salve a tutti sono carlo e ho 21 anni, la mia situazione e molto difficile: ormai e dal 2021 che dop

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salve a tutti sono carlo e ho 21 anni, la mia situazione e molto difficile: ormai e dal 2021 che dopo la maturita vivo con una sensazione costante di pensiero nel futuro, costante che mi invalida in maniera subdola nel vivere la vita normalmente... iniziai l uni, una cosa voluta e cercata, dopo 3 esami ho mollato perche intanto coltivavo la mia grossa passione, che poi era combinata con l'uni, e in quel periodo ovvero inizio 2022 aveva iniziato a darmi dei risultati, delle motivazioni, dei sogni. Quindi inizio a lavorare per alimentare la passione, faccio i peggiori lavori ( essendo del sudputroppo ci sono poche chances) pero nonostante tutto penso che il tutto ha uno scopo quindi mi accontento. Fine 2022, ho un vero e prooprio lavoro, che pero si conclude dopo 4 mesi per varie vicissitudini, che includono anche i pensieri intrusivi che ho da 3 anni ormai. Per riassumere, ho avuto varie batoste sia nel lavoro normale e sia nella ricerca del mio sogno, anche se a dire la verita non mi ha demoralizzato a lungo andare. Il rpoblema e che io mi sento poco affezionato alle cose, ho una vita sociale e personale nulla, zero di zero, nessuna interazione di nessun tipo che alimenta questi sentimenti. Adesso sto pensando di andarmene all estero per cambiare totalmente vita, tanto qui non ho nulla da dare e chiedere. In questo periodo avevo anche fatto la dieta, dato che ho sempre ritenuto il mio fisico uno dei moitivi delle condizioni sopra citate, ma praticamente non e successo niente e tra poco si puo dire di essere tornato alpunto di partenza, cosa che in generale accomuna un po tutta la mia vita. In tutti i campi alla fine mi sento di aver perso solo tempo da gennaio 2022, senza via d uscita
Gentile utente, la fase che stai attraversando è sicuramente una delle più turbolente nella vita, comporta spostamenti costanti, crescite, tuffi. Quella di cui parli è un senso di inadeguatezza e spaesamento che hanno sicuramente un'origine da sviscerare e analizzare, cercando di capire bene come, quando e perchè si manifestano. Anche l'insoddisfazione di cui parli, mi rimanda forse alla necessità di analizzare meglio la domanda "cosa voglio fare da grande?". Si tratta di un quadro molto vasto che parla di una vita intera (lavoro, socialità, autostima, autoefficacia, passioni) e richiede di essere approfondita adeguatamente. Qualora lo desiderassi puoi prenotare un primo colloquio online così che si possano approfondire tutti questi temi e definire insieme degli obiettivi da raggiungere in un percorso di supporto. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa

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Gentile utente, dato il suo stato d'animo e la sua giovane età, le suggerisco un percorso psicoterapeutico. Per varie ragioni, perchè aleggia senso di indefinitezza, di vari malesseri che alla fine non le fanno credere e portare avanti il suo progetto di vita. La sua giovane età è un vantaggio perchè se lei si "affronta" adesso, avrà gli strumenti per improntare il suo futuro.Rimango a disposizione, la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Salve Carlo,
il periodo di vita che sta attraversando è spesso critico per le persone: si passa da una situazione schematica e di sicurezza come il periodo della scuola dell'obbligo, a un periodo di decisioni personali, di investimenti per il futuro, di passioni che si vogliono coltivare e sogni che si vogliono realizzare.
Dal suo racconto, si evince che lei abbia ristretto le sue prospettive ad un'unica opzione, che è la passione di cui parla, chiudendosi però ad altre opportunità. Quando si concentrano tutte le risorse in un'unica direzione il rischio è di non riuscire a calcolare tutti gli imprevisti, a non definire correttamente le risorse a disposizione e le competenze ancora da acquisire, e di non essere flessibile nelle tempistiche di realizzazione dell'obiettivo.
La perdita di motivazione e un atteggiamento rinunciatario verso la vita possono essere una conseguenza di questo dispendio di energie, sacrifici e rinunce degli ultimi tre anni.
Un percorso psicologico di crescita personale potrebbe aiutarla a ridefinire le sue priorità, a costruire una nuova progettualità per la sua vita.
Il futuro spaventa se rimane ignoto e imperscrutabile, e può generare ansia e preoccupazione, anche invalidante. Ma si può imparare a condizionare positivamente il futuro, sfruttando al massimo il presente, mettendo il giusto sforzo nelle attività quotidiane e creando piccoli obiettivi, che siano alla base di obiettivi più grandi e lungimiranti.
Facciamo un esempio: la sua idea di partire e andare all'estero potrebbe essere una buona soluzione, ma non può essere improvvisata. Richiede un piano ben delineato di azioni da fare e decisioni da prendere. Le variabili sono molteplici: dove andare, quali contatti ha in quella città, quali attività lavorative potrebbe svolgere, quali risorse economiche necessita l'impresa, quali competenze (tipo, migliorare la lingua) le servono prima di partire, e quali dovrà acquisire una volta lì, eccetera.
Rifletta sui suoi reali bisogni del momento, quelle attività che potrebbero portare momenti di soddisfazione ed emozione positiva. Ricerchi fonti di ispirazione, persone con cui condividere le sue preoccupazioni, ma anche i suoi sogni. Si metta in discussione rispetto a tutto quello che ha fatto o pensato finora, riformulando nuovi obiettivi, più ampi e con diverse opzioni di realizzazione. Vedrà che ne uscirà con qualche buona idea e una motivazione ritrovata.
Per un aiuto più concreto e metodico le consiglio di consultare uno psicologo che si occupa di crescita personale.
Se lo desidera posso darle informazioni su un percorso di questo tipo.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Ciao Carlo, la tua situazione sembra davvero pesante, e immagino che portare dentro di te tutti questi pensieri e sensazioni per tanto tempo sia estenuante. Hai descritto un senso di stagnazione e frustrazione che appare in molti aspetti della tua vita: dal lavoro, alla tua passione, alla vita sociale e personale. Questo senso di disconnessione e di continuo orientamento verso il futuro, senza riuscire a vivere pienamente il presente, può essere davvero invalidante.

Prima di tutto, è importante riconoscere che il fatto di esserti reso conto di queste difficoltà è un primo passo importante. Spesso quando siamo immersi in una situazione difficile, la sensazione di “essere bloccati” può farci sentire impotenti e privi di controllo, ma prendere coscienza è già un passo verso il cambiamento.

Il tuo desiderio di cercare una nuova opportunità all'estero può sicuramente essere una possibilità da esplorare. Cambiare ambiente a volte può darci una nuova prospettiva e aiutare a rompere certi schemi che sembrano intrappolarci. Tuttavia, è anche importante ricordare che il cambiamento di ambiente da solo potrebbe non risolvere i problemi più profondi che stai vivendo, come la difficoltà nel sentirti affezionato alle cose o il senso di isolamento sociale.

Forse potrebbe essere utile esplorare, anche attraverso il supporto di un terapeuta, cosa c'è dietro questi pensieri sul futuro, e come affrontare i pensieri intrusivi che ti perseguitano. Capire cosa ti fa sentire bloccato, e lavorare per riappropriarti di una visione del presente che ti permetta di costruire con serenità.

Se hai voglia di parlare di questo e esplorare insieme alcune strategie per affrontare queste sensazioni e trovare una direzione, sono qui per ascoltarti e aiutarti nel modo che preferisci.
Salve Carlo, quello che lei ha scritto è una situazione molto comune alla sua età: poche volte a 21 anni si sa cosa si vuole fare in futuro in modo preciso, definito. Ci ha parlato però di una sua passione, ha mai pensato di farne un lavoro? E si è mai mosso per farlo?
I lavori che ha fatto l'hanno senz'altro aiutata economicamente, ma quanto l'hanno avvicinata alla sua passione? Quello che mi chiedo, infatti, è quanto la paura del futuro la avvicini sempre a situazioni temporanee come questi lavoretti e l'allontani da quello che desidera davvero. Ha anche espresso il desiderio di vivere all'estero, ma ha mai pensato concretamente a questa soluzione, organizzando tutto nei dettagli?
Direi che lei informazioni che ha dato sono tantissime e uno spazio così piccolo può riassumere molto poco quello che si può dire a riguardo.
Se ne sente la necessità, sono disponibile per colloqui online.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno Carlo, grazie per aver condiviso qui le sue difficoltà.
Capisco la fatica che sta vivendo in un momento critico della vita che è quello dell'uscita di casa e della ricerca di una propria indipendenza e stabilità; in questa fase di vita diventa si fanno sempre i conti con quello che ci siamo portati dietro dalla nostra infanzia e adolescenza, con tutti i dubbi, incertezze e convinzioni che vengono messe alla prova dalla ricerca di una strada che ci faccia sentire soddisfatti e appagati. Impresa molto difficile! Ma la posso rassicurare sul fatto che siano difficoltà molto comuni che appartengono a tutti anche se poi hanno sempre sfumature personalissime e uniche per ognuno di noi. Le consiglio di farsi aiutare ad affrontare tutti i dubbi e le domande che le affollano la mente (e il corpo), in uno spazio sicuro con un professionista che può aiutarla a trovare le sue risposte.

Un caro saluto,

Dr Emilio Selvini
Buongiorno Carlo. Prima di tutto complimenti per essere riuscito ad esprimere a parole ciò che la accompagna in questo periodo, non è mai semplice e rappresenta sempre il primo passo per provare a dare una svolta nella direzione voluta. Si ricordi sempre che quando si fa qualcosa per rincorrere un sogno, non è mai tempo perso, nonostante possa succedere che non si raggiungono i risultati sperati. Nel momento in cui quello che fai è spinto e motivato da qualcosa di forte dentro di te, è giusto provare a dargli ascolto e tentare tutto il possibile per raggiungere gli obiettivi. Se questo non dovesse accadere è però giusto sapere che è la normalità della nostra esistenza che non sempre tutto vada come si sperava andasse. Sarà importante ora per lei fare un po' di ordine in quello che è il suo presente, per strutturare nuovamente un piano di azione che ricalchi ciò che vuole essere la sua vita attuale, senza frette ma solamente con la consapevolezza che sarà un periodo di riformazione, di ripensamenti, di rivalutazioni. Il tutto si può ovviamente fare in autonomia o con l'aiuto di professionisti che la possano aiutare a ordinare la matassa di filo attualmente aggrovigliata.
Rimango a disposizione per qualunque cosa.
Cordiale saluto
Bruno E. Gobbato
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Buongiorno, mi dispiace quando dice di non essere riuscito a coltivare la sua vita relazionale in modo appagante. Ma si percepisce il suo impegno nel voler affermarsi, nel rincorrere i suoi sogni, pur dovendo lavorare per pochi soldi. Insomma, sembra che questa passione sia davvero importante per lei e sia il motore delle sue giornate. Trovare qualcosa per cui valga la pena vivere è molto bello e le suggerisco di non arrendersi ma di continuare, di avere fiducia nel processo. Tanto più che la sua giovane età non può che essere un punto a favore. Sicuramente, il fatto di pensare sempre al futuro può generare degli stati d'animo ansiosi, e forse è anche su questo che potrebbe cercare aiuto da un professionista che la possa guidare per trovare delle strategie per gestire al meglio queste sensazioni. Dr.ssa Laura Raco
Buongiorno Carlo, dalle sue parole si percepisce uno sconforto rispetto a tutto quello che ha scritto, come se non ci possa essere nulla di migliore. Il fatto che lei pensi di andare all'estero ci fa capire che le speranze non sono del tutto perse per lei nel ritrovare qualcosa. Forse però il viaggio vero che deve compiere è quello dentro di se, per capire le ragioni e indagare le emozioni che l'hanno portata a sentirsi così. Qualora se la sentisse di approfondire rimango a disposizione per un colloquio conoscitivo. Grazie e buon proseguimento
Buongiorno gentile Carlo, non posso che sentirmi dispiaciuto nel leggere la complessità della situazione che sta vivendo e per il senso di stallo e insoddisfazione che traspare dalle sue parole. Da quello che descrive, sembra che si sia trovato in una continua ricerca di motivazione e direzione, con alti e bassi, e che questo abbia influito profondamente sul suo benessere, sia a livello personale che professionale.

La sensazione di pensare costantemente al futuro e di non riuscire a vivere pienamente il presente è qualcosa che molte persone sperimentano in periodi di incertezza. A volte, l'ansia legata al futuro può paralizzare e farci sentire bloccati, incapaci di vedere progressi concreti nella nostra vita, anche quando ci impegniamo duramente.

È importante riconoscere che ciò che sta vivendo è un periodo difficile, ma non rappresenta un fallimento. Ha cercato di investire nella sua passione, ha lavorato sodo e ha fatto dei tentativi per costruire una strada verso ciò che desidera. Tuttavia, è comprensibile che le difficoltà incontrate abbiano minato la sua autostima e la fiducia nel poter raggiungere i suoi obiettivi. Anche il fatto di non sentirsi affezionato alle cose o di avere poche relazioni sociali può aumentare la sensazione di isolamento e frustrazione.

Il pensiero di andare all'estero per "cambiare vita" è una reazione comune quando ci si sente intrappolati in una situazione che non sembra offrire soluzioni. Può essere una possibilità da valutare, ma è altrettanto importante considerare che, sebbene un cambiamento ambientale possa aiutare, i problemi più profondi legati a pensieri intrusivi, ansia per il futuro e mancanza di connessioni sociali potrebbero persistere anche in un nuovo contesto.

Mi chiedo se abbia mai avuto la possibilità di parlare con qualcuno, magari un professionista, riguardo a questi pensieri intrusivi e alle difficoltà emotive che sta affrontando. Potrebbe essere utile esplorare cosa alimenta questa sensazione di essere bloccato e di "non appartenere" a ciò che sta vivendo. A volte, lavorare su come affrontare i pensieri ricorrenti e su come riacquistare un senso di valore e motivazione può fare una grande differenza.

Non è mai facile sentirsi in una situazione di stallo, ma ci sono strumenti e percorsi che possono aiutarla a ritrovare una strada, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche a livello personale. Il fatto che si stia interrogando e cerchi risposte è già un segnale importante: significa che c'è una parte di lei che vuole trovare una via d'uscita e dare un nuovo significato a quello che sta vivendo.

Se vuole approfondire sono qui per ascoltarla e riflettere insieme a lei su quali passi possano essere utili per il suo benessere. Un caro saluto.
Dott. Luca Vocino
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Buonasera Carlo, grazie per aver condiviso la tua situazione con noi. È chiaro che stai attraversando un periodo difficile, pieno di incertezze e frustrazioni, e voglio sottolineare quanto sia importante riconoscere le tue emozioni e prendere il tempo necessario per riflettere su di esse.
Da quello che descrivi, sembra che tu stia vivendo una sorta di blocco nei tuoi progetti e aspirazioni, che può essere dovuto a diversi fattori, inclusi pensieri intrusivi che ti accompagnano da tempo. È comprensibile sentirsi sopraffatti quando le aspettative per il futuro sembrano così pesanti e quando le esperienze negative si accumulano. La sensazione di non riuscire a impegnarti con le persone o con le attività che ti circondano può creare un ulteriore senso di isolamento e impotenza.
La decisione di partire per l'estero potrebbe rappresentare una possibilità di rinnovamento e di cambiamento. Tuttavia, è fondamentale considerare che una nuova situazione avrà anche le sue sfide e che i problemi emotivi tendono a seguirci, indipendentemente dal luogo in cui ci troviamo. È importante riflettere su cosa stai cercando veramente in questo cambiamento e se ci sono aspetti della tua vita che potresti affrontare qui, prima di compiere un passo così grande.
Inoltre, potrebbe essere utile considerare l'idea di cercare supporto professionale per i tuoi pensieri intrusivi. Intraprendere un percorso con uno psicologo/psicoterapeuta potrebbe aiutarti a esplorare le radici di queste sensazioni, trovare strategie per affrontarle e lavorare su come costruire connessioni sociali significative.

Rimango a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Martina Virgilio
Buongiorno Carlo,
è molto importante che tu riconosca il coraggio che dimostri nel condividere questa tua esperienza difficile e complessa. Non è facile fare i conti con sentimenti di fallimento, disconnessione, e una continua tensione verso il futuro, specialmente a 21 anni, un’età in cui ci si sente spesso sotto pressione per fare "le scelte giuste" e "avere tutto sotto controllo".
Vivere costantemente proiettato verso il futuro, con la sensazione di dover raggiungere un obiettivo o un sogno per sentirti realizzato, può creare una forte pressione. Quando questo pensiero diventa "subdolo", come dici, può iniziare a invalidarti nella vita quotidiana.
Ti suggerisco di riflettere su quanto tempo passi concentrato su ciò che potrebbe succedere in futuro, rispetto al tempo che passi a cercare di vivere nel presente. Può essere utile provare a fare piccoli passi per concentrarti di più su quello che puoi controllare oggi, senza l'idea che ogni azione debba necessariamente avere un impatto enorme sul lungo termine. Anche se hai incontrato delle difficoltà e delle "batoste" sia nel lavoro che nella ricerca del tuo sogno, non ti sei demoralizzato. Questo è un segno di grande resilienza. Non sei lo stesso di gennaio 2022, anche se le cose possono sembrare ferme.
Non avere una rete di supporto, o anche semplicemente delle relazioni su cui contare, può far sembrare tutto più difficile da gestire. È comprensibile che, in un periodo in cui non ti senti soddisfatto in altre aree della vita, anche l’aspetto sociale soffra. Ma coltivare relazioni, anche piccole, può aiutarti a trovare un po' di equilibrio e a sentirti meno isolato.
Il fatto che tu abbia cercato di lavorare sul tuo fisico dimostra che hai forza di volontà e che riconosci l'importanza del benessere fisico nel tuo equilibrio emotivo. Anche se ti sembra di essere tornato al punto di partenza, non perdere di vista il fatto che questo tentativo rappresenta comunque un progresso. L’idea di trasferirti all’estero invece, può sembrare un modo per "scappare" da una situazione che percepisci come stagnante, ed è comprensibile. Tuttavia, è importante riflettere se questo desiderio nasce dalla volontà di esplorare nuove opportunità, o se è una reazione alla sensazione di non avere più opzioni dove sei ora.
Se ti senti a tuo agio, cerca di parlare con un professionista della salute mentale, oppure prova a confidarti con qualcuno di fidato. A volte, condividere il peso dei nostri pensieri ci aiuta a vederli in una prospettiva diversa.
È facile criticarsi quando le cose non vanno come previsto, ma è fondamentale non essere troppo duri con se stessi. Riconosci i tuoi sforzi e le tue lotte, e concediti il tempo e lo spazio per crescere.
Ricorda che il tuo valore non si misura solo dai risultati immediati. Sei giovane, e hai tutto il tempo per esplorare diverse strade e trovare un equilibrio che ti renda soddisfatto. Non è mai troppo tardi per costruire una vita che ti faccia sentire realizzato, anche se adesso ti sembra tutto molto lontano.

Dott.ssa Evelina Andreeva
Ciao Carlo,
sarei curiosa di sapere quale sia la tua grande passione, perché non ce ne parli in questo tuo "sfogo", mi sembra importante invece.
Partire potrebbe andare anche bene, ma prima dovresti andare a capire perché il futuro ti angoscia e perché queste "batoste" ti hanno bloccato.
Un caro saluto
Lavinia
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Buongiorno,
Mi dispiace per questa sensazione che sta provando e la accompagna da ormai tanto tempo. Sono sicuro che un collega potrebbe darle una mano nell'affrontarla.
Dott. Marco Cenci
Ciao Carlo, comprendo la frustrazione e il senso di smarrimento che stai vivendo. È difficile sentirsi come se il tempo passasse senza riuscire a trovare una direzione o una stabilità. La costante preoccupazione per il futuro può davvero invalidare la capacità di godersi il presente, e quando le cose non vanno come speravi, è normale sentirsi demotivati.
Allo stesso tempo, è importante riconoscere le tue risorse come ad esempio il coraggio. Hai fatto scelte coraggiose che dimostrano una determinazione: iniziare l'università, lavorare per sostenere la tua passione e cercare di migliorare il tuo benessere fisico. Anche se ora ti sembra di essere tornato al punto di partenza, non è tempo perso. Ogni esperienza, anche quelle difficili, può insegnarti qualcosa e aiutarti a capire meglio chi sei e cosa desideri davvero.
Capisco anche il desiderio di cambiare completamente vita, di andare all'estero per ricominciare. A volte cambiare ambiente può portare nuove opportunità e una nuova prospettiva, ma è importante assicurarsi di non cercare di scappare dai problemi che potrebbero seguirti anche altrove. Quali sono le tue aspettative dal vivere all'estero? A volte tendiamo a idealizzare un'idea, e c'è il rischio di illusione. È utile prendersi del tempo per vedere i propri desideri, per posizionarsi e fare le scelte necessarie per il proprio benessere.
Il fatto che tu abbia riconosciuto questi pensieri intrusivi e il tuo desiderio di cambiamento è un segnale che hai consapevolezza di te stesso ed è un passo importante. Può essere utile parlarne con qualcuno, magari con un professionista, per affrontare questi sentimenti di blocco e trovare modi per rielaborarli.
Non è facile ma costruire o ricostruire una rete sociale, anche piccola, può fare una grande differenza nel sentirsi meno soli e meno sopraffatti da questi pensieri.
Non esitare a prenderti cura di te stesso, un passo alla volta.
Un saluto
Ciao Carlo, grazie per aver condiviso apertamente la tua storia e i tuoi sentimenti. Capisco che stai attraversando un momento davvero difficile, e voglio riconoscere la forza che hai avuto nel raccontare tutto questo.

Dalla tua descrizione emerge una sensazione di frustrazione, di non riuscire a trovare un equilibrio tra ciò che desideri e le difficoltà che stai incontrando nel perseguire i tuoi obiettivi e passioni. Vivere con pensieri intrusivi e una costante preoccupazione per il futuro può rendere tutto più complesso, come se ti impedisse di goderti il presente e le cose che hai raggiunto. Capisco anche che la mancanza di connessioni sociali e personali amplifichi questo senso di solitudine e difficoltà.

Hai parlato di pensare a trasferirti all’estero per cambiare completamente la tua vita, e questo potrebbe effettivamente essere un modo per trovare nuove prospettive e opportunità. Tuttavia, è importante anche capire che, se non affrontiamo prima i nostri pensieri e stati d’animo, il rischio è di portare con noi le stesse difficoltà, anche in un nuovo contesto.

Mi sembra che tu abbia fatto molti tentativi per migliorare la tua situazione, come coltivare una passione e cercare di prenderti cura di te stesso fisicamente, anche se al momento questi sforzi non ti sembrano aver portato ai risultati sperati. Ciò dimostra però che hai la capacità di agire e cercare di cambiare le cose. Questo è un aspetto importante da non dimenticare.

Potrebbe essere molto utile parlare di tutto questo con un professionista, se non l’hai già fatto. Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a esplorare questi pensieri intrusivi, a trovare un senso di chiarezza e a capire come poter costruire un presente e un futuro più sereno, passo dopo passo. Non devi affrontare tutto da solo, e parlare con qualcuno che possa ascoltarti e guidarti può fare una grande differenza.

Se vuoi parlarne ulteriormente e considerare l’idea di un percorso di consulenza, potresti trovare giovamento da incontri online che puoi fare comodamente da casa. Se sei interessato, possiamo fissare un appuntamento per esplorare meglio queste tematiche e aiutarti a ritrovare un po’ di equilibrio e speranza.​
Buongiorno Carlo, periodo difficile e frustrante.
Ritengo che dovresti parlare con un professionista per mettere ordine e per non remarti contro.
Partire?
Mi permetto di dire che i problemi di solito ci inseguono.
Rivolgiti ad un professionista, non lasciare passare tempo, sei giovane e sicuramente risolverai, non lasciare che questi aspetti si cristallizzano.
Mi rendo disponibile.
Prenditi cura di te.
Un caro saluto. G. Di Vara
Buongiorno, ciò che mi arriva dalle sue parole è che è un giovane adulto con delle aspirazioni a cui si frappongono degli ostacoli che, per quanto si sforzi, la riportano sempre ad un punto di partenza. Capisco il senso di frustrazione e mi verrebbe da dire che, sebbene nel suo messaggio non abbia approfondito la natura di questa passione che la muove, un trasferimento all'estero potrebbe essere funzionale ma successivo ad un eventuale percorso di supporto psicologico con l'obiettivo di definire concretamente quali sono le criticità che incontra e quali sono l emotivazioni che le impediscono di avvicinarsi a piccoli passi ma costanti alle sue aspirazioni reali. Resto a disposizione, un saluto cordiale, Dott.ssa Michelle Borrelli
Carlo, ringrazio per aver condiviso con tanta franchezza la sua situazione. È chiaro che si trova in un momento di profonda introspezione e confronto con le sue esperienze vissute. La sensazione di vivere costantemente nel pensiero del futuro può portare a una paralisi nell'azione e nella capacità di godere del presente. È interessante notare come, nonostante le difficoltà e le esperienze incerte, lei abbia continuato a cercare modi per alimentare la sua passione e costruire un percorso che fosse significativo per lei. Tuttavia, la mancanza di connessioni significative e il sentirsi poco affezionato alle cose possono amplificare un senso di vuoto e di disorientation. Decidere di trasferirsi all'estero per cercare nuove opportunità può sembrare un modo per scappare da una realtà insoddisfacente, ma è anche un passo significativo che potrebbe offrirle uno spazio per rinascere e ricostruire la sua identità. È fondamentale dare valore a qualsiasi piccolo passo verso il cambiamento che decide di intraprendere. Se si sente pronto per affrontare queste sfide da una nuova prospettiva, può essere utile continuare a esplorare cosa la rende felice e ciò che desidera davvero per il suo futuro.
Non esiti a contattarmi se desidera approfondire questi temi o ricevere supporto in questo processo di cambiamento.
Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Lanocita

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