Salve a tutti, quando lo psicologo intravede la necessità di mandare il paziente da uno psichiatra?

19 risposte
Salve a tutti, quando lo psicologo intravede la necessità di mandare il paziente da uno psichiatra?
Salve, personalmente qualche volta mi è capitato di inviare dei pazienti da colleghi psichiatri, di fatto collaboro spesso con loro. In generale, quando i sintomi sono troppo incidenti sulla vita del paziente per cui è necessario rivolgersi ad una terapia farmacologica per abbassarne il volume e poter permettere di continuare con la psicoterapia. Cordiali saluti DM

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Gentile Utente, quando i sintomi che il paziente ha, sono molto presenti e invalidanti, la psicoterapia diventa meno fruibile, perché richiede una disponibilità in termini di attenzione e impegno che può venire meno. Una terapia psichiatrica può alleviare i sintomi quel tanto che basta perché il paziente possa coinvolgersi autenticamente nella psicoterapia. D’altra parte la letteratura ci dice che le due terapie combinate offrono i risultati più efficaci. Un caro saluto
Salve, la figura dello psicologo e dello psichiatra spesso sono in stretta connessione poiché molto spesso lo psichiatra indica al paziente non solo di effettuare una terapia farmacologica ma soprattutto di effettuare una terapia psicologica che possa aiutarlo a cambiare il modo di vedere e di pensare delle cose e a trovare soluzioni, allo stesso tempo lo psicologo decide di inviare lo psichiatra quando si accorge che, almeno nel breve termine, la psicoterapia potrebbe beneficiare di un supporto farmacologico che, almeno nel breve termine, possa aiutare il paziente a calmare i propri sintomi al fine di poter lavorare in maniera corretta.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie della domanda, a volte non è sempre chiaro. Noi psicologi valutiamo l'invio a uno psichiatra nel momento in cui c'è bisogno di un supporto farmacologico. Questo può essere necessario in caso di alcune patologie, oppure quando il paziente è in una fase acuta. La psicoterapia ne può trarre molto giovamento, tant'è che la letteratura scientifica è concorde nel affermare che i risultati migliori si hanno con terapie parallele: farmacologiche e psicoterapeutiche. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o domande. Dott.ssa Rota
Buon pomeriggio, solitamente l'invio ad uno Psichiatra si effettua quando, ad esempio, si necessita di un supporto farmacologico da affiancare al percorso con uno Psicologo/Psicoterapeuta, oppure nel momento in cui il paziente presenta un acutizzazione dei sintomi dovuta ad uno scompenso che richiede un contenimento della situazione e, ovviamente, quando si è davanti ad una patologia di stampo Psichiatrico.
La ringrazio e resto a disposizione.
Buona Giornata
Dott.ssa Simona Pietrafesa Psicologa
Buonasera gentile utente, uno psicologo potrebbe consigliare di rivolgersi ad uno psichiatra se il paziente ha sintomi di un disturbo mentale specifico, come ad esempio la schizofrenia o il disturbo bipolare. In questi casi uno psichiatra può prescrivere farmaci specifici che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente. Buona serata, dottoressa Nibbioli.
Salve, la decisione di inviare un paziente da uno psichiatra è basata sulla valutazione individuale del terapeuta o dello psicologo e dipende dalla natura e dalla gravità dei sintomi del paziente. Gli psicologi sono addestrati per valutare, diagnosticare e trattare una vasta gamma di problemi, ma ci sono situazioni in cui una valutazione o un intervento medico potrebbe essere necessario.

Di solito, uno psicologo potrebbe raccomandare una consulenza psichiatrica se il paziente presenta sintomi gravi, come gravi disturbi dell'umore, ansia, disturbi del sonno, pensieri suicidi o problemi di salute che potrebbero richiedere un trattamento farmacologico. Uno psichiatra è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi mentali e può prescrivere farmaci e fornire una gestione medica adeguata.

Inoltre, uno psicologo potrebbe consigliare una consulenza psichiatrica se il trattamento psicologico non sta portando i risultati desiderati o se il paziente ha una storia di problemi di salute più complessi o gravi che richiedono un'attenzione specifica.

È importante sottolineare che la decisione di consultare uno psichiatra è presa in collaborazione con il paziente e si basa sulle esigenze individuali. Il terapeuta o lo psicologo lavorerà con il paziente per determinare la migliore combinazione di trattamenti e per garantire che riceva l'assistenza più adeguata alle sue specifiche necessità.
Buongiorno, la decisione di proporre un consulto psichiatrico può derivare dalla necessità di avere un supporto farmacologico in modo da alleviare alcuni sintomi e poter lavorare meglio anche in terapia. Un caro saluto, buona giornata.
Dott.ssa Maffioletti
Salve, ogni situazione è a sé. Solitamente, il consulto psichiatrico avviene quando nel corso dei colloqui emerge con una sintomatologia invalidante nella vita della persona. Lo scopo è quello di dare un supporto farmacologico che aiuti la terapia psicologica
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Gentile utente, personalmente invio i miei pazienti ad uno psichiatra quando occorre stabilizzare il quadro sintomatologico nel breve termine e dare sollievo alla sofferenza emotiva della persona. In base al quadro clinico, si può man mano scalare il dosaggio, previo accordo con il medico.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile utente, il paziente deve essere inviato ad uno psichiatra nel momento stesso in cui si ritiene che il solo sostegno psicologico non sia sufficiente e sia necessario intervenire con l'aiuto di un farmaco adatto alla situazione che ne lo psicologo ne lo psicoterapeuta può prescrivere.
Cordialmente.
Dott.ssa. Oggianu
Buongiorno, purtroppo non c'è una risposta specifica e delineata dipende da persona a persona, sia dalla persona che si ha davanti che lo stile e competenza del clinico, in linea di massima tuttavia si può dire quando il disagio della persona è molto radicato da non riuscire a svolgere la terapia psicologica in quel momento o la persona stessa e chi attorno a lui sono a rischio.
Gentile utente, buongiorno. La ringrazio per la sua interessantissima domanda. Il ruolo dello psicologo, tra i tanti, è quello di fare una attenta e corretta osservazione clinica di segni e sintomi del paziente. Le valutazioni fanno riferimento al DSMV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), ma non essendo noi psichiatri, non possiamo fare diagnosi , ma solo ipotesi diagnostiche.
Nel momento in cui i sintomi, per natura, durata e intensità soddisfano determinati criteri, è quello il momento adatto per fare un invio e, possibilmente, creare rete con altri professionisti.
Spero di essere stata esaustiva e chiara, cordialmente, Dott.ssa Ledda.
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Salve a Lei, la situazione a cui fa riferimento si verifica quando la sintomatologia dichiarata dal Paziente risulta invalidante ai fini di una gestione del proprio quotidiano tanto da compromettere anche il percorso psicoterapeutico intrapreso. In questi casi si consiglia alla persona di valutare assieme la possibilità di un supporto farmacologico che indica lo psichiatra. Ritengo importante che ci sia, in accordo con il Paziente, un passaggio di informazioni tra le due figure mediche per individuare la cura che meglio risponda ai bisogni della Persona.
Gentile utente, si valuta questa ipotesi quando ci sono sintomi specifici che possono essere ricondotti ad un disturbo mentale specifico che potrebbe avere bisogno di un trattamento farmacologico.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo

Buonasera, la decisione di un terapeuta di indirizzare un paziente a uno psichiatra può essere basata su vari fattori, tra cui:

Gravità dei sintomi: Se il terapeuta ritiene che i sintomi del paziente siano particolarmente gravi o che possano indicare una condizione psichiatrica più complessa, potrebbe suggerire una valutazione psichiatrica.
Presenza di disturbi mentali specifici: Se il terapeuta sospetta o identifica la presenza di disturbi mentali specifici come la schizofrenia, il disturbo bipolare o altri disturbi psichiatrici, potrebbe indirizzare il paziente a uno specialista in psichiatria per una diagnosi accurata e una gestione appropriata.
Necessità di farmaci: Se si ritiene che il paziente possa beneficiare di farmaci per affrontare i suoi sintomi, uno psichiatra è il professionista in grado di prescrivere e monitorare la terapia farmacologica.
Trattamento combinato: In alcuni casi, la terapia psicologica e la terapia farmacologica possono essere complementari. In questi casi, il terapeuta e lo psichiatra possono collaborare per fornire al paziente un trattamento completo.
Complicanze nella terapia: Se il paziente non sta migliorando nonostante il trattamento psicologico, il terapeuta potrebbe suggerire una valutazione psichiatrica per esaminare ulteriori opzioni di trattamento.
La decisione di indirizzare un paziente a uno psichiatra è sempre presa in considerazione in modo attento e nel migliore interesse del paziente stesso. È importante che i professionisti della salute mentale lavorino insieme per garantire che il paziente riceva la migliore assistenza possibile per le sue esigenze specifiche.
Buongiorno, tendenzialmente l'invio ad uno specialista psichiatra avviene nel momento in cui lo psicoterapeuta valuta il fatto che la sintomatologia del paziente diventa troppo ostacolante e perciò la cosa che può aiutare di più il paziente, anche durante il percorso terapeutico, è quello di intraprendere una terapia farmacologica. Cordialmente.
Dott.ssa Martina Mari.
Salve, solitamente uno psicologo può decidere di inviare il paziente ad uno psichiatra quando i sintomi sono particolarmente invalidanti nella quotidianità di quel paziente o quando si tratta di specifici disturbi in fase acuta. In questi casi, la terapia farmacologica può essere molto utile e può facilitare anche il percorso psicologico. Comunque, un adeguato trattamento farmacologico e il percorso psicologico possono procedere di pari passo e in sintonia
Gentile utente, la sua è una domanda piuttosto lecita. Generalmente, nel nostro lavoro, viene preso in considerazione l'intervento di uno psichiatra e - dunque - di una terapia farmacologica nel momento in cui i sintomi vengono intesi come eccessivamente elevati ed invalidanti. Ci sono casi in cui, su alcune difficoltà, non si può intervenire solo con un intervento psicoterapeutico ma, al contempo, anche con una terapia farmacologica dettata dal medico psichiatra. Un caro saluto

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