Salve a tutti, Il mio fidanzato mi ha lasciata due settimane fa e solo dopo ho scoperto che la sua

16 risposte
Salve a tutti,
Il mio fidanzato mi ha lasciata due settimane fa e solo dopo ho scoperto che la sua psicologa gli ha diagnosticato il Disturbo Evitante Di Personalità. Si può guarire da questo disturbo? Quali sono più o meno le tempistiche, seguendo una psicoterapia?
Vi ringrazio
Salve, comprendo il suo bisogno di sapere ma non ritengo deontologicamente possibile darle una risposta realistica. Ogni situazione è unica così come ogni percorso di terapia. Un caro saluto

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Buonasera. Mi spiace molto per la sua sofferenza. Purtroppo non c'è una risposta univoca alla sua domanda. Sicuramente dipende da persona a persona e dal tipo di terapia che sta svolgendo. Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Salve, forse per lei è necessario trovare una risposta sulla fine del rapporto. E forse si sta chiedendo se questa diagnosi sia la causa. Le suggerisco di trovare uno spazio personale per elaborare ciò che le sta accadendo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, l'etichetta diagnostica non dà, da sola, l'idea del tempo necessario di cura. Sicuramente migliorerà, ma molto dipende anche dalla struttura mentale, dalle risorse e dalla storia personale del suo ex. Capisco che sono trascorse solo due settimane, ma dia il tempo anche a se stessa per metabolizzare il distacco e valutare la qualità effettiva del vostro rapporto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Al di là di quanto tempo possa servire al suo fidanzato, ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, grazie per la condivisione. Mi spiace molto per lei, e immagino la sofferenza che sta vivendo. Purtroppo una risposta generale non esiste, dipende da molti fattori.
un saluto!
AV
Gentile utente di mio dottore,
i disturbi di personalità possono esser trattati con l ausilio della farmacotetapia e della psicoterapia. Il paziente può condurre un vita dignitosa, ma molto spesso nel caso di tali problematiche è difficile parlare di guarigione completa.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
La domanda rispecchia probabilmente c'ho che spera accada a breve. In realtà non c'è un tempo predefinito perchè dipende da tanti fattori che vi incidono. Prima su tutte la motivazione al cambiamento, che determina l'entità dello sforzo che la persona sarà disposta a mettere in campo. Più la motivazione è alta prima possono arrivare i risultati. Questo non implica molto però rispetto alla vostra relazione.
Gentile Amica,

innanzitutto mi spiace per la sua separazione: dalla sua domanda si intuisce che il suo (ex) compagno le manchi, e si chieda come ritornare con lui.
La sua domanda è piuttosto difficile: la psicoterapia in casi di disturbi di personalità è piuttosto lunga, e può durare qualche anno.
Molto dipende dalla motivazione del paziente.

Le faccio i miei migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile Utente,
comprendo la necessità di trovare un senso alla fine di questa relazione. Mi pare che sia questa la domanda che si pone. Forse, piuttosto che cercare di capire tempi che non sono definibili a priori e che riguardano il suo ex-fidanzato, potrebbe essere importante per lei dedicarsi uno spazio per elaborare ciò che è successo.
Un caro saluto. Dott.ssa Camilla Raccosta
Salve, comprendo il suo desiderio di trovare delle risposte per le situazioni che può aver passato in questo periodo che capisco quanto possa essere difficile, o anche per esperienze passate.
Concordo però con chi le suggerisce di non essere eccessivamente condizionata dall'etichetta diagnostica, anche perché in ogni caso come le hanno già detto non è possibile fare previsioni certe su esiti e tempistiche di una terapia.
La struttura di personalità non è un'entità rigida, quindi se chi è in terapia è realmente motivato a fare un percorso di psicoterapia, può certamente imparare a conoscere meglio la propria personalità, e capire come modularla in modo da migliorare la qualità della vita (propria e anche di chi ha intorno).
Mi sentire tuttavia di suggerirle di non focalizzarsi sul vissuto del suo ex compagno. Capisco il desiderio di trovare una soluzione al dolore di questa situazione, ma concentrarsi sul vissuto e i sentimenti di un'altra persona rischia di essere controproducente, le consiglio piuttosto di elaborare il suo vissuto con qualcuno con cui si sente di poter condividere uno spazio di intimità, e evidentemente dolore.
Come le hanno già suggerito può essere un percorso di psicoterapia, ma se non è in eccessiva difficoltà psicologica o emotiva, può anche essere un suo affetto o comunque qualcuno con cui ha un rapporto di fiducia.
Sarebbe molto più utile cercare uno spazio terapeutico per sè, focalizzandosi sulla sofferenza che sta provando a causa della fine della vostra relazione e sul suo possibile "pensiero magico" che il suo ragazzo possa tornare da lei, una volta "guarito".
Salve, comprendo benissimo il suo stato d'animo. Non posso rispondere alla sua domanda per mancanza di dati precisi e soprattutto senza conoscere la persona in questione. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, non credo sia opportuno per lei entrare nel merito di una questione che vive una persona diversa da lei. Per quanto possa essere l'interesse affettivo che la muove.
Tanto meno chiedere ad altri senza che l'interessato ne sia a conoscenza.
Se ritiene, può chiedere il supporto di qualche psicoterapeuta che la aiuti a superare questo momento di vita.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Salve, comprendo la sua voglia di sapere e di avere una risposta alla sua domanda. Purtroppo le tempiste di un percorso terapeutico possono variare in base a molti fattori.
Forse, in questo momento, per Lei sarebbe più scacciare la paura e la non conoscenza che riguarda la diagnosi che è stata fatta al suo compagno, in questo modo può capire meglio la situazione che sta vivendo e in cui è stata coinvolta anche lei.
Rimango a disposizione per una consulenza online,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tosi Veronica
Salve, la sua domanda implica una speranza di ritorno? Se si sappia che ogni terapia ha i suoi tempi perché si possano produrre modalità di miglioramento sufficienti.
Pertanto faccia una vita normale, incontri persone e vada avanti.
Attendere ora potrebbe essere frustrante.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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