Salve a tutti, sono disperato non so più cosa fare o a chi chiedere ho i sintomi dell’infarto sto ce
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Salve a tutti, sono disperato non so più cosa fare o a chi chiedere ho i sintomi dell’infarto sto cercando su Internet ma mi dice che è infarto o alcuni mi dicono che hanno sbagliato le analisi, il 2 gennaio sono andato in ospedale e mi hanno fatto ECG,ecocardiogramma,emogas,enzimi,analisi non hanno riscontrato problemi ma i sintomi e dolori continuano ho fatto anche la visita medica ma non capisco se è ansia o altro cosa posso fare sono nel panico totale ho paura di avere un infarto.
Gentile utente, mi dispiace molto per ciò che sta provando. Le posso dire che se tutti gli esami che ha effettuato escludono patologie a livello organico, è probabile che si possa trattare di uno o più fattori emotivo che le fanno scaturire questi malesseri. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Per altre informazioni, può contattarmi.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentilissimo buongiorno, potrebbe davvero essere ansia ma sarebbe necessario escludere tutte le alternative di origine organica. Ha parlato con il medico curante ?Perché ci sono diverse patologie con sintomi simili a quelli dell'infarto: gli attacchi di gastrite per esempio. Valuti tutte le opzioni con il suo medico, una volta escluse, lavorare con uno psicologo, sarebbe una buona soluzione per l'ansia che, se non gestita, può risultare invalidante quanto una patologia organica. Resto a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno,
una volta accertato che non ci siano cause mediche è possibile che si tratti di attacchi di panico. Spesso è più difficile da accettare una causa psicologica rispetto ad una fisica, ma è importante prenderla in considerazione. Di solito che ha attacchi di panico dice che ha avuto paura di morire oppure di impazzire, c'è una perdita di controllo e tanta tanta paura.
Consiglio una consulenza psicologica per indagare questo aspetto.
Un saluto
una volta accertato che non ci siano cause mediche è possibile che si tratti di attacchi di panico. Spesso è più difficile da accettare una causa psicologica rispetto ad una fisica, ma è importante prenderla in considerazione. Di solito che ha attacchi di panico dice che ha avuto paura di morire oppure di impazzire, c'è una perdita di controllo e tanta tanta paura.
Consiglio una consulenza psicologica per indagare questo aspetto.
Un saluto
Come i colleghi hanno anticipato nelle altre risposte, in assenza di altre patologie organiche i sintomi di cui parli sembrano rimandare a un attacco di panico. In questo caso può essere utile analizzare i motivi che lo hanno innescato e costruire nuove strategie di fronteggiamento dell'ansia.
Una buona giornata
Una buona giornata
Gentile utente, se l'approfondimento medico non ha dato esito di patologie legate ai suoi sintomi, le caratteristiche che Lei riporta fanno pensare ad un attacco di panico generato da una condizione ansiosa. Sarebbe opportuno trovare strategie immediate che la aiutino a gestire i momenti più difficili e parallelamente costruire insieme ad un professionista un percorso psicologico. Un caro saluto. Resto a disposizione. Cordialmente D.ssa Alessia Silvaggi
Buongiorno. Visti i numerosi esami rassicuranti lei però rimane disperato in una ipotesi che spesso è il cavallo tra l'ipocondria nella cattiva interpretazione dei sintomi e ciò che è forte ansia o panico.
La terapia cognitivo comportamentale può risolvere sia i pensieri disturbanti o più o meno ossessivi e l'ansia stessa.
Un notevole aiuto da affiancare può darlo la Mindfulness psicosomatica che la riporterebbe al presente prendendosi cura di eventuali segnali di malessere, senza giudizio allarmistico, per riportarli a un loro equilibrio.
A disposizione, Dottor Gianpietro Rossi
La terapia cognitivo comportamentale può risolvere sia i pensieri disturbanti o più o meno ossessivi e l'ansia stessa.
Un notevole aiuto da affiancare può darlo la Mindfulness psicosomatica che la riporterebbe al presente prendendosi cura di eventuali segnali di malessere, senza giudizio allarmistico, per riportarli a un loro equilibrio.
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Buongiorno, mi dispiace molto per la sua sofferenza. I sintomi che lei descrive potrebbero far pensare ad un attacco di panico. E' molto frequente per il primo attacco di panico pensare che si tratti di un infarto, perchè come le sta accadendo i sintomi sembrano simili, come ad esempio dolori al petto. Le suggerisco di affidarsi al suo medico per fare tutti gli esami necessari e se comunque gli accertamenti clinici non hanno riscontri, come già appare, e quindi si conferma la diagnosi di un disturbo da attacchi di panico, le suggerirei di intraprendere una psicoterapia per esplorare le cause sommerse di questo disturbo. Qualora volesse approfondire può contattarmi per un colloquio conoscitivo. Un caro saluto. Dott.ssa Rosalba Aiazzi
Buon pomeriggio mi spiace tantissimo per ciò che sta vivendo.
Sicuramente non si tratta di infarto: gli accertamenti clinicici già effettuati lo evincono.
Resta il fatto che ansia, stress e disturbi psicosomatici possono farci apparire questi sintomi come un infarto
Sono disponibile ad approfondire la questione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Sicuramente non si tratta di infarto: gli accertamenti clinicici già effettuati lo evincono.
Resta il fatto che ansia, stress e disturbi psicosomatici possono farci apparire questi sintomi come un infarto
Sono disponibile ad approfondire la questione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, se ha fatto gli esami di routine una risposta già ce l'ha. Ma come spesso accade, quella risposta non è sufficiente e se ne cercano altre. Lei vuole avere un infarto o vuole togliersi la paura di avere un infarto?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
È comprensibile che sia preoccupato riguardo ai sintomi che stai sperimentando, ma è incoraggiante che gli esami medici non abbiano rilevato problemi cardiaci. La paura di avere un infarto potrebbe essere collegata all'ansia. Potresti considerare una consulenza psicologica per esplorare queste preoccupazioni e imparare a gestire l'ansia. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile utente, se gli esami clinici hanno escluso cause organiche e se questo malessere inficia la sua quotidianità in maniera pervasiva potrebbe trattarsi di un disturbo dell'umore. Sarebbe consigliabile rivolgersi ad un professionista.
Gentile utente è molto probabile che, in assenza di problematiche di natura organica, lei soffra di attacchi di panico. Gli attacchi di panico possono causare sintomi fisici intensi e improvvisi, tra cui: sudorazione, battito cardiaco accelerato, respiro affannoso, tremore, sensazione di soffocamento, paura di perdere il controllo o di morire, dolori o fastidi al petto, nausea, vertigini, brividi o sudorazione fredda, formicolio o intorpidimento. Molti di questi sintomi rientrano tra quelli da lei descritti. Le cause precise degli attacchi di panico non sono ancora del tutto comprese, ma è probabile che siano dovuti a una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Con riguardo a questi ultimi, le consiglio di consultare uno psicologo/psicoterapeuta che possa aiutarla a gestire gli attacchi e, soprattutto, a comprenderne le origini, al fine della risoluzione del problema.
In bocca al lupo.
A.R.
In bocca al lupo.
A.R.
Gentile utente,
il primo passo è quello di fare tutti gli accertamenti che il medico le prescrive, in modo da escludere sintomi legati a cardiopatie o problemi di tipo organico. Se a fronte di questi esami non dovessero trovare nulla, è probabile allora che si tratti di attacchi di panico. Gli attacchi di panico hanno sintomi a volte simili a quelli dell'infarto (fiato corto, dolore al petto, sudorazione, vertigini...). Per questo motivo quando accade la prima volta di sentirsi così, in modo inaspettato, ci si spaventa a tal punto da innescare poi un circolo vizioso di panico che ci fa stare in ansia per il timore di sentirsi così di nuovo. La terapia cognitivo-comportamentale è un ottimo approccio per curare il disturbo di panico o lavorare sul singolo attacco di panico ed estinguerlo alla radice.
Resto a disposizione e le auguro di trovare la sua cura migliore, dott.ssa Giulia Pelini
il primo passo è quello di fare tutti gli accertamenti che il medico le prescrive, in modo da escludere sintomi legati a cardiopatie o problemi di tipo organico. Se a fronte di questi esami non dovessero trovare nulla, è probabile allora che si tratti di attacchi di panico. Gli attacchi di panico hanno sintomi a volte simili a quelli dell'infarto (fiato corto, dolore al petto, sudorazione, vertigini...). Per questo motivo quando accade la prima volta di sentirsi così, in modo inaspettato, ci si spaventa a tal punto da innescare poi un circolo vizioso di panico che ci fa stare in ansia per il timore di sentirsi così di nuovo. La terapia cognitivo-comportamentale è un ottimo approccio per curare il disturbo di panico o lavorare sul singolo attacco di panico ed estinguerlo alla radice.
Resto a disposizione e le auguro di trovare la sua cura migliore, dott.ssa Giulia Pelini
Buongiorno, dalle sue parole emerge quanto stia vivendo un periodo molto angosciante e pieno di preoccupazioni, interrogativi senza risposta. Mi dispiace molto per la sua situazione. È positivo che le analisi e gli esami effettuati all'ospedale non abbiano riscontrato problemi cardiaci evidenti. Tuttavia, i sintomi che sta sperimentando sono reali e meritano attenzione.
La persistenza dei sintomi potrebbe essere collegata all'ansia, e la paura di un infarto può aggravare ulteriormente la situazione perché aumenta a sua volta l'ansia di base. Le consiglio di cercare un supporto psicologico specializzato per esplorare più approfonditamente la componente emotiva legata a questi sintomi. Lavorare insieme a un professionista della salute mentale può aiutarla a comprendere meglio la situazione e sviluppare strategie per gestire l'ansia.
Si ricordi che cercare aiuto è un passo coraggioso, e ci sono risorse disponibili per accoglierla e supportarla in questo percorso. Sono disponibile, anche online, per rispondere a ulteriori sue domande o per approfondire insieme. Le auguro il meglio e che possa trovare sollievo e comprensione presto. Dott.ssa Thelma D'Amico
La persistenza dei sintomi potrebbe essere collegata all'ansia, e la paura di un infarto può aggravare ulteriormente la situazione perché aumenta a sua volta l'ansia di base. Le consiglio di cercare un supporto psicologico specializzato per esplorare più approfonditamente la componente emotiva legata a questi sintomi. Lavorare insieme a un professionista della salute mentale può aiutarla a comprendere meglio la situazione e sviluppare strategie per gestire l'ansia.
Si ricordi che cercare aiuto è un passo coraggioso, e ci sono risorse disponibili per accoglierla e supportarla in questo percorso. Sono disponibile, anche online, per rispondere a ulteriori sue domande o per approfondire insieme. Le auguro il meglio e che possa trovare sollievo e comprensione presto. Dott.ssa Thelma D'Amico
Gentile utente, dal suo messaggio si percepisce la sua preoccupazione e la sua sofferenza. Sicuramente ha agito nel modo corretto: assicurandosi che non ci siano cause fisiologiche ed organiche alle sue problematiche facendo gli adeguati controlli. Purtroppo, i sintomi degli attacchi di panico, come lei giustamente sottolinea, sono molto simili a quelli di un infarto ed è importante imparare a conoscerli e gestirli in modo da riprendere in mano la propria vita. Le consiglio un percorso psicologico proprio con questo fine. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Sonia Castagnolo
Gentile utente, si accerti che non ci siano cause organiche facendo una visita cardiologica completa. Dalla descrizione che riporta, però, ipotizzerei una condizione di somatizzazione. Prosegua con le dovute analisi e, qualora dovesse desiderarlo, sono disponibile per un supporto anche online. Cordialmente, dott.ssa Marta Enrica Giordano
Gentile utente, grazie per la condivisione. Faccia gli accertamenti medici del caso. In caso in cui non vi fosse un problema organico, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia. Spesso i sintomi propri dell'infarto sono tipici di quadri ansiosi. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto. Dott.ssa Elena Sonsino
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
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Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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