Salve.. Alle 20.30 stanca e senza fame, mi metto a riposare, ma ero un po' sottosopra di fisico e
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Salve..
Alle 20.30 stanca e senza fame, mi metto a riposare, ma ero un po' sottosopra di fisico e psiche. Dormicchio poi mi alzo per spiluccare qualcosa ma mi rimetto a letto infreddolita, poi accaldata. Prendo le gocce solite di ansiolitico e mi metto a letto. Non credo si aver dormito profondo, anzi mi sentivo sveglia. Mi giravo e mi pareva di aprire gli occhi ma non di uscire dall incubo. Eppure mi dicevo che non era vero e allo stesso tempo sensazioni orribili. Ora mi sono alzata, ma ho ancora sonno e mi sento metà nella realtà e metà dentro quell incubo. Il punto è che ho sonno, sto scrivendo ma mi sento una fatica. Solo che se richiudo gli occhi ho terrore. Sto impazzendo? Perché da sveglia non riesco a sentirmi staccata da quella fase. Ho sognato tipo mio fratello che a volte era quello vero e a volte no, mamma quella vera e altre no, omicidi brutti, occultamenti di cad... Treni sangue, io che sono io reale e quindi ecco la lotta tra dire è sogno ma vero. Son successi eventi non positivi nei gg scorsi ma perché ora faccio ancora fatica a staccarmi dal sogno? Sono andata in bagno, lavato faccia ma mi sentivo mezza addormentata. Che brutto, ma cosa è? Io per scrivere sono sveglia ma ho anche sonno e temo di ritornare a quell incubo e nello stesso tempo perché non mi sento del tutto lucida ma una parte della mia testa sta nel sogno. Per cui mi voglio convincere ora di essere sveglia sennò non starei qui ma mi sento strana, non sento il distacco tra realtà e sonno/sogno. Mi ripeto che sto digitando, il mio nome ecc ma non mi sento fuori da queste orrende sensazioni. Dio divento matta... (?) Lea
Alle 20.30 stanca e senza fame, mi metto a riposare, ma ero un po' sottosopra di fisico e psiche. Dormicchio poi mi alzo per spiluccare qualcosa ma mi rimetto a letto infreddolita, poi accaldata. Prendo le gocce solite di ansiolitico e mi metto a letto. Non credo si aver dormito profondo, anzi mi sentivo sveglia. Mi giravo e mi pareva di aprire gli occhi ma non di uscire dall incubo. Eppure mi dicevo che non era vero e allo stesso tempo sensazioni orribili. Ora mi sono alzata, ma ho ancora sonno e mi sento metà nella realtà e metà dentro quell incubo. Il punto è che ho sonno, sto scrivendo ma mi sento una fatica. Solo che se richiudo gli occhi ho terrore. Sto impazzendo? Perché da sveglia non riesco a sentirmi staccata da quella fase. Ho sognato tipo mio fratello che a volte era quello vero e a volte no, mamma quella vera e altre no, omicidi brutti, occultamenti di cad... Treni sangue, io che sono io reale e quindi ecco la lotta tra dire è sogno ma vero. Son successi eventi non positivi nei gg scorsi ma perché ora faccio ancora fatica a staccarmi dal sogno? Sono andata in bagno, lavato faccia ma mi sentivo mezza addormentata. Che brutto, ma cosa è? Io per scrivere sono sveglia ma ho anche sonno e temo di ritornare a quell incubo e nello stesso tempo perché non mi sento del tutto lucida ma una parte della mia testa sta nel sogno. Per cui mi voglio convincere ora di essere sveglia sennò non starei qui ma mi sento strana, non sento il distacco tra realtà e sonno/sogno. Mi ripeto che sto digitando, il mio nome ecc ma non mi sento fuori da queste orrende sensazioni. Dio divento matta... (?) Lea
Tutto ciò che ha scritto potrà avere un senso se si farà seguire da uno psichiatra ed eventualmente da uno psicoterapeuta. Così appare solo come uno sfogo ed una richiesta di aiuto che non può avere corretta ed efficace risposta.
Un saluto
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Buongiorno,
Accolgo la sua angoscia e i suoi disturbanti sintomi che colloco in una determinata area ma è necessario il parere di uno specialista psichiatra di fiducia che la segua di persona e le indichi il percorso adeguato.
A disposizione.
Dott.Reffoli
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Buongiorno Lea, credo sia giunto il momento di cominciare un percorso di psicoterapia per dare un senso alle sue domande. Un saluto Silvana Santoni
Stia tranquilla: "non diventa matta".
Buongiorno, credo che abbia avuto una brutta reazione all'ansiolitico ( non so però quale ha preso). Molto raramente, è un fatto possibile. Sono d'accordo con i colleghi che hanno già risposto nel consigliarle una psicoterapia, e l'uso prudente, e solo se indispensabile, dei farmaci chimici. In più, se vuole, per la mia esperienza le consiglio senz'altro di preferire farmaci omeopatici, che non hanno effetti collaterali. Un cordiale saluto. Aldo Cichetti
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