Salve a tutti, sono un ragazzo di 25 anni, sono stato lasciato dalla mia ragazza circa 10 mesi fa e

23 risposte
Salve a tutti, sono un ragazzo di 25 anni, sono stato lasciato dalla mia ragazza circa 10 mesi fa e dopo qualche giorno l’ho trovata con un’altro, penso questa cosa andasse avanti da qualche mese e per questo mi abbia mollato.
Dal giorno non ci parliamo più se non dopo aver parlato lì sul momento.
Io da quel giorno mi sento smarrito, cerco di stare più occupato possibile per non pensarci, non riesco a star solo con me stesso perché la mia mente sta sempre lì, provo a distrarmi col lavoro, uscendo con gli amici, provando esperienze con altre ragazze ma che mi stufano dopo due giorni.
Sto cercando di impormi di andare da uno specialista, non so però come approcciarmi a questo mondo, ne riesco a convincere me stesso. Sono disperato.
Sono un ragazzo molto timido che è riuscito in questi anni di relazione ad aprirsi parecchio, ma ora è tutto come prima se non peggio.
Cerco consigli e pareri su cosa fare e eventualmente come farmi aiutare.
Ringrazio enormemente chi proverà ad aiutarmi
Capisco quanto questa situazione possa essere dolorosa e confusa per lei. È normale sentirsi smarriti e sopraffatti dopo una rottura, soprattutto quando ci sono sentimenti di tradimento e delusione coinvolti. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarla a orientarsi e a trovare il supporto di cui ha bisogno:

Accetti le Emozioni: È importante riconoscere e accettare i propri sentimenti di tristezza, rabbia e delusione. Non è necessario nasconderli o cercare di allontanarli; invece, cercare di comprenderli può essere un passo fondamentale verso la guarigione.

Parli con un Professionista: Rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta può offrire uno spazio sicuro per esplorare le sue emozioni e le sue esperienze. La terapia può aiutarla a elaborare il dolore della rottura e a sviluppare strategie per affrontare i sentimenti e costruire un nuovo percorso. Può essere utile fare un primo colloquio per vedere come si sente con il terapeuta e se la terapia è adatta a lei.

Curi Se Stesso: Dedichi tempo a se stesso e alle sue passioni. Fare attività che le piacciono e che le danno soddisfazione può aiutarla a ritrovare un senso di equilibrio e a ricostruire la propria identità al di fuori della relazione.

Coltivi le Relazioni Sociali: Anche se uscire con gli amici e fare nuove esperienze non ha portato i risultati sperati finora, continuare a mantenere i contatti sociali può fornire sostegno e distrazione. Le relazioni con le persone care possono essere una fonte importante di supporto.

Stabilisca Piccoli Obiettivi: Iniziare con piccoli obiettivi quotidiani può aiutarla a sentirsi più in controllo e a ricostruire la propria routine. Questo può includere attività come l’esercizio fisico, la meditazione o l’apprendimento di nuove competenze.

Consideri il Supporto di Gruppi: A volte, partecipare a gruppi di supporto per persone che stanno attraversando esperienze simili può offrire una prospettiva preziosa e un senso di comunità.

Non è facile affrontare la fine di una relazione, specialmente quando ci si sente traditi e confusi. Tuttavia, fare il primo passo verso il supporto professionale può essere un segno importante di forza e determinazione. Se decide di cercare aiuto, ci sono molti professionisti che possono offrirle il supporto necessario per superare questo periodo difficile.

Sono disponibile come terapeuta per aiutarla a esplorare le sue emozioni e a trovare un percorso verso il benessere. Se ha ulteriori domande o desidera iniziare un percorso di supporto, non esiti a contattarmi.

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Gentile utente, in questo momento le consiglio un percorso di supporto psicologico.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott Luca Rochdi
Ecco, lei ha trovato un modo per "approcciarsi" al mondo degli specialisti.
Lo ha fatto e questo vale molto.
La sua esperienza emotiva e di vita che ha descritto richiede di prendersi cura di sé.
Perciò le propongo un colloquio online per trovare il luogo giusto per proteggersi. Se vuole, la aspetto.
Buongiorno Gentile Utente, capisco quanto sia difficile affrontare ciò che sta vivendo. Essere lasciati, soprattutto se poi si scopre che c'era un'altra persona, può far sentire traditi e smarriti. È normale che si senta così e che cerchi di distrarsi, ma spesso evitare il dolore può allungare il percorso di guarigione.

Per affrontare la situazione è importante permettersi di sentire il dolore e le emozioni che sta provando. Non si tratta solo di "andare avanti", ma di elaborare la perdita come farebbe con un lutto.

Invece di cercare sempre di distrarsi, provi a dedicare del tempo per affrontare ciò che sente. Scrivere un diario o parlarne con qualcuno di fiducia può aiutare. Anche se stare solo con i propri pensieri può essere difficile, imparare a farlo può aiutare a ritrovare un equilibrio interiore. Anche attività come la meditazione o passeggiate nella natura possono essere utili.

Rivolgersi a uno psicologo potrebbe aiutarla a elaborare meglio ciò che sta vivendo. Parlare con un professionista può fornire strumenti concreti per affrontare il dolore e superare il senso di smarrimento.

Ricordi che la guarigione richiede tempo e pazienza. Ci saranno giorni difficili, ma anche momenti in cui si sentirà meglio. È importante avere pazienza con se stesso.

Ricordi che chiedere aiuto è un segno di forza. Questo può essere un momento per riscoprire chi è e costruire una versione di sé più forte e consapevole. Non esiti a farsi supportare in questo percorso.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Caro utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua sofferenza. Comprendo le sue nyense emozioni che si possono provare a seguitomdi una rottura, soprattutto se presenti tradimenti. Le consiglio di consultare un professionista che la guidi in un percorso di elaborazione della rottura e con cui può lavorare su aspetti di sé che vorrebbe cambiare. Resto a disposizione, dr.ssa Melodia
Gentile utente buonasera.
Soffrire per un amore che finisce è umano e forse molti di noi hanno vissuto momenti come quello che sta affrontando. Oppure si vivono altri grandi momenti di difficoltà, come un lutto o una malattia.
Ogni sofferenza è degna di essere compresa e trasformata in qualche modo in un'esperienza di vita che ci renda più forti, più robusti e più saggi nei confronti della volatilità degli eventi. Dalle sue poche frasi, si evince che lei è una persona incline alla riflessione e ad osservare se stesso, le sue interazioni con gli altri e il suo senso di felicità.
Ma se l'occhio che guarda vede sempre lo stesso scenario, difficilmente potrà uscire da questo quadro negativo e pessimistico, perché le scene che ripetono nella sua mente sono sempre le stesse e sono riflesso di un passato logorante, non accettato oppure elaborato in modo non corretto.
Ecco perché la sua intuizione di rivolgersi a uno psicologo va colta come un primo passo fondamentale da fare. Attraverso un percorso psicologico sarà in grado di ampliare la sua prospettiva sulla sua vita attuale, a utilizzare metodi e strumenti che le consentiranno di cogliere le opportunità che si celano sempre dietro i problemi, rimettendo così al centro della sua vita sé stesso e le sue priorità e la sua voglia di essere soddisfatto e orgoglioso.

Le crisi esistenziali, dovute per esempio a una grossa delusione sentimentale, sono spesso la molla più potente del cambiamento. Si osserva talmente da vicino cosà non si vuole più provare e come non si vuole più essere, per desiderare fortemente di diventare una persona migliore.
L'intervento psicologico può avere questa funzione importantissima: stimolare un lavoro personale sull'autostima, sull'auto-efficacia e sulla valorizzazione dei suoi punti di forza, smussando quei lati del suo carattere che attualmente appaiono come limiti, per esempio nella socializzazione e nel riprovare interesse per una ragazza.
Imparerà, inoltre, a conoscere meglio le sue emozioni e a gestirle in modo funzionale all'ambiente circostante.
Migliorerà le doti comunicative e troverà maggiori sicurezze nel relazionarsi con gli altri.

Lei ha già riconosciuto di aver bisogno di aiuto per risollevarsi dal suo stato di malessere, ora deve fare il piccolo sforzo di concretizzare quella richiesta che viene da dentro e cominciare a investire su sé stesso finalmente, senza che un ideale esterno sia il faro di tutta la sua esistenza.

Se lo desidera posso aiutarla a capire come potrebbe svolgersi un percorso psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso quello che sta attraversando. Quella descritta è una reazione comprensibile alla fine di una relazione significativa. Distrarsi e tenersi occupato è un tentativo naturale per affrontare il dolore, ma a volte evitare le emozioni può impedire di elaborarle. Rivolgersi a uno specialista può aiutare a fare chiarezza e a gestire questi sentimenti, permettendo di esplorare il dolore e la confusione in un ambiente sicuro. Per questo la terapia può essere un'opportunità preziosa per ritrovare equilibrio e benessere.
Rimango a disposizione, dott.ssa Valentina Pasetto
Ciao, è evidente che tu stia attraversando un periodo molto difficile dopo la fine della tua relazione, e il senso di smarrimento che provi è comprensibile, specialmente considerando la rapidità con cui hai scoperto che la tua ex aveva già iniziato una nuova relazione. Questo tipo di esperienza può lasciare un segno profondo, non solo per la perdita della persona ma anche per il tradimento della fiducia. Il fatto che, a distanza di dieci mesi, tu senta ancora la mente bloccata su questo evento è del tutto normale. Le separazioni, specialmente se improvvise o legate a un presunto tradimento, possono richiedere molto tempo per essere completamente elaborate.

Hai descritto il tuo tentativo di occupare il tempo con il lavoro, gli amici e altre esperienze per evitare di affrontare i tuoi pensieri. Questo meccanismo di evitamento funziona spesso a breve termine, ma, come stai notando, non riesce a risolvere il problema di fondo. Il dolore e il senso di vuoto tornano, e questo ti porta a una sorta di stanchezza o insoddisfazione. Anche nelle relazioni con altre ragazze, ti senti rapidamente annoiato o distaccato. Questo potrebbe accadere perché non hai avuto lo spazio necessario per elaborare realmente ciò che è successo e comprendere cosa provi davvero.

La difficoltà a stare da solo, come hai accennato, è un altro segnale di qualcosa di più profondo. Quando evitiamo di restare soli con i nostri pensieri, è spesso perché ci sono emozioni dolorose che preferiamo non affrontare, come tristezza, rabbia o paura. Forse, la separazione ha riaperto alcune ferite più antiche o toccato insicurezze che avevi già prima della relazione. Il fatto che durante la relazione ti fossi aperto molto, e ora senta di essere tornato come prima, se non peggio, suggerisce che stai cercando di proteggerti da un nuovo dolore.

Riguardo all’idea di consultare uno specialista, è normale avere delle resistenze. Molte persone provano incertezza o disagio all'idea di rivolgersi a uno psicologo, specialmente se non hanno mai intrapreso un percorso di questo tipo. Potrebbe sembrare un passo grande o spaventoso, ma è importante ricordare che uno specialista non è lì per giudicarti o dirti cosa fare, ma per offrirti uno spazio sicuro in cui puoi esplorare le tue emozioni. Non c’è bisogno di convincerti subito che "devi" andare in terapia; potresti iniziare semplicemente informandoti, cercando un professionista che ti ispiri fiducia, e considerare un primo incontro per capire meglio come funziona.

Un altro aspetto da considerare è che il percorso di guarigione e crescita personale richiede tempo. È normale sentire il desiderio di tornare velocemente "a posto", ma le esperienze difficili, come quella che stai vivendo, possono essere anche opportunità per conoscersi meglio. Non c’è nulla di sbagliato nel sentirsi confusi o disorientati dopo un evento traumatico come una rottura, soprattutto se inaspettata.

Per affrontare questo momento, potrebbe essere utile concederti più spazio per vivere il dolore, invece di cercare continuamente di allontanarlo. Questo non significa cedere alla sofferenza, ma riconoscerla come parte del processo di guarigione. Potresti, ad esempio, provare a riflettere su cosa ha significato per te quella relazione, cosa hai imparato su di te e cosa, invece, potrebbe essere cambiato da allora. Allo stesso tempo, cerca di coltivare delle attività che ti piacciano davvero, senza l'aspettativa di distrarti, ma con l'intento di riscoprire chi sei ora, indipendentemente dalle relazioni.

Il fatto che tu stia cercando risposte e che stia considerando l’idea di chiedere aiuto dimostra che sei già in cammino verso una maggiore consapevolezza. Dare voce alle tue emozioni e cercare supporto, sia attraverso gli amici, la famiglia o uno specialista, è un segnale di forza, non di debolezza. Non avere fretta di tornare alla "normalità"; il percorso che stai intraprendendo potrebbe portarti a una versione più consapevole e resiliente di te stesso. Dott. Andrea Boggero
Salve, probabilmente ha solo bisogno di una piccola spinta per decidersi ad entrare in terapia.
Decidere di affidarsi a qualcuno é complesso, però sappia che è libero anche di recedere in qualsiasi momento vorrà.
Per cui, visto che l’abbandono a cui l’ha sottoposta la sua ex ha un peso non indifferente é opportuno che magari conosca più di un terapeuta per poi scegliere quello giusto per lei.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, grazie per la condivisione di questa difficoltà. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico, dove poter affrontare le problematiche legate alla separazione e al tradimento che probabilmente hanno lasciato delle ferite. Insieme al suo terapeuta potrebbe narrare le vicissitudini di questa coppia e che tipo di progettualità avevate per il vostro futuro. Cordialità dott. Gaetano Marino
Gentile utente. Grazie per aver condiviso la sua situazione. Le emozioni che prova in questo momento sono assolutamente normali. Si sente e si è sentito tradito e questo le crea un dolore doppio rispetto anche alla rottura della relazione. Iniziare un percorso psicologico con un professionista, come sta pensando di fare, la aiuterà sicuramente a superare il momento e a ritrovare la sicurezza a l'autostima perduta. Si prenda il tempo per pensare a ciò che la fa stare bene, alle sue passioni, alle sue amicizie. Non abbia fretta e si prenda il tempo necessario al superamento del momento. Cerchi uno/a psicologo/a che sia comodo per lei da raggiungere, parli apertamente di ciò che sta provando ed inizi un percorso con lui/lei. Vedrà che insieme troverete la giusta via per il suo benessere. Spero di essere stato di aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissimo, comprendo il suo accoramento (parola che viene da cuore, dove ha "sede" il mal d'amore.). Lei sta facendo il possibile, ma è naturale quello che le sta succedendo. Ora le sembra peggio di prima, ma perchè è nel vivo della situazione. In qualche modo si è aperto, ha scritto qui e questo è un passo importante. si dia ancora tempo. Se vuole fare un percorso psicologico, forse è il momento giusto. Si conoscerà di più, avrà modo di elaborare i vissuti che ha adesso. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione, dott.ssa silvia Ragni
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Gentile utente grazie per la sua condivisione. Mi spiace si senta smarrito, è un meccanismo che si innesca spesso quando termina una relazione. La motivazione potrebbe essere che la relazione prevede oltre ai due mondi formati dalle due persone che la compongono, un terzo mondo che è proprio l'unione dei due precedenti. Quindi quando l'altra persona si allontana non si ha più a che fare con lei e il suo mondo, ma rimane attivo il terzo mondo, quello che è stato creato durante la relazione. Quello in qualche modo ha formato anche la sua identità ed ora è come se venisse meno anche quella, motivo per cui potrebbe sentirsi smarrito. Ho letto che le sue strategie per provare a stare meglio sono quelle di lavorare, di distrarsi con gli amici, stare con altre ragazze. Se ci fa caso, sono tutte esperienze esternalizzanti: cioè, vorrebbe attenuare e superare un suo stato d'animo con qualcosa di esterno a lei stesso e questo è molto difficile perchè per quanto ci si possa distrarre, alla fine i conti dobbiamo farli con noi stessi, è con stessi che dobbiamo stare bene. Per quanto "doloroso" possa essere, credo che bisogna stare un po' a bagno con le sue emozioni senza cercare per forza qualcosa di esterno per attenuarle. Solo elaborandole, si riescono a gestire meglio. Non si imponga di andare da uno specialista, piuttosto se lo consigli, se lo offra come opportunità per stare meglio. Resto a disposizione online. Cordialmente, Dott. Damiano Frontera
Carissimo, la fine di una relazione unitamente ad un tradimento, anche se solo supposto o immaginato, comporta la gestione di una ferita d’attaccamento estremamente delicata. Come le ferite del corpo, quelle dell’anima necessitano di tempo, cura e dedizione. Tentare di non pensare, come avrà già constatato, non allevia il dolore. È come se cercasse di nascondere un palloncino gonfio sotto l’acqua, quando lo molla, tornerà in superficie. Ci sono ancora emozioni, pensieri, vissuti e significati che non sono stati elaborati, compresi, metabolizzati e la disperazione che sta caratterizzando questa fase della sua vita è assolutamente normale come anche reversibile. Non sottovaluti il suo dolore, lo ascolti, lo accolga, sia gentile con se stesso: sta soffrendo molto per un amore importante. L’aiuto di un professionista potrebbe davvero fare la differenza. Quando sarà pronto a rivolgersi ad un terapeuta, sarà già l’inizio del cambiamento che desidera. Le auguro il meglio, un caro saluto
Buon pomeriggio, la ringrazio per la sua condivisione, non è per niente semplice iniziare a parlarne e con questo messaggio lei ha compiuto un primo grande passo: voler essere aiutati e iniziare a cercare un supporto concreto, rappresentano un importante punto di partenza che non deve assolutamente sottovalutare.
La fine di una relazione porta con sé un grande dolore ed è più che comprensibile il suo senso di smarrimento e confusione, i suoi dubbi e le sue domande a riguardo.
Sarebbe utile per lei trovare uno spazio dove esprimere i suoi pensieri e sensazioni, dove portare sé stesso, così da poter rielaborare il suo vissuto, accogliendo ed accettando le sue emozioni.
Iniziare un percorso è sempre complicato, perché porta con sé innumerevoli sfide e la ricerca di nuove consapevolezze.
Non si imponga di iniziare un percorso o di convincere sé stesso a tutti i costi, ma rispetti i suoi tempi...quando se la sentirà e comprenderà che è il momento giusto, si dia la possibilità di stare meglio.
Rimango a disposizione e le porgo i miei più cordiali saluti.
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Ciao,
La sensazione di angoscia e smarrimento che provi è una sensazione ingrata, parliamoci chiaramente: orribile da provare. Ma, purtroppo, a volte succede... succede di vivere momenti di crisi, più o meno transitori; succede di varcare quella porta che da una giornata serena ci conduce in uno stanza buia, dalla quale non sappiamo più come uscire. Immagino ti sorprenderà non molto, sapere che, perchè il dolore si affievolisca, occorre ripassare da quella porta, per capire quali altre emozioni e sensazioni sono rimaste celate dietro alla rabbia per questo tradimento (forse la delusione, la disistima, un pessimismo verso ciò che ci attende nel futuro, la colpa, la paura). Per farlo, è inevitabile io ti consigli di farti guidare da una figura esperta, che sappia orientarti e fornirti gli strumenti giusti per superare questo momento di crisi e soprattutto affinché questo non contamini la percezione che hai di te stesso, la visione che hai degli altri e del futuro.
Lo sforzo che richiede il primo passo verso la richiesta di aiuto, sarà velocemente ripagato dalle consapevolezze che avrai più chiare e più forti su di te e sui tuoi mondi interiori (e perché no, potrai assumere anche punti di vista differenti per cogliere il senso di come si comportano gli altri...attenzione coglierne il senso, non condividere). Io sono la dott.ssa Laura Servidio e, ovviamente, rimango a tua disposizione nel caso in cui tu decida di affidarti a qualcuno che sappia aiutarti, con i tuoi tempi, con i tuoi spazi. Trovi i miei contatti nel mio profilo. Ti faccio i miei più cari saluti e ti auguro una buona fortuna. Dott.ssa Laura Servidio
Caro ragazzo, il periodo che stai vivendo è veramente molto duro.
La rottura di una relazione porta con sè sempre molto dolore, soprattutto quando sei sensibile e profondo come mi sembra di coglierti.
Fai bene a tenerti occupato, poi, quando ti sentirai più padrone di te, potrai ascoltarti nel silenzio ed elaborare piano piano tutto questo.
Il mio consiglio è però di farlo in uno spazio protetto e condiviso: cerca un buon terapeuta che ti accompagni in questo momento e, piano piano, cogli l'occasione per esplorare te stesso, la tua timidezza, la tua paura ad aprirti.
Non solo guarirai da questa ferita ma ti riapproprierai di te stesso.
Mi raccomando, fallo. Vedrai che bel risultato sarai.
In bocca al lupo, dott.ssa Barbara Merciari
Gentile utente, dal modo in cui ha descritto la sua situazione emerge tanta voglia di superare la rottura, ha già provato diverse strategie e trovato una valida soluzione chiedendo un consulto qui (ma è solo un punto di partenza). Servirebbe proprio una nota di coraggio in più per intraprendere un percorso di ricerca di sè con il supporto di un professionista. Quando non si è più in coppia il proprio equilibrio interiore va ripristinato, ripartire da sè stessi è l'aspetto più importante.
Un saluto, Dott.ssa Rachele Isgrò
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Carissimo,
grazie per aver condiviso quello che stai attraversando, comprendo quanto possa essere doloroso e confuso vivere una situazione del genere. La fine di una relazione, soprattutto se improvvisa e seguita da delusioni, può farci sentire smarriti, proprio come hai descritto. È normale che tu cerchi di distrarti, ma se questi tentativi non stanno funzionando, è un segnale che il dolore che provi ha bisogno di essere elaborato in modo più profondo.
La tua difficoltà nel restare solo con te stesso e l'insoddisfazione che provi nel cercare nuove esperienze sono reazioni comprensibili. Quando ci troviamo a fronteggiare la fine di una relazione importante, spesso sentiamo che una parte di noi è stata spezzata, ed è difficile trovare una nuova strada senza prima prendersi cura di ciò che si è vissuto.
Rivolgerti a uno specialista potrebbe davvero essere un passo prezioso, anche se comprendo la tua esitazione. Non è facile riconoscere quando abbiamo bisogno di aiuto, soprattutto se non siamo abituati a confrontarci con il mondo della terapia. Ma considera questo: il fatto che tu stia già riflettendo su questa possibilità è un primo passo molto importante. Il professionista sarà lì per ascoltarti, senza giudicare, aiutandoti a fare chiarezza su quello che provi e fornendoti gli strumenti per affrontare queste emozioni in modo più sano.
Ti consiglio di iniziare semplicemente cercando qualcuno che ti faccia sentire a tuo agio. Non c'è bisogno di avere tutte le risposte prima di cominciare; sarà un percorso graduale che potrà aiutarti a riconnetterti con te stesso e a guarire da questa esperienza.
Se vuoi parlare di questo percorso o avere qualche suggerimento su come iniziare, non esitare a chiedere. È davvero un segno di forza voler prendere in mano la propria situazione.
Un caro saluto.
Dott. Paolo Cavallin
Gentile utente, descrive una situazione molto dolorosa, sia per il lutto del termine di una relazione per lei importante, sia per il tradimento di fiducia che lei ha percepito. Sembra che lei abbia riconosciuto una fatica nel gestire in autonomia le conseguenze emotive che ha avuto questa vicenda su di lei e che sia desideroso di potersi appoggiare a qualcuno per rielaborare questa esperienza a lavorare sulla propria storia e sul proprio mondo emotivo. La decisione di iniziare un percorso con un professionista porta spesso con sè la paura di entrare nel profondo di ciò che fa soffrire ma anche di esplorare aree poco conosciute di sè e ciò che questo può comportare. Il percorso psicologico però è anche un processo di cura, in cui sentirsi accolti, non giudicati e in cui potersi lasciare andare al dolore con qualcuno che ci sorregge.
Restando a disposizione le auguro di prendere la scelta che ritiene più utile per sè.
UN caro saluto. Dott.ssa Ciaudano
Ciao, capisco leggendoti quanto questa esperienza dolorosa ti stia mettendo alla prova e ti ringrazio di aver condiviso con sincerità la tua situazione. È normale sentirsi persi e confusi in questo momento. È come se stessi elaborando un lutto, e come in ogni lutto, è importante concedersi il tempo e lo spazio necessari per sentire tutte le emozioni che affiorano. La rabbia, la tristezza, la confusione sono tutte reazioni normali a una perdita così significativa. Sicuramente è importante che tu sia paziente con te stesso, non sentirti pressato a dover 'superare' tutto subito. L’elaborazione di un lutto è un processo graduale e non lineare, a volte ti vedrai fare due passi avanti e uno indietro, e questo è del tutto normale. Quando porterai al termine il "ciclo del lutto" vedrai che conoscerai meglio te stesso, potrai aprirti a nuovi legami, ed affrontare la vita con maggior consapevolezza e serenità.
Ottimo il fatto che riesci ad ascoltarti ed hai ragione, le distrazioni momentanee possono sembrare allettanti, ma a lungo andare non risolvono il problema.
Potrà aiutarti parlane con qualcuno di cui ti fidi, condividere con un amico o un familiare i tuoi pensieri e sentimenti può farti sentire meno solo e aiutarti a mettere in prospettiva la situazione.
E se ti è possibile, considera seriamente l'idea di rivolgerti a un terapeuta. Un professionista può offrirti uno spazio sicuro e neutrale in cui esplorare i tuoi vissuti e per sviluppare strategie efficaci per affrontare il dolore e la rabbia. Non aver paura di chiedere aiuto, è un segno di grande forza e maturità.
Resto a disposizione per un primo colloquio conoscitivo e ti faccio un grande in bocca al lupo.
Un caro saluto, Dott.ssa Giovanna Miano
Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Spesso il processo decisionale, che porta una persona a chiedere o accettare l’aiuto di un professionista, è un percorso lungo e tortuoso e anche quando è rimasto soltanto un passo da fare, quel singolo passo sembra l’ennesimo, insormontabile ostacolo. Eppure, dopo gli ultimi mesi passati a tenersi occupato per non pensare all’accaduto, sta maturando l’idea di andare da uno specialista per parlare della sua esperienza, anziché rifuggirne.
Capisco che può essere doloroso dover ripercorrere quanto successo di nuovo, perlopiù con una persona che non si conosce, tuttavia sono fiducioso che qualsiasi collega a cui si rivolgerà, sarà capace di accoglierla e di entrare in relazione con lei nella maniera migliore possibile. Un saluto

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