Salve a tutti, sono una ragazza di 21 anni e da anni mi viene l'ansia e il senso di svenimento. Vi s

17 risposte
Salve a tutti, sono una ragazza di 21 anni e da anni mi viene l'ansia e il senso di svenimento. Vi spiego da cosa deriva.. premetto che prima non avevo paura di nulla o almeno fino all'ultimo famoso vaccino destinato a noi donne per l'utero. Sono svenuta appena ho sentito il dolore provenire dal braccio e irradiarsi fino alla testa.. da li non ci capisco piú nulla, gli aghi mi mettono ansia e QUALSIASI VISITA MEDICA, dal dentista o a semplici visite non dolorose ecc.. vorrei eseguire le analisi del sangue (che devo dire non ho mai fatto in 21 anni perché non ne avvertivo il bisogno) ora però vorrei superare questa piccola paura e farlo per avere accertamenti sulla mia salute, ma vado nel panico al solo pensiero dell'ago e che potrei svenire. Con gli anni ho imparato a gestire questi attacchi e riesco a "non svenire" ma iniziano i giramenti di testa appena mi toccano i medici o mi concentro sulle sensazioni. Devo precisare anche che questi giramenti si verificano anche senza motivo reale a volte, ad esempio, se sono in un luogo chiuso a tratti mi sento soffocare. Consigli su come comportarmi e come superare questa paura dei medici? Altra domanda: mi capita per la seconda che da un momento all'altro il mio battito accelera e mi sento in uno stato confusionale , con fiato corto.. provocando anche qui stato di ansia. Da cosa può derivare questo dei battiti e il fiato corto (mi sento come in una bolla) ? Grazie a tutti!
Buongiorno, mi spiace per la situazione di disagio che sta vivendo. L'ansia è un sintomo che segnala una condizione di sofferenza, un grido di aiuto dell'anima e del corpo della persona. L'origine può essere diversa e dipende dalla nostra storia personale e famigliare. Intraprendere un percorso psicologico può aiutare a conoscere meglio la nostra interiorità, individuando le cause del malessere. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo

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Gentilissima, un singolo episodio doloroso associato ad una inoculazione ha, a suo tempo, ingenerato in lei una fobia verso gli aghi e le procedure sanitarie in generale. Si è però successivamente accorta che può evitare, immagino con ragionamenti e presa di coscienza, almeno gli svenimenti, se non i giramenti di testa. Ecco, il trucco è proprio imparare ad evitare gli automatismi dei nostri moduli comportamentali, aggirandoli, ingannandoli, destrutturandoli, sostituendoli con comportamenti più adatti e questo si ottiene con l'essere presenti a se stessi quando capitano gli eventi che abbiamo, nel passato, classificato inconsciamente come stressanti.
Può, in parte, farcela da sola oppure può farsi aiutare in psicoterapia; mi pare che un'idea di come superare il problema già ce l'abbia.
Anche rispetto alla seconda problematica, di tipo claustrofobico, potrebbe cercare dei semplici protocolli mentali e comportamentali da mettere in atto quando rileva l'insorgenza dei sintomi, volti a contrastarli. I suoi problemi nascono dalla mente e con procedure mentali adeguate si possono contenere prima e forse debellare.
Le faccio i migliori auguri.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, mi sembra che la sua reazione di svenimento agli aghi sia da iscriversi ad una crisi vasovagale che può sopraggiungere per motivi diversi, tra cui una forte emozione, come la paura.
Da un punto di vista fisiologico, ciò che accade è un abbassamento improvviso della pressione arteriosa, che inibisce il sistema simpatico, e una riduzione della frequenza cardiaca, con conseguenze sulla distribuzione dell'ossigeno nei tessuti cerebrali che provoca svenimento. La paura è un'emozione su cui probabilmente in un percorso psicologico di psicoterapia si dovrebbe lavorare, individuando come è avvertita, cosa la provoca, come è segnalata, sentita anche nel corpo e quali difese si attivano. Il lavoro potrebbe includere il riconoscimento delle emozioni fino alla trasformazione di esse, per riprendere delle azioni anche passate che in qualche modo sono stati interrotte, causando una possibile inibizione dell'azione. Buona esplorazione! Per ulteriori ragguagli, sono disponibile.
Gentilissima, grazie per aver qui condiviso...
Quello che lei descrive, è un insieme di sintomi assai variegato: difficile, sulla base di tale descrizione, potersi esprimere, poiché ci sarebbe bisogno di approfondire la questione...
Ciò premesso, la paura degli aghi sembrerebbe avere a che fare con una "fobia", a giustificare il fatto che per ben 21 anni lei non abbia mai fatto un prelievo...
Sicuramente, sarebbe necessario un colloquio psicoterapeutico per fare chiarezza sulla sua situazione: le consiglierei un terapeuta di approccio psicosomatico, visti i vari sintomi somatici da lei descritti.
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Buonasera, grazie per aver condiviso qui il suo problema e capisco quanto possa essere fastidioso questo tipo di difficoltà. Da quello che descrive sembra che abbia sviluppato una risposta traumatica agli aghi, visite mediche e in generale verso questi tipi di controlli sanitari. Il fatto che tutto sia iniziato di colpo dopo una sofferta somministrazione del vaccino, ma che si manifesta anche in altri tipi di situazione anche se in modo più attenuato, fa pensare che questa abbia "toccato" qualche vecchia ferita che si porta dentro. Ritengo che le possa essere molto utile un percorso terapeutico, per capire l'origine di questi fastidiosi sintomi e poterli poi trattare adeguatamente.

Grazie, Dr. Emilio Selvini
Sono certa che lei sia diventata abbastanza abile ad evitare e gestire i sintomi, almeno quando è possibile...ovviamente è auspicabile che lei li risolva o li attenui fortemente. Questo è possibile solo attraverso il colloquio, nel quale ripercorrere i fatti accaduti, a cominciare dalla "data di nascita" del suo problema, e riconnetterli con le emozioni e i relativi pensieri, per andare a recuperarne il significato che hanno per lei.
Bongiorno,
i sintomi potrebbero essere quelli dell'ansia o di un attacco d'ansia, vista la situazione e la fobia degli aghi le consiglio di affidarsi subito ad un collega per riuscire a capire la causa di questo malessere ed affrontare meglio la sua vita. Darle dei consigli volanti sarebbe superfluo perche' e' meglio valutare la situazione nella sua specificita'. Provi magari a contattare un collega ad indirizzo cognitivo comportamentale.
cordiali saluti e in bocca al lupo
Gentile utente, tutti ciò che descrive potrebbe essere ascrivibile ad una sintomatologia ansiosa, data anche la fobia per gli aghi che sembra aver sviluppato. Ciò che mi sento di suggerirle è la possibilità di consultare un professionista che la possa aiutare a esplorare cosa accade dentro di lei sia quando avverte queste sensazioni fisiche, si ad elaborare un percorso per superare ed elaborare la sua fobia. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, grazie per aver condiviso in questo spazio il Suo difficile problema. Dal mio punto di vista si tratta di una fobia specifica che potrebbe essere trattata con la Terapia Breve Strategica Tale approccio risulta molto efficace ed efficiente nelle problematiche di tipo ossessivo fobico poiche’ utilizza dei protocolli specifici studiati ad hoc. Sono disponibile per ulteriori chiarimenti anche online. Saluti!
Dott.ssa Angela Fortini
Buonasera. I sintomi che riporta, di carattere ansioso, possono essere riconducibili a possibili cluster diagnostici , la cui diagnosi differenziale può essere svolta solo all'interno di un percorso di colloqui psicologico clinici. Da qui, le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta affinché possa offrirle una possibile lettura del caso e un percorso ad hoc.
Cordiali saluti
Dottoressa Francesca Carubbi
Buonasera,
Non è ben chiaro, dal suo racconto, da quando è presente questa paura degli aghi/visite mediche.
In linea generale, è comunque presumibile che, anche se non presente in modo conclamato ed evidente come attualmente, questa sua paura possa essere l'esito di un insieme di paure accumulatesi nel corso degli anni.
Riterrei opportuno indagare, in sede di terapia, quale paura primaria si proietti poi nella fobia di aghi/medici, quindi, ad esempio, potrebbe essere che associ questi ultimi aspetti ad un senso di "invasione" personale e/o situazione in cui vi è ridotta possibilità di controllo da parte sua.
Congiuntamente a questo tipo di approfondimento, in sede di terapia, potrebbe essere opportuno adeguarla di quegli strumenti che, nell'oggi, le impediscono di vivere serenamente i vari momenti di accertamento diagnostico, relativamente alla salute fisica.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Mi dispiace per ciò che sta vivendo e ciò che ha espresso sembrerebbe essere riconducibile a una sintomatologia ansiosa. Le consiglierei di intraprendere un percorso con l'aiuto di un professionista che possa guidarla nel comprendere l'origine e il mantenimento di tale disagio nel tempo. Cordiali saluti, Dott.ssa Di Gennaro Laura
Salve, capisco che per lei questo sia un momento difficile, forse ha vissuto qualcosa di analogo in passato, quando era molto piccola e non ricorda. Si affidi ad un terapeuta per un po' e vedrà che le sue paure svaniranno.
Gent. Utente, certamente la sua situazione necessiterebbe di un approfondimento. Esporsi allo stimolo fobico che lei cita infatti può creare spesso molta ansia e provocare panico, nausea e così pure svenimenti. La paura degli aghi può essere invalidante, qualora abbia un impatto su diverse aree di vita. Perciò, se le manifestazioni che avverte la limitano nella routine e sono presenti da più di sei mesi, le consiglierei di rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Il suo stato difficilmente può dipendere dal vaccino.
Sono rarissime le condizioni avverse immediate, e con immediate intendo istantanee.
Piuttosto la invito a rivolgersi ad un collega psicoterapeuta che la possa aiutare a superare questo problema.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, questa che lei riporta è una sintomatologia ansiosa. Quello che le può essere utile è un percorso psicoterapeutico attraverso il quale approfondire la sua storia personale, recuperare episodi specifici che magari sono sfuggiti alla sua consapevolezza. Un lavoro personale la aiuterà a conoscersi meglio e a prevenire i sintomi di cui soffre. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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