forte dolore. Non si tratta di decisioni giuste o sbagliate, si tratta di ciò che la fa stare meglio. Dalla descrizione che ha dato, pare che all'interno di quelle mura domestiche mancassero cure ed attenzioni, nonostante i suoi sforzi. Dopo tanti tentativi, a volte, la scelta giusta è proprio quella di allontanarsi da un ambiente che non le permette di fiorire e piantare radici altrove, creandosi un suo posto sicuro e scegliendo chi le sta intorno. Le auguro un buon cammino, dott.ssa Covri Annalisa.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Sembra che lei abbia vissuto un rapporto di abusi, al pari di altri rapporti nei quali gli abusi sembrano più eclatanti solo perché hanno forme che socialmente vengono intese appunto come abusi.
Il potere nella coppia è una dimensione su cui riflettere, ma quando diventa l'unico sistema di interazione, bisogna prendere decisioni molto importanti per proteggersi.
Tutto ciò è da approfondire...
Buonasera, a volte i distacchi possono lasciare tanta amarezza e delusione ma sapersi tirare fuori da dinamiche disfunzionali non è da tutti. Mi complimento con lei per i traguardi raggiunti, nonostante tutto. Il rischio è che lei si senta ancora in dovere di dare o fare qualcosa verso chi non le è riconoscente. Questo aspetto mi pare che possa logorare la visione che ha di se stessa e creare una parte attaccabile da altre persone, che potrebbero manipolarla. Continui per la sua strada e se notasse che quanto ipotizzato fosse reale, cerchi un supporto per prendersi cura di quelle fragilità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, da quanto racconta si evince che lei è una persona resiliente e tenace e che nonostante la relazione complessa con sua famiglia di origine ha operato il processo di separazione. Le circostanze pare abbiano avuto effetti sulla sua sfera affettiva installando dei dubbi sull' efficacia personale del tipo: "Non so se sono io il problema" . Suggerisco un lavoro terapeutico per definire meglio la sua "immagine" e trovare in lei stessa la "cura" affettiva, interpretare e affrontare il dolore che comporta la dipendenza/abbandono della famiglia di origine. Resto disponibile per ulteriori informazioni. cordiali saluti dottoressa Silvana Zito
Buongiorno,
il rapporto con la sua famiglia di origine appare come una fonte di sofferenza continua. Potrebbe aiutarla molto parlarne con un professionista; pensi alla possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, la aiuterà a vivere il rapporto con i suoi con maggior serenità e magari a dare un senso a quanto le accade
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve penso che lei stia facendo molto per sé stessa e per migliorare la sua situazione personale. A volte è necessario allontanarsi da persone, spesso vicine, per vivere meglio. Nel racconto parla di sua madre ma non di suo padre....
Sicuramente la sua storia "difficile" sarebbe giusto elaborarla con uno psicoterapeuta per stare meglio con sé stessa.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Salve,

Mi dispiace molto sentire che ha dovuto affrontare una situazione così difficile e dolorosa. È comprensibile che si senta confusa e in cerca di conferme riguardo alle sue decisioni.

Prima di tutto, è importante riconoscere che nessuno dovrebbe vivere in un ambiente dove viene costantemente sminuito, umiliato e minacciato. Le sue esperienze di frasi offensive, mancanza di supporto e minacce sono segnali di un ambiente tossico e abusivo. Decidere di allontanarsi da una situazione del genere è spesso una scelta necessaria per proteggere la propria salute mentale e fisica.

Il fatto che abbia deciso di finire l’università e di prendersi cura della sua salute, nonostante le difficoltà, dimostra una grande forza e determinazione. La diagnosi di endometriosi e il dolore che ha sopportato rendono ancora più ammirevole il suo impegno nel raggiungere i suoi obiettivi.

Non è lei il problema. Le sue azioni mostrano che sta cercando di costruire una vita migliore per sé stessa, lontano da un ambiente che non le offriva il rispetto e il supporto che merita. È naturale sentirsi in colpa o dubitare delle proprie decisioni in momenti di cambiamento, ma è importante ricordare che ha preso queste decisioni per il suo benessere.

Riguardo alla mancanza di risposta ai suoi messaggi, potrebbe essere utile considerare che le persone che hanno tali comportamenti spesso reagiscono in modo imprevedibile quando perdono il controllo sulla relazione. La sua decisione di allontanarsi è un passo verso la sua indipendenza e il suo benessere.

Se possibile, le consiglio di cercare supporto psicologico per elaborare queste esperienze e per ricevere un sostegno continuo. Un professionista può aiutarla a rafforzare la sua autostima e a sviluppare strategie per affrontare eventuali difficoltà future.

Ha preso una decisione coraggiosa e giusta per sé stessa. Continui a prendersi cura di sé e a perseguire i suoi obiettivi. Se ha bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esiti a chiedere. Siamo qui per aiutarla.
Dott Andrea Boggero
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto. Sono molto dispiaciuto per ciò che ha dovuto affrontare e per la sofferenza che esprime. E' sempre complicato parlare in termini assoluti di giusto o sbagliato; credo abbia preso una decisione molto importante e coraggiosa che lei reputava la migliore per sé stessa, sicuramente si tratta di un cambiamento molto importante al quale dobbiamo abituarci. Penso ossa esser letto anche come un movimento verso sè stessa, la sua indipendenza ed il suo benessere. Potrebbe esserle utile avere, in questo momento delicato di cambiamento, un supporto psicologico ed un professionista con cui poter elaborare in maniera più approfondita quello che le sta accadendo.
Le auguro il meglio, un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Gentilissima,
grazie mille per la sua condivisione.
Intraprendere un percorso di psicoterapia (io ho un orientamento sistemico relazionale e mi occupo della famiglia a livello trigenerazionale), potrebbe aiutarla ad avere delle maggiori consapevolezze e accettare che gli altri NOI non possiamo cambiarli, ma CAMBIANO LE NOSTRE "LENTI", il modo in cui li "guardiamo". Tutti i genitori del mondo non nascono genitori e quindi per forza imparano e sbagliano sul campo; a volte però ci sono dei limiti e fragilità che loro volta hanno "ereditato" dai loro genitori, e che possono non vedere se non si fermano a fare un lavoro introspettivo.
Si prenda cura di sé... lei è la persona con la quale starà tutta la vita.
Un abbraccio
Gentile utente,
è chiaro che hai attraversato una situazione molto difficile e dolorosa, e la tua decisione di allontanarti sembra essere stata un passo necessario per il tuo benessere emotivo e fisico.
Dalle tue parole, sembra che tu abbia subito per molto tempo un trattamento ingiusto e opprimente, che ha minato la tua autostima e il tuo senso di sicurezza. Le frasi offensive, le umiliazioni, e la mancanza di considerazione da parte di una persona che dovrebbe invece sostenerti, ti hanno portato a un punto di esasperazione comprensibile. Inoltre, la tua decisione di completare l'università e di affrontare una diagnosi medica così seria come l'endometriosi da sola dimostra una grande forza di volontà e resilienza.
Non sembra affatto che tu sia il problema. Anzi, sembra che tu abbia fatto il possibile per mantenere un rapporto difficile, ma che alla fine hai dovuto scegliere di proteggere te stessa. Allontanarti da una situazione tossica è spesso l'unico modo per ritrovare un senso di pace e di autonomia. A volte, purtroppo, le persone che ci sono vicine non riescono a riconoscere i nostri bisogni o a darci il sostegno di cui abbiamo bisogno.
La mancanza di risposte ai tuoi messaggi potrebbe indicare che la persona con cui hai avuto queste difficoltà non è pronta a cambiare il suo comportamento o a rivedere il suo atteggiamento nei tuoi confronti. Questo è fuori dal tuo controllo. Tuttavia, la tua priorità ora deve essere il tuo benessere e la tua crescita personale.
Hai preso la decisione giusta nel proteggerti e nel cercare di costruire una vita più serena. Concentrati sui tuoi obiettivi, come la laurea imminente e il miglioramento della tua salute. Cerca anche di circondarti di persone che ti sostengano e ti apprezzino per quello che sei.
Se senti il bisogno di ulteriori supporti emotivi o di chiarire i tuoi pensieri, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta che possa aiutarti a elaborare questa esperienza e a trovare nuovi strumenti per affrontare il futuro. Ma ricorda, hai dimostrato una grande forza nel prendere questa decisione, e meriti di vivere una vita libera da abusi e negatività.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Gentilissima, grazie per aver condiviso la sua situazione.
prima di ogni cosa mi congratulo con lei per la decisione di aver ripreso l'università, se è ciò che la rende felice, e le faccio un gran "In bocca al lupo".
Distaccarsi dal nucleo familiare, anche se "disfunzionale" non sempre è una scelta facile, anche se ne vale del nostro benessere psichico perché il legame che ci portiamo dentro è sempre più forte di quanto pensiamo e spesso porta alla nascita di un forte senso di colpa. A volte, allontanarsi dall'ambiente familiare è una scelta necessaria per comprendere meglio noi stessi e riuscire ad acquisire la consapevolezza di essere in grado di affrontare le sfide quotidiane nonostante, in passato, qualcuno a noi caro abbia provato a minare la nostra autostima.
Ciò su cui mi soffermerei un attimo è proprio la tua domanda: " Non so se sono io il problema ..oppure ho preso la decisione giusta?"
Il suo dubbio sull'essere il problema, mi permetta di dirle, non deriva da lei ma da come gli altri l'hanno percepita e soprattutto fatta sentire in tutti questi anni, e qui risiede l'implicita risposta alla seconda domanda.
Quando sarà pronta ad esplorare e apprendere nuove strategie per la gestione di queste emozioni, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Carla Trovato
Hai vissuto un ambiente tossico e emotivamente dannoso. Hai preso una decisione coraggiosa per la tua salute mentale e fisica. Il tuo impegno nell'educazione dimostra la tua forza interiore. Mantieni la tua autonomia e concentra l'attenzione su te stessa. La tua autostima è preziosa. Continua a perseguire la tua felicità e il benessere. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.

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