Salve allora scrivo perché sono preoccupata al massimo mia sorella soffre di disturbo di ansia gener
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Salve allora scrivo perché sono preoccupata al massimo mia sorella soffre di disturbo di ansia generalizzata e depressione ma ultimamente a causa della orribile situazione famigliare causata dai nostri genitori che non la vogliono e la vedono come un problema io penso che lei abbia pensieri suicidio forti ho cercato più volte di farla aprire con me ma causa di un nostro passato non positivo non riesco a farla parlare ma neanche a incoraggiarla. Cosa dovrei fare poiché sono preoccupata che faccia qualcosa.
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione e comprendo la sua preoccupazione. La situazione appare complessa e avverto la sua emergenza. Il mio consiglio è quello di rifarsi ad un servizio territoriale come il CPS. Da quel che leggo sua sorella ha bisogno di un supporto, in primis, psichiatrico. Chiaramente ci sono importanti differenze nel caso in cui sia minorenne o maggiorenne ed è importante coinvolgere i genitori nel processo di cura. Sono cose che, nel caso, potranno anche venire col tempo. Nei casi di emergenza invece il numero da chiamare è quello del pronto soccorso. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente, dott. Simeoni
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Mostra risultati Come funziona?Prima di tutto le dico di cercare di farsi forza e se non riesce a sostenere questa situazione, di farsi aiutare da chi le sta vicino, perchè per aiutare sua sorella occorreranno molte energie. Se sua sorella è minore potrebbe fare una segnalazione ai servizi sociali per quanto mi rendo conto possa essere vista male dai suoi ma meglio un genitore furioso che correre il rischio di suicidio di sua sorella. Se è maggiorenne puó cercare di riavvicinarsi ed ascoltarla, darle supporto emotivo. A parte questo, in ogni caso puó attenzionarla e cercare di individuare i segni di crisi, puó contattare una linea di prevenzione suicidio e spiegare la situazione in modo da farsi seguire passo passo e magari coinvolgere persone vicine a sua sorella per cercare di darle il supporto emotivo che lei non riesce a dare in questo momento particolare della vostra vita.
Gentile utente, mi rincresce per la situazione familiare che sta vivendo, comprensibile la sua forte preoccupazione per la salute di sua sorella. Conviene rivolgersi ai servizi territoriali (servizi sociali, il medico di base, servizi prevenzione suicidio). Converrebbe anche a lei farsi aiutare per poter essere di supporto ed aiuto a sua sorella. Non è chiaro se sua sorella sia o meno minorenne, in tal caso i genitori devono farsene carico e attivarsi per aiutarla. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Gentile utente, come già ripetuto, se c'è una situazione di grande emergenza deve attivare i servizi territoriali. Ne parli con il suo medico di base che saprà indirizzarla. E' differente se sua sorella è minorenne, in quel caso si devono attivare i genitori.In ogni caso parli con il medico curante. E' importante che anche lei sia supportata, queste decisioni non possono essere prese da soli. Chieda aiuto ad uno/una psicologa che saprà anche darle dei consigli su come approcciarsi a sua sorella. Una vostra alleanza sarebbe molto importante. Le faccio tanti auguri, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, se ha queste preoccupazioni si rivolga a un centro per la prevenzione del suicidio per farsi guidare su come potrebbe aiutarla. Cordialmente, GDV
Salve, comprendo quanto sia difficile per lei vedere sua sorella attraversare un momento così delicato e sentirsi preoccupata per la sua sicurezza. Il suo affetto e il tentativo di starle vicino sono già un grande supporto, anche se capisco che possa sembrare insufficiente.
In situazioni come questa, è essenziale che sua sorella possa ricevere l’aiuto di un professionista specializzato, in particolare uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, formato per affrontare situazioni di ansia, depressione e pensieri suicidi. Questa tipologia di terapia offre strumenti pratici e mirati per gestire i pensieri e le emozioni difficili. Potrebbe essere utile proporle un primo incontro, magari offrendosi di accompagnarla in questo passo iniziale.
Nel frattempo, le suggerisco di continuare a essere una presenza costante e accogliente, senza forzare il dialogo. Sapere che può contare su di lei può essere già di grande conforto.
Resto a disposizione se avesse bisogno di ulteriori consigli per supportarla.
Cordiali saluti
Dott. Nunzio Nasti
In situazioni come questa, è essenziale che sua sorella possa ricevere l’aiuto di un professionista specializzato, in particolare uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, formato per affrontare situazioni di ansia, depressione e pensieri suicidi. Questa tipologia di terapia offre strumenti pratici e mirati per gestire i pensieri e le emozioni difficili. Potrebbe essere utile proporle un primo incontro, magari offrendosi di accompagnarla in questo passo iniziale.
Nel frattempo, le suggerisco di continuare a essere una presenza costante e accogliente, senza forzare il dialogo. Sapere che può contare su di lei può essere già di grande conforto.
Resto a disposizione se avesse bisogno di ulteriori consigli per supportarla.
Cordiali saluti
Dott. Nunzio Nasti
Gentile utente, le informazioni riportate non sono sufficienti a fornirle indicazioni precise e funzionali alla situazione che descrive.
Se è difficile farla aprire rispetto al suo disagio, può anche semplicemente provare a suggerirle di rivolgersi a qualcuno, con cui probabilmente si sentirà più libera e sicura di dar voce al sue difficoltà. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Se è difficile farla aprire rispetto al suo disagio, può anche semplicemente provare a suggerirle di rivolgersi a qualcuno, con cui probabilmente si sentirà più libera e sicura di dar voce al sue difficoltà. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, a volte bisogna accettare di essere impotenti specie se l'altro non vuole esser aiutato. Nel suo caso, con una paura così forte, potrebbe lei per prima rivolgersi ad un collega per comprendere più in profondità cosa sta accadendo in questo momento alla sua famiglia. Spesso il disagio di uno esprime, come un urlo d'aiuto, la sofferenza dell'intero sistema. Facendosi supportare potrebbe per esempio trovare il modo di riprendere contatto con sua sorella, ripristinando la comunicazione con lei. Potrebbe inoltre individuare qualche persona chiave, nella vita di sua sorella, con cui parlare per creare una piccola rete di sostegno. Lei da sola non si può fare carico di una cosa così grande. Se c'è un consultorio o un medico di base, si faccia consigliare a chi rivolgersi in questo caso, perché anche i servizi territoriali siano allertati. Sono certa che il suo amore e la sua preoccupazione arriveranno al cuore di sua sorella e quanto prima accoglierà la mano che lei le tenderà.
Buongionro, potrebbe cercare di sensibilizzarla sul chiedere aiuto ad un professionista anche tramite il servizio pubblico. Il primo passaggio potrebbe essere il parlarne col medico che poi potrebbe farle un'impegnativa per una visita al csm.
Buongiorno, suggerirle un aiuto professionale potrebbe essere la strada più idonea. Il professionista poi valuterà se affiancare una terapia farmacologica che possa scongiurare il peggio. Un sostegno a volte può già essere di grande aiuto. Le stia vicino evitando di parlare delle sue difficoltà, sarà sua sorella a farlo se ne sentirà l'esigenza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
i disturbi d' ansia possono essere trattati con successo attraverso il trattamento congiunto della farmacoterapia e della psicoterapia. Sua sorella dovrebbe contattare quanto prima uno specialista ed iniziare un percorso psicologico; solo così con il tempo potrà guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
i disturbi d' ansia possono essere trattati con successo attraverso il trattamento congiunto della farmacoterapia e della psicoterapia. Sua sorella dovrebbe contattare quanto prima uno specialista ed iniziare un percorso psicologico; solo così con il tempo potrà guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, la situazione familiare che descrive sembra avere un forte impatto su sua sorella, e il suo tentativo di essere lì per lei è un gesto davvero
In situazioni come questa, potrebbe essere utile cercare un aiuto professionale per sua sorella, se non ne ha già uno, come uno psicoterapeuta. A volte, le persone trovano più facile aprirsi con un professionista, specialmente se hanno difficoltà a livello familiare. Anche parlare con il medico di base può essere un primo passo per avvicinarsi al supporto di cui ha bisogno.
Nel frattempo, continui a offrirle il suo sostegno e le faccia sentire la sua vicinanza, anche solo con una presenza calma e accogliente, senza forzare il dialogo. A volte basta sapere che qualcuno è lì e pronto ad ascoltare, quando ci si sente pronti, per farci sentire meno soli e giudicati. Se però dovesse percepire segnali preoccupanti o di immediato pericolo, non esiti a chiedere aiuto immediato, anche al pronto soccorso, se necessario
Spero che questi consigli possano esserle utili e le auguro di cuore che la situazione di sua sorella possa migliorare. Non esiti a tornare a scrivere, se ha bisogno di ulteriori delucidazioni.
Un caro saluto
In situazioni come questa, potrebbe essere utile cercare un aiuto professionale per sua sorella, se non ne ha già uno, come uno psicoterapeuta. A volte, le persone trovano più facile aprirsi con un professionista, specialmente se hanno difficoltà a livello familiare. Anche parlare con il medico di base può essere un primo passo per avvicinarsi al supporto di cui ha bisogno.
Nel frattempo, continui a offrirle il suo sostegno e le faccia sentire la sua vicinanza, anche solo con una presenza calma e accogliente, senza forzare il dialogo. A volte basta sapere che qualcuno è lì e pronto ad ascoltare, quando ci si sente pronti, per farci sentire meno soli e giudicati. Se però dovesse percepire segnali preoccupanti o di immediato pericolo, non esiti a chiedere aiuto immediato, anche al pronto soccorso, se necessario
Spero che questi consigli possano esserle utili e le auguro di cuore che la situazione di sua sorella possa migliorare. Non esiti a tornare a scrivere, se ha bisogno di ulteriori delucidazioni.
Un caro saluto
salve, vedere una persona sofferente e ancor piu un familiare e non riuscire ad aiutarla ci fa vivere un forte senso di impotenza.
Visto il passato tra lei e sua sorella, così come descrive, cercherei soltanto di consigliarla di farsi aiutare da una terza persona la quale possa aiutarla e dare una direzione positiva al momento fortemente critico che sua sorella sta attraversando.
SE vuole approfondire la questione sono a sua disposizione.
Cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
cordialmente
Visto il passato tra lei e sua sorella, così come descrive, cercherei soltanto di consigliarla di farsi aiutare da una terza persona la quale possa aiutarla e dare una direzione positiva al momento fortemente critico che sua sorella sta attraversando.
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Cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
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Buongiorno. Credo che la la sua preoccupazione sia seriamente motivata. Capisco anche che cerchi risposte qui, ma il mio consiglio è di rivolgersi o a un centro pubblico o a uno psicologo privato nella città in cui lei vive e procedere a una consulenza approfondita in uno o più incontri. Più dettagli di sé e della situazione della sorella fornirà più il professionista cui si rivolge sarà in grado di fornirle utili indicazioni.
È comprensibile che tu sia molto preoccupata per tua sorella, e sembra che tu stia facendo del tuo meglio per supportarla nonostante le difficoltà. In situazioni come questa, la cosa più importante è cercare di creare un ambiente sicuro e di sostegno per tua sorella, in modo che si senta capita e meno sola.
Gli psicoterapeuti sono esperti nel trattare problemi come ansia e depressione. Magari potrebbe essere utile incoraggiarla a rivolgersi a un professionista, che le fornirà supporto e strumenti per affrontare le sue difficoltà.
Gli psicoterapeuti sono esperti nel trattare problemi come ansia e depressione. Magari potrebbe essere utile incoraggiarla a rivolgersi a un professionista, che le fornirà supporto e strumenti per affrontare le sue difficoltà.
Gentile utente, se c'è una situazione da lei percepita di grande emergenza deve attivare i servizi territoriali, come ad esempio il medico di base, che saprà indirizzarla sul da farsi e a chi rivolgersi nel territorio. La situazione cambia se sua sorella è minorenne o maggiorenne, ma sarà sempre il suo medico di base a darle tutte le informazioni.
A mio avviso sarà importante che anche lei sia supportata, da come descrive la situazione sembra che sia lei che sostiene tutta la preoccupazione, e da sola è davvero difficile portare avanti un tale so senza crollare. Chieda aiuto ad uno/una psicologa che saprà come aiutarla e soprattutto capire come stare accanto a sua sorella.
A mio avviso sarà importante che anche lei sia supportata, da come descrive la situazione sembra che sia lei che sostiene tutta la preoccupazione, e da sola è davvero difficile portare avanti un tale so senza crollare. Chieda aiuto ad uno/una psicologa che saprà come aiutarla e soprattutto capire come stare accanto a sua sorella.
Buon giorno cara utente, anche se con righe scritte non si può andare al di là di una certa comprensione, che può avvenire invece solo con incontro di persona (anche online), le pongo alcune domande: in che senso i suoi non vogliono sua sorella? La vogliono cacciare di casa? La evitano? La trattano male in casa in modo che stia nella sua stanza? E questo ci riporta alla questione dell'età: è maggiore o minore di lei? Quanti anni ha? E la sua situazione di studio, lavorativa, sentimentale? Tanto per dire, una cosa è una ragazza sedicenne che sta facendo le superiori, costretta ancora per anni a vivere a casa, altra di una 22 enne che fa l'università o di una 25enne che lavora e che magari ha anche un moroso dal quale andare ogni tanto, eccetera. Da che cosa deduce, perché non ne parla chiaramente, i suoi presunti pensieri suicidi? Pensa che possa meditare dei gesti dimostrativi o davvero degli atti suicida? E in che modo il vostro passato non è stato positivo? Ha fatto qualcosa per dissipare queste ombre, o dà per scontato che non sia possibile? E tante altre cose che è importante conoscere per capire come poter procedere. Mi farebbe piacere parlarne ulteriormente con lei, se ha piacere mi scriva, un caro saluto.
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