Salve a tutti. Mio fratello ha un problema da tanti anni, 3 anni più o meno ma ultimamente é peggior

21 risposte
Salve a tutti. Mio fratello ha un problema da tanti anni, 3 anni più o meno ma ultimamente é peggiorato. Vi spiego il problema. Ha sempre lamentato dolori al collo e alla schiena ma mai nessuno è riuscito ad aiutarlo. Abbiamo provato di tutto. Pomate per le contratture, sedute da un chinesiologo per rilassare i muscoli collo/schiena ma nulla! Siamo andati da qualche neurologo ma diceva che era questione di ortopedia. Siamo andati in alcuni ortopedici ma nessuno lo ha mai aiutato. Ultimamente ha fatto una risonanza magnetica alla colonna con risultato di lieve scoliosi ad s italica molto evidente fino al tratto cervicale. L'ortopedico ha detto che si deve operare perché è qualcosa di avanzato e ha detto che è qualcosa che ha dalla nascita ma invece lui non aveva questi problemi. In pochi mesi gli si è creata una scoliosi e deviazione del collo! Poi siamo andati anche da un fisioterapista e ha detto che é questione neurologica e non si deve operare insomma ognuno dice la sua! In famiglia stiamo impazzendo! Grazie a chi mi saprà aiutare!
Buongiorno, la situazione sembra complessa da quello che leggo. Non ho competenze mediche e sicuramente non posso consigliarvi o meno un'operazione. Dal momento che avete provato diverse strade, vi consiglio di fare anche un tentativo da un osteopata. Una lieve scoliosi è difficile che provochi tutto questo dolore.
In qualità di osteopata so che la parte cervicale, essendo molto mobile, è quasi sempre una vittima di qualche altra parte del corpo che non lavora nella maniera corretta. Da quello che leggo tutte le terapie e le valutazioni si sono concentrate in quella parte tralasciando il resto del corpo. Prima di pensare ad un'operazione sarebbe utile un trattamento osteopatico che sicuramente non potrà "curare" nulla ma magari riportare la colonna vertebrale in uno stato di armonia, diminuendo così i dolori

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Buongiorno,

La situazione fisica da lei descritta è sicuramente da analizzare nel dettaglio ponendo attenzione soprattutto alla storia passata di suo fratello.
La scoliosi può dipendere da diversi fattori che, sommati nel tempo, possono portare ad un peggioramento significativo del quadro clinico del paziente.
Gli esami strumentali in questo caso sono condizione necessaria per elaborare una diagnosi più specifica; sulla base delle risposte ottenute sarà quindi possibile elaborare o una terapia conservativa che punti alla riqualifica dello stile di vita di suo fratello (quindi decisamente non invasiva) o una terapia risolutiva diretta all'origine del problema (invasiva).
Ci sono dei parametri di riferimento che in ortopedia vengo usati per decidere se attuare o meno un intervento operatorio per la risoluzione del problema, la valutazione attraverso il metodo di Cobb ma non essendo io ortopedico ma chinesiologo posso solo darle delle nozioni di base sull'argomento.
Il mio consiglio è quello di valutare assieme all'ortopedico il quadro specifico, e solo secondariamente, valutare un percorso di rieducazione e riqualificazione motoria guidato da professionisti come chinesiologi, fisioterapisti o osteopati.

Cordialmente
Dott. Celli Lorenzo
In primo luogo solo un medico può permettersi di fare una diagnosi.
Quando vari medici propongono disparate diagnosi ed il problema non viene riconosciuto appieno diventa determinante un approccio multidisciplinare dove terapia manuale ed esercizio terapeutico possano far migliorare il paziente. Diventa inoltre determinante attuare una terapia cognitivo-comportamentale per educare il soggetto a conoscersi meglio e a mettere in campo degli esercizii adeguati per migliorare la sua sintomatologia dolorifica. L'intervento é da prendere in considerazione come ultima spiaggia se nessun approccio conservativo ha funzionato e se il dolore cronico rende impossibile una vita pressoché normale.
Buongiorno. Una scoliosi potrebbe non dare sintomatologia per molto tempo, quindi, ipoteticamente, potrebbe aver avuto questa problematica da sempre che ora però ha creato una sintomatologia acuta anche in relazione ad altre condizioni. Con questa analisi sto cercando solamente di darle una mano per una riflessione, non avendo visto il paziente e non sapendo la storia clinica nello specifico ovviamente non so se è effettivamente così oppure si tratta di tutt'altro. il consiglio per una visita dall'osteopata è sicuramente d'obbligo, in quanto potrebbe trovare altre cause e dare un effettivo beneficio al paziente. Gli interventi chirurgici si fanno, ma sono invalidanti, se si riesce a trovare una soluzione non chirurgica è sempre meglio.
Spero di essere stato di aiuto.
Dott. Alessandro Guadagnini
Buonasera, premesso che andrebbe assolutamente visto il paziente (non sappiamo ad esempio la sua eta) con gli eventuali esami clinici, i dolori muscolo scheletrici possono avere svariate cause ma da quello che si può (minimamente) evincere dalla sua domanda,e che potrebbe avere avuto un peggioramento posturale dovuto probabilmente a una causa scatenante (es. distorsione caviglia, caduta sul sedere ecc)
Quindi io se non l avete ancora fatto proverei dei trattamenti osteopatici magari con una mirata ginnastica posturale.
Dott.Andrea Coculo
Buongiorno, non essendo medico, come osteopata non posso fare diagnosi e quindi consigliarle o meno l'operazione chirurgica. Aiutarla per iscritto non sapendo l'età del paziente, non avendo dei referti dettagliati di esami diagnostici, non potendolo osservare nè fare dei test è difficile. Sicuramente per esperienza personale posso dirle che una lieve scoliosi non dovrebbe creare così tanta sintomatologia, quindi andrei ad indagare altro. Consiglio al fratello di recarsi presso un mio collega nella vostra zona.
Dott.ssa Giulia Corio
Buongiorno, la situazione che viene prospettata è sicuramente da approfondire e da valutare al fine di ottenere una diagnosi da parte di un medico specialista.
Dalle informazioni che emergono seppur poco chiare e dettagliate è opportuno rivolgersi ad un Fisiatra che possa valutare e fare una diagnosi attraverso anche prescrizione di esami specifici. Lo stesso specialista sarà in grado di dare indicazioni se è necessario intervenire in modo conservativo attraverso fisioterapia, trattamenti chinesiologici, osteopatici ecc. ecc., o intervenire in altro modo.

Cordiali Saluti
dott. Andrea Cianflone
Premesso che non conosco ne ho mai visto il paziente e che non ho sotto mano risonanze posso solo dire che le scoliosi non si manifestano in brevi periodi quindi parliamo di dismorfismi di lunga data .
Una scoliosi non può essere corretta se non chirurgicamente però se la situazione non è grave si possono ottenere dei miglioramenti sotto il punto di vista della mobilità e di conseguenza del dolore riuscendo ad avere una quotidianità accettabile.
Dr. di Salvatore Simone
buongiorno
il quadro è molto complesso e sicuramente dovrebbe essere visto in primo luogo da un ortopedico specializzato in scoliosi per capirne se davvero vi è bisogno di un intervento o meno. solo dopo si potrà scegliere il percorso da fare. la scoliosi a 4 curve in genere è di natura idiopatica e magari anche se era presente da sempre non era sintomatica, per cui non si manifestava il dolore e in generale nei giovani è quasi sempre così. per la mia esperienza da chinesiologa e posturologa in genere queste scoliosi vanno trattate in sinergia con altri specialisti ma in primis è necessaria una visita ortopedica accurata.
Non volendo ripetere inutilmente tutto quello già detto dai miei Colleghi, non posso dire altro che concordo con tutto quello da loro detto. Ma volendo dare uno spunto propositivo, penso che si potrebbe somministrare una Attività Fisica Adattata con un obiettivo in primis di tipo antalgico e poi se possibile correttivo. L'azione avrebbe un significato di sollievo della sintomatologia dolorosa, predisponendo la Persona nel migliore dei modi all'azione ortopedica e fisiatrica che dovrebbero essere risolutive.
Premetto che non sono un medico.
Certe valutazioni hanno bisogno di test ed esami specifici da parte di personale qualificato.
Oggettivamente posso dire che la chirurgia è consigliata se la scoliosi supera il 50°. Non conosco nel dettaglio la condizione di suo fratello perciò il mio consiglio è quello di rivolgersi presso una struttura dove è presente un team per una valutazione totale della problematica.
Quello che sento di consigliare in una situazione del genere è di partire dalla base, consultandosi con il medico di base in modo che prescriva degli esami e delle analisi adatte da riportare poi ad uno specialista in Fisiatria (che si occupa proprio del ripristino della funzione) o altre specialistiche secondo i risultati ottenuti. In base alla diagnosi e ai consigli del medico, si può valutare l'intervento delle varie figure professionali ( fisioterapista, chinesiologo, osteopata,..).
Capisco la vostra situazione e mi dispiace per il disagio che vostro fratello sta vivendo. La scoliosi, in effetti, di solito si sviluppa durante la crescita e può non diventare sintomatica fino a quando non raggiunge un certo grado di severità.

Considerando la diversità di opinioni ricevute, è essenziale una valutazione approfondita. Ecco un approccio step by step che potreste prendere in considerazione:

Consultare un ortopedico specializzato: È consigliabile ottenere un secondo parere da un ortopedico con esperienza specifica nelle deformità spinali. L'intervento chirurgico è una decisione importante e solitamente considerata come ultima opzione.

Valutazione posturale: Un posturologo potrebbe aiutare a identificare disallineamenti specifici nella postura di vostro fratello e proporre correzioni mirate.

Terapia manuale: Tecniche come l'osteopatia o la chiropratica possono a volte offrire sollievo attraverso manipolazioni mirate.

Riabilitazione specifica: Esercizi di rieducazione posturale personalizzati possono aiutare a migliorare la forza e l'allineamento muscolare, potenzialmente alleviando il dolore.

Questo approccio integrato, che combina valutazione specialistica e trattamenti personalizzati, può essere efficace nel gestire le condizioni di vostro fratello. È importante che ogni passo venga preso in collaborazione con professionisti qualificati che possano monitorare i progressi e adattare il trattamento alle esigenze di vostro fratello.
Salve, in presenza di algie di natura sconosciuta, l'iter da seguire è in primis consulto medico/ortopedico per valutare la situazione e successivamente analisi strumentali per escludere cause e concause anatomico-funzionali.

Le consiglierei un ulteriore parere di un ortopedico, valutare oltre la scoliosi, spesso silente nella maggior parte della popolazione, un approccio di tipo funzionale attraverso una valutazione della qualità di movimento, per escludere deficit e valutazioni posturali:
la figura che fa per lei potrebbe essere un bravo osteopata, fisioterpista o chiensiologo
Escluse queste, potrebbe valutare strutture lontane dalla zona di interesse, come la una visita odontoiatrica per affaticamento al tratto cervicale, o alterazioni posturali a carico di una disfunzione del diaframma

La risoluzione spesso è più semplice di quel che si pensi.
L'importante è affidarsi ai professionisti giusti.

Dr. Andrea Di Bonito
Salve. Il quadro attraverso cui cerca di descrivere la situazione di suo fratello sembra molto complesso. E resta per questo molto complesso rispondere via messaggio, senza aver parlato o interagito con lui. Sarebbe utile sapere tutta la sua storia clinica partendo dal tipo di parto, dall'età, dal contesto familiare ed evolutivo nel quale è cresciuto; oltre che ovviamente i vari traumi che può aver avuto e di conseguenza gli esami strumentali che ha fatto.
Detto questo, potrebbe non essere solamente riconducibile ad un'alterazione strutturale, bensì anche a qualche altro fattore scatenante il dolore. In questi anni potrebbe essere successo qualcosa che possa aver scatenato questa reazione? Parlo non solo a livello fisico/traumatico, ma anche qualche fattore emozionale che possa aver turbato il suo equilibrio, portandolo poi ad avere delle conseguenza fisiche che il corpo manifesta come allarme.
Sarebbe molto interessante poterlo conoscere in modo da capire quale possa effettivamente essere la causa di tutto.
La ringrazio dell'attenzione.
Cordiali saluti.
Andrea Iachini Osteopata.
Salve, il quadro da lei descritto è un po' scarno di dettagli, naturalmente non essendo un ortopedico non mi posso permettere di andare contro il parere del dottore. Posso però tranquillizzarla che se il dottore le ha detto che la scoliosi era già presente è perchè presenta dei parametri che definiscono questa situazione.
La questione del dolore è un altro paio di maniche, si può avere scoliosi latenti per anni senza mai rendersi conto del problema. Bisogna vedere il dolore come uno stato di allarme che si attiva quando il corpo non è più in grado di trovare adattamenti a una situazione di deficit. Come hanno detto altri colleghi può essere capitato un evento traumatico (come caduta) o logorante (come postura e lavoro) che hanno portato il corpo di suo fratello a non riuscire a gestire più le situazioni di deficit create dalla scoliosi.
In situazioni di questo tipo troveremo nelle muscolatura del paziente una serie di scompensi, da una parte delle curve avremo fasci muscolari contratti e poco mobili mentre dall'altra parte troveremo muscoli eccessivamente allungati e molto spesso "inibiti"(situazione che si presenta quando non siamo in grado di attivarli correttamente).
Spero di essere riuscito a renderle un po' più chiara la situazione che si sta trovando ad affrontare. Se dovesse aver bisogno di altri chiarimenti sarò felice di mettermi a disposizione.
Cordiali saluti Dott. Marcucci


Se le sembra di ricevere pareri discordanti anche in questo spazio è perchè esistono elementi contradditori nella domanda. Innanzitutto bisogna chiarire la severità di questa scoliosi da lei definita "lieve" e "molto evidente". Siccome l'ortopedico che l'ha visitata ha parlato di operazione propenderei per "molto evidente". L'età di suo fratello, inoltre, è un dato importante ma mancante. Tutti i colleghi hanno già richiamato l'attenzione su vari aspetti fondamentali. Io vorrei riorganizzare quello che sappiamo, ad oggi, dalle sue informazioni per ordinare le idee. 1) Trattamento muscolare inefficace --> non sembrerebbe essere la componente muscolare di collo e schiena la causa del dolore. 2) Il neurologo/i neurologi (non è chiaro dal testo) hanno rimandato il paziente ad altro specialista, in particolare ortopedico ---> esclusa pertinenza neurologica. 3) L'esame strumentale evidenzia scoliosi ----> l'ortopedico parla di operazione ---> avrà a questo punto fatto diagnosi. 4) Il fisioterapista dice che è una questione neurologica ma il neurologo ha escluso fosse di sua competenza ---> non è neurologico. Cosa fare? 1) Segue le indicazioni dello specialista ortopedico e procede con l'operazione 2) Sente il parere di un altro ortopedico prima di procedere a un intervento invasivo 3) Riparte dal medico di medicina generale Nel caso di opzione 3, se ritenuto idoneo dal medico, affiancare il percorso diagnostico con terapia conservativa: sempre i miei colleghi hanno correttamente indirizzato verso la terapia manuale o l'attività motoria specifica. Eventualmente il medico curante saprà indicarle altri trattamenti conservativi adatti al caso.
Salve. Data la complessità della questione risulta difficile dare spiegazioni senza una valutazione. Visto che avete già provato molte strade consiglio di recarvi da un osteopata. È possibile che il problema sia da affrontare in modo più olistico e non con un approccio esclusivamente diretto al sintomo. Resto a disposizione in caso di necessità. Dott. Federico Ghio
Per fare una diagnosi più precisa occorrerebbe esaminare anche gli esami ragiografici che suo fratello ha già eseguito. Con l'affiancamento di un ortopedico e quindi un lavoro di squadra, si potrebbe effettuare una serie di esercizi del movimento del corpo e della parte alta della colonna vertebrale affiancati, magari ad una cura anche farmacologica. Terminato il ciclo di circa dieci sedute, rifare esami clinici a seconda del parere dell'ortopedico e verificare poi il da farsi. Distintamente
Mi dispiace molto per la situazione di tuo fratello, e capisco quanto possa essere frustrante affrontare una condizione del genere senza trovare una soluzione chiara. Quando ci si trova davanti a pareri contrastanti tra specialisti, è importante valutare con attenzione la situazione da più prospettive. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarvi a fare un po' di chiarezza:

Seconda Opinione da Specialisti
Neurologo e Ortopedico Specializzato in Colonna Vertebrale: Considerate di consultare specialisti di centri più rinomati o ospedali che trattano casi complessi legati alla colonna vertebrale e al sistema nervoso. Un neurochirurgo specializzato in colonna potrebbe essere il professionista adatto per valutare la necessità di un intervento o altre terapie conservative.

Esami Approfonditi
Risonanza Magnetica con Approfondimento Neurologico: Se il problema viene ritenuto di origine neurologica, un approfondimento delle risonanze con una visione specifica del tratto cervicale e lombare potrebbe dare più informazioni su eventuali compressioni nervose, ernie o problematiche di altro tipo che potrebbero essere alla base del dolore.
Elettromiografia (EMG): È un esame che potrebbe verificare se ci sono alterazioni nella funzionalità nervosa o compressioni che influenzano i muscoli.

Approccio Multidisciplinare
Team Multidisciplinare: In casi complessi come quello di tuo fratello, potrebbe essere utile cercare un centro o una clinica che offra un approccio multidisciplinare, in cui ortopedici, neurologi, fisioterapisti e posturologi lavorano insieme. Questi team possono discutere in modo integrato della situazione e creare un piano di trattamento specifico che includa tutti i punti di vista.

Trattamenti Conservativi
Fisioterapia Specializzata e Rieducazione Posturale: Se ci sono indicazioni neurologiche o muscoloscheletriche, la fisioterapia rimane uno dei pilastri del trattamento conservativo. Un programma di rieducazione posturale globale (RPG) o Metodo Mezieres potrebbe aiutare a riequilibrare la postura e ridurre le tensioni muscolari e i dolori.
Terapie Manuali e Osteopatiche: Un osteopata esperto o un chiropratico specializzato potrebbe essere utile per allineare la postura e ridurre la scoliosi. Tuttavia, è sempre importante che siano professionisti qualificati e che abbiano esperienza in casi come quello di tuo fratello.

Valutare l'Intervento Chirurgico
Intervento come Ultima Opzione: L’intervento chirurgico dovrebbe essere preso in considerazione solo dopo aver esaurito le opzioni conservative. Se la scoliosi o la deviazione sta compromettendo il sistema nervoso o la qualità della vita di tuo fratello in modo significativo, potrebbe essere necessario, ma è importante che la diagnosi sia molto chiara e condivisa da più specialisti.

Supporto Psicologico
Stress e Dolore Cronico: Dolori cronici come quelli di tuo fratello possono influenzare pesantemente il benessere psicologico. Un supporto psicologico o un professionista specializzato in dolore cronico potrebbe aiutare a gestire meglio lo stress e migliorare la qualità della vita.

Altri Esami da Considerare
Esami del Sangue e Valutazione Completa: Escludere eventuali problemi infiammatori o autoimmuni che potrebbero peggiorare la situazione, come malattie che coinvolgono muscoli o articolazioni.
Posturologo o Gnatologo: Se la postura o la posizione della mascella sono influenzate dalla scoliosi o dalla deviazione del collo, un posturologo o uno gnatologo potrebbe identificare eventuali compensi muscolari o disfunzioni articolari.

È comprensibile che la famiglia sia preoccupata e confusa di fronte a pareri così discordanti. Tuttavia, un approccio basato su una valutazione globale e multidisciplinare, con ulteriori esami diagnostici e consulenze da specialisti, potrà aiutarvi a trovare una strada. Il fatto che ci siano miglioramenti o peggioramenti in pochi mesi potrebbe suggerire che sia in atto un processo dinamico che può essere gestito, anche senza ricorrere subito alla chirurgia.
Spero di essere stato di aiuto e vi auguro di trovare presto la soluzione giusta per tuo fratello.
Buonasera a tutti, io credo che in questa situazione occorra innanzitutto che qualsiasi medico, terapista o altro entra in primis in empatia col ragazzo e che lui decida in autonomia di affidarsi a qualcuno che ovviamente dovrà essere in primis predisposto a creare una relazione ottimale e in secundis competente e professionale. La diagnosi derivante da risonanza sicuramente ha dato una delucidazione chiara di un una problematica strutturale presente che ben si associa all'elemento psichico soprattutto suppongo in età in cui la crescita è terminata. Per cui obiettivo sarà effettuare un'anamnesi accurata del ragazzo effettuata se posso consigliare da un medico specializzato in posturologia, con conoscenza in ambito psico-somatico e che ski avvalga di dispositivi di ultima generazione per poter effettuare un'anamnesi completa. Negli ultimi anni si sta diffondendo una tecnologia definita NANO che da studi scientifici ha dato e sta continuando a dare risultati eccezionali su soggetti come il ragazzo in questione e su tanti altri affetti da patologie anche neuro-degenerative.
Buona serata e spero di esserle stata d'aiuto.

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