Salve a tutti, sto assumendo Zoloft per disturbo ossessivo. Ho inziato a febbraio 2020
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Salve a tutti, sto assumendo Zoloft per disturbo ossessivo. Ho inziato a febbraio 2020 ed è stato aumentato circa due mesi fa . A causa dell'assunzione di questo farmaco sto notando però un notevole aumento dell'appetito che non riesco a controllare (Sono seguito da un nutrizionista ma non riesco a rispettare il piano alimentare prescrittomi... Ne ho già parlato con lui il quale ha provato ad aumentarmi le quantità ma non riesco comunque a rispettarlo). Purtroppo ci sono momenti in cui la fame si fa veramente troppo forte e l'appetito da quando assumo Zoloft è aumentato molto (soprattutto adesso) Ho parlato con il mio psichiatra il quale dice che lui lascerebbe la dose così.
Quindi cosa faccio? C'è uno specialista a cui posso rivolgermi che può aiutarmi? Stavo pensando ad una figura che magari potrebbe prescrivermi non so un qualche soppressore dell'appetito o integratore per aiutarmi perchè mi rendo conto che con tutta la forza di volontà e psicoterapia non riesco proprio a gestire questo problema... Cosa mi consigliate?
Quindi cosa faccio? C'è uno specialista a cui posso rivolgermi che può aiutarmi? Stavo pensando ad una figura che magari potrebbe prescrivermi non so un qualche soppressore dell'appetito o integratore per aiutarmi perchè mi rendo conto che con tutta la forza di volontà e psicoterapia non riesco proprio a gestire questo problema... Cosa mi consigliate?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana.
Mi spiace che nonostante la psicoterapia non si intravedano miglioramenti, condivida con il suo terapeuta tale difficoltà e trovi con lui delle soluzioni efficaci.
Per quanto riguarda il farmaco ed eventuali modifiche del dosaggio al fine di contenere gli effetti collaterali, ritengo sia utile parlarne con il medico prescrivente, figura professionale più competente in materia.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Mi spiace che nonostante la psicoterapia non si intravedano miglioramenti, condivida con il suo terapeuta tale difficoltà e trovi con lui delle soluzioni efficaci.
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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua domanda.
Per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia.
Per la problematica che ci ha descritto è utile intraprendere anche un percorso psicologico per comprendere da dove nascono i sintomi e cosa li mantiene. I sintomi psicologici non emergono dal nulla ma si inseriscono sempre all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se non è attualmente in psicoterapia e ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia.
Per la problematica che ci ha descritto è utile intraprendere anche un percorso psicologico per comprendere da dove nascono i sintomi e cosa li mantiene. I sintomi psicologici non emergono dal nulla ma si inseriscono sempre all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se non è attualmente in psicoterapia e ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Il disturbo ossessivo compulsivo può essere arginato con lo Zoloft, ma per ottenere una guarigione è fondamentale affiancare il farmaco ad una terapia psicologica, per favorire la riduzione delle ossessioni e compulsioni. Può ascoltare il Podcast Le Stanze Della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify e seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura. Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia, un episodio specifico sul disturbo ossessivo compulsivo e strumenti di auto aiuto per ridurre gli stati d'ansia. Buona serata. Bruno Ramondetti
Buonasera, comprendo la sua difficoltà nel mantenere un limite nell' assunzione di cibo.L assunzione de farmaco può avere una componente ma la causa va trattata sul piano psicologico.Le indicherei ,pertanto di approfondire le aspetto psicologico attraverso un consulto competente di uno psicoterapeuta Resto a disposizione ,un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera. Il mio suggerimento è di continuare a confrontarsi con ognuno dei professionisti (psichiatra, psicoterapeuta e nutrizionista) con cui sta già lavorando per esplorare ulteriormente la difficoltà che riferisce ed individuare le possibili strategie per gestire più efficacemente l'aumento dell'appetito che sta sperimentando, avendo fiducia nella possibilità di poter trovare gradualmente un equilibrio migliore e maggiormente bilanciato. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore, in merito all'aspetto dell'appetito incontrollato, ne parli direttamente con lo specialista che la segue. Potrebbe integrare la cura con dei farmaci che possano effettivamente limitare gli effetti collaterali del farmaco che prende, in questo caso l'appetito. Aggiungo inoltre, sarebbe opportuno integrasse alla farmacoterapia un percorso di psicoterapia, al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Ne parli anche con il suo psichiatra. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Buonasera,
comprendo il disagio. Per il dosaggio deve rivolgersi al medico prescrivente. Rimango a disposizione per un eventuale supporto psicologico anche in remoto.
Dott. Riccardo Scalcinati
comprendo il disagio. Per il dosaggio deve rivolgersi al medico prescrivente. Rimango a disposizione per un eventuale supporto psicologico anche in remoto.
Dott. Riccardo Scalcinati
Gentile utente le suggerisco di affidarsi agli specialisti che la stanno già seguendo (psichiatra, psicoterapeuta e nutrizionista) e, se possibile, di farli mettere in contatto tra di loro. In questo modo si potrà sviluppare una strategia in comune per gestire la difficoltà che la sta comprensibilmente preoccupando. Dott.ssa Barbara Bucci
Buongiorno, la somministrazione di un farmaco da effetti diversi, questa associata all'alimentazione mi chiedo è una debolezza che aveva già? Non mi è chiaro se ha intrapreso già un percorso di psicoterapia ma se la riposta è positiva spero che riesca a trovare una sana relazione dove potersi confrontare e dirigere verso l'equilibrio psicofisicosociale. Per qualsiasi confornto resto a disposizione. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Buongiorno, non sono uno psichiatra ma....(scherzo), lavorando in un centro di salute mentale mi sono confrontato con colleghi psichiatri. La dose è corretta in quanto l'antidepressivo ha efficacia sul DOC solo a dosaggi alti. Quindi c'è poco spazio di modifica se non vuole perderne i benefici. Dovrebbe però come hanno detto molti colleghi affiancare un percorso psicoterapeutico per lavorare alla radice del disturbo MENTRE ha la copertura farmacologica, questo le permetterà più avanti di fare a meno del farmaco. Nel frattempo può ricorrere a stratagemmi come evitare di tenere in dispensa snack e robe varie e riempirsi la casa di frutta e altri alimenti più sani, in modo da poter placare gli attacchi di fame senza danneggiare l'organismo
Salve, la scelta migliore, se le è possibile, è di consultarsi con lo psichiatra, uno psicologo e un nutrizionista se le problematiche di sovrappeso divenissero pericolose per la sua salute. In merito al dosaggio del farmaco deve parlarne col medico che lo ha prescritto e che saprà gestirlo come serve. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve e grazie della sua condivisione. Immagino che sia veramente faticoso sentire di non riuscire a controllare il cibo e sentirne successivamente tutti gli effetti. Penso che possa essere per lei utile comprendere, insieme ad uno psicoterapeuta, il ruolo che oggi il cibo sta assumendo nella sua vita, che vuoti copre o se sta , anch'esso, entrando all 'interno di un piano ossessivo.
Resto disponibile per qualsiasi chiarimento
le auguro una buona giornata
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Buongiorno, purtroppo porta all'attenzione una problematica importante e comune a tanti, cioè gli effetti indesiderati dei farmaci. Sicuramente ha fatto bene a rivolgersi allo psichiatra che glieli ha prescritti e dovrà continuare a tenerlo presente come riferimento per qualsiasi dubbio o problema legati ad esso.
Mi sembra una buona scelta anche rivolgersi ad un nutrizionista. E' importante che gli spieghi tutta la problematica, in modo tale che possa aiutarla a trovare le strategie alimentari migliori per far fronte alla fame senza aumentare eccessivamente di peso.
Infine, credo che potrebbe aiutarla anche rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta con cui affrontare il disturbo ossessivo compulsivo. Una terapia psicologica potrà aiutarla sia dal punto di vista del disturbo ossessivo, sia relativamente all'alimentazione.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un saluto.
Mi sembra una buona scelta anche rivolgersi ad un nutrizionista. E' importante che gli spieghi tutta la problematica, in modo tale che possa aiutarla a trovare le strategie alimentari migliori per far fronte alla fame senza aumentare eccessivamente di peso.
Infine, credo che potrebbe aiutarla anche rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta con cui affrontare il disturbo ossessivo compulsivo. Una terapia psicologica potrà aiutarla sia dal punto di vista del disturbo ossessivo, sia relativamente all'alimentazione.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un saluto.
Gentile paziente, per la terapia farmacologica è utile rivolgersi al medico che Le ha prescritto i farmaci. Chi soffre di un disturbo ossessivo cerca di combattere, più combatte più dà forza al pensiero intrusivo che crescerà a dismisura fino a diventare intollerabile. Queste vengono definite ossessioni pure o ossessioni senza compulsioni per differenziarle dalle ossessioni compulsive, tipiche del disturbo ossessivo compulsivo, dove esiste un atto, la compulsione appunto, che serve a liberarsi dell’ossessione.
Se volessimo tornare all’antica saggezza di Ippocrate, similia similibus curantur, le cose simili si curano con le cose simili, se un problema si genera a livello relazionale, dovrebbe essere curato al medesimo livello. Se al contrario è generato a livello neurologico, il trattamento privilegiato dovrà essere di tipo farmacologico. All’interno del libro “Psicopillole: per un uso etico e strategico dei farmaci” (Milano, Ponte alle Grazie, 2017), uno psichiatra e una psicologa, Alberto Caputo e Roberta Milanese, in una perfetta “armonia delle parti”, ci aiutano a fare chiarezza, spiegandoci come gli psicofarmaci possano essere utilizzati in maniera corretta a seconda del tipo di problema presentato dal paziente. In sintesi, è possibile affermare come terapie farmacologiche massicce producano spesso scarsi risultati sul disturbo da curare a fronte di notevoli effetti collaterali, che peggiorano ulteriormente la qualità della vita dei pazienti. Interventi di psicoterapia efficaci al contrario, danno dei risultati che si mantengono nel tempo. In tal caso il bersaglio terapeutico della terapia breve strategica è smontare il meccanismo di “controllo che fa perdere il controllo” sia a livello di azioni che di pensieri.
A disposizione per ulteriori informazioni,
cordialmente
dr. Germi
Se volessimo tornare all’antica saggezza di Ippocrate, similia similibus curantur, le cose simili si curano con le cose simili, se un problema si genera a livello relazionale, dovrebbe essere curato al medesimo livello. Se al contrario è generato a livello neurologico, il trattamento privilegiato dovrà essere di tipo farmacologico. All’interno del libro “Psicopillole: per un uso etico e strategico dei farmaci” (Milano, Ponte alle Grazie, 2017), uno psichiatra e una psicologa, Alberto Caputo e Roberta Milanese, in una perfetta “armonia delle parti”, ci aiutano a fare chiarezza, spiegandoci come gli psicofarmaci possano essere utilizzati in maniera corretta a seconda del tipo di problema presentato dal paziente. In sintesi, è possibile affermare come terapie farmacologiche massicce producano spesso scarsi risultati sul disturbo da curare a fronte di notevoli effetti collaterali, che peggiorano ulteriormente la qualità della vita dei pazienti. Interventi di psicoterapia efficaci al contrario, danno dei risultati che si mantengono nel tempo. In tal caso il bersaglio terapeutico della terapia breve strategica è smontare il meccanismo di “controllo che fa perdere il controllo” sia a livello di azioni che di pensieri.
A disposizione per ulteriori informazioni,
cordialmente
dr. Germi
Buongiorno, trattandosi di farmaci sicuramente deve sentire il parere del suo medico curante o di richiedere un secondo parere medico. Esistono farmaci che sopprimono il senso di fame ma vanno tenuti molto sotto controllo e soprattutto deve essere un medico specialista a proseguire con la prescrizione.
Mi sento di consigliarle una psicoterapia in supporto al lavoro degli altri specialisti in quanto questa sicuramente le riuscirà a fornire maggior sostegno.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
D.ssa GDM
Mi sento di consigliarle una psicoterapia in supporto al lavoro degli altri specialisti in quanto questa sicuramente le riuscirà a fornire maggior sostegno.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
D.ssa GDM
Gentile utente, non aggiungerei altre figure e altre "pillole" per sopprimere l'appetito. Si rivolga alle figure che ha già. Il nutrizionista può darle indicazioni alimentari o integratori di fibre che attenuano la fame; lo psicoterapeuta dovrebbe lavorare sulle cause del disturbo psicologico e forse nel tempo anche diminuire o togliere i farmaci. Infine lo psichiatra può anche cambiarle molecola. Ovvio che non mi sostiuisco al loro parere ma era per darle un esempio di come questi professionisti possono essere utili.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente,
i professionisti che potrebbero aiutarla la stanno anche già seguendo: psichiatra e nutrizionista. Io affronterei con loro la questione ponendo a loro le domande che ha posto piu.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Filippi
i professionisti che potrebbero aiutarla la stanno anche già seguendo: psichiatra e nutrizionista. Io affronterei con loro la questione ponendo a loro le domande che ha posto piu.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Filippi
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