Salve a tutti, sono una ragazza e sono insieme al mio fidanzato all’incirca da 5 mesi. La nostra rel

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Salve a tutti, sono una ragazza e sono insieme al mio fidanzato all’incirca da 5 mesi. La nostra relazione è cominciata bene, ci amiamo, siamo complici e condividiamo molte cose. Lui però ha sempre avuto problemi di rabbia e nelle relazioni ma ha sempre cercato di rimediare, è sempre stato sincero con me e aperto al dialogo. Da quando viviamo insieme le cose sono peggiorate. Lui è molto insicuro e ha bisogno di controllare, il mio telefono e il mio passato. Ha paura che io gli menta. Io però lo rassicuro sempre, gli do certezze e ho molta pazienza o perlomeno questo non lo so dato che lo sto cominciando a mettere in discussione. Noi litighiamo perché lui dice che io non lo capisco, non gli sto vicino abbastanza ma letteralmente lui si arrabbia per tutto. Ora vi parlo delle ultime litigate. Lui fa un determinato lavoro e per questo motivo ci vediamo solo il fine settimana. Io dovevo andare in vacanza con la mia famiglia e ovviamente il giorno prima abbiamo litigato. Lui pretendeva che io gli dicessi “che non volevo andare in vacanza e risolvere con lui” e che se gliel’avessi detto lui mi avrebbe risposto no non ti preoccupare. Io gli ho detto che non ci ho minimamente pensato a questa cosa e lui ci è rimasto male. Come si è incazzato durante tutta la vacanza perché aveva paura che mia cugina mettesse foto in costume di me, che io non l’ avvertivo quando andavo a fare il bagno al mare. E lui mi diceva che per risolvere io dovevo sempre rassicurarlo che ci mettevo un attimo a scrivergli un messaggio. Si è incazzato anche l’altro giorno che era l’ultimo e poi ci vedevamo per due settimane. Questo perché io non l’ho chiamato nella sua pausa ma questo è successo perché mi stavo preparando per festeggiare il mio compleanno con la mia famiglia. Poi gli ho detto che avrei fatto delle guide con la macchina e sarei uscita con una mia amica e lui ha detto che io avevo tempo di fare questo e non di chiamarlo. E adesso abbiamo avuto una litigata pazzesca perche lui stamattina si era incazzato perché avevo dormito troppo e non avevo passato il tempo con lui. Io sono sempre aperta al dialogo gli ho chiesto che avesse fatto con calma cercando di stargli vicino ma lui si è incazzato ha cominciato a rispondermi male e io ho avuto una reazione di pianto perché mi sentivo esclusa e impotente e trattata con sufficienza. Lui ha detto che se avessi avuto un minimo di pazienza avremmo potuto risolvere. Ieri lo stesso un signore mi ha guardata e lui è voluto tornare a casa tutto incazzato quando potevamo passare un bel pomeriggio. Io sempre ho cercato di stargli vicino ma lui non ne voleva sapere. Poi quando è incazzato va molto veloce con la macchina e io ho paura ma lui non mi ascolta. Adesso mi sento in colpa per la mia reazione. Se avessi avuto più pazienza forse avremmo potuto risolvere, ma lui dice che ha il permesso di essere incazzato perché sta passando un periodo particolare. E dice sempre che io devo gestire la relazione perché lui sta così. Io sono in panico perché mi agito molto e non so se sto sbagliando per questo volevo un parere esterno. Forse devo solo fregarmene di più e basta e avere pazienza ma in certe occasioni proprio non riesco…
Gentilissima, mi appare chiaro che lei sta vivendo una vita amorosa molto difficile. Come trova le reazioni del suo fidanzato a qualsiasi evento? Le sembra accettabile per lei subire certi commenti e la sua rabbia? Non può essere questa la sede dove approfondire, mi sento di suggerirle di rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta e approfondire il tema della relazione con l'altro. Non è questione di avere pazienza. Si merita una vita felice. Altra possibilità, ma la vedo difficile, che facciate una terapia di coppia, ma il suo fidanzato lo accetterebbe? Ovvio che il primo a giovare di una psicoterapia sarebbe lui, ma da quel che racconta non so se è percorribile. Intanto pensi a sè. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente. Grazie per la condivisione della situazione. Da quello che racconta posso pensare che la sua vita di coppia di questo momento non sia funzionale. In una relazione la cosa principale è la fiducia reciproca che è la base di ogni rapporto. Le forme di controllo non aiutano mai i rapporti, li minano alla base, li rendono fragili, disfunzionali e pericolosi. Un messaggio non scritto o una telefonata non fatta non devono rendere il rapporto meno forte o intenso, anzi. Lei deve sentirsi ed essere libera di condurre la sua vita in totale libertà sia con la sua famiglia che con le sue amicizie e non deve sentirsi in colpa su nulla. Lei dice che lui quando si "incazza" corre con la macchina e lei ha paura e che ogni cosa che succede diventa un pretesto per accusarla: "ha dormito troppo e si è arrabbiato, ha fatto scuola guida e si è arrabbiato, lui ha il diritto di essere arrabbiato perché sta passando un periodo un po' così e lei, invece, deve gestire la situazione".
Lei si sente sempre più in colpa perché dovrebbe fare sempre di più e comincia ad avere paura e sensazioni di panico. Vedo, in tutto questo, una relazione con poco equilibrio dove lei si sente sempre più appesantita. Le consiglio di parlarne, se riesce, con la sua famiglia e di rivolgersi, per un opportuno sostegno psicologico in questo momento, ad uno specialista. Lei merita di sentirsi libera e felice in un rapporto. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Salve, questa è una relazione con tutte le premesse più complicate che si possano incontrare.
Le racconto una storiella, giusto per fare un esempio.
Due persone si trovano, una controllante e richiestiva, l’altra empatia e gentile.
Inizia una danza in cui uno dei due non fa altro che chiedere e l’altro dare.
Alla fine una delle due persone è spenta e svuotata e l’altra al comando, distruttiva.
Le faccio una domanda, se fosse una sua amica in questa condizione, cosa le suggerirebbe lei?
La invito ad un percorso di psicoterapia, un saluto, dott.ssa Sandra Petralli
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Lei cerca di supplire a mancanze del Suo fidanzato. Direttamente Le dico di stare alla larga da persone di questo tipo. Se non riesce a farlo da sola si rivolga ad una terapeuta ma non subisca ulteriormente.
Salve. In ciò che scrive e per come ne parla sembra che si riconosca come parte di un "problema" ma che sia irrisolvibile. Lo stesso modo in cui conclude "forse dovrei ..." "proprio non riesco" sembra sostenere questa posizione, in cui non viene presa in considerazione una valida alternativa, ma solo una via di uscita che risulta parziale e in sostanza non attuabile. Tutta la spiegazione che fa sembra così destinata a doversi ridurre ad un mero sfogo. Parla del suo ragazzo ma non dedica lo stesso spazio e la stessa attenzione a sé: questo stato di cose che problemi o difficoltà crea a lei? La situazione che prospetta sembra enfatizzare il punto di vista del suo ragazzo, e il suo personale punto di visione sembra doversi dare per scontato "mi stavo preparando per festeggiare il mio compleanno con la mia famiglia". Riesce tuttavia a constatare bene le implicazioni personali ed i limiti di questo atteggiamento. Cosa la porta (quali aspettative sul futuro e quali attese sulla relazione) a prestarsi a guardare la relazione dal punto di vista del suo ragazzo e non dal suo? Se in una relazione è presente un carattere forte, anche se la tendenza può essere di lasciarlo dominare per rinforzare la relazione, il modo migliore per cercare di riportare un equilibrio è porsi con ferma determinazione, senza temere un eventuale litigio o le sue conseguenze. Determinazione significa assertività e non prepotenza: significa essere forti del proprio sentire. Tuttavia è sempre necessario dare uno spazio e riconoscere le proprie esigenze, come avere delle sicurezze su di sé sufficienti a non dipendere dalle decisioni dell'altro e finire per cercare di difendere qualcosa che in sintesi ci fa sentire stretti. Prima di poter essere comprensiva con il suo ragazzo "perché sta passando un periodo particolare" deve poterlo essere verso le sue stesse ragioni. In una coppia quando non si dà valore a se stessi non si dà valore neanche alla coppia. Ha le capacità per osservare le dinamiche e riuscire a spiegarle in modo chiaro, come ha le potenzialità per affrontare le cose andando oltre ad un semplice e possibile "sfogo". Prima di tutto riesce a comprendere che non è tentare di dare soluzione ai problemi altrui la chiave per risolverli, nell'altro, né nelle implicazioni più personali. Ognuno di noi, riconoscendone l'esistenza e volendolo, può invece risolve i propri problemi. Dato che non chiede niente non le propongo niente, se non di domandarsi cosa accade, o cosa immagina che accadrebbe, mettendosi lei al centro. Pensandosi, piuttosto che condiscendendo con questo ragazzo che chiede di essere pensato di più (questa volente o nolente è una Sua scelta, ma cosa la porta in questa direzione?). Sono certo che ciò che lei sente e pensa merita uno spazio. Che il benessere in questa e in tutte le sue possibili relazioni dipendano proprio da questo spazio.
La saluto cordialmente.
Dott. Giorgio Conti
Buongiorno,
leggendo quanto scrive mi chiedo come stia e si senta Lei alle richieste che Le vengono rivolte. Pare una dinamica relazionale complessa per cui mi sento di consigliarLe uno spazio personale in cui approfondire il tutto. Alternativa, se il compagno accorda, un percorso di coppia.
Buon lavoro, saluti
Gentilissima, da quello che racconta sembra che viva momenti di intensa tensione e profondi dubbi sulle proprie convinzioni e credenze. L'imprevedibilità di reazioni e gesti da parte del suo partner renderanno molto probabilmente difficile vivere anche gli aspetti positivi della relazione. Probabilmente in linea con quanto già suggerito da colleghi, le consiglierei di trovare uno spazio per se stessa per poter trovare la giusta fiducia per poter dare un significato alla relazione che sta vivendo. Cordiali saluti, dott.ssa Maria Ciaramella
Buongiorno signorina, la ringrazio per essersi aperta qui con noi e di aver chiesto un consiglio a noi professionisti. La sua situazione non è semplice, sicuramente lei si trova in difficoltà da quanto scrive. Data la sua richiesta d'aiuto/consiglio io le consiglierei di prendere in considerazione l'inizio di una psicoterapia. Questo potrà darle sicuramente gli strumenti che cerca per valutare se la relazione che sta vivendo la soddisfa o meno. Mi sento inoltre di consigliarle data la natura della sua richiesta di non "fregarsene" come a scritto nelle conclusione ma con l'aiuto di un terapeuta valutare la sua relazione così da evitare stati d'ansia o di preoccupazione.
Gentile utente buonasera.
Non è indispensabile che una relazione vada avanti all'infinito. Non è necessario soddisfare tutte le richieste e le esigenze del suo partner. Non è, assolutamente, dovuto assecondare il suo comportamento astioso e rabbioso.

Faccia un esercizio molto semplice: prenda un foglio e scriva come vorrebbe che fosse la sua relazione sentimentale ideale, cosa le piacerebbe far con il suo partner, cosa la farebbe sentire amata e protetta, quali spazi le piacerebbe avere, gli interessi comuni...eccetera.
Poi confronti questa "visione" con la sua relazione attuale e realizzi quanto sia distante da tutto ciò che desidera. E non c'è nulla di male a desiderare una relazione così, semplicemente perché le relazioni sentimentali dovrebbero essere come vogliamo. Certo, le differenze individuali rimangono e c'è uno spazio importante da dedicare al compromesso e al superamento delle difficoltà, ma i bisogni di ognuno devono essere di peso uguale e non sovrastanti l'uno all'altro.

Si prenda del tempo per comprendere se ha senso continuare a mortificare sé stessa per contenere i comportamenti eccessivi del suo partner, il quale ha un evidente problema di gestione emotiva e della rabbia da risolvere in sede opportuna.
La sua libertà di azione, di pensiero, di espressione è sacrosanta e va difesa. Andrebbe difesa proprio da chi le vuole bene e ci tiene alla sua felicità. Ogni limitazione a questa libertà è un sopruso e facilmente si trasforma in abuso e in violenza. Proprio così, la violenza in queste situazioni è costante, psicologica, emotiva. Non va sottovalutata mai.

Se pensa di aver bisogno di aiuto per comprendere profondamente la sua situazione sentimentale, le consiglio di affidarsi a un psicologo che potrà accompagnarla in un percorso di consapevolezza.

Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Carissima, la sua domanda di aiuto verte principalmente ad una soluzione per il benessere della coppia. La relazione descritta di una coppia disfunzionale, chiarire la motivazione è fondamentale per un'analisi corretta.
Un caro saluto
Dssa Vincenza Papeo
Gentile,
la situazione che sta vivendo è chiaramente molto difficile e comprendo il suo stato di confusione e agitazione. Il comportamento del suo fidanzato sembra essere caratterizzato da insicurezza e bisogno di controllo, aspetti che possono mettere a dura prova la sua serenità e il suo benessere. Anche se ha cercato di essere paziente e di rassicurarlo, sembra che le sue continue richieste e reazioni di rabbia stiano avendo un impatto negativo sulla vostra relazione e, soprattutto, su di lei.
È importante sottolineare che in una relazione sana, il rispetto reciproco e la fiducia sono fondamentali. Nessuno dovrebbe sentirsi costretto a giustificarsi costantemente o a dover soddisfare richieste che limitano la propria libertà e tranquillità. Se il suo fidanzato si trova in un periodo difficile, è comprensibile che possa avere momenti di stress o irritazione, ma questo non giustifica un atteggiamento di controllo o aggressività nei suoi confronti.
La sua reazione emotiva, come il pianto, è del tutto normale di fronte a situazioni che la fanno sentire esclusa, sminuita o impotente. Non deve sentirsi in colpa per aver espresso i suoi sentimenti. In una relazione, entrambe le parti dovrebbero sentirsi ascoltate e comprese, e il peso della gestione della relazione non dovrebbe ricadere esclusivamente su di lei.
Mi sembra che lei stia già facendo molto per cercare di mantenere l'equilibrio nella vostra relazione, ma è importante anche che si prenda cura di sé stessa e dei suoi bisogni. Se si sente costantemente in ansia o preoccupata per le reazioni del suo fidanzato, potrebbe essere utile riflettere su come questa dinamica stia influenzando la sua vita quotidiana e il suo benessere emotivo.
Forse potrebbe essere utile valutare se il suo fidanzato è disposto a cercare un aiuto esterno, come un percorso di consulenza o terapia, per affrontare le sue insicurezze e problemi di gestione della rabbia. Anche per lei, parlare con un professionista potrebbe aiutarla a chiarire i suoi pensieri e a trovare strategie per affrontare la situazione in modo più sereno.
Non è necessario "fregarsene di più" o sopportare situazioni che le causano disagio. È fondamentale che si senta rispettata e sostenuta, non solo paziente e comprensiva. Se dovesse avere bisogno di un confronto più approfondito, rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna
Carissima, ho letto con attenzione il suo racconto e credo che sia evidente quanto il rapporto sia sbilanciato sulle esigenze di lui. Mi colpisce quanto ti sforzi di soddisfarlo e rassicurarlo per questioni che non dovrebbero suscitare reazioni così rabbiose. Lui potrebbe avere un disturbo importante che gli impedisce di stare in una relazione e questo non dipende assolutamente da te. E' importante che tu capisca che qualsiasi azione tu faccia non sarà mai abbastanza per placare la sua ansia di controllo. Se non riesci ad uscire da queste dinamiche ti consiglio di farti aiutare da un esperto. Sono a disposizione per qualsiasi necessità. Un caro saluto Dott.ssa Anna Verrino
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Gentile utente, il suo racconto mi spaventa perchè quelli che lei descrive mi sembrano atteggiamenti di controllo e di minaccia che il suo fidanzato mette in atto facendola sentire impotente e sempre in torto. Le consiglio vivamente di riconsiderare la sua situazione amorosa, magari con l'aiuto della sua famiglia e delle sue amicizie, e se non riesce da sola, di farsi aiutare da un professionista, per uscire da questa situazione. Si merita una persona che la ami, non che la controlli con la scusa di suoi problemi personali. Resto a disposizione Dott.ssa Roberta Maccarone
Gentile utente, prima di tutto la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Comprendo come questa relazione sia importante per lei e quindi quanto disagio le arrechino i conflitti che vive all'interno di essa. Quel che traspare dalle sue parole è una relazione complessa in cui gioca una componente significativa l'insicurezza e il bisogno di controllo del suo compagno, così come la tendenza, da parte di lei, a colpevolizzarsi e sentirsi responsabile per il comportamento del suo partner. In realtà, in ogni relazione si è in due e quindi si è parimenti responsabili per i problemi che si realizzano all'interno della coppia. È evidente lo sforzo che lei ha compiuto per interrogarsi sul comportamento del suo compagno, ma è altrettanto importante che si permetta di riconoscere i suoi bisogni, non solo quelli di lui, e di cercare di soddisfarli. Ciò può riuscirle difficile se è abituata ad assumere un ruolo ancillare nelle relazioni, ma è indispensabile per poter costruire una vita ed una relazione sana. Piuttosto che martoriarsi col senso di colpa, quindi, la invito a riflettere sul perché si colpevolizza così tanto per il comportamento del suo compagno, ad indagare l'origine di questo suo modo di stare in relazione e, maturata una maggiore consapevolezza, esplorare modalità diverse di relazionarsi col suo compagno, ponendo particolare attenzione affinché anche lui si assuma la sua parte di responsabilità. Naturalmente il supporto di un professionista empatico può esserle molto utile nello svolgimento di tale lavoro personale. Spero di averle dato una risposta utile e non esiti a contattarmi se desidera approfondire il discorso. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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La tua situazione è complessa e richiede attenzione. È importante riconoscere i confini sani in una relazione. La tua sensibilità e pazienza sono valide, ma è essenziale che entrambi abbiate rispetto reciproco e comunicazione aperta. Il controllo e la rabbia del tuo compagno potrebbero indicare problematiche personali da affrontare insieme. Considera il supporto terapeutico per gestire la situazione in modo sano. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza e i tuoi sentimenti in modo così dettagliato. La situazione che descrivi è molto complessa e delicata, e merita un'attenzione particolare.

Da quello che racconti, sembra che tu stia cercando di essere molto paziente e comprensiva nei confronti del tuo ragazzo, ma la situazione ti sta causando un notevole stress emotivo. Ci sono alcuni aspetti della relazione che sollevano preoccupazioni significative:

1. **Controllo e insicurezza:** Il bisogno del tuo ragazzo di controllare il tuo telefono, il tuo passato e le tue azioni indica un livello di insicurezza molto elevato. Questo comportamento può essere estremamente soffocante e può erodere la tua autonomia e il tuo benessere emotivo. È importante ricordare che in una relazione sana, la fiducia è fondamentale, e il controllo non è un sostituto della fiducia.

2. **Rabbia e comportamento irrazionale:** Il fatto che il tuo ragazzo si arrabbi frequentemente per motivi apparentemente minori, e che tu debba costantemente rassicurarlo, è un segnale che qualcosa non va. La sua rabbia sembra essere sproporzionata rispetto alle situazioni e può essere dannosa per entrambi. Il comportamento aggressivo, come guidare pericolosamente quando è arrabbiato, non solo mette a rischio la tua sicurezza fisica, ma è anche un segnale di mancanza di rispetto per i tuoi sentimenti e bisogni.

3. **Responsabilità e colpa:** È preoccupante che il tuo ragazzo ti faccia sentire responsabile per la sua felicità e per la gestione della relazione. In una relazione sana, entrambe le persone dovrebbero condividere la responsabilità di risolvere i problemi, e non dovrebbe esserci una pressione costante su uno dei due di "gestire" tutto. Il fatto che tu ti senta in colpa per la tua reazione emotiva (pianto) è un segnale che potresti essere troppo dura con te stessa. Le tue emozioni sono valide e non dovresti sentirti obbligata a nasconderle o a minimizzarle per il bene della relazione.

4. **Possibili conseguenze a lungo termine:** Il modello di comportamento che descrivi – dove il tuo ragazzo si arrabbia, ti fa sentire in colpa, e tu cerchi costantemente di rassicurarlo – può essere un segnale di una dinamica relazionale malsana che potrebbe peggiorare con il tempo. È importante che tu rifletta su come questa relazione sta influenzando la tua autostima e il tuo benessere generale.

Ecco alcuni consigli su come potresti affrontare questa situazione:

- **Prendi in considerazione i tuoi bisogni:** È importante che tu prenda in considerazione i tuoi sentimenti e bisogni nella relazione. Chiediti se ti senti rispettata, ascoltata e apprezzata. Se ti senti costantemente sotto pressione per soddisfare le esigenze del tuo ragazzo a scapito del tuo benessere, potrebbe essere necessario riconsiderare la dinamica della relazione.

- **Imposta dei confini:** Potrebbe essere utile stabilire dei confini chiari con il tuo ragazzo riguardo a ciò che è accettabile e ciò che non lo è. Ad esempio, puoi spiegargli che non è giusto che tu debba continuamente rassicurarlo o che devi sopportare la sua rabbia senza una giusta causa. I confini aiutano a proteggere la tua salute emotiva e a mantenere la relazione in un equilibrio più sano.

- **Cerca supporto esterno:** Parlare con un amico di fiducia, un familiare o un professionista può aiutarti a ottenere una prospettiva esterna e a ricevere il supporto di cui hai bisogno. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le tue emozioni e a trovare modi per affrontare questa situazione in modo costruttivo.

- **Considera il benessere a lungo termine:** Se la situazione non migliora, è importante considerare il tuo benessere a lungo termine. Potresti dover riflettere seriamente sulla possibilità di continuare in una relazione che ti fa sentire costantemente sotto pressione e non apprezzata.

Ricorda, meriti di essere in una relazione in cui ti senti amata, rispettata e sicura. Le relazioni dovrebbero arricchire la tua vita, non aggiungere stress e ansia. Prenditi il tempo necessario per riflettere su ciò che è meglio per te e non esitare a cercare aiuto se ne senti il bisogno.

Ti auguro il meglio nel trovare una soluzione che ti porti serenità.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Salve, ha tutta la mia vicinanza e comprensione da donna, da professionista le posso garantire che in una relazione sana questo tipo di situazioni non sono contemplate e non vanno assecondate in alcun modo. Sento dalle sue parole che in parte è consapevole dell'esagerazione di alcune reazioni del suo ragazzo, ma poi ha momenti in cui è lei a sentirsi in sente in colpa, a sentirsi inadegata e sbagliata rispetto alla situazione. Penso che attraverso il supporto di un professionista potrebbe arrivare a raggiungere piena consapevolezza della sua rilezione, delle sue emozioni e quelle del suo fidanzato per capire come gestirle affinchè non sfocino in qualcosa di malsano.
Resto a disposizione, qualora volesse, per un colloquio conoscitivo.
Un saluto! Dott.ssa Agnese Compagnucci
Salve,

Da quello che descrive la situazione non è per niente semplice, come può fregarsene se vive quotidianamente tutto ciò? È completamente concentrata sul suo fidanzato e forse ci si dovrebbe domandare se Lei sta vedendo se stessa in tutto ciò.
A parer mio dovrebbe consultarsi con una psicologa/o per un supporto psicologico ed esplicitare meglio il tutto, valutando anche un’ eventuale terapia di coppia, in quanto anche il suo ragazzo avrebbe la necessità di confrontarsi e capire il perché di molti suoi meccanismi che generano certe reazioni.

Cordialmente

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