Salve a tutti vi spiego in breve il mio problema. A da circa 1 mese che soffro di continua sensazio
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Salve a tutti vi spiego in breve il mio problema.
A da circa 1 mese che soffro di continua sensazione di confusione, leggerezza, ed sensazione strana alla testa come se fossi dentro una campana con in più un sensazione strana con l'ambiente, a volte mi viene proprio di impazzire per la brutta sensazione che provo 24 ore su 24.
Ho fatto tutti gli esami necessari :(elettrocardiogramma,otorino,oculista, TAC alla testa, esami del sangue) ma nulla gli esami sono a posto.
Sono andato da uno psichiatra e mi è stato diagnosticato dell'ansia somatizzata con un po' di derealizzazione.
A da un mese che faccio la cura con il sereupin e il frontal, sono migliorato un po' ma non mi sento ancora me stesso, questa brutta sensazione con l'ambiente non sene va. Cosa devo fare?? Passerà?? O ci devo convivere a vita??
Vi prego consigliatemi ho 19 anni e non ho mai avuto un problema del genere, ho tanta paura ogni giorno mi sembra di vivere un incubo....
A da circa 1 mese che soffro di continua sensazione di confusione, leggerezza, ed sensazione strana alla testa come se fossi dentro una campana con in più un sensazione strana con l'ambiente, a volte mi viene proprio di impazzire per la brutta sensazione che provo 24 ore su 24.
Ho fatto tutti gli esami necessari :(elettrocardiogramma,otorino,oculista, TAC alla testa, esami del sangue) ma nulla gli esami sono a posto.
Sono andato da uno psichiatra e mi è stato diagnosticato dell'ansia somatizzata con un po' di derealizzazione.
A da un mese che faccio la cura con il sereupin e il frontal, sono migliorato un po' ma non mi sento ancora me stesso, questa brutta sensazione con l'ambiente non sene va. Cosa devo fare?? Passerà?? O ci devo convivere a vita??
Vi prego consigliatemi ho 19 anni e non ho mai avuto un problema del genere, ho tanta paura ogni giorno mi sembra di vivere un incubo....
Gentile utente,
sei molto giovane perciò mi permetto di darti del tu. Capisco la tua paura e la tua preoccupazione di fronte a dei sintomi un po' "strani" di cui non comprendi l'origine. A fronte di tutti gli esami medici che hai fatto (e che hai fatto benissimo ad eseguire!) è evidente che non abbiano un origine "organica" ma, con tutta probabilità, psicologica. Di fatto anche lo psichiatra che hai consultato ha parlato di "ansia somatizzata", ovvero dell'ansia che trova, come mezzo di espressione, il tuo corpo e le tue sensazioni corporee. Quest'ansia va ascoltata, indagata e capita: cosa vuole comunicarti? Com'è il tuo rapporto con la realtà? Come vivi le relazioni con gli altri? Tutte queste domande (e molte altre!) non possono ahimé trovare risposta qui, ma possono farlo all'interno di un percorso psicoterapeutico, dove un esperto possa aiutarti a capire meglio ciò che ti sta accadendo in questo periodo. Nella psicoterapia potrai "leggere" questi sintomi come un tentativo della tua mente che, attraverso il tuo corpo, cerca di "comunicarti qualcosa". Un terapeuta competente potrà senza dubbio affiancarti in questo ed aiutarti a capire e superare questo momento difficile.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, Coraggio!
Dott.ssa Genduso
sei molto giovane perciò mi permetto di darti del tu. Capisco la tua paura e la tua preoccupazione di fronte a dei sintomi un po' "strani" di cui non comprendi l'origine. A fronte di tutti gli esami medici che hai fatto (e che hai fatto benissimo ad eseguire!) è evidente che non abbiano un origine "organica" ma, con tutta probabilità, psicologica. Di fatto anche lo psichiatra che hai consultato ha parlato di "ansia somatizzata", ovvero dell'ansia che trova, come mezzo di espressione, il tuo corpo e le tue sensazioni corporee. Quest'ansia va ascoltata, indagata e capita: cosa vuole comunicarti? Com'è il tuo rapporto con la realtà? Come vivi le relazioni con gli altri? Tutte queste domande (e molte altre!) non possono ahimé trovare risposta qui, ma possono farlo all'interno di un percorso psicoterapeutico, dove un esperto possa aiutarti a capire meglio ciò che ti sta accadendo in questo periodo. Nella psicoterapia potrai "leggere" questi sintomi come un tentativo della tua mente che, attraverso il tuo corpo, cerca di "comunicarti qualcosa". Un terapeuta competente potrà senza dubbio affiancarti in questo ed aiutarti a capire e superare questo momento difficile.
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi ed, inoltre, trovare delle strategie utili per fronteggiare tale problematica.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Gentile Signore l'ipotesi che si tratti di un disagio su base psicologica sembra molto fondata. Pertanto è una buona prassi consultare uno psicoterapeuta e valutare le possibili alternative di lavoro. Solitamente le difficolta su base ansiosa possono esser approfondite con le tecniche legare alle psicoterapie con buone possibilità di cambiamento. Un cordiale saluto
Salve. Cosa ha scatenato questa sintomatologia? Le è stata diagnostica ansia somatizzata con derealizzazione.
Cosa le sta comunicando questa sintomatologia? Come è il suo rapporto con le emozioni e la rabbia in particolare?
Ci sono tanti aspetti su cui deve indagare per individuare le cause di quest'ansia. Un percorso psicoterapeuto può aiutarla a fare chiarezza e a individuare l'origine di questi disturbi.
Ritengo che in casi come il suo una psicoterapia bioenergetica che lavora sull'integrazione mente corpo sia più indicata. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Cosa le sta comunicando questa sintomatologia? Come è il suo rapporto con le emozioni e la rabbia in particolare?
Ci sono tanti aspetti su cui deve indagare per individuare le cause di quest'ansia. Un percorso psicoterapeuto può aiutarla a fare chiarezza e a individuare l'origine di questi disturbi.
Ritengo che in casi come il suo una psicoterapia bioenergetica che lavora sull'integrazione mente corpo sia più indicata. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
L' ansia è solo un piccolo aspetto del problema, bisogna lavorare sui vissuti cioè sull' esperienze di vita e comprendere quale non sia stata vissuta in modo piena e soddisfacente. Gli episodi di vita possono procurato un forte stato di tensione che confluisce in un malessere generalizzato, compromettendo la salute il benessere e le vita relazionale. Gentile utente Le consiglio una psicoterapia ad approccio Funzionale per una piena integrazione del sé su tutti i piani (cognitivo, emotivo, muscolare/posturale e fisiologico), un caro saluto
Gentile utente, è bene che abbia escluso le cause organiche di questi sintomi che avverte. Certamente nonostante abbia una diagnosi e dei farmaci prescritti fatta da uno psichiatra a lei sembra di vivere in un incubo: ha una diagnosi e un farmaco ma non sa perché si sente così ne per quanto tempo dovrà sentirsi in questo modo. Potrebbe fare qualcosa per rassicurarsi, almeno in parte, ovvero ricontattare il suo psichiatra e chiedere in quanto tempo faranno effetto i farmaci (se non glielo ha già detto) e chiedere, ad esempio, se lui è anche psicoterapeuta ed eventualmente chiedergli degli incontri, oppure può prenotare un incontro con un altro professionista del campo psicologico e cercare di fare luce sulle cause del suo sentirsi in ansia in questo momento della sua vita. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto Dott.Claudio Cucina
Le sensazioni che descrivi sono davvero "da incubo". Ma no non è una sensazione che devi vivere per sempre. Si tratta di trovare la giusta risposta.
Credo che sia opportuno affiancare alla terapia farmacologica un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia (cosa che è possibile definire con alcuni colloqui e con il confronto con il suo psichiatra). Cosa che ti consiglio caldamente. Mi auguro di esserti stata minimamente utile. Cinzia Bagnaschino
Credo che sia opportuno affiancare alla terapia farmacologica un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia (cosa che è possibile definire con alcuni colloqui e con il confronto con il suo psichiatra). Cosa che ti consiglio caldamente. Mi auguro di esserti stata minimamente utile. Cinzia Bagnaschino
Salve, le vorrei chiedere quando sono comparsi i primi sintomi disfunzionali.
Comunque, credo che sia importante per lei intraprendere un percorso di psicoterapia, per gestire al meglio la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Comunque, credo che sia importante per lei intraprendere un percorso di psicoterapia, per gestire al meglio la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente,
posso comprendere e immaginare lo spavento che le causa quanto sta vivendo in questo periodo. L'utilizzo del farmaco può essere sicuramente utile, ma sarebbe più efficace se fosse accompagnato da un percorso di sostegno psicologico, che la aiuti a capire cosa sta cercando di comunicarle la sua mente attraverso la manifestazione di questi sintomi fisici. Per quanto sia spiacevole, dietro ogni sintomo c'è sempre un significato, un senso, anche se non è immediata la comprensione.
Le faccio i miei migliori auguri per il futuro e spero che deciderà di approfondire quanto le sta accadendo tramite l'aiuto di un professionista.
Un caro saluto,
Dott.ssa Annaclaudia Cavaglià
posso comprendere e immaginare lo spavento che le causa quanto sta vivendo in questo periodo. L'utilizzo del farmaco può essere sicuramente utile, ma sarebbe più efficace se fosse accompagnato da un percorso di sostegno psicologico, che la aiuti a capire cosa sta cercando di comunicarle la sua mente attraverso la manifestazione di questi sintomi fisici. Per quanto sia spiacevole, dietro ogni sintomo c'è sempre un significato, un senso, anche se non è immediata la comprensione.
Le faccio i miei migliori auguri per il futuro e spero che deciderà di approfondire quanto le sta accadendo tramite l'aiuto di un professionista.
Un caro saluto,
Dott.ssa Annaclaudia Cavaglià
Buonasera, é plausibile considerare un ruolo significativo di componenti di natura psicologica. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserle di aiuto per la cura del disagio che sente e per ripristinare un contatto più armonioso e forte con se stesso e con il suo ambiente. Resto a disposizione per consulenze, anche online. Dott.ssa Giancarli
Buonasera, mi spiace per la sofferenza che esprime e posso capire la sua preoccupazione. La incoraggio a rivolgersi ad un terapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale che la aiuterà certamente a trovare una soluzione e a stare meglio. Tanti in bocca al lupo!
gentile utente credo che noi tutti le stiamo indicando di intraprendere un percorso di psicoterapia con uno psicologo specializzato in psicoterapia.
per una soluzione alla radice del problema a lei diagnosticato le consiglio un terapeuta abilitato e certificato in EMDR ma anche un approccio CFT. Un cordiale saluto
per una soluzione alla radice del problema a lei diagnosticato le consiglio un terapeuta abilitato e certificato in EMDR ma anche un approccio CFT. Un cordiale saluto
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Gentile utente, resista! Il farmaco è ciò che ora ci vuole per ridurre la sintomatologia ma deve dargli il tempo per essere efficace. Si affidi con fiducia al suo psichiatra, su questo aspetto, faccia i controlli con regolarità e gli esponga ogni difficoltà o perplessità. In questo momento ha bisogno dello psichiatra.
Quando il sintomo sarà più lieve, valuti la possibilità di farsi seguire in psicoterapia: a quel punto dovrà farsi da fare per capire le cause della sua attivazione ansiosa e per imparare modi più utili e funzionali per reagire alle difficoltà della sua vita. E per questo le serve uno psicoterapeuta esperto.
In bocca al lupo, coraggio!
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Quando il sintomo sarà più lieve, valuti la possibilità di farsi seguire in psicoterapia: a quel punto dovrà farsi da fare per capire le cause della sua attivazione ansiosa e per imparare modi più utili e funzionali per reagire alle difficoltà della sua vita. E per questo le serve uno psicoterapeuta esperto.
In bocca al lupo, coraggio!
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Buongiorno,
l'ansia somatizzata vuol dire che l'ansia che provi, si manifesta al livello fisico, nel corpo. Hai i sintomi che descrivi e che sono dovuti all'ansia. Li senti alla testa o nelle altre parti del corpo, nel sentirli ti spaventi e la tua ansia comprensibilmente sale ancora.
Quello che puoi fare è lavorare su questa ansia. Capire da dove viene e scoprire gli ostacoli che non ti permettono di liberartene. Il passo successivo è eliminare questi ostacoli. Così l'ansia potrà finalmente calare e quindi anche i suoi sintomi.
Per essere aiutato a fare questo, hai bisogno di un percorso psicologico, in cui un professionista ti accompagna, ti supporta, ti insegna a rilassarti e a usare gli strumenti per diventare man mano sempre più autonomo e quindi capace di gestire le situazioni che in questo momento ti creano l'ansia.
I farmaci aiutano, ma per avere un effetto duraturo e prevenire le ricadute, ci vuole (anche) un lavoro su di sé.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Katarina Faggionato
l'ansia somatizzata vuol dire che l'ansia che provi, si manifesta al livello fisico, nel corpo. Hai i sintomi che descrivi e che sono dovuti all'ansia. Li senti alla testa o nelle altre parti del corpo, nel sentirli ti spaventi e la tua ansia comprensibilmente sale ancora.
Quello che puoi fare è lavorare su questa ansia. Capire da dove viene e scoprire gli ostacoli che non ti permettono di liberartene. Il passo successivo è eliminare questi ostacoli. Così l'ansia potrà finalmente calare e quindi anche i suoi sintomi.
Per essere aiutato a fare questo, hai bisogno di un percorso psicologico, in cui un professionista ti accompagna, ti supporta, ti insegna a rilassarti e a usare gli strumenti per diventare man mano sempre più autonomo e quindi capace di gestire le situazioni che in questo momento ti creano l'ansia.
I farmaci aiutano, ma per avere un effetto duraturo e prevenire le ricadute, ci vuole (anche) un lavoro su di sé.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Katarina Faggionato
Gentile utente, non si scoraggi! I farmaci hanno dato qualche risultato. Provi ad aggiungere la psicoterapia per completare il suo percorso di cura.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Caro utente affianchi alla terapia farmacologica la psicoterapia. I famaci da soli non bastano.
Dott.ssa Francesca Tardio
Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile ragazzo,
Le sensazioni ed il malessere che sente, sebbene abbia iniziato una cura farmacologica per farvi fronte, può cercare di approfondirli in una relazione terapeutica, in quanto la psicoterapia le può fornire gli strumenti necessari per affrontarli.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
Le sensazioni ed il malessere che sente, sebbene abbia iniziato una cura farmacologica per farvi fronte, può cercare di approfondirli in una relazione terapeutica, in quanto la psicoterapia le può fornire gli strumenti necessari per affrontarli.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
Gentile utente di mio dottore,
ha fatto benissimo a chiedere aiuto ad uno psichiatra visto lo stato di malessere prettamente psicogeno. Affiancherei al trattamento farmacologico la psicoterapia, al fine di poter guardare alle funzioni relazionali del sintomo e gli elementi di mantenimento di quest’ ultimo. La psicoterapia le consentirebbe di poter guardare ad un benessere piú a lungo termine, non si arrenda in fondo ha soli 19 anni. Qualora volesse approfondire questo discorso non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
ha fatto benissimo a chiedere aiuto ad uno psichiatra visto lo stato di malessere prettamente psicogeno. Affiancherei al trattamento farmacologico la psicoterapia, al fine di poter guardare alle funzioni relazionali del sintomo e gli elementi di mantenimento di quest’ ultimo. La psicoterapia le consentirebbe di poter guardare ad un benessere piú a lungo termine, non si arrenda in fondo ha soli 19 anni. Qualora volesse approfondire questo discorso non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. Mi dispiace per il suo malessere, che mi sembra descrive, tra le varie cose, attraverso la sensazione di avere una "sensazione (relazione) strana con l'ambiente" ed il non sentirsi pienamente se stesso. Credo sia stato molto utile sia aver fatto i vari accertamenti medici che la visita con lo psichiatra, e dagli esiti che condivide con noi le suggerisco di consultare uno specialista psicoterapeuta per valutare l'inizio di un trattamento specifico che possa esserle d'aiuto per ritrovare il suo benessere. A mio avviso, in modo molto sintetico (dati i limiti di spazio che ci sono in questa sede), potrebbe esserle di grande aiuto fare un lavoro su stesso per "comprendersi" maggiormente a livello emozionale, relazionale ecc. ed ottenere così gradualmente un miglioramento nella qualità della sua vita: per questo la sola terapia farmacologica non è sufficiente (consulti direttamente un professionista, anche io sono a sua disposizione, per avere ulteriori informazioni ed approfondimenti in merito). Le segnalo anche che potrebbe essere molto importante per l'efficacia del trattamento psicoterapico (che eventualmente deciderà di voler intraprendere) rivolgersi ad uno psicoterapeuta in tempi che non siano troppo lunghi rispetto al momento in cui le difficoltà che ha descritto si sono presentate. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Buona sera, come alcuni miei colleghi le hanno suggerito credo sia fondamentale per lei cercare uno spazio come la psicoterapia con qualcuno di cui sente di fidarsi: in quello spazio potrà ritrovare se e la sua strada, anche ascoltando/condividendo con il suo futuro psicoterapeuta la paura e i sintomi eventualmente che, come un linguaggio, ci segnalano spesso quando ci stiamo perdendo
Buongiorno. Un percorso di terapia è la via più efficace per comprendere a pieno il disturbo che lamenta.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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