Salve a tutti sono una ragazza di 19 anni e sento la necessità di costante validazione. Sono cresc

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Salve a tutti sono una ragazza di 19 anni e sento la necessità di costante validazione.
Sono cresciuta in una famiglia numerosa, ed essendo sempre stata indipendente e brava a scuola e i miei genitori mi hanno un po' ignorata non dando anche quelle piccole attenzioni come per esempio andare ai colloqui con gli insegnanti, chiedermi i voti a scuola, ecc.. I miei genitori sono stati presenti ma non come avrei voluto. I momenti in cui avevo tante attenzioni erano quando stavo male o a fine anno con la pagella e basta.
(infatti molte volte penso che se avessi un osso rotto, o venissi ricoverata in ospedale otterrei le attenzioni che voglio, so che non è sano volersi del male pur di aver attenzione temporanea )
Mi sono resa conto che cerco molto la validazione degli altri perché per esempio se faccio dei lavori di casa, devo sempre chiedere a mia madre cosa ne pensa per riceve quel complimento che io stessa ho cercato. Ho capito che solo con i risultati puoi ricevere quei complimenti, e mi ha anche portata forse ad avere una visione più materialistica (se faccio regali alle persone mi apprezzeranno e non mi odieranno) .
Sono una persona indipendente, empatica, forte ma anche MOLTO sensibile e irascibile.
Con la mia famiglia spesso mi ritrovo a pensare di essere la pecora nera oppure che altri possano tramare contro di me senza un apparente motivo. Molto spesso in impeto di rabbia accuso mia madre di volere più bene agli altri fratello rispetto a me.
E ogni volta quando mi calmo mi sento molto in colpa perché so che non è vero perché i miei genitori fanno molto per me, sono molto pazienti, solo per sopportare i miei sbalzi d'umore.
So che mi vogliono bene ma allo stesso tempo ho come la sensazione che non sono sicuramente al livello degli altri.
Cerco di convincere me e la mia famiglia che sono forte e indipendente e che non ho bisogno di nessuno quando in realtà vorrei essere vista, ascoltata e capita.
So che dovrò impegnarmi a non far influire questa mia eccessiva necessità di attenzioni su una probabile futura relazione.
Infatti continuo a cercare di informarmi su come essere un partner sano e non tossico.
A livello di amicizie sono quel genere di persona a cui piace aiutare più persone possibile infatti tendo a sminuire i miei problemi interiori confrontandoli con problemi più gravi dei miei amici.
Sento la necessità di aiutare gli altri per sentirmi meglio e per questo sono molto brava a leggere e osservare il comportamento delle persone.
Vorrei capire come diminuire questa ricerca di validazione?
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo vissuto emotivo.
Scrive di essere una persona molto irascibile, quando le capita? Inoltre, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a comprendere il motivo per il quale ricerca la validazione esterna.
Se nota che il sintomo persiste, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per riuscire a gestire il disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Sarebbe opportuno cercare di ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e cercare di capire quali sono le situazioni maggiormente problematiche per lei al fine di trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un percorso psicologico possa essere utile per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e soprattutto cercare di dare una spiegazione all'esigenza di validazione di cui parla.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, il quadro che mi hai offerto di te stessa e delle tue relazioni familiari sembra essere ricco di particolari e dipinto a tratti molto forti. In esso mi sembra di intravedere le tante aspettative reciproche che ti legano ai tuoi cari (genitori, fratelli, amicizie, futuri amori), le quali diventano per te la moneta in base a cui misurare il valore personale di ciascuno: come se la risposta - positiva o negativa - a quelle aspettative determinasse quanto tu sia preziosa, "giusta", degna, desiderabile. Ti chiederei anzitutto come ti fa sentire questo tuo desiderio - o bisogno - costante di affidare agli altri la determinazione del tuo valore personale; tra le tue parole compaiono la rabbia, la delusione, la colpa, la preoccupazione. Qualora tu sentissi il desiderio di affidarti ad una professionista per avviare un dialogo su questi temi, sarò lieta di esserti a fianco. Grazie comunque di aver condiviso con tanto coraggio i tuoi preziosi vissuti.
Dott.ssa Sala Roberta
Ciao! Mi dispiace se hai vissuto e stai vivendo situazioni difficili ed emotivamente faticose. È molto importante e coraggioso che tu ti ponga delle domande e ti metta in discussione, per crescere e stare meglio. È importante che tu sappia che non devi farlo da sola: uno psicologo potrebbe aiutarti a tirare fuori le emozioni provate negli anni e discuterne insieme ti sarebbe sicuramente di supporto.
Sono disponibile, se vuoi.
Intanto un caro saluto e una buona estate,
Dott.ssa Alice Carbone
Ciao,
Ho letto con attenzione ciò che hai scritto.
Approfondirei delle tematiche prima di sbilanciarmi.
Magari prova a parlarne con la tua famiglia e dì loro della tua voglia di voler essere vista, accolta e capita… sicuramente capiranno.
Aggiungerei che un colloquio psicologico non potrebbe farti che bene.
Ti auguro il meglio.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Maria Pepe
Salve, mi sembra stia già cercando attentamente delle risposte dentro di sé e di mettere a fuoco i diversi aspetti del problema. Quando e come lo vorrà credo potrebbe esserle utile affrontare un percorso di riflessione congiunta con una specialista che la possa aiutare a leggere in modo differente quanto accade nelle sue relazioni intra ed extra familiari e trovare strategie di comunicazioni efficaci. Mi sembra un bel passaggio di autovalidazione volere stare meglio con gli altri e con sé. Le auguro il meglio
Salve. Ha fatto un'analisi precisa e dettagliata di ciò che vive. Ma aver capito non basta per stare meglio. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a trovare la fiducia in se stessa, che la possa stimolare a fare i conti con la sua fragilità che la condiziona nel bisogno di conferme. Solo nella fragilità si trova la vera forza che attiva il processo di individuazione che permette di non essere dipendenti dall'approvazione degli altri. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Gentile amica,

leggendo il suo messaggio si nota immediatamente la sua capacità di analisi, e l'inclinazione a pensare piuttosto che a sentire nell'immediatezza quello che le accade. Ci dice che vorrebbe liberarsi dal suo "bisogno" di validazione. La parola che ha scelto è piuttosto impegnativa: "bisogno". Come esseri umani abbiamo solo alcuni bisogni, come il cibo, l'aria, l'acqua, il sonno, il riparo... non soddisfare un bisogno porta prima ad uno stato di grave malessere e poi alla morte. Certo lei sembra vivere come fondamentale il suo desiderio di validazione. Ma ha provato ad esplorare cosa accadrebbe se non la ricevesse? Sarebbe davvero così intollerabile? e perché?
Ecco, questi potrebbero essere dei buoni punti per iniziare una terapia, che le permetta di comprendere meglio che significato ha per lei essere validata, e scoprire delle risorse in lei che in questo momento non ha completamente a fuoco. Una terapia è un'esperienza davvero unica di conoscersi e svilupparsi!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve la risposta alla sua domanda "Vorrei capire come diminuire questa ricerca di validazione?" sicuramente la conosce se scrive su un sito dove rispondono degli esperti in psicoterapia. Ora la questione diventa se contattarne uno o meno. E' molto chiaro che la situazione che vive le crea disagio e che vorrebbe non avere questi vissuti e come sicuramente saprà lavorare con un esperto in psicoterapia è una via per cambiare questa situazione. Non è una buona possibilità il "fai da te" o un piccolo consiglio che ... mentre è sicuramente utile prima chiedere un consulto e poi stabilire le eventuali attività. Sulla base delle sue indicazioni è possibile fare delle ipotesi anche fondate su delle basi abbastanza solide ma non è opportuno in quanto solo approfondendo i temi che indica con l'aggiunta degli altri che non sono presenti è possibile dotare quelle ipotesi di una maggiore solidità e quindi iniziare a lavorare sui temi che emergono. Ora deve decidere lei se rimanere su questa posizione del "fai date" o "sii sempre molto molto molto ..." o se lavorare con una persona sui temi che la spingono a questa situazione. Un cordiale saluto
Buongiorno, la prima relazione che dobbiamo curare e rafforzare è quella con noi stessi, infatti, se cerchiamo conferme dagli altri probabilmente non abbiamo grande considerazione di noi stessi. Questo elemento può portarci, inoltre, a considerare anche i nostri bisogni e problemi come secondari e meno importanti di quelli degli altri. Un mio paziente diceva che ci sono due tipi di persone: le stelle e i pianeti. Le stelle brillano di luce propria, i pianeti solo di luce riflessa e quindi se nessuno li illumina non vengono visti. Io credo invece che tutti noi siamo stelle, ovvero abbiamo un valore, ma sta a noi rendercene conto. Non è semplice e per questo credo che un percorso terapeutico che ci faccia render conto di poter scegliere chi essere potrebbe aiutarla molto. Ci pensi e buona giornata.
Gentile Utente la sua capacità di intuizione e consapevolezza rispetto le sue emozioni, le loro cause e le conseguenze sul suo comportamento potrebbe essere un grande vantaggio nell'affrontare un percorso psicoterapeutico. Si avverte dal suo racconto una grande fatica nel dover cercare di essere "brava" come figlia, come fidanzata, etc... Per ogni essere umano il riconoscimento sociale è importante ma in una giusta misura è altrettanto importante validare e riconoscere se stessi. La psicoterapia è un percorso che aiuta le persone a stare bene con se stessi e conseguentemente con gli altri.
Cordiali saluti Dott.Alessia Battista
Gent.ma, considerata la descrizione della sua esperienza e la sua capacità di osservare i suoi sentimenti, potrebbe prendere in considerazione un aiuto psicoterapeutico: col tempo, le potrà consentire una migliore gestione degli aspetti emotivi che sente fastidiosi o eccessivi e una maggiore comprensione di sé e dei rapporti con le persone. SG
Buongiorno, nel leggere il suo intervento ho notato quanta consapevolezza lei abbia di sè e del suo vissuto. Questo buon livello introspettivo potrebbe essere adeguato per sostenere un buon percorso di psicoterapia, l'unico strumento, a mio parere, in grado di aiutarla a gestire i suoi defict relazionali. Purtroppo non c'è un'unica risposta che in poche righe possa spiegare come poter gestire le sue relazioni senza che queste diventino "tossiche", la soluzione che può adottare è però quella di intraprendere un percorso che faccia luce sulle dinamiche più profonde del suo vissuto emotivo.
Le auguro una piacevole giornata,
Dott.ssa Dainelli Irina
Salve, un breve percorso psicologico le potrebbe essere utile per vivere meglio, per non sentirsi in colpa e per imparare a capire cosa di cui ha veramente bisogno
Gentile utente di mio dottore, grazie per aver condiviso le sue sensazioni con noi. Mi chiedevo come sarebbe per lei stare ed esserci con gli altri senza dover far qualcosa. Molto interessante ciò che ha condiviso e soprattutto interessante la sua consapevolezza riguardo il suo vissuto, le sue emozioni e le sue sensazioni. In un percorso psicologico potrebbe trovare nuove chiavi di lettura per poter trasformare vecchi schemi, e di conseguenza poter relazionarsi anche in maniera diversa con nuove persone e soprattutto con persone che ha già una relazione, come la sua famiglia.
Cordiali saluti, dott.ssa Giakoumi Alexandra
Buongiorno, sarebbe interessante comprendere i motivi per cui lei necessita di continue conferme e il senso che ha per lei l'essere vista degli altri. Il fatto che lei ascolti molto gli altri può essere positivo purché nei momenti in cui lei ha bisogno di una vicinanza dell'altro, questo sia possibile e non negato.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico in cui lei possa comprendere l'origine e il significato del bisogno di validazione, come vive i momenti in cui questo non accade e come intervenire per risolvere il suo disagio.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
La tua esperienza di crescita in una famiglia dove forse hai ricevuto meno attenzioni e validazioni rispetto agli altri membri potrebbe aver contribuito a creare in te questa forte necessità di essere vista, ascoltata e capita. Questo può aver generato un bisogno costante di validazione da parte degli altri, che cerchi di soddisfare attraverso i risultati, i complimenti o l'aiuto che offri agli altri.
Per diminuire questa ricerca di validazione, potresti iniziare ad esplorare più a fondo le tue emozioni e bisogni interiori, imparando a riconoscerli e ad accettarli senza cercare sempre l'approvazione esterna. Potresti anche lavorare su come gestire le tue emozioni irascibili e sensibilità, magari attraverso la pratica della mindfulness, della meditazione o altre forme di auto-riflessione.
Inoltre, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta o uno psicologo che possa aiutarti a esplorare più a fondo le dinamiche familiari che hanno influenzato il tuo bisogno di validazione, e a sviluppare strategie per costruire una maggiore fiducia in te stessa e nelle tue relazioni con gli altri.
Ricorda che è importante prenderti cura di te stessa e dei tuoi bisogni interiori, piuttosto che cercare costantemente l'approvazione degli altri per sentirti bene con te stessa. Con il tempo e l'impegno verso il lavoro su te stessa, potrai imparare a trovare la tua autostima e il tuo equilibrio interiore, riducendo così la tua ricerca di validazione esterna. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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È comprensibile che la tua ricerca costante di validazione sia influenzata dall'esperienza di crescere in una famiglia in cui ti sentivi trascurata. La tua sensibilità ed empatia sono pregevoli, ma è importante trovare un equilibrio tra l'aiutare gli altri e prendersi cura di te stessa.

Per diminuire questa ricerca di validazione, inizia a coltivare una connessione più profonda con te stessa. Impara ad apprezzarti per ciò che sei e per le tue qualità uniche, indipendentemente dagli elogi o dai risultati esterni. Identifica le tue passioni e gli interessi che ti rendono felice e dedicati ad essi senza aspettarti la conferma dagli altri.

Inoltre, rifletti sulle tue aspettative nei confronti degli altri. Ricorda che gli altri non hanno sempre la responsabilità di soddisfare i tuoi bisogni di validazione. Lavora sulla tua autostima e sulla fiducia in te stessa, cercando di costruire una visione più equilibrata di te stessa e delle tue relazioni.

Considera anche di intraprendere un percorso di terapia individuale. Un terapeuta può aiutarti ad esplorare le radici di questa necessità di validazione e a sviluppare strategie per coltivare una sana autostima e relazioni più equilibrate.

Ricorda che sei una persona unica e preziosa, indipendentemente dall'approvazione degli altri. Focalizzati sulla tua crescita personale e sullo sviluppo di una sana autostima, e le relazioni positive seguiranno naturalmente.

Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, sicuramente ha già molte consapevolezze circa ciò che prova e questo mi sembra una gran risorsa. Rispetto a come diminuire la ricerca di validazione direi che c'è bisogno prima di far chiarezza su tutto ciò che prova, soprattutto sui sentimenti contrastanti che poi rischiano di emergere sotto forma di rabbia; questa mi sembra la base per poter essere serena con se stessa e gli altri e avere quindi minor bisogno di validazione esterna. Nonostante la tendenza a voler dimostrare di essere forte e indipendente, penso che non sia facile fare chiarezza da sola e che si possa dare la possibilità di ricercare aiuto da un professionista.
Cordiali saluti.
Buonasera, il bisogno di essere visti, ascoltati e compresi è un desiderio umano fondamentale, collegato al nostro bisogno di appartenenza e di connessione. È naturale cercare queste esperienze, poiché ci danno la sensazione di avere un valore e di essere accolti. Ma se il bisogno di riconoscimento diventa eccessivo, può condurci a una dipendenza emotiva dagli altri per definire il nostro valore e la nostra identità.
È utile differenziare il bisogno di connessione dal bisogno di validazione: mentre la connessione è uno scambio reciproco di empatia e comprensione, la validazione è una conferma esterna del proprio valore. Spostare il focus dalla ricerca di validazione a quella di connessione la aiuta a trovare un equilibrio in cui sente di appartenere, ma senza dover rinunciare alla sua autonomia.
Per i genitori, vedere la propria figlia esprimersi in modo aperto, senza preoccupazioni legate a prestazioni o aspettative, può essere un'esperienza profondamente commovente e gratificante.
Inoltre, aprirsi in modo sincero è segno di grande maturità: significa riconoscere i propri sentimenti e, al contempo, avere la capacità di condividerli senza paura, mantenendo il rispetto e l'accettazione per ciò che si è. Questo tipo di comunicazione non solo costruisce un legame più forte, ma può essere anche fonte di crescita reciproca, perché stimola entrambe le parti a riflettere e ad aprirsi con maggiore profondità.
Ha descritto con chiarezza l'importanza di prendersi cura dei propri bisogni, esplorare e rispondere ai propri bisogni richiede una profonda consapevolezza di sé che permette un'esplorazione delle emozioni, dei pensieri e delle abitudini.
In questo modo, possiamo individuare quei meccanismi mentali che, se attivi in eccesso o non armonizzati, possono limitare la capacità di vivere serenamente. A volte, queste dinamiche possono persino sabotare la felicità, perché ci spingono a reagire o a vivere in modo automatico, anziché con intenzionalità.
Tutti bisogni interagiscono tra loro, e una gestione consapevole richiede una connessione mente-cuore. Questo significa agire con consapevolezza non solo dei nostri bisogni razionali, ma anche delle emozioni che li accompagnano
È per soddisfare e gestire efficacemente i bisogni è molto importante imparare a bilanciarli e questo creerà un impatto positivo sulla qualità della sua vita e sul benessere personale.
Un caro saluto, dott.ssa Beata Bozena Rozborska.

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