Salve a tutti, sono una ragazza di vent'anni e mi sono ritrovata per la prima volta nella situazione

21 risposte
Salve a tutti, sono una ragazza di vent'anni e mi sono ritrovata per la prima volta nella situazione di dover cercare aiuto.
Mi sento... Vuota. Sento come se stessi vivendo un cartone animato, in un sogno.
Non ho la consapevolezza delle mie testa, delle mie emozioni... Cambio da un momento all'altro senza nessun motivo e nonostante io abbia una vita abbastanza normale, amici e fidanzato, mi ritrovo in un perenne stato di tristezza dal 2015.
Parto col fatto che vengo da una famiglia violenta, senza nemmeno una formazione scolastica e pure con una situazione economica al limite.
Nella mia vita mi hanno solo detto che farò schifo, che non farò nulla... Sin da quando ero piccolina. I miei si sono separati quando avevo tredici anni e mio papà d'allora si è fatto sentire poche volte... Se non quasi per forza.
Mia mamma non mi ha nemmeno mai accettata per come sono.
Lei vuole una figlia perfetta.
E io non lo sono.
E bocciature, due perché persi la voglia di studiare dopo il se paramento dei miei genitori.
Non sono nemmeno mai stata una ragazza che gira, che vive... A 16 anni mi sono invaghita di un ragazzo che mi ha privato della vita sociale per un anno e mezzo.
Impedendo mi di parlare con cugini, con amici o uscire con le mie amiche. Un ragazzo che mi modesto pure, creando così un enorme problema alla mia sessualità. (Cosa che ora ne sto risentendo)
Ora invece... Mi sembra di essere indietro.
Di essere piccola.
Di aver perso anni in tutti i modi e non lo so mi rende triste.. Penso.
Continuo scuola... Incontro il mio attuale ragazzo... Mi trasferisco in città... Riesco a fare qualche soldo... Ma non c'è niente che mi riempie.
Fingo ogni singolo giorno di star bene pure quando vado in vacanza o faccio dei viaggi.
Mi sembra di vivere dentro un cartone animato, di fare cose che io non farei mai, di parlare come mai ho parlato...
Mi sento sempre come se io fossi un manichino vuoto.
Che quello che ho intorno non esiste.
A volte, ho pure paura che il mio ragazzo sia solo frutto della mia invenzione... O che non mi ami, che mi prenda in giro.
Sento di star per... Scoppiare.
Perché sembra che la vita non mi voglia vedere felice...
Poi ho pure problemi di ansia... Tendo a parlare molto, muovermi continuamente, avere mille paranoie create da piccoli pensieri, piangere, perdere il respiro per l'ansia... Soprattutto quando provo emozioni troppo forti o vere... Tipo la prima volta che il mio attuale ragazzo mi ha detto di amarmi, ho avuto un attacco di ansia di qualche minuto.
Non so quale sia il problema.
Potrebbe essere perché sono una persona che pensa in negativo? O altro? Non ne ho idea.
Grazie per le risposte o i consigli.
Cara Ragazza,
mi dispiace molto che tu abbia vissuto esperienze così intense e dolorose. Ciascuno di noi si forma attraverso le relazioni, soprattutto quelle familiari, nel tuo caso descritte in termini di violenza, costrizione, disconferma e svalorizzazione. Non deve stupire il malessere che provi ancora oggi, sia in termini di tristezza che di ansia; quando viviamo esperienze dolorose la mente prova a dimenticare ma bastano piccoli "promemoria" per riaccendere un dolore che non è mai veramente passato. Non si tratta quindi di essere persone che pensano in negativo, quanto capire nell'esempio specifico che ci hai fatto, cosa abbia significato per te sentirti dire "ti amo". In questo potrà esserti di aiuto uno psicoterapeuta, col quale riportare il presente nel presente, e guardare con più fiducia al futuro. Un caro augurio di buona fortuna

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Cara ragazza, penso che la sua scelta di chiedere aiuto sia una buona scelta. Leggo con interesse le Sue righe e credo sia un buon momento per rivolgere le sue domande (in particolare: da cosa dipende la mia sofferenza?) a qualcuno che la sappia ascoltare e approfondire i disturbi che lei qui propone. Chieda un parere al medico di base, al CIM della sua area o, se le sue possibilità economiche lo consentono, a uno psicoterapeuta a studio.
In bocca al lupo,
SM
Gentile utente, credo che la sua condizione di malessere meriti la giusta attenzione e una opportuna valutazione. Si rivolga ad un consultorio di zona, al centro di salute mentale o ad un terapeuta di cui si fida. Non si trascuri e non sottovaluti questi sintomi: merita di star bene. Un saluto,
MG
Buongiorno, il malessere che lei prova è percepibile e meriterebbe di essere accolto in un percorso di psicoterapia, esistono sicuramente professionisti privati ma anche professionisti legati al Sistema Sanitario Nazionale cui rivolgersi per ricevere un aiuto. Saluti Dott.ssa Michela Campioli
Carissima, questo suo malessere va approfondito e analizzato, le provoca confusione mentale perchè i traumi non hanno trovato spazio per essere elaborati. Questa elaborazione deve essere fatta con l'aiuto di un professionista, attraverso un percorso psicoterapeutico che potrebbe ridarle serenità. Cerchi un aiuto presso il consultorio della sua zona, oppure al Centro di salute mentale, star bene si può, mi creda. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, mi dispiace per la situazione difficile che sta vivendo.
Ha un grande malessere interiore, quindi le consiglio di rivolgersi ad un professionista per elaborarlo.
La vita finora non le ha sorriso, ma il futuro si costruisce dal presente, ci provi.
Quando ha avuto l’attacco di ansia cosa le è successo precisamente? E ce ne sono stati altri?
Rimango a sua disposizione.
Buona serata.
Dott. Fiori
Carissima, da quello che descrive, Lei sta facendo diversi tentativi per migliorare la sua attuale condizione di vita e andare verso una maggiore emancipazione di se stessa, anche se sembra vivere una sensazione di irrealtà (non a caso, si riferisce al vivere come se fosse all'interno di un cartone animato). E poi ci sono da considerare diversi aspetti emotivi di una certa intensità che sfociano in ansia e in attacchi di ansia. Per questi motivi, sarebbe utile un percorso psicoterapeutico dove Lei possa gestire meglio le emozioni che sembrano condizionare molto il presente e i rapporti interpersonali. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Gentilissima, non c'è nulla di male nel chiedere aiuto perché non è un segno di debolezza, anzi, ci vuole molto coraggio a farlo quindi brava, sei stata coraggiosa. L'aver vissuto in una famiglia violenta, che non ti ha mai valorizzata e apprezzata, ti ha condizionato prima e sta continuando a farlo oggi. La violenza logora lentamente la persona che la vive, e ha profonde conseguenze...pertanto credo sia necessario fare un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia centrata anche sull'elaborazione del vissuto di violenza. Saluti, Dott.ssa Gelsomina Salvia
Salve purtroppo la sua situazione di tristezza e disagio ha origini lontane. Dovrebbe intraprendere un percorso psicoterapeutico o tramite la Asl o privatamente. Sicuramente l'aiutera ' a stare meglio. Molto utile la terapia E.M.D.R . Che la può aiutare nella risoluzione dei traumi vissuti.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Gentile giovane utente, sono dispiaciuta che stia vivendo questo dolore da sola. La causa di tanta confusione nella sua vita ha radici pregresse, e ritengo che il suo bisogno di aiuto meriti tempo ed ascolto. E' un gesto molto coraggioso quello di rendersi conto che qualcosa deve cambiare, che non va, non demorda, non sottovaluti le sue risorse. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Giulia Bernardinello
Ciao.
Quello che descrivi è davvero pesante; la sensazione di essere vuota e di vivere una vita non autentica rende la situazione molto dolorosa e preoccupante. In questa sede e con così pochi elementi è davvero difficile poterti dare consigli adeguati; il fatto che tu ti senta poi così giù sicuramente non ti aiuta a gestire meglio la situazione, ma sicuramente rende tutto ancora più complicato. Io ti consiglierei di rivolgerti ad uno psicoterapeuta il più presto possibile, magari scegliendo qualcuno che si occupi di adolescenti. Non aspettare ancora, sei giovane e ti meriti di vivere una vita serena e soddisfacente. Da soli spesso non è facile riuscire a risolvere i problemi che abbiamo, e i nostri schemi mentali ci rendono impossibile vedere le cose in maniera razionale e distaccata, che invece un professionista riesce a fare. Prima si decide di intraprendere un percorso psicologico, meglio è.
Buona fortuna.
Carissima, e una situazione che va avanti da molto tempo. E il momento di trovare qualcuno che la accompagni a trovare sicurezza e obiettivi per il futuro. E un bel lavoro sull'autostima. Trovi qualcuno di accogliente e molto pratico, che la aiuti ad orientarsi verso il futuro e non verso il passato. Sarà un po' lungo e faticoso ma vale la pena di impegnarsi in questo lavoro ora che e giovane, vedrà che ne sarà contenta
La situazione che hai raccontato nella tua mail è davvero difficile. Hai descritto, sia pur brevemente, numerose situazioni traumatiche avvenute nella tua vita. Una famiglia violenta significa avere assistito a situazioni di violenza quando eri bambina; violenza fra i tuoi genitori alla quale forse hai assistito senza poter fare nulla, oppure violenza nei tuoi confronti. Hai parlato di una molestia sessuale durante la tua adolescenza. Hai descritto violenze psicologiche gravissime, come sentirsi ripetere continuamente che fai schifo.
I traumi lasciano segni nella mente molto profondi e possono avere conseguenze drammatiche nella vita di chi li ha vissuti. I traumi possono generare ansia, depressione, difficoltà nelle relazioni, e molti altri problemi come quello che racconti e chiami “senso di vuoto”. Il vuoto che senti può essere un meccanismo di difesa da un dolore troppo grande che la tua mente sente come insopportabile. Il vuoto può essere un ritiro dalle emozioni per non provare più dolore. La cosa negativa è che il vuoto non ti fa provare dolore ma neanche gioia. Non perdere le speranze però. Sono sicura che la psicoterapia, se fatta da una persona specializzata nella cura dei traumi, potrà alleviare il tuo dolore e farti sentire di nuovo emozioni positive .
Cara ragazza, ciò che racconti è ricco di momenti dolorosi, intensi e importanti. Hai fatto benissimo a chiedere aiuto, il passo successivo è quello di trovare uno psicoterapeuta che possa accompagnarti in un percorso tutto tuo. Se hai bisogno di domande o dubbi chiedimi pure.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera, hai avuto molto coraggio a chiedere aiuto e a scrivere di tutti i momenti dolorosi che hai passato nella tua giovane vita. Le tue righe mi hanno molto colpito e per i contenuti che porti ti consiglio di rivolgerti ad uno o una psicologo/a che possa supportarti nel tuo percorso. Il fatto che tu abbia scritto significa che hai la motivazione giusta per affrontarlo.Rimango a disposizione per ulteriori domande e chiarimenti. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Gentile, dal tuo racconto si evince un forte carico di sofferenza per le esperienze traumatiche vissute sin dai primi anni della tua vita. Il fatto che tu abbia compiuto importanti passi avanti per renderti autonoma e costruire un percorso di vita diverso da quello che hai inizialmente sperimentato è già di per sè indicativo di significative risorse di base. I sintomi che riporti, ed in particolare il senso di vuoto e di irrealtà, meritano assolutamente di essere approfonditi nell'ambito di un percorso psicologico o psicoterapeutico, sia esso in ambito pubblico o privato. Resto a disposizione anche solo per un chiarimento. Un caro saluto
Salve,
il consiglio è di rivolgersi a un consultorio, ed eventualmente, qualora la sua situazione economica lo consenta, da un professionista per valutare quanto le sta accadendo.
Un saluto,
MMM
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Riferisce degli eventi molto significativi che, sicuramente, l'hanno messa a dura prova e che ritengo importante affrontare con un professionista.
Cordialmente, dott.FDL
Buonasera, la sua scelta di chiedere aiuto è molto coraggiosa. Un percorso psicologico consentirà di mettere a tema i motivi delle sue difficoltà e la aiuterà a gestirne le conseguenze. L' accompagnamento psicologico permette di identificare i motivi sottostanti al suo comportamento. Naturalmente, il percorso psicologico richiede una posizione attiva, motivata e partecipe da parte della persona. Se può essere il suo caso si rivolga ad un consultorio oppure ad un professionista. Cordiali saluti, AS
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione. Da quello che scrive mi sembra di capire che lei abbia avuto una vita veramente difficile. Può succedere che hanno un certo punto ci si senta confusi se dubiti di tutto e di tutti.Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista e che l’aiuti a superare ho messo la situazione è a trovare la serenità. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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