Salve a tutti, vorrei spiegarvi il problema che mi tormenta ormai da 1-2 anni e che invalida il mio
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Salve a tutti, vorrei spiegarvi il problema che mi tormenta ormai da 1-2 anni e che invalida il mio vivere tranquillamente. Sono una ragazza atleticamente attiva che fa sport per 6-7 ore la settimana e mangio in modo sano, purtroppo però ho problemi di insonnia che non mi fa dormire e rimango a pensare tutta la notte (anche autolesionistiche a volte) facendo praticamente mattina e non riuscendo a svegliarmi ad un orario decente per studiare e finire gli esami che mi mancano per laurearmi e questa cosa crea in me molto disagio sia a livello emotivo/lavorativo che a livello fisico perché mi sento di riuscire a fare di più ma non riesco a metterlo in atto realmente e continuo a procrastinare tutto quello che ho da fare fino ad arrivare a sera che non ho concluso praticamente niente. Mi trovo in un loop e non so come uscirne.
(l'opzione psicologo/psicoterapeuta l'ho già presa in considerazione ma non sono abbastanza stabile economicamente da potermelo permettere al momento). Cosa suggerite?
(l'opzione psicologo/psicoterapeuta l'ho già presa in considerazione ma non sono abbastanza stabile economicamente da potermelo permettere al momento). Cosa suggerite?
Carissima, potresti iniziare da alcune buone abitudini da prendere alla sera, come non stare davanti a schermi per troppo tempo (tv, computer, telefono ecc), fare 10' di pratica mindfulness, mangiare leggero e se ti può aiutare prendere della melatonina per facilitarti (non crea dipendenza è naturale) e provare a prenderti 5' per scriverti su un quadernino i tuoi pensieri prima di andare a dormire. Spero che ti potranno essere d'aiuto questi piccoli accorgimenti mentre aspetti di poter intraprendere un percorso che sicuramente ti sarà più d'aiuto
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Gentilissima, è chiaro che soffre di un disturbo d'ansia molto severo con spunti ossessivi. Non ci dice a cosa pensa, sarebbe molto importante, né qual è la sua condizione come rapporti affettivi. Potrebbe essere utile per l'insonnia una terapia breve secondo il modello strategico. Ma potrebbe anche essere sufficiente apprendere correttamente e applicare una tecnica di mindfulness. Ci sono molti gruppi in tutte le principali città. Sono presenti anche vari video su YT. E' imperativo che impari a smettere di pensare quando non serve, imparando a concentrarsi sul proprio respiro, senza cambiarlo. Questo lo deve fare ogni giorno, da sveglia, per 15-20 min. Può usare una tecnica molto semplice, ovvero osservare la fiamma di una candela, le nuvole che passano, un corso d'acqua, oppure ancora una musica rilassante, mantenendo però PIENA CONSAPEVOLEZZA sul suo respiro senza cambiarlo. Può anche utilizzare alcuni prodotti naturali, come erbe, magnesio e melatonina. Cordialmente. Dr. Tacchini Leopoldo
Buon pomeriggio,
spiacente per quanto riporta, il sonno è una componente essenziale al benessere.
Parto dalla fine per arrivare all'inizio: il consiglio è di cercare uno spazio individuale in cui approfondire e calzare strategie di intervento a Lei specifiche (es. servizi pubblici, bonus psicologico ecc).
In generale il tentativo che le persone fanno è quello di forzare l'addormentamento (in vari modi) ottenendo, paradossalmente, il contrario. Il sonno è un meccanismo spontaneo per cui alcuni generici suggerimenti possono essere:
- rispettare i ritmo sonno-veglia
- evitare riposi (es. pm) per recuperare
- valutare l'intensità-frequenza e il quando pratica sport
- valutare altri tentativi che sta attuando per risolvere il problema che possano comportare effetti paradossali.
Rinovo il mio invito e auguro di trovare quanto prima possibile un maggior benessere.
Saluti
spiacente per quanto riporta, il sonno è una componente essenziale al benessere.
Parto dalla fine per arrivare all'inizio: il consiglio è di cercare uno spazio individuale in cui approfondire e calzare strategie di intervento a Lei specifiche (es. servizi pubblici, bonus psicologico ecc).
In generale il tentativo che le persone fanno è quello di forzare l'addormentamento (in vari modi) ottenendo, paradossalmente, il contrario. Il sonno è un meccanismo spontaneo per cui alcuni generici suggerimenti possono essere:
- rispettare i ritmo sonno-veglia
- evitare riposi (es. pm) per recuperare
- valutare l'intensità-frequenza e il quando pratica sport
- valutare altri tentativi che sta attuando per risolvere il problema che possano comportare effetti paradossali.
Rinovo il mio invito e auguro di trovare quanto prima possibile un maggior benessere.
Saluti
Salve,
Sì, in generale dovrebbe intraprendere un percorso terapeutico di supporto psicologico per analizzare meglio le dinamiche che vive con i relativi funzionamenti. Da quel che racconta sembrerebbe incidere anche in ritmo circadiano, che risulta sfasato e potrebbe crearle delle variazioni sul tono dell’umore nelle attività quotidiane, che potrebbero risultare difficili e pesanti da portare avanti.
Potrebbe valutare l’inizio di un percorso anche online e a pacchetto, le costerebbe di meno e potrebbe iniziare un percorso per prendersi cura di sé stessa.
Cordiali Saluti
Letizia Mulas
Sì, in generale dovrebbe intraprendere un percorso terapeutico di supporto psicologico per analizzare meglio le dinamiche che vive con i relativi funzionamenti. Da quel che racconta sembrerebbe incidere anche in ritmo circadiano, che risulta sfasato e potrebbe crearle delle variazioni sul tono dell’umore nelle attività quotidiane, che potrebbero risultare difficili e pesanti da portare avanti.
Potrebbe valutare l’inizio di un percorso anche online e a pacchetto, le costerebbe di meno e potrebbe iniziare un percorso per prendersi cura di sé stessa.
Cordiali Saluti
Letizia Mulas
Capisco quanto possa essere frustrante vivere in questo circolo vizioso. Un primo passo potrebbe essere quello di stabilire una routine regolare per il sonno: cercare di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nel weekend, può aiutarti a ripristinare un ritmo più naturale. Evita attività stimolanti o schermi prima di dormire, in modo da preparare la mente al riposo.
Per quanto riguarda i pensieri negativi e l'ansia, dedicare qualche minuto prima di coricarti a pratiche di rilassamento, come la respirazione profonda o brevi meditazioni, potrebbe aiutarti a calmare la mente e ad affrontare meglio le difficoltà che provi.
Anche la procrastinazione può essere affrontata scomponendo i compiti in attività più piccole e raggiungibili, fissando obiettivi giornalieri che ti diano una sensazione di progressione. Premiarti quando raggiungi anche piccoli traguardi ti aiuterà a mantenere la motivazione.
Infine, se la situazione persiste e il malessere continua a influenzare la tua vita quotidiana, ti consiglio di considerare seriamente una psicoterapia. Un professionista può aiutarti a esplorare le radici dei tuoi blocchi, affrontare i pensieri autolesionistici e imparare a gestire meglio ansia e procrastinazione. La terapia ti darebbe strumenti per comprendere meglio te stessa, per interrompere questo ciclo e per tornare a vivere con maggiore serenità e consapevolezza.
Dott. Iacopo Curzi
Per quanto riguarda i pensieri negativi e l'ansia, dedicare qualche minuto prima di coricarti a pratiche di rilassamento, come la respirazione profonda o brevi meditazioni, potrebbe aiutarti a calmare la mente e ad affrontare meglio le difficoltà che provi.
Anche la procrastinazione può essere affrontata scomponendo i compiti in attività più piccole e raggiungibili, fissando obiettivi giornalieri che ti diano una sensazione di progressione. Premiarti quando raggiungi anche piccoli traguardi ti aiuterà a mantenere la motivazione.
Infine, se la situazione persiste e il malessere continua a influenzare la tua vita quotidiana, ti consiglio di considerare seriamente una psicoterapia. Un professionista può aiutarti a esplorare le radici dei tuoi blocchi, affrontare i pensieri autolesionistici e imparare a gestire meglio ansia e procrastinazione. La terapia ti darebbe strumenti per comprendere meglio te stessa, per interrompere questo ciclo e per tornare a vivere con maggiore serenità e consapevolezza.
Dott. Iacopo Curzi
Buonasera, l'insonnia è sempre un disturbo secondario che si manifesta a fronte di qualcosa che crea disagio e la preoccupa. Forse potrebbe riguardare la conclusione dell'università. Chiudere un percorso di studi significa in qualche modo chiudere con una parte della propria vita passata, separarsi da ciò che si era prima. Entrare nel mondo e ad assumere la responsabilità della sua vita probabilmente è qualcosa che la spaventa. Potrebbe rivolgersi al servizio pubblico nel suo consultorio di zona oppure al centro di salute mentale. Buona fortuna!
salve, credo che l'opzione psicoterapia rimanga la strada piu da consigliarle. per gli aspetti economici ne parli con il professionista che sceglie. i potrebbe venirle incontro sull'aspetto economico. si prenda cura di se stessa. o ad esempio offro colloqui anche a prezzicalmierati se ci sono problematiche economiche. se vuole approfondire il tema sono disponibile. ricevo a Roma in zona Prati ed. offro percorsi di psicoterapia a distanza con colloqui Online. cordialmente. Carlo Benedetti Michelangeli
Buongiorno gentile utente.
Capisco quanto possa essere difficile la sua situazione.
Una cosa che potrebbe aiutare è iniziare a riconoscere i pensieri negativi che vengono in mente la sera e annotarli in un diario. A volte, il solo fatto di scriverli permette di liberarsene. Inoltre, provi a riformulare questi pensieri in modo positivo o neutro. Può anche provare tecniche di rilassamento come gli esercizi di respirazione profonda.
Per quanto riguarda l'igiene del sonno, si assicuri che la sua camera da letto sia un ambiente rilassante e cerchi di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno.
Se si sveglia durante la notte, provi a fare attività leggere come leggere un libro, fare un puzzle o colorare dei mandala.
Se il disagio dovesse persistere provi a valutare di rivolgersi agli enti del territorio a cui è possibile accedere tramite sistema sanitario.
Mi auguro di essere stata d'aiuto.
Un saluto
Veronica Vanerio
Capisco quanto possa essere difficile la sua situazione.
Una cosa che potrebbe aiutare è iniziare a riconoscere i pensieri negativi che vengono in mente la sera e annotarli in un diario. A volte, il solo fatto di scriverli permette di liberarsene. Inoltre, provi a riformulare questi pensieri in modo positivo o neutro. Può anche provare tecniche di rilassamento come gli esercizi di respirazione profonda.
Per quanto riguarda l'igiene del sonno, si assicuri che la sua camera da letto sia un ambiente rilassante e cerchi di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno.
Se si sveglia durante la notte, provi a fare attività leggere come leggere un libro, fare un puzzle o colorare dei mandala.
Se il disagio dovesse persistere provi a valutare di rivolgersi agli enti del territorio a cui è possibile accedere tramite sistema sanitario.
Mi auguro di essere stata d'aiuto.
Un saluto
Veronica Vanerio
Posso immaginare quanto questa situazione sia difficile per te, soprattutto quando il sonno e la motivazione sembrano sfuggire al tuo controllo. È importante ricordare che il solo fatto di riconoscere il problema e cercare soluzioni è un primo passo significativo.
Se non hai già provato, potresti iniziare cercando di creare una routine del sonno più stabile: andare a dormire e svegliarti a orari regolari può aiutarti, anche se inizialmente sembra complicato. Ridurre l’uso di dispositivi elettronici prima di dormire o dedicarti a tecniche di rilassamento potrebbe calmare quei pensieri ricorrenti che ti tengono sveglia. Un'altra idea utile potrebbe essere scrivere i tuoi pensieri prima di andare a letto. Durante il giorno, prova a suddividere i tuoi obiettivi in passi molto piccoli, iniziando con attività semplici e realistiche. Ogni piccolo risultato può ridarti fiducia e spezzare il circolo della procrastinazione. Visto che pratichi sport, cerca di evitare allenamenti intensi nelle ore serali, perché potrebbero interferire con il rilassamento necessario per dormire.
Riguardo al supporto professionale, comprendo le difficoltà economiche, ma esistono risorse accessibili. Molte università offrono servizi di consulenza psicologica gratuita per gli studenti, e nelle ASL ci sono percorsi a basso costo. Puoi anche rivolgerti a linee di ascolto gratuite, che forniscono supporto immediato nei momenti più difficili, o anche al tuo Medico di Medicina Generale, per avere più info e in caso anche valutare con lui se è necessario qualche esame specifico dal punto di vista organico.
Non sei sola in questa situazione, e ogni piccolo passo che farai per prenderti cura di te stessa sarà un progresso. Ricorda che cercare aiuto è un gesto di forza e che meriti di sentirti meglio.
Un caro saluto
Se non hai già provato, potresti iniziare cercando di creare una routine del sonno più stabile: andare a dormire e svegliarti a orari regolari può aiutarti, anche se inizialmente sembra complicato. Ridurre l’uso di dispositivi elettronici prima di dormire o dedicarti a tecniche di rilassamento potrebbe calmare quei pensieri ricorrenti che ti tengono sveglia. Un'altra idea utile potrebbe essere scrivere i tuoi pensieri prima di andare a letto. Durante il giorno, prova a suddividere i tuoi obiettivi in passi molto piccoli, iniziando con attività semplici e realistiche. Ogni piccolo risultato può ridarti fiducia e spezzare il circolo della procrastinazione. Visto che pratichi sport, cerca di evitare allenamenti intensi nelle ore serali, perché potrebbero interferire con il rilassamento necessario per dormire.
Riguardo al supporto professionale, comprendo le difficoltà economiche, ma esistono risorse accessibili. Molte università offrono servizi di consulenza psicologica gratuita per gli studenti, e nelle ASL ci sono percorsi a basso costo. Puoi anche rivolgerti a linee di ascolto gratuite, che forniscono supporto immediato nei momenti più difficili, o anche al tuo Medico di Medicina Generale, per avere più info e in caso anche valutare con lui se è necessario qualche esame specifico dal punto di vista organico.
Non sei sola in questa situazione, e ogni piccolo passo che farai per prenderti cura di te stessa sarà un progresso. Ricorda che cercare aiuto è un gesto di forza e che meriti di sentirti meglio.
Un caro saluto
Salve, capisco profondamente il peso di quello che stai vivendo. Sentirsi intrappolata in un ciclo di insonnia, pensieri ricorrenti e procrastinazione può davvero risultare logorante, sia mentalmente che fisicamente. La sensazione di voler fare di più ma di non riuscire a metterlo in pratica, finendo per accumulare stress e frustrazione, è qualcosa che può diventare difficile da sopportare. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, quello che stai descrivendo sembra un circolo in cui pensieri, emozioni e comportamenti si alimentano a vicenda. La difficoltà a dormire, ad esempio, potrebbe essere collegata a un'eccessiva attivazione mentale: quando la mente non riesce a fermarsi, i pensieri sembrano invadere lo spazio del sonno. Questo a sua volta crea stanchezza, ansia e una percezione di inefficacia durante il giorno, finendo per amplificare la procrastinazione e l'ansia per ciò che non riesci a concludere. Un primo passo importante può essere quello di lavorare proprio su questi pensieri e sulle abitudini quotidiane che, inconsapevolmente, mantengono questo ciclo. Ti consiglio di provare a scrivere i pensieri che ti tormentano, soprattutto la sera, magari su un quaderno o un foglio. Mettere per iscritto ciò che ti passa per la mente ti aiuterà a distanziarti da quei pensieri che sembrano così ingombranti quando restano solo nella tua testa. È un modo per dare loro una forma concreta e liberare la mente da quel peso, almeno temporaneamente. Anche il ritmo sonno-veglia può essere fondamentale per aiutarti a recuperare un equilibrio. So che può sembrare difficile, ma provare a fissare un orario per coricarti e per alzarti ogni giorno, indipendentemente da quanto riesci a dormire, può aiutare il tuo corpo e la tua mente a riprendere un ritmo regolare. Evita i sonnellini durante il giorno, che potrebbero interferire ulteriormente con il sonno notturno, e cerca di dedicarti ad attività rilassanti prima di dormire, come esercizi di respirazione profonda o di rilassamento muscolare. Quando si vive un momento come il tuo, spesso si tende a percepire i propri obiettivi come montagne insormontabili, e questo può portarti a procrastinare ancora di più. Prova a scomporre le attività in piccoli passi concreti e raggiungibili. Inizia con qualcosa di semplice, qualcosa che puoi portare a termine senza sentire la pressione di dover fare tutto insieme. Ogni piccolo traguardo quotidiano ti darà una spinta di motivazione e ti aiuterà a riprendere fiducia nelle tue capacità. Un altro aspetto importante è il modo in cui ti parli. Spesso, in situazioni di stress e blocco, tendiamo a essere molto autocritici, alimentando pensieri come "non riesco a fare nulla" o "sono bloccata". Questi pensieri non fanno altro che intensificare la sensazione di inefficacia. Prova a sostituirli con frasi più realistiche e gentili verso te stessa, come "sto attraversando un momento difficile, ma sto facendo del mio meglio" o "ogni piccolo passo conta e posso cominciare da qualcosa". Essere più indulgente con te stessa ti permetterà di affrontare le giornate con uno spirito meno oppressivo. Nonostante la difficoltà economica, esistono risorse accessibili che potrebbero offrirti supporto: alcune associazioni o centri universitari mettono a disposizione percorsi di supporto psicologico gratuiti o a prezzi ridotti. Potresti anche esplorare libri o applicazioni che si basano sull’approccio cognitivo-comportamentale per affrontare l’insonnia e la gestione dei pensieri intrusivi. Ricorda che non sei sola in questo percorso. Il fatto che tu abbia trovato la forza di condividere questa situazione e di chiedere aiuto dimostra che hai già dentro di te la volontà di migliorare e superare questo momento. Con piccoli passi e molta pazienza verso te stessa, puoi riuscire a interrompere questo ciclo e ritrovare un equilibrio che ti permetta di vivere con più serenità. Prenditi il tempo che ti serve, con gentilezza e senza giudizio. Dott. Andrea Boggero
Salve gentile Utente, la situazione che descrive è sicuramente complessa e comprensibile: l'insonnia e i pensieri ricorrenti possono avere un impatto profondo sulla qualità della vita, sia emotiva che fisica. La consapevolezza del problema, però, è già un passo fondamentale verso il cambiamento.
Potrebbe essere utile provare a creare una routine serale rilassante, dedicandosi ad attività che favoriscano il distacco mentale, come leggere qualcosa di leggero o ascoltare musica tranquilla. Scrivere i propri pensieri su un diario, magari prima di andare a dormire, potrebbe aiutarla a "liberare" la mente e ridurre il rimuginare notturno. Anche regolare gli orari del sonno, cercando di svegliarsi e andare a letto a orari costanti, può gradualmente stabilizzare il ritmo sonno-veglia, anche se inizialmente potrebbe sembrare difficile.
Per quanto riguarda la gestione dei pensieri autolesionistici, è importante cercare distrazioni immediate, come dedicarsi a un'attività creativa o contattare una persona di fiducia. Se questi pensieri diventano frequenti, ci sono linee di supporto gratuite che offrono ascolto e consigli senza costi.
Infine, per il problema della procrastinazione, potrebbe essere utile affrontare i compiti spezzandoli in piccoli passi e concentrandosi su uno alla volta, premiandosi per ogni progresso. Questo approccio può ridurre la sensazione di essere sopraffatti e favorire una maggiore organizzazione. Se il sostegno psicologico non è accessibile per motivi economici, le consiglio di informarsi su servizi gratuiti o a basso costo offerti da associazioni, università o enti locali.
Affrontare questo tipo di difficoltà richiede pazienza e piccoli passi, ma è possibile. Prendersi cura di sé e cercare strategie che funzionino per il suo caso specifico può aiutarla a ritrovare maggiore serenità. Non è sola in questo percorso, e ci sono risorse a cui può fare riferimento anche nei momenti più difficili.
Dott. Luca Vocino
Potrebbe essere utile provare a creare una routine serale rilassante, dedicandosi ad attività che favoriscano il distacco mentale, come leggere qualcosa di leggero o ascoltare musica tranquilla. Scrivere i propri pensieri su un diario, magari prima di andare a dormire, potrebbe aiutarla a "liberare" la mente e ridurre il rimuginare notturno. Anche regolare gli orari del sonno, cercando di svegliarsi e andare a letto a orari costanti, può gradualmente stabilizzare il ritmo sonno-veglia, anche se inizialmente potrebbe sembrare difficile.
Per quanto riguarda la gestione dei pensieri autolesionistici, è importante cercare distrazioni immediate, come dedicarsi a un'attività creativa o contattare una persona di fiducia. Se questi pensieri diventano frequenti, ci sono linee di supporto gratuite che offrono ascolto e consigli senza costi.
Infine, per il problema della procrastinazione, potrebbe essere utile affrontare i compiti spezzandoli in piccoli passi e concentrandosi su uno alla volta, premiandosi per ogni progresso. Questo approccio può ridurre la sensazione di essere sopraffatti e favorire una maggiore organizzazione. Se il sostegno psicologico non è accessibile per motivi economici, le consiglio di informarsi su servizi gratuiti o a basso costo offerti da associazioni, università o enti locali.
Affrontare questo tipo di difficoltà richiede pazienza e piccoli passi, ma è possibile. Prendersi cura di sé e cercare strategie che funzionino per il suo caso specifico può aiutarla a ritrovare maggiore serenità. Non è sola in questo percorso, e ci sono risorse a cui può fare riferimento anche nei momenti più difficili.
Dott. Luca Vocino
Carissima, l'esperienza che sta vivendo la spinge ad interrogarsi per trovare risposte ai campanelli d'allarme che il suo organismo sta attivando per comunicarle un malessere. La sintomatologia da lei descritta è riconducibile al Disturbo di insonnia che incide sulla quantità e sulla qualità del sonno ed è caratterizzato da difficoltà di iniziare o mantenere il sonno. Poiché l’insonnia è un disturbo che varia da un soggetto all’altro andrebbero considerati alcuni criteri minimi, ad esempio, la quantità di tempo per l’addormentamento e di risveglio notturno; la frequenza settimanale e la durata temporale in mesi. Poiché l’insonnia, come da lei riportato, ha ripercussioni significativamente invalidanti sulla qualità della quotidianità, un indagine di natura organica e un percorso psicologico sono step fondamentali. Le suggerisco di rivolgersi al suo Medico di Medicina Generale che potrà prescriverle le indagini diagnostiche da fare e indicarle ASL o consultori della sua zona per consulenze a professionisti della salute mentale. La saluto con affetto, le auguro di trovare la sua “strada” e resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Dott.ssa Chiara Lagi
Dott.ssa Chiara Lagi
Buongiorno, mi dispiace per questa situazione che sembra davvero invalidante dato che dura da molto tempo e va a minare il suo bisogno di sonno. Da come descrive la situazione sembra esserci un forte rimuginio che la tiene sveglia e attiva anche quando dovrebbe riposare: questo aumenta la stanchezza e la preoccupazione e crea un effetto valanga sulle altre attività della giornata. Come ha detto tenga in considerazione l'opzione psicologo/psicoterapeuta: esistono molte tecniche e percorsi per rallentare il rimuginio e per gestire l'ansia e allo stesso tempo comprendere bene cosa la preoccupa. Le auguro di risolvere presto la situazione. Si prenda cura di lei, un caro saluto.
Dott.ssa Verdiana Camerra
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Montecchio Maggiore-Alte Ceccato
Buongiorno, mi spiace per la situazione che stai vivendo in questi due anni e per la fatica che riporti. Non conosco la tua storia e non so se ci sono altri vissuti legati a quello che racconti. Ad ogni modo, credo che per te possa essere utile e prezioso iniziare un percorso per ritrovare la serenità e raggiungere i tuoi obiettivi. Quello che mi viene da suggerirti e di provare ad informarti se nel tuo ateneo hanno attivo un servizio psicologico per studenti universitari che solitamente è gratuito od in alternativa, rivolgerti al consultorio del tuo territorio.
Un caro saluto
Dott.ssa Verdiana Camerra
Un caro saluto
Dott.ssa Verdiana Camerra
Salve, comprendo la natura invalidante del suo disturbo di insonnia che si ripercuote su tutti gli aspetti quotidiani: psicologici, emotivi, fisici e comportamentali. E' anche vero però che è impossibile guarire da un disturbo senza prendere in analisi le cause (spesso inconsce) che lo originano, elaborarle ed esprimerne le emozioni. Si crea così come giustamente ha detto, un loop, un circolo vizioso nel quale il sintomo e le cause purtroppo si rafforzano a vicenda. Bisognerebbe conoscere tutte le variabili che caratterizzano il suo periodo attuale e la sua storia passata, per intravedere le cause a monte del disturbo. In sostanza è quasi impossibile darle un valido e reale consiglio così al buio.
Se vuole, date le sue difficoltà economiche, potremmo accordarci per un percorso terapeutico low cost a prezzi ribassati, vista l'emergenza, o con frequenza ridotta, che, anche se non è l'optimum terapeutico, però potrebbe sicuramente giovarle in questo periodo di grande difficoltà. Sono anche disponibile a fare un primo incontro gratuito, in presenza o online, per rispondere ai suoi dubbi e perplessità.
Se è interessata ad approfondire, prenoti pure una visita e ci accordiamo.
Buone cose, dottor Stefano Angeletti.
Se vuole, date le sue difficoltà economiche, potremmo accordarci per un percorso terapeutico low cost a prezzi ribassati, vista l'emergenza, o con frequenza ridotta, che, anche se non è l'optimum terapeutico, però potrebbe sicuramente giovarle in questo periodo di grande difficoltà. Sono anche disponibile a fare un primo incontro gratuito, in presenza o online, per rispondere ai suoi dubbi e perplessità.
Se è interessata ad approfondire, prenoti pure una visita e ci accordiamo.
Buone cose, dottor Stefano Angeletti.
COMPRENDO LA TUA MOTIVAZIONE PER PROCEDERE NEI TUOI OBIETTIVI E AL TEMPO STESSO L'INSONNIA CHE PERCEPISCI INTERFERENTE. Intraprendere un percorso terapetuico, potrebbe esserti di grande aiuto, potresti avvalerti del bonus psicologo.
Ciao,
bisogna capire intanto quasi sono questi pensieri che ti logorano, a cosa sono legati, a quali aspetti della tua vita.
Ti consiglio comunque di cercare di smettere di provare a "riuscire a fare di più" e rallentare. Smettila di correre e prenditi una pausa. Il tuo corpo ti sta mandando dei segnali, devi solo ascoltarli.
Se hai bisogno di supporto ma non hai abbastanza disponibilità economica, ma senti comunque di dover parlare con qualcuno, sei libera di contattarmi. Possiamo trovare una soluzione insieme, sia per la modalità di erogazione della prestazione, sia per il costo.
Un saluto
Dott.ssa Giorgia
bisogna capire intanto quasi sono questi pensieri che ti logorano, a cosa sono legati, a quali aspetti della tua vita.
Ti consiglio comunque di cercare di smettere di provare a "riuscire a fare di più" e rallentare. Smettila di correre e prenditi una pausa. Il tuo corpo ti sta mandando dei segnali, devi solo ascoltarli.
Se hai bisogno di supporto ma non hai abbastanza disponibilità economica, ma senti comunque di dover parlare con qualcuno, sei libera di contattarmi. Possiamo trovare una soluzione insieme, sia per la modalità di erogazione della prestazione, sia per il costo.
Un saluto
Dott.ssa Giorgia
Salve, dev'essere molto frustrante sentirsi intrappolata in questo circolo vizioso di insonnia, pensieri intrusivi e difficoltà a essere produttivo. Il primo passo potrebbe essere cercare di creare una routine serale stabile, limitando l'uso di dispositivi elettronici e introducendo attività rilassanti come la lettura o la meditazione. Provi a focalizzarsi su piccoli obiettivi giornalieri, concentrandosi su una o due cose importanti da fare, così da sentirsi soddisfatti a fine giornata. Esistono anche servizi gratuiti di supporto psicologico offerti da università o associazioni locali, che potrebbero esserle utili in questo momento. Se i pensieri dovessero diventare difficili da gestire, non esiti a chiedere aiuto a un medico o a uno psicologo.
Cordialmente, dott.ssa Raileanu
Cordialmente, dott.ssa Raileanu
Gentile ragazza,
il rimuginio è un processo mentale in cui si ripensano continuamente pensieri, preoccupazioni o eventi, spesso senza giungere a una soluzione. Questo comportamento può portare a un aumento dell'ansia e a una difficoltà nel rilassarsi, contribuendo così all'insonnia che sta sperimentando.
La sindrome cognitivo-attentiva, d'altro canto, è caratterizzata da un'attenzione eccessiva verso i propri pensieri e stati d'animo, spesso focalizzandosi su aspetti negativi. Questo può portare a un circolo vizioso di pensieri intrusivi e stress, che influisce negativamente sulla qualità della vita.
Per affrontare queste problematiche, un percorso metacognitivo potrebbe rivelarsi utile. La metacognizione implica riflettere sui propri processi di pensiero, riconoscendo e modificando schemi mentali disfunzionali.
In merito alla questione economica, potrebbe esplorare le opzioni di supporto psicologico offerte da università o centri di salute mentale, che spesso forniscono servizi a costi ridotti o addirittura gratuiti per gli studenti. Inoltre, alcune associazioni potrebbero offrire sessioni di consulenza a tariffe accessibili, permettendole di ricevere l'aiuto di un professionista senza gravare eccessivamente sul suo budget.
Le suggerisco di valutare queste opzioni, in modo da affrontare non solo l'insonnia e il rimuginio, ma anche il percorso verso il completamento dei suoi studi. Prendersi cura della propria salute mentale è fondamentale per il suo benessere complessivo.
Resto a disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
il rimuginio è un processo mentale in cui si ripensano continuamente pensieri, preoccupazioni o eventi, spesso senza giungere a una soluzione. Questo comportamento può portare a un aumento dell'ansia e a una difficoltà nel rilassarsi, contribuendo così all'insonnia che sta sperimentando.
La sindrome cognitivo-attentiva, d'altro canto, è caratterizzata da un'attenzione eccessiva verso i propri pensieri e stati d'animo, spesso focalizzandosi su aspetti negativi. Questo può portare a un circolo vizioso di pensieri intrusivi e stress, che influisce negativamente sulla qualità della vita.
Per affrontare queste problematiche, un percorso metacognitivo potrebbe rivelarsi utile. La metacognizione implica riflettere sui propri processi di pensiero, riconoscendo e modificando schemi mentali disfunzionali.
In merito alla questione economica, potrebbe esplorare le opzioni di supporto psicologico offerte da università o centri di salute mentale, che spesso forniscono servizi a costi ridotti o addirittura gratuiti per gli studenti. Inoltre, alcune associazioni potrebbero offrire sessioni di consulenza a tariffe accessibili, permettendole di ricevere l'aiuto di un professionista senza gravare eccessivamente sul suo budget.
Le suggerisco di valutare queste opzioni, in modo da affrontare non solo l'insonnia e il rimuginio, ma anche il percorso verso il completamento dei suoi studi. Prendersi cura della propria salute mentale è fondamentale per il suo benessere complessivo.
Resto a disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Cara utente, ci sono molte cose che accantoni a causa dell'insonnia ma mi sembra di aver capito che lo sport lo riesci a mantenere, qual è il motore che ti spinge a prenderti cura del tuo corpo attraverso lo sport e di te attraverso l'alimentazione? Quali sono i pensieri che ti assillano la notte? Credo sarebbe opportuno indagare intanto questi due fronti, ovvero: cosa ti spinge a fare sport e cosa ti blocca invece nell'agire tutto il resto e la natura dei tuoi pensieri notturni che ti causano insonnia.
Resto a disposizione per eventuali confronti!
Federica
Resto a disposizione per eventuali confronti!
Federica
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