Salve a tutti, sono una ragazza di 24 e vi scrivo perchè ho problemi familiari. Credo di vivere in

19 risposte
Salve a tutti,
sono una ragazza di 24 e vi scrivo perchè ho problemi familiari. Credo di vivere in una famiglia disfunzionale, in cui l'unico mezzo di comunicazione è il litigio e l'aggressività. Fin da quando sono piccola, i miei genitori hanno sempre litigato davanti a me e mio fratello, a volte in modo anche verbalmente violento. Fino a 5/6 anni fa mio padre ha sofferto di crisi di rabbia, vere e proprie esplosioni in cui perdeva il controllo ed era irriconoscibile. Poi ha iniziato un percorso di psicoterapia e le cose sono molto migliorate, così come il mio rapporto con lui. Con mia madre invece, le cose peggiorano di giorno in giorno. Mia madre ha sempre avuto un atteggiamento molto strano nei confronti della salute mentale e dell’esternazione dei propri sentimenti. Per entrambi, per lei, sono fonte di vergogna. Non accetta la debolezza, anzi la deride e se ne prende gioco. Come se chi avesse qualcosa da risolvere avesse intrinsecamente qualcosa di cui vergognarsi. Anche l’espressione dei propri pensieri intimi è qualcosa di molto lontano da lei. Non ha mai chiesto scusa per un suo comportamento o per una parola sbagliata. Cerca di colpevolizzarmi in ogni situazione, anche in quelle in cui sono oggettivamente vittima. Per fare un esempio, qualche anno fa mi rapinarono il telefono e quando glielo dissi, lei rispose che era colpa mia che giravo di sera tardi. E' costantemente sulla difensiva e ogni parola è motivo di polemica e litigio. Inoltre, non ha mai perdonato mio padre, che ha sempre chiamato pazzo anche quando aveva momenti di fragilità. Onestamente, vorrei che questa situazione di non definizione dei confini tra vita matrimoniale e vita familiare, ma soprattutto il suo atteggiamento non mi causassero più i problemi relazionali che ho ad oggi.
Gentile utente, emerge dalle sue parole una comprensibile sofferenza che potrebbe trovare spazio e cura in un eventuale percorso psicoterapeutico. Questo potrebbe esserle utile per accogliere, utilizzare e dare voce a quelle fragilità, che ognuno di noi ha in vario modo e misura, ma che possono diventare occasioni di crescita e non solo qualcosa di cui vergognarsi.
Le famiglie si organizzano su vari livelli di comunicazione e con diverse modalità relazionali, oltre che su alcuni tipi di confini, come sottolinea lei, e su alcuni miti (sembrerebbe dalle sue parole che sia difficilmente concesso esprimere debolezze e vulnerabilità). Intanto un suo percorso individuale potrebbe esserle utile per supportarla ed accoglierla e per valutare inoltre un percorso di terapia familiare qualora questo si renda possibile.
Un caro saluto
Dott.ssa Quartini

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Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove deriva questo blocco che le impedisce di andare avanti può aiutarla a stare meglio. Le relazioni, sopratutto all’interno della famiglia, possono essere un aspetto molto delicato da affrontare, in cui bisogna essere consapevoli di tanti aspetti, emotivi ma anche effettivamente pratici. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto sia significativo ed impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resta a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Cara ragazza, lei spiega molto bene la disfunzione relazionale familiare. "Vorrei che questa situazione di non definizione dei confini tra vita matrimoniale e vita familiare, ma soprattutto il suo atteggiamento non mi causassero più i problemi relazionali". Secondo me queste vecchie maniere di rapportarsi e di reagire di sua madre potrebbero cambiare solo se fosse sua madre a volerlo, come ha già fatto suo padre. Considerando la sua età, lei potrebbe vivere più serenamente uscendo dalla casa familiare. L'idea dell'allontanamento dalla famiglia che effetto le fa? Se sembra difficoltosa da un punto di vista emotivo questo sarebbe un tema importante da affrontare con la sua psicologa. In bocca al lupo. Sono disponibile se ne avesse bisogno.
Gent. le ragazza, grazie per la sua condivisione sicuramente non facile.
E' difficile vivere in un ambiente come lo definisce lei disfunzionale, in cui qualche membro, nel suo caso sua mamma è subito pronta a giudicare.
Parta dal presupposto che le persone non possiamo cambiarle, ma possiamo cambiare il nostro modo di rapportarci ad esse. Allora cosa potrebbe fare? Concedersi il coraggio di investire tutto su se stessa, oppure, avere il coraggio dei compromessi. cioè essere cosciente di stare in un ambiente disfunzionale e con l'atteggiamento di essere più consapevole, più forte delle dinamiche che la fanno star male, più forte di chi vive con il costante bisogno di giudicare il prossimo.
Facile magari non lo è, ecco perché se ha bisogno resto a sua disposizione.
Un caro saluto.
Raffaella
Buonasera, mi dispiace molto per la sofferenza che sta vivendo. Ha ben espresso la relazione disfunzionale che ha all'interno della sua famiglia, soprattutto rispetto alla relazione con sua mamma, da ciò che ci riporta. Purtroppo se non è la persona stessa a rendersi conto delle sue dinamiche personali di relazione e a voler per prima mettersi in discussione e modificarle, è difficile che questo possa accadere. Lei però potrebbe ritagliarsi un suo spazio psicologico personale, dove poter esprimere tutta la sua sofferenza e tutte le sue emozioni e poter lavorare su se stessa. L'aiuterebbe senz'altro anche per trovare modalità relazionali più funzionali, dal momento che ci scrive che ad oggi le dinamiche familiari hanno influenzato negativamente sul suo modo di relazionarsi anche con gli altri.
Presso a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Eh, le costellazioni familiari, o forse renderebbe meglio l'idea una analogia che rievochi un arcipelago. Leggendo il conflitto che propone mi sembra che il nodo della questione sia lo spazio acquatico turbolento, direi fluido e in tempesta, che difficilmente permette uno stabilimento di confini tra le varie isole, ovvero, i componenti della famiglia compresa Lei. Credo che, considerato il quadro che propone, idealmente sarebbe opportuno intraprendere un percorso terapico familiare, ma considerata anche la ritrosia di sua madre ed essendo lei figlia a formulare la domanda di aiuto, allora riterrei altrettanto valido intraprendere un percorso psicoterapico individuale per esplorare la propria isola e comprenderne meglio il funzionamento delle acque burrascose e navigare più agilmente anche in condizioni difficoltose. Ecco, in sintesi, e mantenendo la metafora, credo che un buon percorso psicoterapico possa aiutarla ad assumere una funzione di "capitano" della propria nave per destreggiarsi meglio con sè stessa e gli altri, sia con i propri familiari, che con gli altri in cui può capitare che si ripetano le medesime modalità.
Un cordiale saluto, dott. Alessandro Cazzato
Cara ragazza,

in virtù del malessere che prova, potrebbe provare a proporre alla sua famiglia un percorso di terapia familiare al fine di poter affrontare le problematiche qui descritte e le conflittualità fonte di così tanta sofferenza. Nel caso questo fosse impossibile, proprio perché alcuni membri non sarebbero disposti a mettersi in gioco, può pensare di iniziare un percorso di psicoterapia individuale con lo scopo di prendersi cura quanto meno di lei, vista la sua sofferenza.
Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, non entro nel merito della sua situazione familiare dal momento che non sono nella posizione di esprimermi, avendo pochi elementi al riguardo.
La cosa che più di ogni altra mi preme puntualizzare è che questi vissuti che Lei ha - giustamente - definito disfunzionali hanno delle inevitabili ricadute sulla Sua persona. Ciò che bisogna andare ad analizzare in primis sono le reazioni affettive che il clima che vive in famiglia nella quotidianità può avere su di Lei.
Essendo una 24enne si trova in una fase molto particolare di vita e del percorso di crescita e il cumulo di derisione, vergogna e violenza può influenzare il suddetto percorso di vita.
In psicoanalisi lavoriamo attraverso i sentimenti, le emozioni e gli affetti. Non esiti ad avere un confronto.
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Gentile utente, comprendo la sofferenza che può generare un rapporto così descritto. Ritengo utile per lei riuscire a schermarsi da questi attacchi e accettare che il comportamento di sua madre non dipende da ciò che lei fa e che non può cambiarlo. Per fare questo, sarebbe necessario intraprendere un percorso che "ripari" le vecchie ferite e sminuisca gli effetti che questo passato può avere avuto su di lei.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Ho letto le tue parole. Sicuramente le sensazioni e le emozioni che si provano in un legame stretto come quello tra una figlia e una madre non possono essere semplici da vivere e gestire. I sentimenti di colpa e la forte frustrazione di essere respinti giocano un forte ruolo tra rabbia che irrigidisce la tristezza. Sicuramente qualcosa può essere fatta, sicuramente in un lavoro fatto insieme, nel modo di reagire e gestire queste forti emozioni nella relazione che stai vivendo. Parliamone, Dott. Benjamin Collins
Gentile ragazza, comprendo ciò che prova e so che le situazioni che si trova ad affrontare non sono semplici, ma vorrei portare la sua attenzione su un elemento fondamentale: lei non è il mero risultato della sua situazione familiare. Più si sente condizionata dal comportamento dei suoi genitori, più continuerà a soffrire. Se invece sposta la sua attenzione su se stessa, su cosa le piace e su ciò che la caratterizza, la partita cambia radicalmente. Lei è una giovane donna dotata di interessi, talenti, caratteristiche originali che fanno di lei una persona unica e irripetibile. È per questa originalità che ciascuno di noi è al mondo, e più ci convinciamo di essere il mero risultato del comportamento dei nostri genitori, più perdiamo di vista il vero motivo della nostra esistenza: la realizzazione delle qualità e delle capacità che la natura ci ha dato. Inizi lei a mettere dei confini, decidendo di non farsi influenzare dal comportamento degli altri. Chiuda gli occhi: immagini che di fronte a lei, alla sua sinistra, ci siano i suoi genitori. Sono lì, di fronte a lei, e lei li guarda teneramente senza alcuna volontà di modificarli. Li osserva, semplicemente, teneramente, a una certa distanza.... Ora, lasciando lì le cose esattamente come sono, nota che di fronte a lei, alla sua destra, c'è una pianta che sta fiorendo. Si avvicina alla pianta, ne accarezza il tronco, sente il profumo dei fiori... e riconosce in se stessa la fioritura dell'anima. Pian piano, l'immagine dei genitori divene sfumata, sempre di più, sempre di più.... e le radici della pianta affondano sempre più saldamente nel terreno, traendo nutrimento dalla loro stessa vitalità. :)
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Gentilissima, la descrizione lucida e centrata che fa aiuta a comprendere molto bene parte della problematica. Per fare in modo che i confini che lei cita si definiscano meglio e i problemi relazionali si risolvano, dovrebbe intraprendere un percorso personale in cui esplorare le sue ricche risorse personali e consolidare le sue competenze personali e appunto relazionali.
Cordialmente
Hai avuto la prova che si può cambiare e stare meglio e te l'ha fornita tuo padre, che grazie ad un percorso di terapia è migliorato ed è riuscito anche ad avere un miglior rapporto con te. Quello che puoi fare tu, ora, è intraprendere un tuo percorso terapeutico personale, che ti permetta di stare meglio con te stessa e con gli altri. E' l'unico strumento che hai per stare meglio e per mostrare a chi ti è vicino che si può cambiare e migliorare. Un saluto
Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione familiare così difficile. Crescere in un ambiente caratterizzato da litigi e aggressività può avere un impatto significativo sulla tua salute mentale e sulle tue relazioni.

È comprensibile che tu sia preoccupata per l'atteggiamento di tua madre e per la mancanza di rispetto e sostegno emotivo che ricevi da parte sua. È importante riconoscere che la responsabilità delle sue azioni e parole non ricade su di te. Non dovresti sentirsi colpevole o in difetto a causa del suo comportamento.

È possibile che tua madre abbia difficoltà ad affrontare i propri sentimenti e che utilizzi l'aggressività e la critica come meccanismo di difesa. Tuttavia, ciò non giustifica il suo trattamento nei tuoi confronti. È importante stabilire confini sani e comunicare apertamente con lei riguardo al modo in cui ti senti. Potrebbe essere utile coinvolgere uno psicoterapeuta per te stessa o per la famiglia nel processo di miglioramento della comunicazione e delle dinamiche familiari.

Ricorda che sei responsabile della tua felicità e del tuo benessere emotivo. Cerca di trovare sostegno al di fuori della famiglia, come amici fidati, gruppi di supporto o professionisti. Parla delle tue esperienze con persone che ti comprendono e che possono offrirti un supporto empatico.

Inoltre, puoi lavorare sullo sviluppo di una buona autostima e sulla costruzione di relazioni sane e positive al di fuori dell'ambiente familiare. Potrebbe essere utile stabilire confini chiari con tua madre e cercare di proteggerti da atteggiamenti negativi che ti danneggiano emotivamente.

Se senti di essere costantemente sopraffatta dalle dinamiche familiari e che la tua salute ne risenta, è importante chiedere aiuto. Uno psicoterapeuta o uno psicologo possono aiutarti ad affrontare gli effetti di questa situazione e fornirti strumenti per gestire lo stress e migliorare le tue relazioni.

Ricorda che hai il diritto di vivere una vita serena e appagante, e che puoi prendere iniziative per costruire il tuo benessere emotivo. Sii gentile con te stessa e cerca il sostegno di persone fidate che possano offrirti un ambiente sano e supportivo.

Ti auguro il meglio e spero che tu riesca a trovare la forza per affrontare questa difficile situazione e creare una vita migliore per te stessa.
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La tua situazione sembra essere molto complessa e difficile da gestire. Vivere in una famiglia con conflitti, violenza verbale e difficoltà nella comunicazione può avere un impatto significativo sulla tua salute mentale e sulle tue relazioni. Ecco alcuni punti da considerare:

Supporto psicologico: Cerca il supporto di uno psicologo o terapeuta. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio le dinamiche familiari, a gestire il trauma emotivo derivante dai conflitti e a sviluppare strategie per affrontare le tue relazioni familiari in modo più sano.
Conoscenza: L'educazione sulle dinamiche familiari disfunzionali e sulla comunicazione può essere molto utile. Conoscere queste dinamiche può aiutarti a identificarle e a sviluppare strategie per affrontarle in modo più efficace.
Limiti: Imparare a stabilire limiti chiari nelle tue relazioni con i tuoi genitori è importante. Potrebbe essere necessario comunicare i tuoi bisogni e aspettative in modo assertivo e cercare di proteggere la tua salute emotiva.
Supporto sociale: Cerca il supporto di amici fidati o altre figure di supporto nella tua vita. Avere un sistema di supporto al di fuori della famiglia può aiutarti a gestire lo stress e l'ansia derivanti da queste dinamiche familiari.
Autostima: Lavora sulla tua autostima e sulla tua consapevolezza. Riconosci che non sei responsabile per le dinamiche familiari disfunzionali e che meriti relazioni sane e rispettose.
Distanza emotiva: In alcuni casi, potrebbe essere necessario creare una distanza emotiva dalla tua famiglia per proteggere la tua salute mentale. Questo non significa necessariamente allontanarsi fisicamente, ma potrebbe comportare una limitazione nella condivisione delle tue emozioni più intime.
Ricorda che il tuo benessere emotivo è una priorità e che cercare aiuto professionale può essere un passo importante verso la gestione delle dinamiche familiari disfunzionali e la costruzione di relazioni più sane.
Buongiorno Cara,
leggere quanto racconta mi addolora perchè posso sentire dalle sue parole quanto si sia fatta carico fino ad oggi di questa difficile situazione familiare. Trovo che sia per altro molto incoraggiante il modo in cui lei oggi sembra guardare alla possibilità di trovare uno spazio di ascolto per sé nei termini di un'opportunità nonostante la diversa visione di sua madre. Certamente ciò che ha vissuto e il clima che ha da sempre respirato avranno concorso a porre degli ostacoli anche nelle altre relazioni della sua vita, che però non sono condannate ad un destino avverso, glielo garantisco.
Spero tanto che si senta di fare questo passo anche proprio per imparare come tutelarsi e liberarsi del pesante carico di colpe che si porta dietro da troppo tempo.
Resto a disposizione qualora volesse fare insieme questo cammino.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione di fatica e difficoltà.
Credo sarebbe molto utile per lei intraprendere un percorso di aiuto e supporto psicologico che la aiuti a dare un significato alle dinamiche relazionali presenti all'interno del suo nucleo familiare e alla conseguenze che queste hanno avuto e hanno all'interno non solo della sua famiglia ma anche e soprattutto nelle altre sue relazioni.
Come ha visto con l'esempio di suo padre, avere uno spazio terapeutico in cui comprendere e dare un significato a quello che ci succede, a quello che facciamo e alle nostre emozioni permette di vivere le relazioni in modo più sano e consapevole.
Cordiali saluti. Dott. Gianluca Pilotti
Grazie per la sua condivisione.
La reputo una ragazza molto matura da quello che riporta. Solo il fatto che si rende conto di queste cose e di come queste possano influenzare le sue relazioni odierne o future la rendono una persona matura e pronta al cambiamento. Le consiglio di iniziare quanto prima un percorso di terapia che l'aiuti a sostenersi in questa situazione. Io sono dalla sua parte. Lei ha un grande valore, non è assolutamente debole, Al contrario.

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